-
Aaaah,
è stato proprio divertente!! -
esclamò
Kankuro buttandosi a peso morto sullo schienale del divano. - Vuoi
anche tu un
fazzolettino, nii-chan? L’ultima scena è sempre
così commovente… -
Tirò su
col naso e si alzò per togliere la videocassetta dal
videoregistratore.
-
Gaara,
mi hai sentito? Ti ho chiesto se… -
Il
Kazekage, che occupava il posto sul divano accanto a quello su cui era
seduto
il fratello, le braccia incrociate al petto e la testa bassa, se ne
stava lì
immobile e non rispondeva.
-
…Gaara?
– fece di nuovo il marionettista, ma ancora niente.
Si
avvicinò sospettoso e scrutò il fratellino
dall’alto della sua postazione.
A
giudicare dalle palpebre sigillate, la testa riversa tutta da un lato e
il
rivoletto di bava calcificato all’angolo della bocca
spalancata…dormiva della
grossa!
Kankuro
fissò con lo sguardo la stilla di saliva e si
portò immediatamente le mani
davanti alla bocca per cercare di non scoppiare a ridere di brutto.
Era
semplicemente ridicolo! Il mitico e
impassibile Kazekage che dorme in quel modo!
Forse dopo
tanti anni che non aveva potuto farlo come si deve stava cercando di
recuperare
tutti insieme i piaceri inestimabili del dolce dormire.
All’improvviso,
come fulminato, una lampadina si accese in cima alla sua testa (il suo
buon senso
gli fece notare subito che se una lampadina è fulminata non
è possibile che si
accenda, ma lui lo ignorò volontariamente).
…Aveva
l’occasione di RICATTARE IL FRATELLINO!!
Basta con
i soprusi, gli ordini, le situazioni scomode e il secondo turno per il
bagno
alla mattina; bastava una semplicissima foto e avrebbe avuto il
completo
controllo della situazione!
Sfrecciò
nella stanza accanto e si mise a buttare all’aria tutti i
cassetti e le scatole
che incontrava sul suo cammino.
-
Ma
dove l’ho messa… - mormorò mentre
lanciava alle sue spalle un paio di corna da
cervo di plastica (era il cassetto di Temari…un ecosistema a
parte per lei e
quel carciofo rancido).
E
finalmente, dopo aver ricoperto il pavimento di ogni ben di dio,
estrasse dal
fondo di una scatola particolarmente consunta ciò che stava
cercando: la
macchina fotografica!
La sua
fantasia cominciò subito a mostrargli delle immagini quanto
mai idilliache:
Seduto su un
altissimo trono d’oro
forgiato a sua immagine, Kankuro si sporge verso il basso, dove un
ragazzino
dai capelli rossi vestito di stracci è talmente chinato in
avanti da essere praticamente
sdraiato sul pavimento.
-
Mi hai portato
l’orzata, nii-chan?
– chiede in tono pomposo poggiando il mento sul palmo della
mano.
-
Sì,
onorevole nii-san - risponde
l’altro abbassando ancora più il capo (da far
invidia a un contorsionista) e
sollevando le braccia per mostrare il vassoio su cui è
posata la famosa “tazza
Kitty”. –
Con una spruzzata di erba
gatta, proprio come piace a te. -
-
Perfetto…manda
su, allora – ordina
Kankuro accavallando le gambe sul bracciolo del trono e facendo
schioccare le
dita.
Un’ondata
di sabbia cattura tra le
spire il vassoio e si innalza fino ad arrivare alla sua altezza.
-
Spero che tu
non abbia di nuovo
sostituito lo zucchero con la sabbia, altrimenti… - Il
marionettista solleva
tra indice e medio una polaroid stropicciata (probabilmente vittima di
diversi
attentati) e la sventola sotto il naso.
-
Non ti
preoccupare…onorevole
nii-san – ribatte Gaara stringendo i pugni lungo i fianchi e
sibilando tra i
denti imprecazioni impossibili da capire.
La risata
malvagia e
incredibilmente amplificata di Kankuro riecheggia per tutta la stanza
facendo tremare
i vetri delle finestre.
-
Bwahahahaha!!
– Proprio non era riuscito a trattenersi dal ridere in quel
modo così malvagio
anche al di fuori delle sue fantasie.
Si era
talmente immerso nella contemplazione di quelle scene che, presto,
anche a lui
cominciò a colare un rivoletto di bava all’angolo
della bocca.
-
Lo
ricatterò, gli farò fare tutti i lavori
più ingrati mentre io starò lì a
guardarlo, mi prenderò tutta la sua riserva di biscotti
e… -
Un flash
accecante lo fece risvegliare all’improvviso dalle sue
congetture.
-
Ah!
Ma che cavolo…? –
-
Accidenti…hai
la faccia da ebete anche in foto – mormorò Gaara
sventolando una polaroid
fresca fresca di stampa.
Tra le
mani teneva la macchina fotografica che Kankuro aveva appena ritrovato
(a
proposito, quand’è che gliel’aveva
presa?).
-
Ma…Gaara!
– sbottò l’altro arricciando il naso.
– L’avevo presa per me! –
-
Quante
storie – rispose l’altro, assorto nella
contemplazione della foto. –
A proposito, perché l’hai tirata fuori? –
-
Eh?
– Kankuro sussultò, preso completamente alla
sprovvista. – Oh…n-niente, niente!
–
-
Bè,
un motivo deve esserci per forza… -
-
L’unica
cosa certa – disse il marionettista frettolosamente
asciugandosi il sudore
freddo dalla fronte, - è che non…non volevo
assolutamente scattarti una foto
per poi usarla per ricattarti! –
Gaara
scrutò il fratello come se gli avesse appena svelato la
formula dell’immortalità.
-
Mica
male…questa foto sarebbe proprio l’ideale per
costringerti a fare qualcosa – mormorò
lisciandola con una mano.
-
M-Ma…
- balbettò Kankuro inorridito. - …nii-chan!
–
-
Anche
tu hai delle buone idee, a volte – si complimentò
il Kazekage.
Kankuro si
ritirò a piagnucolare in un angolo.
-
Ehi,
forza, io ti ho fatto contento guardando con te questo stupido film,
ora fai la
tua parte – disse Gaara lanciandogli un foglio di carta
scarabocchiato. – Ci
sono ancora due nomi sulla lista. –
-
Cattivo…
- balbettò l’altro prendendo in mano il foglio e
scorrendolo con gli occhi. –
Ehi… -
-
Cosa
c’è? –
-
Ma…sei
sicuro che vuoi veramente questi due? –
-
Perché,
che cos’hanno che non va? –
-
Bè…
- Kankuro si portò una mano sotto il mento. – Non
saranno un po’ troppo…maturi
per Temari? –
-
Non
preoccuparti, basta osservare come si comportano per capire a quanto
ammonti la
loro età mentale… - mormorò il
Kazekage soffiando delicatamente sulla polaroid
e carezzandola con gli occhi.
-
Se
lo dici tu, nii-san… -
-
Lo
dicevo, io, che qui avrei trovato dei bei bocconcini! –
Il
corpulento uomo si asciugò un rivolo di bava
all’angolo della bocca, sbattendo
ripetutamente le palpebre. Quello spettacolo era diventato fin troppo
stroncante per l’età che si ritrovava! Ci avrebbe
rimesso la pellaccia, prima o
poi…
Però
magari un’altra occhiatina non gli avrebbe fatto poi
così male…Tutta salute,
tutta salute!
Si sporse
per l’ennesima volta tra le fronde dei cespugli,
imbracciò il cannocchiale e lo
puntò sul laghetto che si trovava sotto di lui, dove un
gruppetto di ragazze
seminude stava giocando nell’acqua limpida in cui erano
immerse fino alle
ginocchia.
In
particolare, c’era una di loro che si era sdraiata a pancia
sotto su una delle
rocce circostanti, inondate dal sole, e sembrava stesse cercando di
districare
il laccio del suo bikini.
-
E
dai, signorina…girati di qua! –
farfugliò lui mentre il viso cominciava ad
avvicinarsi al punto di ebollizione.
Sì, ce
l’aveva quasi fatta…ancora un ultimo nodo
e…
-
Ehi,
vecchio! Lei non è per caso il maestro Jiraiya?! –
L’uomo
cacciò un urlo e lasciò andare il binocolo, che
volò al di là del cespuglio e
sparì alla vista.
Sia il
sennin che Kankuro (e chi altri poteva essere?!) stettero con le
orecchie tese
fino a quando non udirono quell’orribile suono che entrambi
stavano aspettando…
Pluf!
-
Oh
porca… - rabbrividì Jiraiya indietreggiando con
il sedere.
Seguirono
una serie di vocine femminili incuriosite e, un momento dopo la
rinvenuta
dell’oggetto dal fondo del laghetto, uno stridulo ruggito
pieno di rabbia.
-
AAAAAAAH!!
CI SONO I GUARDONI!! –
-
AIUTOOOOOOO!!
–
-
NOOOOH!!
–
-
AIUTO,
I MANIACI!!!!!! –
Sia
Kankuro che Jiraya, nonostante si trovassero al di fuori della portata
dell’occhio delle ragazze, non poterono fare altro che
darsela a gambe,
correndo più velocemente che potevano.
Quando
finalmente, arrancando per la fatica, si accasciarono
all’angolo del muro di
una piccola casetta diroccata, il più anziano si
voltò furioso verso il
marionettista e scoprì le fauci al suo indirizzo.
-
MALEDETTO!!
VISTO COSA HAI FATTO?! MI HAI PROVATO DEL MIO PASSATEMPO PREFERITO!!
– sbraitò
stringendo un pugno, mentre dalle narici uscivano due nuvolette di
vapore
scuro.
Quando
l’altro ebbe finito di sfogarsi, Kankuro si levò
le mani dalle orecchie e lo
fissò con uno sguardo a metà tra il senso di
colpa e il senso della giustizia
(lo sanno tutti che non si
spiano delle signorine indifese!).
-
Sì,
sì, ok, mi scusi molto… - bofonchiò
distrattamente senza nemmeno guardarlo in
faccia.
-
Ma
poi che diavolo vuoi, ragazzino?! – riprese l’uomo
incrociando le braccia al
petto e scrutandolo con astio.
Il ninja
della sabbia sembrò pensarci un attimo prima di rispondere
(bè, non poteva
negare che gli urli di quelle ragazze lo avessero
emozionato…).
-
Hmm…mettiamola
così – disse il marionettista alzando un dito con
fare saccente. – Se vieni con
me, avrai la possibilità di incontrare una delle ragazze
più peric…ehm,
affascinanti che tu abbia mai visto in vita tua! –
Il ninja
più anziano lo squadrò da capo a piedi con
sospetto.
-
…Sei
sicuro di quello che dici? –
-
Mi
creda…ho un’arma infallibile! –
ribattè Kankuro battendosi il pugno sul petto.
A quelle
parole, Jiraiya mutò completamente espressione e i suoi
occhi presero a
luccicare per la felicità.
-
S-Sai usare
Kankuro
cadde a gambe all’aria.
-
D-Diavolo,
no! – sbottò arrossendo all’istante.
– Sto parlando di una ragazza vera!
–
-
Per
tutti i rospi! – esclamò l’altro,
nonostante fosse chiaramente un po’ deluso. –
Ho preso fischi per fiaschi! –
-
La
prego, la smetta di usare questi giochi di parole… -
sibilò l’altro mentre una
enorme gocciolona gli cadeva giù lungo la tempia.
-
Ma
allora tu…non sai proprio usare la orioke no jutsu, eh?
– insistette il sennin
abbassando il capo verso il basso. – Avresti potuto farmi
divertire un po’ fin
da subito… -
Kankuro
pensò immediatamente che, per quanto gli riguardava, giocare
con i vecchi non
gli era mai piaciuto.
-
…ma
sembra che tu preferisca la compagnia delle marionette, a quanto vedo
–
concluse Jiraiya come se gli avesse letto nel pensiero, indicando con
un cenno
del capo l’inseparabile Karasu, aggrappata alla schiena del
ninja di Suna.
-
Non
osi parlare male di Karasu! – protestò subito
Kankuro con occhi fiammeggianti.
– Lei è la mia arma infallibile! –
Jiraiya lo
guardò scandalizzato.
-
Ma
allora prima…mi hai preso in giro! –
esclamò spalancando bocca e occhi e
portandosi entrambe le mani al viso.
Il
marionettista lo guardò di sbieco.
-
Cosa
vuole dire? –
-
Era
forse…era forse Karasu la bellissima ragazza di cui mi
parlavi?! –
Altro
tonfo a terra.
-
M-Ma
CERTO CHE NO! – ruggì Kankuro portandosi le mani
tra i capelli. – Parlavo di
mia sorella, MIA SORELLA! –
-
Oh…
-
Kankuro
prese ad ansimare così forte che pareva dovesse stramazzare
al suolo da un
momento all’altro.
-
…Spero
che tua sorella non somigli a te…tu da chi hai preso quel
naso, giovanotto? –
chiese Jiraiya passandosi una mano sotto il mento con fare indagatore.
-
Di
questo non deve preoccuparsi! – Il ragazzo, che ormai tremava
da capo a piedi,
si fece improvvisamente rosso fuoco (rabbia ed imbarazzo possono dare
vita ad
una miscela fin troppo esplosiva) e si passò una mano sugli
occhi. – Meglio che
andiamo, prima che mi venga un esaurimento nervoso… -
-
Hai
ragione, non esitiamo oltre! – disse l’uomo
scattando in piedi con un’agilità
strabiliante. – Uh uh uh, potrò addirittura fare a
meno del binocolo, questa
volta! –
-
S-Sì…
- rabbrividì Kankuro, chiedendosi se fosse stata davvero una
buona idea quella
di invitare anche quel vecchio pazzo a presentarsi come concorrente.
Oh bè…il
danno era fatto…
-
Finalmente,
ma quanto tempo ci hai messo? – Gaara picchiettò
con il piede per terra mentre
osservava il fratello con aria di rimprovero.
-
Lascia
perdere, Gaara – rispose Kankuro, ancora provato –
non ho voglia di scendere
nei particolari…Piuttosto, l’hai portato nella
sala di attesa? –
-
Sì,
è là dentro… - e con un cenno della
testa il Kazekage indicò l’edificio di
sabbia alle sue spalle – non voleva stare zitto, appena ho
aperto la porta ha
cominciato a sbraitare cose del tipo “Ma qui non ci sono
ragazze” e “quel
bamboccio mi ha ingannato”, cose senza senso… -
-
Sì,
è stata dura farlo venire qui –
confermò Kankuro sospirando. – Ma perlomeno ora
abbiamo uno in meno, no? –
-
Bè,
in teoria… -
Kankuro
tirò fuori la lista e scorse con gli occhi i nomi segnati
con una riga
trasversale.
Rimaneva
solo un nome in fondo al foglio…
-
Oh
Kami, nii-chan! – esclamò Kankuro con i lucciconi
agli occhi – è-è rimasto un
solo ragazzo da cercare! –
-
Per
l’appunto – rispose l’altro serio.
– Allora cosa aspetti, vallo subito a
prendere! –
L’altro
annuì, sentendosi d’un tratto esausto. Sperava
solo che non fosse fatto della
stessa pasta di Jiraiya…
-
Uh
uh uh uh! –
Il ragazzo
si portò una mano alla bocca e ridacchiò
sommessamente.
Si spostò
una ciocca di capelli dagli occhi e riprese la sua lettura, sfogliando
distrattamente
l’angolo delle pagine con un dito.
-
Oh!
–
A quanto
pare la trama era finalmente giunta al momento cruciale!
Aaah,
adorava le giornate di dolce far niente!
Una di
quelle giornate in cui si è liberi da missioni, da
richieste, da lezioni ai
tuoi studenti e da qualsiasi altra rottura di scatole che possa
capitarti!
No, quel
giorno nulla avrebbe potuto distrarlo dalla sua lettura preferita!
Si
accomodò alla meglio contro il ramo dell’albero su
cui si era seduto e
tossicchiò appena, come se si stesse preparando
psicologicamente ad affrontare
qualche prova importante.
Ecco, era
pronto!
-
Oh
oh oh! –
Sollevò il
libro tra le mani, lo aprì al segno che aveva lasciato poco
prima, lo portò
davanti agli occhi e…
-
Oh
accidenti, mi sono imbattuto in un altro cespuglio! –
Il
ninja-lettore sobbalzò improvvisamente non appena
avvertì qualcosa di molliccio
e pesante passeggiargli sopra la testa e infiltrarglisi tra i capelli
folti.
-
Ma
che diavolo…?! –
Si alzò in
piedi e scrollò la testa, dalla quale cadde un corpulento
ragazzo vestito da
gatto.
-
Ahio!
– fece quello atterrando con il sedere sul ramo
dell’albero.
-
Scusami
– chiese l’altro con voce delicata –
potresti spiegarmi come mai stavi frugando
nei miei capelli? –
Sbattè gli
occhi, unica parte visibile del suo volto, perplesso.
Kankuro
sollevò lo sguardo verso il suo interlocutore e
sgranò gli occhi, sorpreso.
-
Ka…Kakashi-sensei,
giusto? –
-
Hm?
– fece lui, passandosi una mano sotto il mento –
bè, sì… -
Il
marionettista si aprì in un sorriso talmente radioso che ci
sarebbero voluti un
paio di occhiali da sole per osservarlo senza accecarsi.
-
Oh
grazie al cielo…l’ho trovata al primo colpo!
– gioì aggrappandosi ai pantaloni
di Kakashi. Quest’ultimo sgrullò appena la gamba
per fargli allentare la presa.
-
Mi
stavi cercando? – chiese scrutandolo con uno strano cipiglio.
– Ma come…?! –
-
Oh,
non avrei mai immaginato di
imbattermi nei suoi capelli così presto! –
continuò Kankuro quasi in lacrime,
senza dare minimamente l’impressione di aver ascoltato le
parole dell’altro – e
così il mio lavoro…il mio lavoro è
finalmente terminato! –
-
Ehm…quale
lavoro? – chiese ancora Kakashi, che ovviamente non ci stava
capendo niente.
Questo
è pazzo…
-
S-Signor
Kakashi – mormorò infine Kankuro tirando
rumorosamente su col naso, cercando di
ricomporsi quel poco che poteva – p-potrebbe per favore
venire con me? –
-
Se
solo mi dicessi dove… - sospirò l’altro
cercando di sbirciare tra le pagine di
“Icha Icha Paradise” e allo stesso tempo ascoltare
il malcapitato ninja-gatto.
-
Ecco…ci
sarebbe una bella ragazza che vorrebbe incontrarla… -
-
Una
ragazza?! – L’occhio scoperto del jonin si
illuminò di colpo, nonostante
facesse di tutto per nascondere la sua trepidazione.
Kankuro
annuì, mordendosi il labbro.
-
Per
favore, venga…il mio nii-san non mi perdonerà se
non la porto insieme a me! –
E sfoderò
uno sguardo super triste stile Gatto con gli Stivali che aveva visto
due giorni
prima sul dvd di Shrek 2.
Kakashi lo
guardò a metà tra il compassionevole e il
disgustato. Sospirò profondamente
alzando gli occhi al cielo e lasciò cadere le braccia lungo
i fianchi.
-
Uff…mi
fai troppa pena…ti accompagnerò… -
Descrivere
la reazione che ebbe il nostro marionettista sarebbe troppo
semplicistico.
-
Oh,
grazie, grazie! Io…non so proprio come ringraziarla!
I-io… -
-
E-Ehi,
piantala, mi stai smocciolando sui pantaloni! –
esclamò Kakashi allontanandosi
di qualche passo, sempre rimanendo in bilico sul ramo. –
Forza, portami da
questa ragazza…prima facciamo… -
…e prima potrò finire questo libro! Concluse con
una smorfia di
desiderio negato.
-
Nii-chan,
missione compiuta! – Kankuro si era completamente ripreso
dall’improvvisa
commozione che l’aveva investito come un tir pochi minuti
prima e sfoderò un
sorriso da figo.
-
Hm…
- Gaara annuì compiaciuto.
-
L’ho
già portato dentro la sala d’attesa! –
continuò il maggiore sollevando il
pollice della mano destra e stendendo il braccio in avanti. I suoi
denti
brillarono per un momento alla luce del sole, in puro stile Gai.
Tirò fuori
la lista, ormai stropicciata, dalla tasca e la dispiegò in
fretta e furia, già
pronto con la matita in mano.
Finalmente
potè tracciare quei due tanto agognati segni su quei due
tanto agognati e
ricercati nomi…
-
Ero-sennin
o come diavolo si chiama
-
Mister
cespuglio
-
Bene,
bene, bene – si congratulò Gaara avvicinandosi al
fratello. – Direi proprio che
a questo punto siamo pronti per cominciare… -
-
Non
sto più nella pelle, nii-san! –
confermò Kankuro strappando il foglio di carta
in due metà esatte, incapace di contenere la gioia.
– Quando cominciamo? –
-
Domani…prima
vammi a comprare i biscotti, sono finiti di nuovo! –
-
Ma
come, Gaara, sono appena tornato! – si lagnò
Kankuro facendo una smorfia.
-
Niente
biscotti, niente dvd di “Aladdin” la prossima
settimana! –
-
Nii-chaaaaan!!
–
*nuvoletta
che spunta dal nulla* …POF! XD
Pensavate
di esservi liberati di noi? *risata malvagia*
Sia io che
Rob ci scusiamo molto per non essere più puntuali come
prima, ma gli impegni di
tutti i giorni ci portano via davvero un sacco di tempo…io
avrò la maturità a
breve, mentre Rob ha cominciato l’università
quest’anno, quindi…clemenza,
clemenza! *Ale e Rob si ritirano in un angolino a fare cerchietti*
Speriamo
che il prossimo aggiornamento possa avvenire a breve, ce la metteremo
tutta!!
^__^ nel frattempo un gigantesco GRAZIE a tutte voi che avete recensito
lo
scorso capitolo!! *.*
Lily_90
Arwen5786
Gollum93
Himawari
ILoveGaara
_Eleuthera_
SkyEventide
Lolly
Vimar
Nikynaa
Noi adora
voi! T-T