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Autore: Justice Gundam    09/11/2013    5 recensioni
Una nuova avventura attende Ash, il suo inseparabile Pikachu, e la sua fidanzata Misty nel misterioso continente di Unima, dove accompagneranno altri giovani allenatori come loro sulla strada verso la Lega, e li aiuteranno ad affrontare il misterioso Team Plasma. Riusciranno, Ash, Misty, Touko, Spighetto e i loro compagni a salvare Unima e a svelare i misteri che si troveranno davanti? Seguito di Heart Soul Adventures, ma può essere letto senza problemi anche come storia a sè, dati gli scarsi spoiler. (Pokeshipping) (Cavaliershipping) (FerrisWheelshipping). COMPLETATO IL 18 DICEMBRE 2015! SI RINGRAZIA MIRIAM PRIMIANA DELL'AQUILA PER I DISEGNI.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, N, Touko, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Best Wishes Reload-021

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 21 - Salvataggio nel Bosco Girandola

"Devo ammetterlo... non mi aspettavo che sareste riusciti a recuperare il teschio di Dragonite così rapidamente!" affermò soddisfatta Aloè, mentre l'agente Jenny e un gruppo di addetti del museo riportavano il preziosissimo reperto all'interno del museo con estrema attenzione. Ash e i suoi compagni, ai quali si era riunito Artemisio che portava con sè un paio di scagnozzi del Team Plasma con le mani legate, erano riuniti davanti al museo di Zefiropoli per riconsegnare il maltolto. Le autorità si erano premurate di prendere in custodia gli uomini del Team Plasma che Artemisio era riuscito a catturare, nella speranza che potessero rivelare qualcosa sulla loro organizzazione sotto interrogatorio. "Non solo vi siete rivelati degli allenatori di prima classe, ma anche delle persone di valore. Con degli allenatori come voi, sono convinta che la lega di Pokemon del vostro paese sia in buone mani, Ash e Misty!"

"Pikachu!" esclamò il topolino elettrico, facendo un segno di vittoria con le dita di una mano, accettando i complimenti della Capopalestra mentre le operazioni continuavano. Ash e Misty accettarono a loro volta i complimenti, ma diressero l'attenzione della Capopalestra anche a Touko, Komor, Belle, Spighetto e Burgundy, volendo mettere in risalto anche il loro contributo. La ragazzina bionda, che aveva ancora tra le braccia il Sewaddle che aveva aiutato, sorrise e fece un saluto con la mano, mentre Burgundy si pettinò i capelli con un elegante gesto della mano, come se volesse farsi bella per qualche telecamera!

"Beh, vi ringraziamo molto per i complimenti, ma credo che il merito maggiore lo abbiano avuto loro." affermò il ragazzino di Biancavilla, indicando i suoi amici di Unima. "Sono stati loro a darci una mano a trovare il Team Plasma, e se non fosse stato per loro... e per quel piccolo Sewaddle che abbiamo incontrato... saremmo stati nei guai. Non saremmo riusciti a trovare il luogo dove si nascondevano quei malfattori."

"Erano anche forti." affermò Komor aggiustandosi gli occhiali. "Il loro capo, un misterioso individuo di nome Celio, aveva con sè un Cofagrigus che ha dato al Pikachu di Ash un bel po' di filo da torcere. E anche gli allenatori che erano con lui non erano esattamente delle schiappe."

"Beh, e con questo? Li abbiamo pure battuti, è questo quello che conta, no?" affermò Burgundy, tenendo il naso in aria e le mani sui fianchi come per darsi un po' di importanza! "Detto questo... ammetto che non ero al massimo della forma in questa occasione. Quindi... Spighetto, per questa volta lascio a te l'onore di essere l'eroe che ha salvato la situazione. Ma... la prossima volta, puoi stare tranquillo che ti lascerò a bocca aperta! Si tratterà semplicemente di allenarsi un po', e vedrai che ne resterai stupito!"

"Non faccio fatica a dubitarne, signorina Burgundy." rispose flemmatico il giovane intenditore dai capelli verdi. "Sarà un vero onore per me misurarmi di nuovo con lei in futuro, e le faccio i miei migliori auguri!"

"Hmph!" disse Burgundy con un sorrisetto arguto e altezzoso al tempo stesso. "E per quanto riguarda voialtri, vedete di procurarvi delle squadre di Pokemon come si deve! La prossima volta che vi farò la valutazione, voglio vedere quanto sono diventata più brava, e se davvero siete degli allenatori che hanno occhio! Per il momento, ci si vede! A presto!"

"A presto, Burgundy!" salutò Touko. Lei e i suoi compagni agitarono la mano verso la bambina dai capelli viola che si allontanava a passo calmo, ricambiando il gesto senza voltarsi. Una volta che Burgundy non fu più in vista, Touko si stiracchiò, guardando verso il cielo che cominciava già ad imbrunire. "Beh, gente... sono contenta del fatto che abbiamo fatto la nostra buona azione quotidiana! Adesso... che ne dite se ci fermiamo a mangiare qualcosina, e poi andiamo a nanna? Ora mi sento proprio stanca..."

"Non posso darti torto, Touko. Abbiamo fatto una giornata piena, tra la battaglia in Palestra, e questa folle corsa dietro al Team Plasma." affermò Misty sfregandosi gli occhi, in modo da scacciare via la stanchezza almeno in parte. "A proposito, credo comunque che dobbiamo ringraziare anche il signor Artemisio per averci dato una mano. Complimenti per aver catturato quei due uomini del Team Plasma, potranno darci qualche indicazione utile per mandare a monte i piani della loro organizzazione."

"Figurati, mia giovane amica, è stato un vero piacere. E poi, io ed Aloè, qui presente, siamo amici di vecchia data. Era semplicemente mio dovere darle una mano." affermò il Capopalestra di Austropoli, rivolgendo un cenno di intesa alla Capopalestra di colore, che ricambiò con un segno dell'okay.

"Davvero vi conoscete da così tanto tempo?" chiese incuriosito Ash. "Beh, questo sì che è interessante... non credevo che la direttrice di un museo di storia naturale e un artista avessero molto in comune, invece..."

Artemisio ridacchiò giovialmente e abbassò il frontino del berretto di Ash sui suoi occhi, guadagnandosi un'esclamazione di sorpresa da parte del giovane allenatore. "Heheheee, ma le apparenze ingannano, ragazzo mio! Certo, magari non ne dò l'impressione, ma io sono nato proprio qui, a Zefiropoli. E la signora Lenora qui presente è stata mia maestra quando andavo alle elementari, prima che io diventassi un allenatore di Pokemon." spiegò il giovane artista.

Aloè annuì con espressione acuta. "Già, e sei stato anche uno dei miei allievi più discoli, se ben ricordo!" rispose con un sorriso ironico. "Eri senza dubbio quello che aveva più fantasia di tutti, questo te lo devo riconoscere! E sono stata molto contenta quando ho saputo che sei diventato il Capopalestra di Austropoli. Ormai sei diventato una celebrità in tutta Unima!"

"Cavolo... non immaginavo che il Capopalestra di Austropoli fosse una persona così importante!" affermò Belle, sbattendo gli occhi meravigliata. Artemisio fece un segno di intesa ad Ash e si voltò verso il resto del gruppo per congedarsi.

"Beh, non faccio per vantarmi... ma le mie opere hanno un certo seguito, da queste parti!" affermò. "Comunque, credo che per adesso sia il caso che io torni alla mia palestra. Credo di aver trovato proprio l'estro artistico che mi mancava... per quanto riguarda voi ragazzi, aspetterò che voi arriviate ad Austropoli e sfidiate la mia Palestra! Credo che saprete offrirmi uno scontro molto interessante. Ma fino a quel momento... ci vediamo, e mi raccomando di fare del vostro meglio!"

"Ci conti, signor Artemisio! Arriveremo ad Austropoli in men che non si dica!" esclamò Ash con convinzione. Pikachu si arrampicò sulla sua spalla e puntò il pugno chiuso verso l'alto, ribadendo la loro decisione ad arrivare fino alla fine della Lega di Unima.

"Pikachu!"

"Bene! Attenderò con ansia il vostro arrivo! Comunque... quando avete superato il Bosco Girandola, vi consiglio di godervi il Ponte Freccialuce, che porta all'entroterra e connette Zefiropoli ad Austropoli. Vi posso assicurare che una passeggiata tutti assieme su quel ponte non potrà che restarvi impressa!" affermò il Capopalestra di Austropoli, per poi girarsi e cominciare ad andarsene, i lunghi capelli castani mossi nella brezza. "Per il momento vi saluto, e vi auguro un buon allenamento! Buona fortuna!"

"Grazie, signor Artemisio! Anche a lei!" rispose Touko, mentre tutti si mettevano a salutare il giovane. Aloè lo guardò andare via, sorridendo gentilmente finchè il suo amico non fu scomparso lungo la strada principale.

Aloè sospirò bonariamente, tenendo le mani sulle anche. "Artemisio è sempre stato un tipo fatto così. Va al proprio ritmo, seguendo il suo estro di artista." affermò. "Ma in fondo, è anche per questo che è potuto diventare un Capopalestra così famoso ed ammirato. Vi consiglierei di stare attenti quando lo affronterete, non è un tipo da prendere sottogamba."

"Grazie, signora Aloè. Ce ne ricorderemo." affermò Ash... per poi reprimere uno sbadiglio. "Ma... credo che sia il caso di pensare più tardi alla sfida con Artemisio. Adesso abbiamo... delle urgenze un po' più immediate."

"E' vero. Dobbiamo portare il Sewaddle di Belle al Pokemon Center e far riposare un po' anche i nostri Pokemon." rispose Misty. "E poi... beh, immagino che cercheremo un posto per mangiare e dormire. A quest'ora è un po' troppo tardi per proseguire il viaggio, oserei dire."

"Sì, Misty ha ragione. Una buona cena e una nottata di riposo ci saranno utili." affermò Komor, mentre Belle si metteva una mano davanti alla bocca e sbadigliava piuttosto platealmente. "Andiamo al Pokemon Center, per prima cosa."

"Va bene. Grazie di tutto, signora Aloè... e tanti auguri per il suo museo! Spero che non torni qualche esaltato come quelli del Team Plasma!" disse Touko, facendo un inchino alla Capopalestra di colore, che rispose con una risata gioviale.

"Aaah, non credo che ci riproveranno. E anche se dovessero farlo, aumenteremo la sorveglianza e faremo in modo che non abbiano vita facile la prossima volta che si presenteranno." affermò. "Anzi, sono io che devo ringraziare voi, ragazzi. Il museo sarebbe stato nei guai se non fosse stato per il vostro aiuto. Buona fortuna per il proseguimento del vostro viaggio... e mi raccomando, preparatevi bene per Artemisio! Non sarà un avversario facile!"

"Bene, non lo saremo neanche noi!" rispose Ash. "Grazie ancora, signora Aloè! Alla prossima!"

Il gruppo salutò calorosamente l'energica Capopalestra, che restò a guardarli muovendo una mano finchè i sei allenatori non furono scomparsi dal suo campo visivo, diretti al Pokemon Center...

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La mattina dopo...

Dopo una nottata di sonno, e una colazione al bar vicino al Pokemon Center, il gruppo composto da Ash, Pikachu e dai loro amici stava salutando Komor e Belle sulla strada che usciva da Zefiropoli e si inoltrava nel Bosco Girandola, andando verso la loro prossima meta. Come prima, gli allenatori avrebbero percorso ognuno la propria strada, allenando i Pokemon a modo loro.

"Bene, ragazzi... grazie ancora a tutti, e spero che ci vedremo presto!" disse Belle, tenendo in braccio il Sewaddle che il gruppo aveva aiutato nel Bosco Girandola. Il bruchino giallo si stava accoccolando sulla sua allenatrice, muovendo allegramente la fogliolina che gli faceva da cappuccio. "Farò del mio meglio per allenare questo simpatico Sewaddle... e vedrete che diventerà anche lui un Pokemon favoloso!"

"Sewaddle, see!" esclamò il bruco con voce acuta, strappando a Misty una risatina nervosa. Pikachu fece un cenno di intesa in direzione del nuovo Pokemon di Belle, come per fargli gli auguri.

"Contiamo di vederci presto." disse Komor, senza scomporsi. "Nel frattempo, io cercherò di allenare quanto più possibile i miei Pokemon, e farò in modo di essere preparato alla prossima Palestra."

Spighetto si inchinò elegantemente ai due aspiranti allenatori. "Bene. Anch'io faccio a monsieur Komor e a mademoiselle Belle i miei migliori auguri di buon proseguimento." affermò. "E' stato un onore conoscervi, e spero che ci rivedremo presto."

"Buon viaggio, amici! E buona fortuna!" esclamò Touko. Ash, Misty e Pikachu salutarono a loro volta, mentre il quartetto si allontanava verso la foresta nella quale avevano soltanto il giorno prima fermato il Team Plasma, diretti verso la nuova avventura che li aspettava.

Komor e Belle attesero che i loro amici si fossero allontanati prima di salutarsi a loro volta e augurarsi buona fortuna, andando poi ognuno per la propria strada...

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Ma Ash e i suoi compagni non erano stati gli unici ad incamminarsi da Zefiropoli, quella mattina. In un magazzino abbandonato, i primi raggi del sole avevano svegliato un Pokemon che aveva fatto un lungo viaggio per arrivare fin lì, alla ricerca di quegli allenatori che avevano solleticato la sua curiosità. Dopo essersi scrollato di dosso il sonno, un Sandile che aveva la particolarità di indossare un paio di occhiali da sole dai bordi rossi si stiracchiò e zampettò con tutta calma verso una finestra, per poi arrampicarsi su di essa con insospettabile agilità e calarsi giù. Il suo istinto gli diceva che le persone che stava cercando erano da quelle parti, e si stavano già dirigendo verso la loro prossima destinazione... con un po' di fortuna, e se si fosse sbrigato, forse sarebbe riuscito a raggiungerli alla loro prossima fermata...

Sorridendo tra sè, il Pokemon coccodrillo annusò l'aria attorno a sè e colse, anche se non molto distintamente, l'odore dei tre allenatori che aveva incontrato alle terme. Convinto che presto la sua ricerca sarebbe giunta al termine, il Sandile con gli occhiali da sole riprese a seguire la traccia olfattiva...

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"Gli esseri umani non hanno deciso di desistere. Sembra che non vogliano capire."

Il misterioso Pokemon corrugò la fronte irritato, percependo che ancora una volta, degli intrusi stavano violando il Bosco Girandola, penetrando nei suoi meandri più interni e disturbando la vita pacifica dei Pokemon che avevano scelto quel luogo come dimora. La loro presenza era indesiderata... e per giunta, adesso avevano anche mandato via coloro che lui considerava come gli unici di quella razza avida ed insensibile a capire i Pokemon e a schierarsi dalla loro parte. Non poteva lasciare che le cose andassero avanti così... doveva fare qualcosa di più drastico, se voleva che una buona volta gli esseri umani lasciassero in pace i Pokemon di Bosco Girandola.

"Mi dispiace dover fare uso di questi mezzi, ma non mi stanno lasciando altra scelta. Venite a me, Pokemon di questa foresta. Avrò ancora bisogno del vostro aiuto per cacciare quegli intrusi."

Il Pokemon si fermò nel bel mezzo della radura, appoggiando elegantemente gli zoccoli sul terreno umido, coperto di erba bagnata di rugiada mattutina. Si trattava di un Pokemon di aspetto maestoso, imponente ed elegante al tempo stesso - sembrava un cervo o un'antilope dal mantello verde chiaro, con delle lunghe corna ai lati della testa che terminavano in un paio di spirali, e un muso appuntito, dall'aspetto aristocratico, con una riga nera che andava dalla punta del naso fino alla nuca. Il viso, le zampe posteriori e il ventre della meravigliosa creatura erano bianchi, e aveva dei ciuffi di foglie sulle spalle, e una lunga foglia dalla punta rosata che spuntava dal collo. La parte inferiore delle sue zampe ricordava molto degli stivaletti alti fino al ginocchio, e aveva dei piccoli zoccoli neri.

Si mise ad aspettare, e fu lieto di vedere che i Pokemon della foresta non ci avevano messo molto a rispondere alla sua chiamata. Pokemon di varie specie uscirono dai cespugli attorno a lui, cominciando a radunarsi tutt'attorno - si trattava di Pokemon come Sewaddle, Petilil, Patrat, Pidove, Timburr e anche qualche Pansage, o qualche Basculin che era emerso da un ruscello mormorante che scorreva vicino alla radura. In breve tempo, attorno al Pokemon dal mantello verde si era raccolto un piccolo esercito di Pokemon, che la creatura guardò con approvazione e benevolenza. Attese che tutti i suoi "fedeli" si fossero accomodati prima di fare silenzio e iniziare il suo discorso. Tutti i Pokemon presenti sentirono una voce calda e melodiosa, dal timbro vagamente femminile, che risuonava nelle loro menti.

"Sono contento che siate intervenuti così numerosi, miei fedeli. Purtroppo, il momento è difficile per noi Pokemon. Ancora una volta, come in passato, gli uomini minacciano di invadere il nostro territorio, questa volta cacciando via quelli della loro specie che avevano preso a cuore i nostri problemi e si stavano adoperando per risolverli." affermò telepaticamente. "Noi Sacri Spadaccini abbiamo sempre cercato, fin da quando le antiche guerre si sono concluse, di tenerci fuori dagli affari dell'umanità, lasciando che le cose prendessero il loro corso. Ma io, personalmente, non mi sono mai fidati degli esseri umani. Se già una volta avevano minacciato la nostra pace e la nostra sicurezza, potevano benissimo farlo di nuovo."

A giudicare dalle reazioni nervose dei Pokemon che stavano attorno a lui, il Pokemon Leggendario aveva catturato l'attenzione di tutto il suo uditorio, e ora tutti i suoi sottoposti condividevano la sua preoccupazione. "Dobbiamo fare in modo che gli esseri umani decidano di lasciare in pace il Bosco Girandola. Questo angolo di mondo è stato un paradiso per noi Pokemon per un sacco di tempo, e non possiamo lasciare che venga danneggiato dalla loro cupidigia. Dobbiamo fare del nostro meglio per mandarli via di qui, e fare in modo che spargano la voce che non sono i benvenuti in questo posto. Per fare questo, ho bisogno del vostro aiuto, amici miei. Siete disposti a prestarmi la vostra forza e la vostra abilità per respingere questa minaccia, in vece dei nostri alleati del Team Plasma?"

I Pokemon lì riuniti lanciarono un coro di esclamazioni di assenso, e il Pokemon Leggendario dal mantello smeraldino fece un piccolo sorriso, lieto di poter contare sull'aiuto dei suoi amici...

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Ash e i suoi compagni non erano certo gli unici a passeggiare tranquillamente per il Bosco Girandola in quella stupenda giornata estiva. Il pomeriggio aveva portato con sè un gradevole vento tiepido proveniente dal mare vicino, che rendeva ameno il clima... e alcuni avevano scelto di sfruttare al meglio quella giornata per fare una passeggiata nella foresta, restandosene ai bordi per evitare di perdersi. In quel momento, un terzetto di adolescenti stava facendo trekking lungo una stradina sassosa che passava attraverso una radura, godendosi gli innumerevoli fiori colorati che decoravano i bordi della strada, e il piacevole panorama della natura.

"Aaaaah, niente di meglio che godersi una giornata all'aperto, dopo una settimana di duro lavoro!" affermò uno dei ragazzi, un giovanotto di circa diciotto anni con corti capelli neri, vestito come i suoi compagni, con un completo da trekking con scarpe di cuoio dalla suola rinforzata, e un capiente ma comodo zaino sulle spalle. "Ragazzi, non so voi, ma io credo che non troverei un posto migliore del Bosco Girandola per fare una passeggiata nella natura!"

"E' un bel posto senz'altro..." disse la sua compagna, una graziosa ragazza dai capelli rossi legati in una coda. "Però sono un pochino preoccupata. Siamo sicuri che facciamo bene a spingerci così lontani da Zefiropoli? Dopotutto, ci hanno parlato più volte del fatto che i Pokemon che vivono nel Bosco Girandola possono essere aggressivi."

"Tranquilla, basterà non spingersi troppo in profondità nella foresta." disse un biondino dall'aspetto acuto ma un po' imprudente che faceva da terzo membro del gruppo di amici. "In questo modo, anche nel caso in cui dovesse capitare qualcosa e un Pokemon dovesse aggredirci, avremmo la possibilità di togliere il disturbo in fretta. I Pokemon che vivono qui non si spingono praticamente mai fuori dalla foresta, quindi se usciamo di qui, siamo più o meno a posto."

"Già... speriamo più piuttosto che meno." scherzò il ragazzo moro, guardando con un'appena percettibile apprensione verso i rami degli alberi dalle larghe fronde che li circondavano. Per fortuna, la situazione sembrava abbastanza tranquilla, e sembrava che davvero nulla potesse rovinare quella bella giornata...

Il terzetto, senza preoccupazioni, proseguì lungo la sua strada, guardandosi attorno per ammirare la bellezza della natura che li circondava... e per diversi minuti la loro passeggiata proseguì senza alcun problema, con i tre che alternavano momenti in cui si guardavano attorno a momenti in cui parlavano tra loro del più e del meno...

Ma ad un certo punto, divenne lampante a tutti loro che c'era qualcosa che non andava. La foresta, che pure era già quieta di per sè, divenne improvvisamente silenziosa in maniera innaturale: tutti i suoni della natura circostante tacquero di colpo, con soltanto il fruscio del vento tra le fronde a fare da sottofondo... e improvvisamente, i tre escursionisti ebbero la sensazione che qualcuno li stesse osservando, tenendo d'occhio ogni loro minima mossa. C'era qualcosa di estremamente inquietante nel silenzio irreale che era caduto sulla foresta tutt'a un tratto...

"Che... che succede?" mormorò uno dei ragazzi. Ebbe l'impressione che la propria voce stesse rimbombando tutt'attorno malgrado stesse cercando di parlare piano. "Cosa significa questo strano silenzio? Mi... mi sento come se la foresta mi stesse osservando..."

"Non lo so, ma non mi piace per niente..." disse la sua compagna, tenendosi stretta ai due ragazzi. "Siamo... siamo proprio sicuri che sia stata una buona idea spingerci fin qui? Forse dovremmo fare marcia indietro e tornare a Zefiropoli..."

"A-andiamo... non vi farete certo incantare da queste stupide sensazioni?" chiese l'altro ragazzo. Cercava di sembrare più tranquillo e sicuro di sè rispetto ai suoi compagni... ma si poteva sentire che gli tremava la voce. "Adesso... non dobbiamo fare altro che proseguire lungo la strada, e vedrete ce questa strana sensazione paasserà in un attimo. E'... è tutto frutto della vostra immaginazione, gente! Non dovete avere paura..."

"Lo sai, Jeremy? Saresti molto più convincente se non ti tremassero le ginocchia..." disse l'altro ragazzo con una risatina nervosa. Jeremy si lasciò scappare una gocciolona di sudore lungo la nuca, e cercò di ignorare la propria paura e fare animo ai suoi compagni mentre si dirigevano verso l'interno della foresta... ma il fruscio dei rami e degli arbusti si fece improvvisamente più cupo, quasi che il bosco stesse cercando di cacciare via gli intrusi con delle minacce. "E... e adesso? Che... diamine sta succedendo?"

"Andiamocene, è meglio... sembra quasi che il bosco stesso non voglia che noi ci spingiamo oltre..." mormorò la ragazza del gruppo. Ma prima che i suoi due compagni potessero fare ulteriori commenti, un penetrante suono di rami che scricchiolavano e foglie che si muovevano pervase l'intera radura, e numerose foglie iniziarono a cadere dagli alberi circostanti, formando come una coltre smeraldina che danzava minacciosa attorno agli escursionisti.

I tre iniziarono ad indietreggiare, e guardarono con crescente terrore mentre le fronde vicino a loro si spalancavano come una gigantesca bocca che si apprestava ad inghiottirli... e qualcosa si muoveva verso di loro ad alta velocità, riempiendo sempre di più il loro campo visivo...

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Il viaggio lungo i bordi del Bosco Girandola non era stato problematico, e in quel momento, il giovane aspirante Pokemon Master, la sua fidanzata, e i loro due amici di Unima si stavano prendendo una breve pausa, rilassandosi un po' prima che il loro viaggio proseguisse. In effetti, Ash, Misty e Touko stavano approfittando di quel momento per far fare un po' di allenamento ai Pokemon che secondo loro stavano restando un po' indietro. Il Deerling di Ash e la Petilil di Touko stavano facendo un po' di pratica con il Seadra di Misty, addestrandosi a schivare i suoi attacchi che si facevano sempre più rapidi.

"Okay, Seadra! Attacca con Pistolacqua! Vediamo se riuscite a schivare anche questo, voialtri!" li sfidò Misty. Il cavalluccio marino gigante annuì, prese la mira e cominciò a sparare una raffica di getti, come una sorta di mitragliatrice ad acqua. I due Pokemon Erba scattarono verso di lui, zigzagando abilmente in modo da evitare i colpi il più possibile... ma riuscirono a farlo solo fino ad un certo punto, e quando si spinsero troppo vicini a Seadra, quest'ultimo aumentò il ritmo e li colpì entrambi in faccia con i suoi getti d'acqua, facendoli cadere a terra! Il Deerling di Ash si alzò per primo, scrollandosi l'acqua di dosso, mentre la Petilil di Touko restò intontita per un istante prima di rimettersi in piedi.

"Peti..." affermò un po' delusa la Pokemon Erba, scuotendo il ciuffo di foglie che aveva sulla testa. Ma nè Deerling nè Touko sembravano essere delusi dalle sue prestazioni, e anzi Touko si complimentò con la sua Pokemon per essere riuscita a resistere fino ad avvicinarsi a Misty e Seadra.

"Su, non te la prendere, Petilil! Hai fatto comunque un gran bel lavoro!" affermò la ragazzina, accarezzando la Pokemon Erba sulla testa. "Il Seadra di Misty è un Pokemon davvero forte... in effetti, non credo che saresti riuscita ad avvicinarti così tanto se non avessi già fatto un bel po' di passi avanti da quando ti sei unita al nostro gruppo!"

"Deer!" esclamò entusiasta il piccolo Deerling, facendo un cenno con la testa, cosa che sembrò quanto meno dare soddisfazione a Petilil. La Pokemon Erba accettò i complimenti con un inchino e si preparò a riprendere l'allenamento... almeno finchè Pikachu non drizzò le orecchie e non si guardò attorno allarmato!

"Pika pika?" esclamò il topolino giallo con voce acuta, drizzando sia le orecchie che la sua coda a fulmine, nel tentativo di sentire meglio. Petilil e Deerling rimasero per un attimo stupiti, e anche Ash e i suoi compagni, notando l'improvviso cambio di umore del Pokemon Elettro, si chiesero cosa stesse accadendo. Certo Pikachu non era il tipo da sollevare un allarme inutilmente...

"Che succede, Pikachu? C'è... qualche problema?" chiese Ash, e il suo starter indicò verso la foresta, da dove aveva sentito provenire il suono... e a quanto pareva, lo aveva sentito soltanto lui, visto che la fonte del rumore era troppo lontana perchè gli umani potessero sentirlo. "Il bosco? Che succede nel bosco?"

"Pika pi, pikachu pika!" esclamò il Pokemon, facendo capire al suo allenatore e ai suoi compagni di viaggio che stava arrivando qualcosa... Immediatamente, Misty e Spighetto si allontanarono un po' dal confine della foresta, e misero mano alle loro Pokeball nel caso si trattasse di una minaccia, e ben presto, anche loro riuscirono a sentire in lontananza il suono di passi affrettati che si avvicinavano sempre di più, accompagnati dal fruscio dei rami che venivano spostati, e dal suono di alcuni rami spezzati. Sembrava che qualcosa stesse correndo verso di loro, e Touko si sentì un po' impaurita mentre faceva cenno alla sua Petilil di avvicinarsi. Prese la Pokeball di Pignite e strinse le dita attorno ad essa, mentre il suono che aveva messo tutti in allarme si avvicinava sempre di più...

E un attimo dopo, infatti, la sorgente di quel rumore uscì di corsa dalla foresta, inciampando su una radice sporgente e quasi finendo a terra! Ash, Pikachu e i loro compagni fecero un passo indietro, colti di sorpresa...

...e realizzarono con stupore che ad uscire dal bosco era stata una ragazza dai capelli rossi, il viso bagnato di sudore, e i vestiti da escursionista macchiati di erba e fango, che si fermò per un attimo e cadde in ginocchio per la stanchezza, appoggiando le mani a terra per sostenersi e riprendere fiato. Poi, alzò lo sguardo verso il gruppo di Ash, guardandoli con espressione sollevata e supplichevole al tempo stesso. "Oh... voi... voi siete... allenatori di Pokemon... vero?" mormorò, le parole rese confuse dai respiri profondi che stava facendo.

"Mademoiselle, non si sforzi. Si vede subito che lei è trafelata." disse Spighetto, avvicinandosi alla ragazza, che sembrava avere qualche anno più di lui. Si tolse la borraccia dallo zaino e la offrì alla trekker, che prese un bel sorso e cominciò a sentirsi meglio. "Cos'è successo, mademoiselle? Qual è il problema?"

"Hanf... hanf... Io... e i miei compagni stavamo passeggiando lungo un sentiero... stavamo facendo una scampagnata, dopo una settimana di lavoro..." cominciò a raccontare. "All'improvviso... stavamo passando attraverso una radura... siamo stati aggrediti da un gruppo di Pokemon che ce l'avevano con noi per qualche motivo! Erano dappertutto, ed erano di tutti i tipi! Ci stavano venendo addosso... e non potevamo fare niente! Allora... allora siamo scappati e abbiamo cercato di uscire da questa foresta... ma uno dei miei amici è scivolato in una fossa e adesso non riesce più a rialzarsi! L'altro mio amico è rimasto lì con lui... e io sono corsa a cercare aiuto! Per favore, potete venire ad aiutarci?"

"Cosa? Siete stati aggrediti da dei Pokemon?" esclamò Ash, incredulo. "Certamente, veniamo subito ad aiutarvi! Dov'è che si trovano i tuoi compagni? Riesci a guidarci fin lì?"

"Sì, certo... per fortuna mi ricordo la strada!" affermò la ragazza più grande, che ora sembrava un attimo più calma nonostante la difficile situazione. "Presto, venite! Abbiamo poco tempo prima che cali la sera!"

"Va bene. Faremo del nostro meglio per darvi una mano!" esclamò Misty. I quattro ragazzi e i loro Pokemon seguirono la ragazza più grande nel profondo del bosco, sperando di poter dare una mano...

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Non ci vollero più di cinque minuti per giungere sul posto dove si era verificato l'incidente... e una volta lì, Ash, Pikachu e i loro compagni di viaggio poterono vedere che davanti a loro, in una zona in cui gli alberi si diradavano per fare posto ad una sezione di terreno sconnessa e dissestata, si trovava un fossato abbastanza profondo, che scendeva giù con un pendio quasi verticale, disseminato di rocce, radici sporgenti e altre cose che contribuivano a renderlo difficile da scalare o da percorrere.

"Ecco, i miei amici sono laggiù!" spiegò la ragazza, mentre il quartetto di allenatori, assieme ai loro Pokemon, andava a vedere. In effetti, diversi metri sotto di loro, si trovavano due ragazzi che sembravano avere la stessa età dell'escursionista, ed erano anche vestiti allo stesso modo. Uno di loro, un ragazzo moro dall'aria non troppo inusuale, era disteso a terra, in posizione semiseduta... e sembrava essere ferito, da come si muoveva a fatica. L'altro, un ragazzo dai capelli biondi, era lì accanto a lui e sembrava che stesse cercando di dargli una mano come poteva.

"Jeremy! Lucas! Sono qui, credo di aver trovato qualcuno che ci può aiutare!" esclamò la trekker, sporgendosi verso i suoi compagni, che alzarono la testa verso di lei con espressioni sollevate.

"Hey, laggiù! Che succede? Come state? Siete feriti?" chiese Touko, cercando di pensare a come muoversi in una situazione così delicata.

"Io sto bene!" esclamò il biondo. "Ma Jeremy si è rotto una caviglia cadendo qui dentro, e non si può muovere da solo! Abbiamo bisogno di qualcuno che ci venga a prendere!"

"Accidenti, questo è un problema..." mormorò Misty, rendendosi conto che in effetti sarebbe stato un po' difficile prestare soccorso in quella situazione, senza avere l'equipaggiamento adatto. Magari Gyarados sarebbe stato in grado di volare fin laggiù e poi tornare su, ma non sarebbe certo stato facile assicurare l'infortunato sulla groppa del gigantesco serpente di mare, senza poi neanche avere l'equipaggiamento giusto per immobilizzare l'arto ferito. "Spighetto, per favore... dimmi che tra le tante cose che sai fare c'è anche il pronto soccorso!"

"Beh, per fortuna sì!" affermò l'intenditore dai capelli verdi. "Ora, dovrei avere a disposizione un po' di ramoscelli e qualcosa per tenere fermo l'arto colpito, ma da queste parti, almeno i primi si possono recuperare facilmente. Rimane però il problema che non abbiamo equipaggiamento adatto per immobilizzare il ferito in modo che non rischi di farsi ancora più male."

"Lo so, ma se non lo togliamo di lì, non farà nessuna differenza." affermò Touko, cercando di farsi venire qualche idea. "Dobbiamo pur tentare qualcosa..."

"Accidenti... se c'è una cosa che odio, è non sapere cosa fare..." commentò Ash. "Cavolo, come vorrei avere la preparazione di Spighetto. Allora forse mi verrebbe in mente qualcosa da fare in un caso come questo!"

"Fate quello che potete, per favore... adesso voi siete gli unici a cui ci possiamo affidare!" mormorò l'escursionista dai capelli rossi, mentre i ragazzi e i loro Pokemon si guardavano attorno alla ricerca di un posto da cui avrebbero potuto scendere giù dai due ragazzi senza problemi... Un fruscio e un suono di passi che si avvicinavano attirò l'attenzione di Pikachu ancora una volta, e il topolino elettrico guardò verso il bosco che si erano lasciati dietro, rendendosi conto che qualcun altro stava venendo verso di loro...

"Eccoli, dovrebbero essere da queste parti..." disse una voce giovanile ma appartenente a qualcuno che sicuramente era più grande di Ash o di Spighetto. Qualche attimo dopo, due figure umane si fecero strada tra i cespugli ed uscirono nella radura, presentandosi davanti agli occhi di Ash e dei suoi amici - due ragazzi il cui abbigliamento ricordava molto quello di un Pokemon Ranger, con una giacca rossa dalle corte maniche bianche e con diverse tasche sul davanti, pantaloni lunghi dello stesso colore e una tuta aderente di colore verde portata sotto la giacca, oltre ad un paio di stivaletti neri dalla suola pesante. Entrambi portavano al polso sinistro uno strano oggetto che sembrava un orologio altamente tecnologico, e anche come aspetto fisico erano abbastanza simili - il primo, che sembrava anche il maggiore dei due, aveva in effetti un contegno più maturo, con i capelli beige ordinatamente pettinati, mentre il secondo, che comunque aveva sicuramente almeno un paio di anni più di Ash, era biondo, con i capelli di un colore un po' scuro e pettinati a caschetto. Assieme a loro, tuttavia, arrivò anche un Pokemon che sorprese non poco Ash e i suoi compagni - una sorta di gattino dalla corta pelliccia color lillà, con le orecchie molto grandi rispetto al corpo, e gli occhi color violetto con le pupille bianche. Due piccoli ciuffi di pelo ai lati della testa e una piccola gemma rossa circolare incastonata sulla fronte contribuivano all'aspetto elegante e misterioso del Pokemon, così come la sua lunga coda biforcuta che la creatura teneva dritta sopra di sè come una sorta di radar. Ash, e Misty avevano già visto quel Pokemon - si trattava di un Espeon, una particolare evoluzione di Eevee ottenuta quando un Eevee particolarmente affezionato al suo allenatore si evolveva spontaneamente durante le ore di sole. Era però strano vederne uno in quel posto... non si era detto che i Pokemon di Kanto e dei tre continenti vicini erano rari, lì ad Unima?

Comunque, le discussioni a riguardo potevano attendere - l'importante, al momento era che quei due sembravano persone qualificate, e che sarebbe stata una buona idea collaborare con loro per salvare il ragazzo infortunato. "Buongiorno. Scusate se ci intromettiamo, ma siamo due Pokemon Rescuers. Siamo appena arrivati per fare una perlustrazione, e abbiamo sentito degli strani rumori provenire da qui. Mi sembra di capire che ci sia qualche problema." disse il giovane dai capelli beige.

"Ah... dei Pokemon Rescuers! Che fortuna, non avrei mai immaginato che ce ne fossero alcuni, da queste parti..." affermò la ragazza. "Sì... i miei amici sono laggiù... sono finiti là dentro dopo essere stati aggrediti da un gruppo di Pokemon selvatici, e uno di loro ha una caviglia rotta... abbiamo bisogno di aiuto per recuperarlo!"

"Di nuovo un attacco di Pokemon..." mormorò il Pokemon Rescuer più giovane, facendo capire ad Ash e ai suoi compagni che questa non era la prima volta che si trovavano ad intervenire per quel motivo. "E' un po' di tempo che si verificano inspiegabili attacchi di Pokemon a persone che si trovavano nei paraggi del Bosco Girandola, ma questa è la prima volta che qualcuno è rimasto ferito a causa di questi attacchi. E' preoccupante... ma per adesso occupiamoci di quel ragazzo laggiù."

"Aspettate, vi diamo una mano noi." si offrì Touko. "Siamo venuti qui per questo, dopotutto. Dateci voi le indicazioni, e noi cercheremo di aiutarvi come possiamo."

"Va bene. Grazie mille, vi siamo riconoscenti." rispose il ragazzo più grande, per poi estrarre una robusta fune dallo zaino. "Okay, prima di tutto dobbiamo cercare di arrivare laggiù, e quella sarà la parte facile."

"Stavamo giusto cercando un punto in cui si potesse scendere senza troppi problemi." affermò Misty. I Pokemon stavano ancora cercando un punto da cui il gruppo avrebbe potuto scendere per raggiungere i due ragazzi... e a loro si unì anche l'Espeon che uno dei due agenti portava con sè, tendendo al massimo i suoi sensi soprannaturali per trovare il punto da cui fosse più sicuro scendere.

Dopo qualche secondo di ricerca, il Deerling di Ash diede un'occhiata lungo un pendio fangoso che però sembrava per lo più sgombro da radici sporgenti o altri ostacoli, e lanciò un paio di acuti bramiti per richiamare l'attenzione degli altri. I due Pokemon Rescuers raggiunsero per primi il punto indicato dal Pokemon cerbiatto e rimasero lì a fare qualche controllo per circa un minuto, prima che quello dai capelli beige annuisse e accarezzasse Deerling sulla testa, mettendo un po' in imbarazzo il grazioso Pokemon Normale / Erba. "Ottimo lavoro, piccolo. Sì, questo punto andrebbe anche bene... Ragazzo, puoi assicurare la fune ad un albero vicino?" chiese poi, rivolto ad Ash. "Io e mio fratello la useremo per assicurarci e calarci giù per prestare i primi soccorsi."

"Ricevuto!" rispose Ash, ricevendo la corda dalle mani del guardiano, e poi legandola all'albero più vicino mentre i due Pokemon Rescuers badavano di essere ben legati tra loro e facevano sì che la corda li tenesse in caso avessero dovuto cadere. "C'è altro che possiamo fare per dare una mano?"

"Peti! Lil!" esclamò il Petilil di Touko, raggiungendo i due Pokemon Rescuers e saltellando per attirare la loro attenzione.

"Forse il mio Petilil può darvi una mano... e anche Pikachu! In fondo, non credo avranno difficoltà a scendere di lì."

"Pika pikachu!" esclamò Pikachu, facendosi avanti in modo da proporsi anche lui per l'operazione di salvataggio. I due soccorritori non ebbero nulla da obiettare, e il più giovane di essi lasciò che Pikachu si arrampicasse sulla sua spalla, mentre quello con i capelli beige si chinò leggermente in modo che Petilil gli potesse salire sulla spalla. Poi, facendo molta attenzione a non scivolare, i Pokemon Rescuers iniziarono a scendere il pendio, mentre Ash, i suoi compagni e l'escursionista che loro avevano aiutato osservavano dall'alto, sperando che andasse tutto bene.

In poco tempo, i soccorritori raggiunsero il fondo della scarpata e si diressero verso i due ragazzi rimasti intrappolati là sotto, e il più giovane dei Rescuers cominciò a cercare nel suo zaino il kit di pronto soccorso mentre Petilil e Pikachu scendevano giù... e il più grande dei due soccorritori si chinava sul ragazzo ferito per dargli una mano, esaminando la caviglia ma stando bene attento a non toccarla più di quanto fosse strettamente necessario.

"Ugh... piano, per favore... diavolo se fa male..." mormorò il ragazzo infortunato, stringendo i denti. La caviglia era molto dolorante, e inviava ad intervalli regolari delle tremende pulsazioni lungo la gamba, che arrivavano fin quasi alla testa. Cercando di aiutare il ferito come poteva, Petilil si avvicinò e cercò di dare un'occhiata al punto colpito. La Pokemon simile ad un bulbo verde rabbrividì leggermente quando vide che sulla caviglia del ragazzo c'era un grosso livido che si stava scurendo... ma non restò ferma a lungo e si fermò vicino al ragazzo che la guardava incuriosito, per poi agitare leggermente il ciuffo di foglie che le cresceva sulla sommità della testa, e usare un attacco Profumino. Dal suo corpo cominciò a sprigionarsi un gradevole profumo di fiori freschi, e il ragazzo infortunato sbattè gli occhi confuso mentre il delizioso aroma gli entrava nelle narici. Poco dopo, la pulsante sensazione di dolore che gli veniva dalla caviglia fratturata si smorzò, e il giovane tirò un piccolo sospiro di sollievo, sentendosi già più calmo e rilassato.

"Beh... quella ragazza aveva ragione, Petilil sta dando davvero una mano." affermò il Rescuer biondo. "Sembra che quell'attacco Profumino riesca anche a fare da antidolorifico."

"Grazie, Petilil, questo ci renderà le cose più semplici." disse il ragazzo dai capelli beige, prendendo alcuni rami spezzati da terra e facendo una rapida prova per vedere se potevano essere usati come stecche.

"Che... che fate, adesso? A cosa vi servono quei rami?" chiese l'escursionista che era rimasto illeso.

"Tranquillo, questi rami servono a fare una steccatura, in modo che l'osso non si sposti troppo. Questo eviterà lesioni potenzialmente molto pericolose." rispose il soccorritore meno giovane, con tutta l'aria di un esperto che sapeva quello che stava facendo. "Ora... Virgil, per favore, puoi passarmi le garze?"

"Le stavo appunto tirando fuori, Davy." disse il ragazzo più giovane, estraendo dalla cassetta del pronto soccorso due rotoli di bende bianche che iniziò a disfare prima di passare al compagno. Con fare esperto, il ragazzo di nome Davy cominciò a steccare la caviglia del ragazzo ferito e ad usare le bende per tenere ferme le ossa... e l'Espeon che accompagnava i due soccorritori si avvicinò e si concentrò per un attimo, fissando la steccatura che i due soccorritori avevano fatto. Usando con attenzione i suoi poteri psichici, la Eevolution di tipo Psico riuscì a fissare la medicazione senza stringere troppo e al tempo stesso impedendo alle ossa di muoversi, e il ragazzo ferito tirò un piccolo sospiro di sollievo sentendo che il dolore si calmava.

"Okay, direi che adesso la situazione è più o meno sotto controllo..." disse Davy, parlando all'escursionista rimasto illeso. "Ci siamo. Siamo riusciti a medicare la frattura, e ora tutto quello che dobbiamo fare è aiutarvi a tornare su. Però non possiamo prendere la strada di prima portando con noi il tuo compagno, dobbiamo cercare un'altra via..."

"Pika pika!" esclamò Pikachu, alzando una mano come per chiedere la parola. Quando Davy e Virgil si voltarono verso il topolino elettrico per chiedergli cosa volesse dire, quest'ultimo annuì e si rivolse ad Espeon. "Pikachu pi, pika pika chu pikachu?"

"Eon?" chiese il grazioso Pokemon Psico, drizzando un po' le orecchie come per dire che quella proposta lo aveva lasciato interdetto. Per qualche secondo, Espeon sembrò pensare a quello che Pikachu aveva proposto, e infine guardò verso Virgil e gli fece una domanda. "Esp, espeeeeon? Eon, eon!"

"Cosa? Volete dire... hmm... beh, a questo punto tanto vale tentare, non credi anche tu, Davy?" chiese Virgil al suo compagno, che si diede un'occhiata attorno e sembrò fare due rapidi calcoli, e infine annuì.

"Beh, penso che si possa fare. Lo spazio è sufficiente. E credo che sia il modo più rapido e più semplice di trasportare lassù il ferito. Da lì potremo trasferirlo alla sede senza difficoltà." affermò, per poi rivolgersi al ragazzo infortunato, che stava ascoltando con un pizzico di preoccupazione. "Non avere paura, abbiamo tutto sotto controllo, e la frattura non è grave. Ti chiedo soltanto di non impressionarti troppo per quello che sta per accadere."

"Perchè? Cos'è che sta per accadere...?" chiese l'altro escursionista. Virgil fece loro cenno di attendere e guardò verso l'alto per dare un segnale al gruppo di Ash.

"Okay, ragazzi! Ora tocca a voi!" esclamò, e Misty sogghignò e fece il segno dell'okay prima di tirare fuori una Pokeball e lanciarla in aria!

"Perfetto! Allora... Misty chiama Gyarados!" esclamò la rossa. La sfera si aprì di scatto e ne uscì fuori il mastodontico serpente di mare, facendo fare un salto ai tre escursionisti. E anche i Pokemon Rescuers che pure si aspettavano la sua apparizione spalancarono leggermente gli occhi alla vista di un Pokemon così imponente e terrificante, che lanciò un forte ruggito e guardò verso Misty, facendole un segno di intesa con la testa. "Gyarados, puoi darci una mano? Puoi aiutare quelle persone che si trovano là sotto a risalire?"

Con un grugnito, il possente Pokemon Acqua / Volante annuì e svolazzò agilmente verso il fondo della scarpata, dove atterrò docilmente e fece cenno ai soccorritori di salire sul suo dorso. Immaginando che i due escursionisti fossero un po' titubanti, Touko si sporse leggermente dalla cima della scarpata e assicurò loro che non c'era alcun rischio. "Tranquilli, il Gyarados di Misty non è un Pokemon pericoloso!" esclamò. "Salitegli pure sulla schiena, e lui vi porterà in salvo!"

"Garantisco io per lui! Finora non gli è mai caduto un solo passeggero dalla schiena!" continuò Ash, prendendosi una lieve gomitata da Misty. "Hehehee... hey, Misty, sto solo dicendo la verità! Che Gyarados è un mezzo di trasporto sicuro!"

"Dovrei darti una tirata d'orecchie per aver chiamato il mio Gyarados un mezzo di trasporto... ma lasciamo perdere." commentò scherzosamente Misty. Gyarados alzò gli occhi al cielo, come se stesse pensando che ormai quella era una scena a cui era abituato, e poi si abbassò un altro po' per permettere ai soccorritori, agli escursionisti e ai Pokemon più piccoli di salire sul suo dorso. Davy e Virgil si guardarono a vicenda, annuirono e aiutarono il ragazzo ferito a rialzarsi, tenendogli un po' sollevata la gamba infortunata in modo che non toccasse terra. Con estrema attenzione, fecero salire il ferito sul dorso del Gyarados di Misty, mentre anche l'altro ragazzo saliva sul Pokemon serpentino, e un attimo dopo, anche Pikachu, Petilil ed Espeon si unirono a loro, e Gyarados riprese quota e risalì lungo la scarpata.

"Perfetto, Gyarados! Da qui in poi possiamo darti noi le indicazioni! Il nostro campo base non è molto lontano, dovremmo arrivarci più o meno in una decina di minuti." disse Virgil. "Ragazzi, voi tutto bene? Siete messi bene, là dietro?"

"Sì... tutto a posto, stiamo bene!" rispose l'escursionista dai capelli biondi, parlando anche per il suo amico che stava meglio di lui. "Grazie per l'aiuto... e dobbiamo ringraziare anche quei ragazzi, se non fosse stato per loro, immagino che per voi sarebbe stato più difficile eseguire questo salvataggio."

"Sicuramente ci hanno dato una mano significativa." affermò Davy, guardando in basso verso il gruppetto di Ash. Lui e i suoi compagni, Deerling compreso, e la ragazza che era con Jeremy e Lucas stavano tenendo lo sguardo in alto verso il Gyarados di Misty, accompagnandolo con lo sguardo mentre quest'ultimo passava a qualche metro da terra. Lo Espeon di Virgil guardò verso il suo allenatore, come per chiedergli qualcosa, ricevendo da Virgil un cenno che voleva dire che aveva il suo permesso.

"Okay, Espeon, mi sembra anche giusto che sappiano dove andare. Vai a guidarli tu, ci vediamo al campo base." disse Virgil. Il pokemon Psico scese giù agilmente dalla groppa di Gyarados e atterrò vicino al gruppo di Ash, per poi fare loro un cenno con la testa mentre Gyarados si alzava oltre le cime degli alberi e cercava di prendere il volo seguendo le indicazioni di Davy e Virgil. Il Deerling di Ash gli si avvicinò come per chiedere indicazioni...

"Deer? Deerling?" chiese il Pokemon cerbiatto, al che la Eevolution Psico indicò una stradina in mezzo agli alberi con un cenno della testa, e Deerling sorrise e strizzò un occhio in direzione del suo allenatore e dei suuoi amici. "Deeeer!"

"Beh, a questo punto non credo ci siano troppi dubbi. Quello strano Pokemon Psico ci sta chiedendo di seguirlo fino al posto dove stanno portando il ragazzo infortunato." disse Touko, iniziando a seguire Espeon e Deerling mentre cominciavano a farsi strada verso l'uscita del bosco labirintico. La ragazza del gruppo degli escursionisti tirò un sospiro di sollievo e sorrise, mentre cominciava a seguire Ash e i suoi compagni.

"Già... meno male che c'eravate voi e quei Pokemon Rescuers!" affermò sollevata. "Vi devo ringraziare anche a nome di Jeremy e Lucas... se non era per voi, eravamo davvero nei guai!"

"Si figuri, mademoiselle, è stato un autentico piacere!" affermò Spighetto. "Ora, comunque, pensiamo a raggiungere il campo base dei Pokemon Rescuers. Non si preoccupi, sono sicuro che il suo amico è in buone mani!"

Mentre il gruppo di ragazzi si allontanava, non poteva vedere il gruppetto di Sewaddle e Pidove che osservava la scena, ben nascosti dalle fronde degli alberi... e che, non appena furono sicuri di non essere notati, si allontanarono per comunicare quanto avevano visto a chi sapevano bene...

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Circa un'ora dopo, i ragazzi si trovavano al campo base dei Pokemon Rescuers... un piccolo agglomerato di semplici ma funzionali edifici in legno, equipaggiati con tutto quello che ci si poteva aspettare da un gruppo di ranger specializzati in operazioni di salvataggio nelle terre selvagge. I tre escursionisti erano seduti su delle panchine in legno appena fuori dalla capanna dell'infermeria, con il biondo che presentava una corta ingessatura sulla caviglia, che andava da sotto il ginocchio fin quasi alla punta del piede, e stavano chiacchierando e scherzando tra loro, in modo da scaricare la tensione del momento. Per fortuna, tutto si era risolto con circa un mese di convalescenza per il ragazzo ferito, e soltanto un po' di spavento per i suoi compagni.

"Beh... se non altro, tutto è finito bene!" affermò Touko, tenendo in braccio la sua Petilil mentre, assieme al resto dei suoi compagni, osservava i tre ragazzi seduti accanto alla capanna. La Pokemon Erba stava accettando le carezze della sua allenatrice, sentendosi più sicura di sè ora che era riuscita a rendersi utile in una situazione così difficile... tuttavia, malgrado i ragazzi fossero cntenti di come fosse finita quell'avventura, si riusciva a percepire una certa preoccupazione nell'aria... e anche nell'atteggiamento dei due Pokemon Rescuers con cui Ash e i suoi compagni stavano parlando.

"Sì, questa volta si è risolto tutto per il meglio, più o meno..." affermò Davy. "Dobbiamo ringraziarvi per esservi offerti di aiutarci... ma perdonate, non ci siamo neanche presentati. Il mio nome è Davy... e lui è mio fratello minore, Virgil."

"PIacere di conoscervi." disse il Pokemon Rescuer dai capelli biondi tagliati più corti. Al suo fianco, si trovava ancora il grazioso Espeon che aveva dato una mano durante il salvataggio, e assieme a lui c'erano altri Pokemon che Ash e Misty conoscevano bene, ma per Touko e Spighetto erano completamente sconosciuti: uno di essi era un Jolteon, la cui pelliccia dalle punte acuminate emetteva di tanto in tanto qualche crepitio elettrico, e un aggraziato Leafeon che emetteva attorno a sè un gradevole profumo di fiori. Entrambi sembravano essere amici dell'Espeon di Virgil, e Ash non si sarebbe sorpreso di sapere che anche quelli erano Pokemon del Rescuer più giovane. "E vi ringrazio anch'io per averci aiutati. Avete reso il salvataggio molto più veloce."

"Di niente, figurati. Per noi è un piacere dare una mano!" affermò Ash, ridacchiando e aggiustandosi il berretto mentre Pikachu faceva un buffo saluto militare! "A proposito... io mi chiamo Ash Ketchum, e vengo da Biancavilla, nel continente di Kanto... e loro sono la mia fidanzata Misty, il mio migliore amico Pikachu, e i miei amici di Unima, Touko e Spighetto!"

"Piacere di conoscervi!" affermò Misty, inchinandosi mentre anche Touko e Spighetto facevano le loro presentazioni. "Quindi... mi pare di capire che qui ad Unima siete voi gli agenti preposti ad intervenire nel caso ci fosse un'emergenza... siete una sorta di protezione civile, giusto?"

"Sì, si può dire così... e in questi ultimi giorni, siamo stati piuttosto presi per il collo." ammise Davy, guardando verso la foresta al di là dell'alto steccato di legno che divideva il complesso dalla foresta selvaggia. "Sembra che in questo ultimo periodo si siano moltiplicati gli incidenti in cui Pokemon selvatici hano attaccato gli esseri umani senza apparente motivo. Si tratta per la maggior parte di Pokemon Erba, e per ora gli episodi si sono limitati a questa zona... ma questa è la prima volta che qualcuno rimane ferito sul serio."

"Siamo piuttosto preoccupati, devo ammetterlo..." continuò Virgil, accarezzando prima Jolteon e poi Leafeon. "E' cominciato da quando questa organizzazione di... liberatori di Pokemon, il Team Plasma, ha cominciato a dare notizia di sè. Alcuni Pokemon si sono fatti più aggressivi ed organizzati, quasi ci fosse qualcuno che li dirige e fa in modo che essi collaborano per attaccare le persone che passano di qui. Stiamo facendo delle indagini, ma ancora non siamo aprodati a nessun risultato, anche se siamo convinti che il Team Plasma sia coinvolto."

"Già... la cosa non stupirebbe nemmeno me..." affermò Touko, per poi spostare l'attenzione sulle Eevolution che zampettavano allegramente attorno a Virgil. "A proposito, quei Pokemon che hai con te sono davvero carini! Dove li hai presi, Virgil? Sono Pokemon del continente da cui vengono Ash e Misty, vero?"

"Esatto." rispose Misty. "Per l'esattezza, sono tutte forme evolute di un Pokemon chiamato Eevee, conosciuto per il fatto che il suo DNA instabile gli consente di evolvere in molti modi. Quelli che vedi, Touko, si chiamano Jolteon, di tipo Elettro... Espeon, di tipo Psico... e Leafeon, di tipo Erba. Ma ci sono ancora molti altri modi in cui Eevee può evolvere."

Virgil fece una breve risata a mezza bocca, tenendo in braccio il suo Leafeon, che chiuse gli occhi e si lasciò coccolare come un gattino sornione. "Sì, è vero... Eevee e le sue forme evolute sono sempre state i miei Pokemon preferiti, da quando sono riuscito ad uscire da una foresta in cui mi ero perso grazie al mio primo Eevee, che in quell'occasione era appena evoluto in un Umbreon." rispose. "Da allora, il mio sogno è sempre stato quello di aiutare mio fratello Davy nel suo lavoro, e adesso... beh, diciamo che sono in prova presso questa sede dei Pokemon Rescuers."

"E bisogna dire che non te la cavi male." affermò Davy, strizzando cordialmente un occhio al fratello minore. "Detto questo... ti ci vorrà ancora un po' prima di poterti considerare un Pokemon Rescuer a tutti gli effetti, quindi continua a lavorare sodo e cerca di migliorare le tue capacità, okay?"

"Ricevuto, capitano." disse Virgil con un sorrisetto ironico, strappando una breve risata a tutti quanti... Anche così, però, nessuno di loro poteva dimenticare che si trovavano di fronte ad un problema che forse era ancora più grande di quanto pensassero, e che molto presto avrebbero avuto di nuovo a che fare con il Team Plasma...

"Il Team Plasma... e ora questi attacchi di Pokemon." affermò tra sè Touko. "Mi chiedo che legame ci possa essere..."

"Peti?" chiese Petilil.

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Nel frattempo, nella zona più remota ed inesplorata del Bosco Girandola...

Due Pokemon dall'aspetto maestoso e regale, entrambi simili a cervi, ma di aspetto molto diverso l'uno dall'altro, si trovavano faccia a faccia, guardandosi solennemente... per quanto nella postura del più elegante dei due, un cervo dal mantello verde e dalle corna arrotolate, si potesse vedere un certo imbarazzo e senso di colpa.

Dopo essere rimasti per un po' a guardarsi, il cervo dal mantello blu metallizzato e dal corno a spada si fece avanti, e il suo compagno sospirò e abbassò ancora un po' la testa. "COBALION. SO COSA STAI PER DIRE. E TU SAI ANCHE COME LA PENSO IO A RIGUARDO. HO ESAGERATO QUESTA VOLTA, QUESTO LO RICONOSCO."

"E' PROPRIO DI QUESTO CHE DOBBIAMO PARLARE, VIRIZION." disse il cervo dal manto azzurro. "TROPPO A LUNGO LA DISCUSSIONE DI QUESTO PROBLEMA E' STATA POSPOSTA..."

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CONTINUA...

  
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