Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: Deb    15/11/2013    7 recensioni
Sono nel prato vicino casa. Mio padre è seduto sull'erba, un gomito appoggiato al terreno per stare semi sdraiato ed io, bambina, corro avanti ed indietro, ridendo e divertendomi ascoltando mio padre fischiare un motivetto.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Mr. Everdeen, Peeta Mellark, Primrose Everdeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Feelings After-war ~ Katniss/Peeta'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A workinprogress,
Non è la storia che avevi votato,
ma spero che l’apprezzerai comunque.
Grazie per tutto ♥
Sai che amo le tue fanfiction,
E sono proprio felice di averti conosciuta

Il fiore più bello di tutti

Sono nel prato vicino casa. Mio padre è seduto sull'erba, un gomito appoggiato al terreno per stare semi sdraiato ed io, bambina, corro avanti ed indietro, ridendo e divertendomi ascoltando mio padre fischiare un motivetto.
Non so se sia solo un sogno o un ricordo, ma per una volta non importa. C'è mio padre e ci sono io e siamo felici, spensierati. Per la prima volta vorrei non svegliarmi mai.
Raccolgo un fiore violetto dalla terra e corro indietro.
«Papà!» Trovo la sua attenzione e, mettendosi seduto, allarga le braccia cosicché io possa tuffarmici. «Papà, che fiore è?»
Mio padre accarezza i petali del fiore che tengo in mano e mi sorride, prima di depositarmi un bacio sulla tempia, «è una primula».
Allargo gli occhi, sorpresa, «è bellissimo il nome ed è il fiore più bello!»
«Allora vada per Primrose».
Alzo lo sguardo verso di lui, non capendo. Lui mi sorride ancora una volta e chiama mia madre.
«Che ne pensi di Primrose se fosse una femmina?» Le chiede osservandola dal basso.
Si accarezza la pancia, «d'accordo. È davvero un bel nome».
Papà mi accarezza i capelli scuri, «l'ha scelto Katniss».
Sorrido felice, alzando il fiore verso l'alto, «perché è il fiore più bello di tutti!»

Mi ritrovo dentro casa, ora, sto girando con il mestolo l'acqua della minestra. Sento l'odore della menta.
«Katniss...» Mi volto nel sentire la voce della piccola Primrose. Ad occhio e croce ha sui sette anni. «Mamma non mi risponde», afferma con voce greve e preoccupata.
Scrollo lo spalle, «tranquilla, Prim, mamma sta solo poco bene. Si riprenderà presto».
La sento avvicinarsi, i suoi passi fanno cigolare il pavimento ormai vecchio della casa e si siede su una sedia.
«E papà? Papà torna?»
Sento gli occhi bruciarmi e la vista diventare sfocata, non mi giro a guardarla. «No, non tornerà, Prim. C'eri anche tu...»
«Perché è morto», dice, senza alcuna cadenza particolare, senza voce tremante o sofferente.
«Sì. Papà è morto», le ripeto.
Sento le sue braccia abbracciarmi da dietro, non so quando si sia alzata, non l’ho sentita, «non hai mai pianto. Piangi, Katniss. Piangi e vedrai che ti sentirai un pochino meglio».
Deglutisco, trattenendo le lacrime, non ascoltando il consiglio di mia sorella che, a quanto pare, è già adulta sotto certi punti di vista. Non posso lasciarmi abbattere. Non io, non con mamma in quelle condizioni. Qualcuno deve prendersi cura della famiglia e se non lo facessi io, non lo farebbe nessuno. Devo dare la possibilità a Prim di vivere, di me non importa.

Sgrano gli occhi, madida di sudore. Mi stringo nelle coperte, coprendomi persino la testa. Le lacrime rigano il mio viso senza che io riesca a fermarle.
Piango, Prim, piango, ma non mi sento per niente meglio. Penso coprendomi il volto con tutte e due le mani. Lei non c'è più, come mio padre, ma piangendo non cambia nulla. Lei non tornerà ed il dolore continuerà perpetuo a rendermi la vita un inferno. Ma me lo merito. Perché la lista delle persone morte per causa mia è lunghissima.
Non so cos'abbia fatto per tutto il giorno; forse ho pianto, oppure ho osservato un punto imprecisato della stanza da letto. So che, una volta calata la sera, Peeta è seduto al mio fianco con un cucchiaio colmo di brodo davanti al viso. Mi risveglio davvero solo in quel momento.
Ora capisco come si sia sentita mia madre dopo la morte di nostro padre. Anche a lei succedeva di non accorgersi che il tempo passasse?
«Katniss, non hai mangiato nulla oggi. Devi mangiare, dai», sembra stia parlando con una bambina piccola. I miei occhi si spostano su di lui. Il mio ragazzo del pane, che ancora stringe i pugni combattendo contro i flashback, rimanendomi comunque vicino.
Non ho fame, voglio stringermi a lui.
Gli stringo un polso, delicatamente, e riporto il cucchiaio dentro il piatto, glielo tolgo dalle mani e lo appoggio sul comodino al mio fianco.
«Katniss, devi mangiare, per favore». Afferma esasperato.
Non gli rispondo, ma gli accarezzo una guancia, ricoperta da un sottile strato di peluria bionda che mi solletica il palmo della mano.
«Baciami, Peeta. Per favore», imito la sua intonazione implorante, anche se io ho già la voce roca per non aver parlato per tutto il giorno. O è trascorso più di un giorno? Non lo so.
Lo vedo inarcare le sopracciglia, sorpreso. Così, visto che sto perdendo la pazienza, mi do lo slancio e unisco io le nostre labbra. Non voglio i soliti baci casti e puri che mi dona raramente, voglio sentire nuovamente la sensazione di calore che ho provato sulla spiaggia. Voglio poter dimenticare tutto, desiderando soltanto altri suoi baci.
Lo stringo a me, approfondendo il bacio e lui non si ritrae. Le mie mani giocano con i suoi riccioli biondi e lo lascio allontanare da me soltanto nel momento in cui ho bisogno di respirare. Lo guardo negli occhi azzurri, sembra un po' stupito, ma non si ritira, anzi torna sulla mia bocca di sua spontanea volontà e finalmente, dopo svariati baci, dimentico davvero tutto ed è come se esistessimo soltanto io e lui.
Prim ritorna nei miei sogni durante la notte. La vedo felice osservare le torte della panetteria Mellark, giocare con Ranuncolo – che ora ha preso l'abitudine di dormire vicino ai miei fianchi, proteggendomi, come faceva con Primrose –, parlare con Lady – la capra che ero riuscita a prenderle per il compleanno – e sorridere a me, dicendomi che va tutto bene. Non so se sia solo un sogno o un ricordo, ma se lei dice che è tutto okay, allora le credo. Ci abbracciamo e mi sussurra all'orecchio: “Te l'avevo detto che Peeta sarebbe riuscito a tornare da te, amandoti nuovamente. Non poteva essere altrimenti, no?!”.

---


Eccomi qui con una nuova shot.
Doveva essere Katniss/Prim, ma ovviamente la mia ossessione per l’Everlark mi ha spinto ad inserire Peeta. xD E poi, comunque, mi è piaciuto il fatto di aver ripreso quello che Prim dice alla sorella nel Distretto 13. E cioè che Snow ha avuto Peeta per settimane, mentre loro lo hanno da pochi giorni, che c’è la possibilità che torni da Katniss e che lei non deve darlo per spacciato.
Nel secondo sogno Prim, anche se bambina, può dare l’impressione di essere più adulta di quel che è. È voluto, come parallelismo con quello che Katniss pensa nel Distretto 13. Anche se penso che Prim abbia detto alla sorella di piangere con l’innocenza di una bambina, non riuscendo a capire del tutto le sue parole. Lei ha pianto e si sente un po’ meglio, quindi pensa che potrebbe far bene anche a Katniss.
Spero vi sia piaciuta! :)
Spero che non vi abbia deluso, gabry e l’avevano votata conoscendone solo il titolo, sono curiosa di sapere cosa pensavano avrebbero trovato :3
Ovviamente, sempre grazie a Ili91. La mia cara beta della quale non potrei fare a meno. Mi dà un sacco di fiducia in me stessa! :) Love you!
E, a proposito di Love you! Avete visto la conferenza di Catching Fire? xD Inutile dire che ho subito mandato un messaggio a gabry e Vì LOL. Okay, i nostri Jennina e Joshino parlano di scherzi. Jennina che si ritrova la camera d’hotel infestata di grilli perché glieli avevano messi dentro un contenitore che lei ha aperto. Vabbè, comunque… alla fine dicono che fare gli scherzi è il loro modo di parlare, buttarsi giù e tirarsi su. E Jennina dice che hanno una relazione speciale. :’D Joshino è d’accordo e poi fa “Love you”. Inutile dire che si alza un coro di “uhhhh!” e subito a dire “not like that!” xD E Josh aggiunge che l’ama come si ama una sorella fastidiosa. Quanto sono carini! ♥
Aggiungo comunque che mi fanno morire dal ridere :’D E che non shippo Joshifer in senso stretto. Mi piace come scherzano e ridono e mi sembrano amiconi. Se poi stanno insieme/si metteranno insieme/non staranno mai insieme non mi interessa. Non riesco a shippare real person (anche se sono una shippatrice seriale di fictional characters) perché penso che facendolo andrei a ledere la loro privacy.
E Liam è così bellino (è un eufenismo, sì) e disponibile. E mi fa morire anche Joshino con Liam xD Ho visto il video e non ho capito benissimo, ma alla fine Josh chiede a Liam del cambiamento di Gale. Liam lo ringrazia per la domanda xD E comincia a rispondere, alla fine Josh si alza in piedi applaudendogli per la fantastica risposta e Liam fa un mezzo inchino da seduto. Mi hanno fatto morire :’D Vabbè, basta ciarlare! Mi eclisso!
Bacioni
Deb
   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Deb