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Autore: Blushin wind    25/04/2008    5 recensioni
Quando si superano i limiti della sopportazione e anche il continuo cigolio delle molle del letto comincia a diventare una tortura giornaliera...allora è proprio arrivato il momento di porre fine a questa storia! Trema, Temari...i tuoi fratellini hanno in mente un terribile progetto per salvarti dalle grinfie del pigro codinato di Konoha!
Ficcy d'esordio per le due colleghe Ale & Rob! Speriamo vi abbia incuriosito...baci baci!
Genere: Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kankuro, Sabaku no Gaara , Temari, Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Aaaah, è stato proprio divertente!! - esclamò Kankuro buttandosi a peso morto sullo schienale del divano. - Vuoi anche tu un fazzolettino, nii-chan? L’ultima scena è sempre così commovente… -
Tirò su col naso e si alzò per togliere la videocassetta dal videoregistratore.

- Gaara, mi hai sentito? Ti ho chiesto se… -
Il Kazekage, che occupava il posto sul divano accanto a quello su cui era seduto il fratello, le braccia incrociate al petto e la testa bassa, se ne stava lì immobile e non rispondeva.

- …Gaara? – fece di nuovo il marionettista, ma ancora niente.
Si avvicinò sospettoso e scrutò il fratellino dall’alto della sua postazione.
A giudicare dalle palpebre sigillate, la testa riversa tutta da un lato e il rivoletto di bava calcificato all’angolo della bocca spalancata…dormiva della grossa!
Kankuro fissò con lo sguardo la stilla di saliva e si portò immediatamente le mani davanti alla bocca per cercare di non scoppiare a ridere di brutto.
Era semplicemente ridicolo! Il mitico e impassibile Kazekage che dorme in quel modo!
Forse dopo tanti anni che non aveva potuto farlo come si deve stava cercando di recuperare tutti insieme i piaceri inestimabili del dolce dormire.
All’improvviso, come fulminato, una lampadina si accese in cima alla sua testa (il suo buon senso gli fece notare subito che se una lampadina è fulminata non è possibile che si accenda, ma lui lo ignorò volontariamente).
…Aveva l’occasione di RICATTARE IL FRATELLINO!!
Basta con i soprusi, gli ordini, le situazioni scomode e il secondo turno per il bagno alla mattina; bastava una semplicissima foto e avrebbe avuto il completo controllo della situazione!
Sfrecciò nella stanza accanto e si mise a buttare all’aria tutti i cassetti e le scatole che incontrava sul suo cammino.

- Ma dove l’ho messa… - mormorò mentre lanciava alle sue spalle un paio di corna da cervo di plastica (era il cassetto di Temari…un ecosistema a parte per lei e quel carciofo rancido).
E finalmente, dopo aver ricoperto il pavimento di ogni ben di dio, estrasse dal fondo di una scatola particolarmente consunta ciò che stava cercando: la macchina fotografica!
La sua fantasia cominciò subito a mostrargli delle immagini quanto mai idilliache:

Seduto su un altissimo trono d’oro forgiato a sua immagine, Kankuro si sporge verso il basso, dove un ragazzino dai capelli rossi vestito di stracci è talmente chinato in avanti da essere praticamente sdraiato sul pavimento.

- Mi hai portato l’orzata, nii-chan? – chiede in tono pomposo poggiando il mento sul palmo della mano.

- Sì, onorevole nii-san - risponde l’altro abbassando ancora più il capo (da far invidia a un contorsionista) e sollevando le braccia per mostrare il vassoio su cui è posata la famosa “tazza Kitty”. – Con una spruzzata di erba gatta, proprio come piace a te. -

- Perfetto…manda su, allora – ordina Kankuro accavallando le gambe sul bracciolo del trono e facendo schioccare le dita.

Un’ondata di sabbia cattura tra le spire il vassoio e si innalza fino ad arrivare alla sua altezza.

- Spero che tu non abbia di nuovo sostituito lo zucchero con la sabbia, altrimenti… - Il marionettista solleva tra indice e medio una polaroid stropicciata (probabilmente vittima di diversi attentati) e la sventola sotto il naso.

- Non ti preoccupare…onorevole nii-san – ribatte Gaara stringendo i pugni lungo i fianchi e sibilando tra i denti imprecazioni impossibili da capire.

La risata malvagia e incredibilmente amplificata di Kankuro riecheggia per tutta la stanza facendo tremare i vetri delle finestre.

- Bwahahahaha!! – Proprio non era riuscito a trattenersi dal ridere in quel modo così malvagio anche al di fuori delle sue fantasie.
Si era talmente immerso nella contemplazione di quelle scene che, presto, anche a lui cominciò a colare un rivoletto di bava all’angolo della bocca.

- Lo ricatterò, gli farò fare tutti i lavori più ingrati mentre io starò lì a guardarlo, mi prenderò tutta la sua riserva di biscotti e… -
Un flash accecante lo fece risvegliare all’improvviso dalle sue congetture.

- Ah! Ma che cavolo…? –
- Accidenti…hai la faccia da ebete anche in foto – mormorò Gaara sventolando una polaroid fresca fresca di stampa.
Tra le mani teneva la macchina fotografica che Kankuro aveva appena ritrovato (a proposito, quand’è che gliel’aveva presa?).

- Ma…Gaara! – sbottò l’altro arricciando il naso. – L’avevo presa per me! –
- Quante storie – rispose l’altro, assorto nella contemplazione della foto. – A proposito, perché l’hai tirata fuori? –
- Eh? – Kankuro sussultò, preso completamente alla sprovvista. – Oh…n-niente, niente! –
- Bè, un motivo deve esserci per forza… -
- L’unica cosa certa – disse il marionettista frettolosamente asciugandosi il sudore freddo dalla fronte, - è che non…non volevo assolutamente scattarti una foto per poi usarla per ricattarti! –
Gaara scrutò il fratello come se gli avesse appena svelato la formula dell’immortalità.

- Mica male…questa foto sarebbe proprio l’ideale per costringerti a fare qualcosa – mormorò lisciandola con una mano.
- M-Ma… - balbettò Kankuro inorridito. - …nii-chan! –
- Anche tu hai delle buone idee, a volte – si complimentò il Kazekage.
Kankuro si ritirò a piagnucolare in un angolo.

- Ehi, forza, io ti ho fatto contento guardando con te questo stupido film, ora fai la tua parte – disse Gaara lanciandogli un foglio di carta scarabocchiato. – Ci sono ancora due nomi sulla lista. –
- Cattivo… - balbettò l’altro prendendo in mano il foglio e scorrendolo con gli occhi. – Ehi… -
- Cosa c’è? –
- Ma…sei sicuro che vuoi veramente questi due? –
- Perché, che cos’hanno che non va? –
- Bè… - Kankuro si portò una mano sotto il mento. – Non saranno un po’ troppo…maturi per Temari? –
- Non preoccuparti, basta osservare come si comportano per capire a quanto ammonti la loro età mentale… - mormorò il Kazekage soffiando delicatamente sulla polaroid e carezzandola con gli occhi.
- Se lo dici tu, nii-san… -

- Lo dicevo, io, che qui avrei trovato dei bei bocconcini! –
Il corpulento uomo si asciugò un rivolo di bava all’angolo della bocca, sbattendo ripetutamente le palpebre. Quello spettacolo era diventato fin troppo stroncante per l’età che si ritrovava! Ci avrebbe rimesso la pellaccia, prima o poi…
Però magari un’altra occhiatina non gli avrebbe fatto poi così male…Tutta salute, tutta salute!
Si sporse per l’ennesima volta tra le fronde dei cespugli, imbracciò il cannocchiale e lo puntò sul laghetto che si trovava sotto di lui, dove un gruppetto di ragazze seminude stava giocando nell’acqua limpida in cui erano immerse fino alle ginocchia.
In particolare, c’era una di loro che si era sdraiata a pancia sotto su una delle rocce circostanti, inondate dal sole, e sembrava stesse cercando di districare il laccio del suo bikini.

- E dai, signorina…girati di qua! – farfugliò lui mentre il viso cominciava ad avvicinarsi al punto di ebollizione.
Sì, ce l’aveva quasi fatta…ancora un ultimo nodo e…

- Ehi, vecchio! Lei non è per caso il maestro Jiraiya?! –
L’uomo cacciò un urlo e lasciò andare il binocolo, che volò al di là del cespuglio e sparì alla vista.
Sia il sennin che Kankuro (e chi altri poteva essere?!) stettero con le orecchie tese fino a quando non udirono quell’orribile suono che entrambi stavano aspettando…

Pluf!
- Oh porca… - rabbrividì Jiraiya indietreggiando con il sedere.
Seguirono una serie di vocine femminili incuriosite e, un momento dopo la rinvenuta dell’oggetto dal fondo del laghetto, uno stridulo ruggito pieno di rabbia.

- AAAAAAAH!! CI SONO I GUARDONI!! –
- AIUTOOOOOOO!! –
- NOOOOH!! –
- AIUTO, I MANIACI!!!!!! –
Sia Kankuro che Jiraya, nonostante si trovassero al di fuori della portata dell’occhio delle ragazze, non poterono fare altro che darsela a gambe, correndo più velocemente che potevano.
Quando finalmente, arrancando per la fatica, si accasciarono all’angolo del muro di una piccola casetta diroccata, il più anziano si voltò furioso verso il marionettista e scoprì le fauci al suo indirizzo.

- MALEDETTO!! VISTO COSA HAI FATTO?! MI HAI PROVATO DEL MIO PASSATEMPO PREFERITO!! – sbraitò stringendo un pugno, mentre dalle narici uscivano due nuvolette di vapore scuro.
Quando l’altro ebbe finito di sfogarsi, Kankuro si levò le mani dalle orecchie e lo fissò con uno sguardo a metà tra il senso di colpa e il senso della giustizia (lo sanno tutti che non si spiano delle signorine indifese!).

- Sì, sì, ok, mi scusi molto… - bofonchiò distrattamente senza nemmeno guardarlo in faccia.
- Ma poi che diavolo vuoi, ragazzino?! – riprese l’uomo incrociando le braccia al petto e scrutandolo con astio.
Il ninja della sabbia sembrò pensarci un attimo prima di rispondere (bè, non poteva negare che gli urli di quelle ragazze lo avessero emozionato…).

- Hmm…mettiamola così – disse il marionettista alzando un dito con fare saccente. – Se vieni con me, avrai la possibilità di incontrare una delle ragazze più peric…ehm, affascinanti che tu abbia mai visto in vita tua! –
Il ninja più anziano lo squadrò da capo a piedi con sospetto.

- …Sei sicuro di quello che dici? –
- Mi creda…ho un’arma infallibile! – ribattè Kankuro battendosi il pugno sul petto.
A quelle parole, Jiraiya mutò completamente espressione e i suoi occhi presero a luccicare per la felicità.
- S-Sai usare la ORIOKE NO JUTSU?! –
Kankuro cadde a gambe all’aria.

- D-Diavolo, no! – sbottò arrossendo all’istante. – Sto parlando di una ragazza vera! –
- Per tutti i rospi! – esclamò l’altro, nonostante fosse chiaramente un po’ deluso. – Ho preso fischi per fiaschi! –
- La prego, la smetta di usare questi giochi di parole… - sibilò l’altro mentre una enorme gocciolona gli cadeva giù lungo la tempia.
- Ma allora tu…non sai proprio usare la orioke no jutsu, eh? – insistette il sennin abbassando il capo verso il basso. – Avresti potuto farmi divertire un po’ fin da subito… -
Kankuro pensò immediatamente che, per quanto gli riguardava, giocare con i vecchi non gli era mai piaciuto.

- …ma sembra che tu preferisca la compagnia delle marionette, a quanto vedo – concluse Jiraiya come se gli avesse letto nel pensiero, indicando con un cenno del capo l’inseparabile Karasu, aggrappata alla schiena del ninja di Suna.
- Non osi parlare male di Karasu! – protestò subito Kankuro con occhi fiammeggianti. – Lei è la mia arma infallibile! –
Jiraiya lo guardò scandalizzato.

- Ma allora prima…mi hai preso in giro! – esclamò spalancando bocca e occhi e portandosi entrambe le mani al viso.
Il marionettista lo guardò di sbieco.

- Cosa vuole dire? –
- Era forse…era forse Karasu la bellissima ragazza di cui mi parlavi?! –
Altro tonfo a terra.

- M-Ma CERTO CHE NO! – ruggì Kankuro portandosi le mani tra i capelli. – Parlavo di mia sorella, MIA SORELLA! –
-
Oh… -
Kankuro prese ad ansimare così forte che pareva dovesse stramazzare al suolo da un momento all’altro.

- …Spero che tua sorella non somigli a te…tu da chi hai preso quel naso, giovanotto? – chiese Jiraiya passandosi una mano sotto il mento con fare indagatore.
- Di questo non deve preoccuparsi! – Il ragazzo, che ormai tremava da capo a piedi, si fece improvvisamente rosso fuoco (rabbia ed imbarazzo possono dare vita ad una miscela fin troppo esplosiva) e si passò una mano sugli occhi. – Meglio che andiamo, prima che mi venga un esaurimento nervoso… -
- Hai ragione, non esitiamo oltre! – disse l’uomo scattando in piedi con un’agilità strabiliante. – Uh uh uh, potrò addirittura fare a meno del binocolo, questa volta! –
- S-Sì… - rabbrividì Kankuro, chiedendosi se fosse stata davvero una buona idea quella di invitare anche quel vecchio pazzo a presentarsi come concorrente.
Oh bè…il danno era fatto…

- Finalmente, ma quanto tempo ci hai messo? – Gaara picchiettò con il piede per terra mentre osservava il fratello con aria di rimprovero.
- Lascia perdere, Gaara – rispose Kankuro, ancora provato – non ho voglia di scendere nei particolari…Piuttosto, l’hai portato nella sala di attesa? –
- Sì, è là dentro… - e con un cenno della testa il Kazekage indicò l’edificio di sabbia alle sue spalle – non voleva stare zitto, appena ho aperto la porta ha cominciato a sbraitare cose del tipo “Ma qui non ci sono ragazze” e “quel bamboccio mi ha ingannato”, cose senza senso… -
- Sì, è stata dura farlo venire qui – confermò Kankuro sospirando. – Ma perlomeno ora abbiamo uno in meno, no? –
- Bè, in teoria… -
Kankuro tirò fuori la lista e scorse con gli occhi i nomi segnati con una riga trasversale.
Rimaneva solo un nome in fondo al foglio…

- Oh Kami, nii-chan! – esclamò Kankuro con i lucciconi agli occhi – è-è rimasto un solo ragazzo da cercare! –
- Per l’appunto – rispose l’altro serio. – Allora cosa aspetti, vallo subito a prendere! –
L’altro annuì, sentendosi d’un tratto esausto. Sperava solo che non fosse fatto della stessa pasta di Jiraiya…

- Uh uh uh uh! –
Il ragazzo si portò una mano alla bocca e ridacchiò sommessamente.
Si spostò una ciocca di capelli dagli occhi e riprese la sua lettura, sfogliando distrattamente l’angolo delle pagine con un dito.

- Oh! –
A quanto pare la trama era finalmente giunta al momento cruciale!
Aaah, adorava le giornate di dolce far niente!
Una di quelle giornate in cui si è liberi da missioni, da richieste, da lezioni ai tuoi studenti e da qualsiasi altra rottura di scatole che possa capitarti!
No, quel giorno nulla avrebbe potuto distrarlo dalla sua lettura preferita!
Si accomodò alla meglio contro il ramo dell’albero su cui si era seduto e tossicchiò appena, come se si stesse preparando psicologicamente ad affrontare qualche prova importante.
Ecco, era pronto!

- Oh oh oh! –
Sollevò il libro tra le mani, lo aprì al segno che aveva lasciato poco prima, lo portò davanti agli occhi e…

- Oh accidenti, mi sono imbattuto in un altro cespuglio! –
Il ninja-lettore sobbalzò improvvisamente non appena avvertì qualcosa di molliccio e pesante passeggiargli sopra la testa e infiltrarglisi tra i capelli folti.

- Ma che diavolo…?! –
Si alzò in piedi e scrollò la testa, dalla quale cadde un corpulento ragazzo vestito da gatto.

- Ahio! – fece quello atterrando con il sedere sul ramo dell’albero.
- Scusami – chiese l’altro con voce delicata – potresti spiegarmi come mai stavi frugando nei miei capelli? –
Sbattè gli occhi, unica parte visibile del suo volto, perplesso.
Kankuro sollevò lo sguardo verso il suo interlocutore e sgranò gli occhi, sorpreso.

- Ka…Kakashi-sensei, giusto? –
- Hm? – fece lui, passandosi una mano sotto il mento – bè, sì… -
Il marionettista si aprì in un sorriso talmente radioso che ci sarebbero voluti un paio di occhiali da sole per osservarlo senza accecarsi.

- Oh grazie al cielo…l’ho trovata al primo colpo! – gioì aggrappandosi ai pantaloni di Kakashi. Quest’ultimo sgrullò appena la gamba per fargli allentare la presa.
- Mi stavi cercando? – chiese scrutandolo con uno strano cipiglio. – Ma come…?! –
- Oh, non avrei mai immaginato di imbattermi nei suoi capelli così presto! – continuò Kankuro quasi in lacrime, senza dare minimamente l’impressione di aver ascoltato le parole dell’altro – e così il mio lavoro…il mio lavoro è finalmente terminato! –
- Ehm…quale lavoro? – chiese ancora Kakashi, che ovviamente non ci stava capendo niente.
Questo è pazzo…
- S-Signor Kakashi – mormorò infine Kankuro tirando rumorosamente su col naso, cercando di ricomporsi quel poco che poteva – p-potrebbe per favore venire con me? –
- Se solo mi dicessi dove… - sospirò l’altro cercando di sbirciare tra le pagine di “Icha Icha Paradise” e allo stesso tempo ascoltare il malcapitato ninja-gatto.
- Ecco…ci sarebbe una bella ragazza che vorrebbe incontrarla… -
- Una ragazza?! – L’occhio scoperto del jonin si illuminò di colpo, nonostante facesse di tutto per nascondere la sua trepidazione.
Kankuro annuì, mordendosi il labbro.

- Per favore, venga…il mio nii-san non mi perdonerà se non la porto insieme a me! –
E sfoderò uno sguardo super triste stile Gatto con gli Stivali che aveva visto due giorni prima sul dvd di Shrek 2.
Kakashi lo guardò a metà tra il compassionevole e il disgustato. Sospirò profondamente alzando gli occhi al cielo e lasciò cadere le braccia lungo i fianchi.

- Uff…mi fai troppa pena…ti accompagnerò… -
Descrivere la reazione che ebbe il nostro marionettista sarebbe troppo semplicistico.

- Oh, grazie, grazie! Io…non so proprio come ringraziarla! I-io… -
- E-Ehi, piantala, mi stai smocciolando sui pantaloni! – esclamò Kakashi allontanandosi di qualche passo, sempre rimanendo in bilico sul ramo. – Forza, portami da questa ragazza…prima facciamo… -
…e prima potrò finire questo libro
! Concluse con una smorfia di desiderio negato.

- Nii-chan, missione compiuta! – Kankuro si era completamente ripreso dall’improvvisa commozione che l’aveva investito come un tir pochi minuti prima e sfoderò un sorriso da figo.
- Hm… - Gaara annuì compiaciuto.
- L’ho già portato dentro la sala d’attesa! – continuò il maggiore sollevando il pollice della mano destra e stendendo il braccio in avanti. I suoi denti brillarono per un momento alla luce del sole, in puro stile Gai.
Tirò fuori la lista, ormai stropicciata, dalla tasca e la dispiegò in fretta e furia, già pronto con la matita in mano.
Finalmente potè tracciare quei due tanto agognati segni su quei due tanto agognati e ricercati nomi…

- Ero-sennin o come diavolo si chiama

- Mister cespuglio

- Bene, bene, bene – si congratulò Gaara avvicinandosi al fratello. – Direi proprio che a questo punto siamo pronti per cominciare… -
- Non sto più nella pelle, nii-san! – confermò Kankuro strappando il foglio di carta in due metà esatte, incapace di contenere la gioia. – Quando cominciamo? –
- Domani…prima vammi a comprare i biscotti, sono finiti di nuovo! –
- Ma come, Gaara, sono appena tornato! – si lagnò Kankuro facendo una smorfia.
- Niente biscotti, niente dvd di “Aladdin” la prossima settimana! –
- Nii-chaaaaan!! –

*nuvoletta che spunta dal nulla* …POF! XD
Pensavate di esservi liberati di noi? *risata malvagia*
Sia io che Rob ci scusiamo molto per non essere più puntuali come prima, ma gli impegni di tutti i giorni ci portano via davvero un sacco di tempo…io avrò la maturità a breve, mentre Rob ha cominciato l’università quest’anno, quindi…clemenza, clemenza! *Ale e Rob si ritirano in un angolino a fare cerchietti*
Speriamo che il prossimo aggiornamento possa avvenire a breve, ce la metteremo tutta!! ^__^ nel frattempo un gigantesco GRAZIE a tutte voi che avete recensito lo scorso capitolo!! *.*

Lily_90
Arwen5786
Gollum93
Himawari
ILoveGaara
_Eleuthera_
SkyEventide
Lolly
Vimar
Nikynaa

Noi adora voi! T-T
Un bacio e alla prossima!! ^___^ Ora che tutti i pretendenti sono stati raccolti non si può che…passare all’azione!

Ale & Rob

  
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