Alla fine si erano arresi. Era inutile continuare la ricerca, non avrebbero di certo ritrovato Kitty considerato il notevole vantaggio che aveva. Thad aveva deciso di ritornare sulla strada per il castello; magari là avrebbero potuto avere qualche informazione.
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Sebastian attendeva sempre con impazienza le notti da un mese a quella parte, per poter stare accoccolato tra le braccia di Thad.
Certi giorni non sopportava nulla e iniziava a sbuffare già dal pomeriggio. Thad cercava di calmarlo, cercando sempre di non farsi notare o si sarebbe messo nei guai, con tocchi delicati  e leggeri.
Ma la notte erano i loro momenti preferiti; quando i soldati lo mettevano nella tenda legato come un salame e due minuti dopo arrivava Thad a ‘sorvegliarlo’, slegandolo e stringendolo forte per tutta la notte.
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Nel mezzo della notte Jeff si era svegliato per colpa di un forte rumore improvviso proveniente dal fondo della radura dove erano accampati per la notte.
Era terrorizzato.
Stava per svegliare Nick e chiedergli di controllare, ma quando lo vide così profondamente addormentato con la mano appoggiata in modo protettivo sul suo stomaco, si fermò. 
Gli scostò dolcemente i capelli dal viso addormentato, quando un altro rumore, più forte del precedente, lo fece scattare a sedere. Prese un profondo respiro, si alzò e andò a vedere per capire cosa fosse.
….
Hunter lo vedeva, si stava avvicinando al suo nascondiglio. Ancora pochi passi e sarebbe stato davanti ai suoi piedi. Ancora pochi passi e..
 “Jeff! Finalmente ti ho trovato!”
“Hunter! Che cosa fai qui?!?”
“Ti ho cercato in lungo e in largo. Ero tornato alla torre per prendere una cosa che avevo scordato e l’ho trovata completamente vuota, tu non sai la paura che ho avuto.”
“Scusami, ma devo imparare a vivere da solo, farmi le mie esperienze, non credi?”
“Oh bambino, ma non credo proprio! Tu ora torni subito a casa con me!”
“No!” urlò Jeff.
“E con chi starai mentre sei via? Non sai stare solo, hai sempre bisogno di compagnia. E poi io non sarò sempre qui a proteggerti!” lo aggredì Hunter.
“Con me!” Nick si era svegliato per colpa di tutto quel trambusto, si era alzato ed era arrivato alle spalle di Jeff mentre discuteva con Hunter.
“O mio Dio! Non farmi ridere.. Un ladro ed un buon a nulla canterino! Chissà cosa combinerete voi due insieme. Vi lascio al vostro destino.”
“Addio Hunter!”
“Ah, una cosa prima di andarmene.” Disse con disprezzo “Nick, probabilmente hai scordato questa alla torre” lanciando la borsa con la corona ai loro piedi.
“Come l’hai trovata?” Jeff era allarmato.
“Beh, non è stato difficile, è bastato guardare nei tuoi cassetti. E suppongo che ora che tu l’hai riavuta abbandonerai Jeff al suo destino.”
“Non credo proprio signore” disse Nick guardandolo con uno sguardo di sfida e portandosi Jeff dietro le spalle per proteggerlo. “Ci tengo a lui, e voglio vedere dove porta tutto questo. Ma questa,” disse prendendo su la borsa da terra “di certo risolverà molti problemi“
“Bene allora auguri.” Hunter se ne andò e sparì nel bosco.
Jeff si voltò verso Nick con uno sguardo da cucciolo bastonato.
“Scusami. Non volevo svegliarti, ti ho visto dormire così bene e..” Jeff aveva abbassato il volto vergognandosi.
“Hey, hey.. Sssh!!” gli disse prendendogli il volto fra le mani, alzandoglielo per poterlo guardare negli occhi. “Stai bene? L’importante è che tu stia bene.” Jeff riuscì ad emettere un flebile ‘Sì’ prima che le labbra di Nick si posassero sulle sue.
Subito non rispose, ma due secondi dopo i suoi neuroni stavano connettendo e aveva portato le sue mani dietro alla vita di Nick per poterlo tenere più vicino possibile.
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“Allora?” Kitty era appoggiata al muretto dove si erano accordati di incontrarsi.
“Allora Jeff è un testardo, e finirà col farsi molto male. E quel Nick, non lo so.. Mi sembra troppo furbo per non avere qualcosa in mente.” Disse Hunter sfregandosi il mento.
“Allora anche il tuo vecchio cuore ha dei sentimenti! Credevo fossero tutti sepolti col tuo compagno…”
Hunter al solo sentir nominare Cameron si era alterato.
“Zitta. Non devi nemmeno nominarlo. Lui è stato il mio unico amore, la persona più buona che abbia mai conosciuto e il re più buono che questo regno abbia mai avuto. E suo figlio Kurt” il disprezzo nella sua voce era palese “non potrà mai eguagliarlo.”
“Certo, certo.” Kitty non poteva capire, d’altronde lei quel periodo non lo aveva vissuto “quindi come procediamo con i fuggitivi?”
Hunter si era riscosso dai suoi ricordi che lo tormentavano ed era tornato a pensare al piano.
“Aspettiamo. Aspettiamo il momento giusto e vediamo come agire. Non ci resta altro da fare.”
“E mio fratello?”
“Anche per lui ci sarà un momento giusto,tranquilla.”
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Il resto della notte era trascorso tranquillo per Nick e Jeff che si erano riaddormentati abbracciati a fianco del fuoco.
Il giorno dopo il viaggio era proseguito tranquillo fino a quando in una radura si erano imbattuti in Trent.
Il cavallo aveva subito riconosciuto Nick ed aveva preso ad inseguirlo come un pazzo per tutta la radura in lungo ed in largo, fino a quando Jeff non lo aveva calmato a parole dolci e coccole, e, spiegandogli che quel giorno era il suo compleanno e che Nick gli serviva assolutamente, lo aveva convinto a lasciarlo andare, almeno fino a che non lo avesse riaccompagnato alla torre.
Trent, aveva acconsentito con uno sbuffo e qualche calcio nella direzione di Nick, ma poi si erano messi tutti e tre in viaggio assieme verso la città per le ultime miglia.