Fanfic su attori > Cast Lo Hobbit
Segui la storia  |       
Autore: WarblersFairy    11/11/2013    1 recensioni
Dopo aver rivisto "Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato", ho deciso di scrivere (finalmente!!) quella ff che volevo fare da tempo.
Indeciso se scrivere sui personaggi o sugli attori, ho scelto una via di mezzo. Principalmente sono gli attori i protagonisti, ma ci sarà anche una parte dedicata ai personaggi.
Un nuovo attore arriva ad arricchire il cast de "Lo Hobbit" per il terzo e ultimo film della trilogia, e con chi potrebbe mai far coppia un nuovo attore? Ovviamente con Richard!!
Man mano che le riprese procedono tra i due attori si sviluppa una forte amicizia, ma come si concilierà con le esigenze di copione?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Richard Armitage
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
The Icelander
The Icelander


"Martin!"
"Oh Richard! Come va?" e allungò la mano, che l'altro strinse con forza.
"Bene bene...anche tu qui per parlare con Peter?"
"Si, ma sarà una cosa breve. Tu?"
"Hai...hai letto il copione?" chiese Richard un pochino imbarazzato.
"Oh si, è interessante!"
"Che cosa, il fatto che Thorin abbia un interesse amoroso, oppure che questo sia un maschio?"
"Uhm...direi entrambe!" esclamò ridacchiando Martin all'espressione di stupito disgusto dipinta sul viso del collega e amico.

Richard si lasciò cadere pesantemente sulla poltroncina fuori dall'ufficio di Peter, sbuffando e borbottando il proprio disappunto.
Martin provò a farlo sorridere per tutta la mezz'ora successiva, ma niente. Pensieri grigi lo torturavano, tanto che l'amico ci rinunciò, mettendosi a messaggiare sul telefono.

"Signor Magnusson, il signor Jackson può riceverla, prego mi segua" esclamò la segretaria appena uscita dalla porta, indicando un ragazzino sottile, sui vent'anni, biondo ossigenato, seduto composto dall'altro lato della stanza.
Il ragazzo si alzò con grazia e in due passi fu alla porta.
Richard lo fissò per qualche istante più del dovuto. Era altissimo. Per uno alto quasi un metro e novanta trovare qualcuno più alto era un'impresa, ma il ragazzino decisamente arrivava ai due metri.

"Certo che Peter si fai i problemi più assurdi..."
"Perchè dici così?"
"Hai visto il ragazzino?"
"Uh uhm, e allora?"
"Lui è Brain..."
"Capisco perchè hai detto quel che hai detto...in effetti è troppo alto, persino per te...come farete?"
"Ah non chiedermelo, non ne ho la più pallida idea..."

"Martin, Richard, Peter vorrebbe parlare con voi"
"Grazie Sarah, conosciamo la strada!" esclamò Richard alzandosi subito e precedendo il collega nell'ufficio del regista.

"Ah eccoli! Richard, Martin permettetemi di fare le presentazioni. Lui è Olaf Magnusson, il nostro Brain!" esclamò Peter con un gran sorriso, presentando il ragazzo ai due veterani.

Il giovane battè i tacchi e chinò la testa, in segno di saluto.

"Dovete scusarlo, il suo inglese è pessimo, sta seguendo un corso rapido ma la sua pronuncia è ancora insentibile"
"E come farà a recitare?"
"Richard, hai letto il copione?"
"Tutto da cima a fondo"
"Allora sai già la risposta..."
"Ah già..."
"Che cosa?" chiese Martin irrompendo nella conversazione.
"Brain non parla mai. Ha una sola serie di battute, alla fine del film praticamente. Ha tutto il tempo di imparare la lingua..."
"Mio...inglese...brutto..." riuscì a balbettare il ragazzo, arrossendo vivamente.
"Non preoccuparti Olaf, andrà bene. Abbiamo il traduttore sempre a portata di mano. Ora passiamo alla parte pratica. Richard, tu e..." ma Richard perse subito interesse per quello che Peter stava dicendo, più interessato ad osservare il ragazzo.

Poco dopo, uscirono tutti e tre insieme, ma subito Martin li lasciò adducendo come scusa il dover chiamare a casa.

"Hai fame?"

Il giovane lo fissò senza capire.

"Tu" -indicò il petto del ragazzo- "hai fame?" -facendo il gesto di portarsi qualcosa alla bocca.

Olaf annuì con decisione, massaggiandosi la pancia che borbottava.
Si diressero verso la mensa, senza dire una parola. D'altronde la barriera linguistica è uno degli ostacoli più fastidiosi in un qualunque tipo di relazione.
Mangiarono in silenzio, seduti uno di fronte all'altro. Ogni tanto Richard guardava il giovane biondo, mentre quello si guardava intorno.
Le ciocche dei suoi capelli brillavano al sole in una maniera così naturale che sembrano fatte d'oro bianco.
I suoi occhi di ghiaccio erano azzurri, di un colore così puro da potercisi specchiare.
Le ragazze della crew lo avevano già adocchiato e non facevano che commentare sottovoce ogni suo movimento.

"Noiose..." bofonchiò a mezza voce, continuando a piluccare dal piatto.
"Uhm?"
"Ehm...lascia perdere..."
"Io...capire...un poco..." replicò il giovane, cercando di esprimersi nel suo inglese sconclusionato.
"Okay...Le ragazze...parlano...di te..." ripetè Richard, indicando le ragazze, la bocca e poi il ragazzo, che annuì. Richard sorrise, aveva capito.

Poco dopo si avvicinò al ragazzo un giovane sui trent'anni, lo salutò nella sua lingua e gli disse qualcosa all'orecchio, andando via subito dopo.

"Importante?" chiese Richard, finendo la pasta.
"Uhm... allenamento...spade..."
"Sei bravo?"
"Vedere..." e lo indicò.
"Vuoi che venga a vedere?"

Annuì deciso, finendo di mangiare in fretta e alzandosi, prendendo anche il piatto del neo collega e buttandoli entrambi.
Poi lo prese per mano e, stringendola, si incamminò a lunghe falcate verso il campo d'allenamento, tirandosi dietro un Richard molto sconvolto.

"O...Olaf rallenta!!" sbottò Richard una decina di minuti dopo, quando arrivarono correndo al campo dove si allenavano con la spada.

Il giovane si bloccò e l'altro ci andò a sbattere contro, mandando un'imprecazione al nulla.

"Scusa...tu fatto male?" gli chiese, voltandosi e incrociando il suo sguardo. Il colore degli occhi di Olaf era così chiaro da sembrare cristallo. Richard abbassò lo sguardo per un istante, poi diniegò e si ricompose.

Olaf si spostò, sorridendogli e andando incontro all'istruttore, che gli lanciò la spada di legno, spada che il ragazzo prese al volo con la sinistra, fece roterare sulla propria testa e portò in avanti, in posizione di guardia.
Richard spalancò gli occhi, completamente sbalordito.

Restò a guardarlo allenarsi fino alla fine. La bravura di Olaf lo lasciava senza parole. Sembrava che in tutta la sua vita non avesse fatto altro che portare la spada. Era agile e veloce nonostante la mole, e spesso sorprendeva il maestro con movimento fluidi e fulminei.
Alla fine riuscì a disarmarlo, puntando la spada al petto dell'avversario, dichiarando così concluso il combattimento.

"Takk fyrir bardaga" disse con sicurezza, parlando nella sua lingua natale.

L'istruttore lo osservò per un istante, per poi abbassare la testa e rispondere sempre in islandese.

"Þakka þér, yðar hátign"

Olaf sorrise e, lasciata la spada ad un altro ragazzo, tornò verso Richard.

"Allora...?"
"Eh...se combattessi contro di te credo che mi uccideresti in due secondi netti..." ammise.
"Tu...non bravo?"
"Io sono mediocre...in confronto a te...dove hai imparato?"

Ci mise un po' a rispondere, sembrava indeciso su cosa fare.

"Ehm...padre insegnato me...lui più bravo..."
"Tuo padre è ancora più bravo? Spero di non incontrarlo mai!!"

Il biondo ridacchiò una volta capito cosa aveva detto, e si scostò il ciuffo biondo dal viso.

I loro sguardi si incrociarono nuovamente, e restarono così, sospesi nel tempo, indecisi se addentarsi in quella landa ghiacciata o lasciarsi annegare in quello specchio d'acqua turchese.

"Andiamo?" gli chiese poi il biondo, e Richard allungò la mano a prendere quella che il ragazzo gli tendeva. Sorridevano entrambi, a quella che iniziava come una grande amicizia.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Lo Hobbit / Vai alla pagina dell'autore: WarblersFairy