IL CONIGLIO SEMINNAMORATO
Ero in biblioteca.
C'era sempre la stessa ragazza.
Era bellissima.
Con quei suoi occhi azzurri,
i capelli biondi, l' andatura elegante
come di chi può permettersi
il lusso di far svenire ogni ragazzo
a cui passava accanto.
Era una forza della natura
quella ragazza
Guardai quella ragazza.
La fissai.
Lei mi guardò.
Mi fissò.
Ci fissammo per 10 minuti.
Nessuno dei due
aveva il coraggio di presentarsi.
Dei conigli.
Due giorni dopo la incontrai nuovamente.
Stesso meccanismo di sempre:
Io la fissavo.
Lei mi fissava.
Ma niente. Due conigli.
Un giorno presi coraggio e le parlai,
lei non mi rispondeva.
Io le parlavo, ma lei non mi rispondeva.
Non la vidi più.
Dopo qualche anno venni a sapere
chi fosse quella ragazza.
Una muta che non aveva nulla,
nulla per cui vivere, se non l' amore.
Lei mi amava perchè continuavo a chiederle
come stesse e le raccontavo le mie giornate
anche se lei non mi rispondeva.
Così aveva scritto in una lettera
ad una nostra amica in comune.
Prima di passare a miglior vita.
Mi amava da morire.