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Autore: Fiamma Erin Gaunt    13/11/2013    2 recensioni
Sostanzialmente riprende i fatti della 74esima edizione degli Hunger Games, con la sola differenza che i giorni precedenti all’ingresso nell’arena verranno visti con gli occhi dei Favoriti e dei loro Mentori.
*******
Le afferrò il polso, trattenendola e attirandola a sé.
- Gelosa? –
Grace si liberò con facilità dalla stretta e gli puntò contro gli occhi simili a schegge di vetro.
- Non pensavo avessi già cominciato a dare i numeri, Gloss. –
Gloss/Grace/Glimmer
*****
- Fai sul serio?! –
Clove incrociò le braccia fissandolo con espressione disgustata.
- Non guardarmi in quel modo, ci sarà di aiuto con gli sponsor. – si schermì Cato.
- Fa come vuoi, ma non aspettarti di tornare da me poi. –
Cato/Clove/Glimmer
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- Sta alla larga da lei. – ordinò, afferrandolo per il bavero della maglietta e fissandolo con astio.
Marvel inarcò beffardamente un sopracciglio, - Altrimenti? –
Cato/Clove/Marvel
Genere: Erotico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cato, Clove, Gloss, Lux, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
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La Mietitura

 

Quella mattina Clove aprì gli occhi non appena i primi timidi raggi del Sole fecero capolino e illuminarono la sua stanza. Si stiracchiò, sorridendo quando lo sguardo si posò sulla figura che era acciambellata sul futon accanto al suo letto.

- Sei stata lì tutta la notte? – domandò, rivolgendosi alla cugina.

- Tua madre dice che hai avuto una settimana di incubi, volevo essere sicura che almeno oggi dormissi bene. – spiegò Grace, scrollando le spalle e sgranchiendosi come avrebbe fatto un gatto. In effetti era proprio così che era diventata famosa nel Distretto, come la Gatta. Tutto merito di quell’agilità e furtività che le avevano permesso di vincere la sessantanovesima edizione degli Hunger Games.

- Ho dormito bene, sto benissimo. –

Grace aggrottò la fronte, - Non sei mai stata brava a mentire. –

Clove sbuffò, cominciava a perdere la pazienza.

- Grace, non iniziare anche tu, ho intenzione di offrirmi volontaria e lo farò. È un grande onore rappresentare il mio Distretto. –

- E che ne pensa Cato di questo bel piano? –

Clove abbassò lo sguardo, mentre sentiva le guance andarle letteralmente a fuoco. Era una tattica sleale, e Grace lo sapeva bene.

- Anche lui vuole offrirsi come volontario. –

- Quindi lo fai per stare con lui? Non andrà a finire bene, a meno che tu non voglia vivere un amore alla Romeo e Giulietta… o forse in questo caso è più appropriato Amleto. –

Corrugò la fronte, perplessa. Fino a Romeo e Giulietta ci arrivava, aveva persino visto una rappresentazione teatrale anni prima, quando suo padre era ancora in vita e per il suo compleanno l’aveva portata a Capitol City, ma la sua cultura letteraria finiva lì. Aveva passato l’infanzia destreggiandosi tra archi e coltelli, non c’era stato molto tempo per farsi una cultura. Grace invece aveva sempre trovato il tempo di leggere.

- Non conosco quest’opera, di cosa parla? –

- In pratica tutti uccidono tutti, un vero disastro. –

Sì, sembrava un paragone calzante, gli Hunger Games erano proprio così.

- Sei uno dei Mentori del Distretto, non dovresti incoraggiare il mio entusiasmo? – domandò ironica.

- Per prima cosa, essere un Mentore non implica venire lobotomizzati, e per seconda sono tua cugina, non sarò mai contenta di vederti entrare in quell’Arena. –

- Tu però ti sei offerta volontaria quando avevi un anno meno di me, e hai vinto. – insistè.

Grace scosse la testa, quando ci si metteva diventava più testarda di un muro. Aveva proprio ripreso tutto da suo padre.

- Ci rinuncio. Vuoi offrirti volontaria, allora fallo, ma non venire a piangere da me quando sarai costretta a uccidere Cato con le tue stesse mani. –

Uscì dalla stanza a passi rapidi. Era stata volutamente dura, crudele quasi, ma continuava a sperare che le sue parole facessero breccia e la convincessero a cambiare idea.

 

 

 

 

 

******

 

 

- Gloss, hai già incontrato i ragazzi? –

La voce melodiosa di Cashmere lo risvegliò dalle sue considerazioni. Ogni Mietitura era la stessa storia, finiva con il ricordare quando era stato lui a essere scelto. Ricordava la paura, mista a un lieve senso di euforia e orgoglio, di essere potenzialmente giunto alla fine della sua breve vita. Oh, dannazione, doveva proprio smetterla di comportarsi come un dannato idiota nostalgico.

- Sì, li ho visti. –

Già, i due nuovi Tributi. La ragazza era quella che l’aveva colpito di più, era di una bellezza assoluta che gli ricordava molto sua sorella, indubbiamente avrebbe conquistato gli sponsor. Il ragazzo era un volontario, non l’aveva ancora visto in azione, ma la cosa già di per sé prometteva bene.

- Pensi che uno dei due possa farcela? –

Cashmere e la sua schiettezza. Comunque aveva centrato il punto della questione, uno dei due poteva essere il vincitore? Non ne aveva idea.

- Spero di sì. –

La sorella annuì in silenzio, sedendogli accanto sul grande divano in pelle nera e azionando il maxi schermo. Cesar stava annunciando i nomi degli altri Tributi.

“Dal Distretto n°1 abbiamo Glimmer e Marvel, dal n°2 Cato e Clove, dal n°3…”

Gloss smise di ascoltare quando la vide. Lì, al fianco dei due ragazzi del Distretto 2, l’espressione seria dipinta sul bel volto guastato solo da un lieve broncio. No, decisamente non era contenta. Un sorriso gli increspò le labbra quando pensò al fatto che di solito quell’espressione veniva rivolta a lui.

Ricordava bene quando era stata la prima volta in cui si erano incontrati. Era il suo primo anno come Mentore e lei era una dei volontari come Tributi del Distretto 2. In quei quattro giorni passati in compagnia avevano costruito un legame singolare, basato più su punzecchiature e provocazioni che altro, ma quella ragazza gli era entrata dentro. Era bastato guardarla negli occhi chiari come ghiaccio per essere completamente fulminato. Si era scoperto a tifare per lei, sperando di rivederla prima o poi, di avere l’occasione di sentire se le sue labbra fossero davvero morbide come sembravano.

E sì, lo erano.

- Quando partiamo per Capitol City? –

Cachemire sorrise, consapevole di cosa passasse per la testa del fratello, - Tra un’ora. –

 

 

 

 

*******

 

 

Clove salì sul treno, lanciando un’occhiataccia a Cato quando questo cercò di darle una mano.

- Ce la faccio benissimo da sola. –

Il ragazzo alzò le mani in segno di resa, - D’accordo, bambolina, non ti scaldare. –

- E non chiamarmi bambolina. – aggiunse, pestandogli un piede con vigore e incamminandosi verso il salottino.

Brutus, che aveva osservato la scena in silenzio, scoppiò a ridere rivolgendosi alla sua ex allieva, - Certo che ha un bel caratterino, eh? –

Grace annuì, - E non hai ancora visto nulla. –

Presero posto intorno al tavolo, sorseggiando tea e sbocconcellando pasticcini, finchè Brutus non ruppe il silenzio.

- Allora, avete qualche domanda? –

- Che tattica ci consigli per catturare l’interesse degli sponsor? – esordì immediatamente Cato.

- Di solito l’essere divertenti e spumeggianti attira molto le simpatie, il tuo bell’aspetto poi è un incentivo in più. Cerca di essere il più accattivante possibile, conquistali. –

- Non sono sicura di essere capace a essere spumeggiante. – confessò Clove, lanciando un’occhiata preoccupata alla cugina.

- Non devi preoccuparti di questo, per te abbiamo in mente una strategia diversa. –

- Già, giocheremo sul tuo essere esile e il tuo faccino da bambolina. – confermò Brutus.

Cato scoppiò a ridere, rischiando di strozzarsi con il tea, e venne fulminato da un’occhiataccia della compagna.

- Non sono una bambolina. – replicò, sfidandoli a contraddirla.

- Nessuno ha detto che tu lo sia, basta solo che gli sponsor ci credano. Inoltre, passare per delicata e innocua sarà un’arma vincente nell’Arena. – le spiegò Grace.

Clove soppesò le parole della cugina con attenzione. Ogni strategia era accettabile se fosse servita a farla vincere.

- D’accordo, ci sto, ma sia chiaro che non indosserò nulla di rosa. –

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Benvenuti/e nella mia prima long su questo meraviglioso fandom. Amando le “Clato” ed essendo affascinata dal personaggio di Gloss, non ho potuto non scrivere una fic su di loro. Non essendo stato accoppiato con nessuna, ho deciso di affiancargli un’OC. Spero che la storia vi piaccia e che vogliate farmi sapere che ne pensate. Al prossimo capitolo.

Baci baci,

                    Fiamma Erin Gaunt

 

  
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