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Autore: Wave__    17/11/2013    1 recensioni
Eternal Love è la storia d'amore di un angelo e un demone. Di Elena e Paul. S'incontrano, si amano e si vogliono. Si cercano e si trovano, sempre. Ma c'è Dio, che farà di tutto per ostacolare il suo miglior angelo..
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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I want you in my life. Forever

Si, erano pazzi l’uno dell’altra e non potevano, non voleva stare divisi. Volevano viversi, viversi davvero. Non voleva più nascondersi nel buio e nell’oscurità, loro volevano viversi sotto la luce del sole, mano nella mano camminare nelle strade di Mosca o di qualsiasi altra città che sarebbe divenuta la loro meta.
Erano la metà perfetta; lei per lui e lui per lei.
Lui era tutto quello che lei aveva sempre desiderato; le mani di Pj scorrevano sul suo corpo, accarezzandole la pelle, le sue labbra attaccate a quelle di Elena.
La voglia di aversi cresceva di minuto in minuto.
Se Dio l’avesse rivoluta.. Purtroppo sarebbe rimasto deluso.
Quello era il suo posto, con lui. Lui era casa sua. Neanche il Paradiso stesso lo era mai stato. Lui invece sì. Era il suo porto sicuro, quel posto nella sua mente ove tutte le volte si rifugiava. Era la sua dimora sicura.

Elena si strinse a Pj, facendo scorrere i polpastrelli sulla sua schiena ormai nuda –avendolo liberato di essa un istante prima- fino a portarle al bordo dei jeans, che spinse verso il basso assieme ai boxer, abbassandole per quanto potesse.
Il demone perso il controllo su sé stesso e, in una frazione di secondo, spogliò Elena dell’intimo che ancora indossava, stendendola sul letto e andando a squadrare il suo corpo ormai nudo sotto di lui.
Le mani di Paul tastarono completamente il suo corpo, dal viso alle cosce, prima di scendere e baciarlo completamente dolcemente.
Il corpo di Elena sussultava sotto quelle carezze e lui non faceva altro che compiacersene.
Probabilmente non si erano mai desiderati così tanto come in quel momento, probabilmente nessuno dei due aveva mai desiderato così tanto un’altra persona.
Elena con lui si sentiva completa, nonostante l’essere demone di Paul. Amava anche le parte che lui odiava.
Quando le sue labbra tornano su quelle dell’angelo, non si fece sfuggire il momento.
Ribaltò la posizione in un batter d’occhio, mettendosi a cavalcioni sopra di lui, avvicinandosi e riprendendo qual bacio che aveva interrotto un istante prima, per poi scendere con le labbra sul suo collo, lasciando lui un segno.
Ops, era questo che portava l’eccitazione del momento.
Gli baciò il petto, facendo scorrere la mano sul suo membro, mentre Paul si abbandonò a quel tocco, che lo fece sospirare profondamente.
I loro corpi uniti facevano scintille, e sempre lo sarebbero stati. Eternamente.
I loro corpi si scontravano e si strofinavano tra loro, i loro respiri si univano e si posavano sulla pelle già calda l’uno dell’altro. Le mani, i capelli, il fiato.. tutto quello che entrava in contatto con Paul lo faceva impazzire.
Nuovamente riprese il controllo della situazione, portando la sua amata con la schiena contro al materasso, bloccandole la mani sopra la testa con una sola delle sue, per poi entrare dentro di lei dolcemente, accarezzando con quella libera il suo seno, lasciando la sua lingua a contatto con quella dell’angelo, tra un ansito e l’altro.
Elena ansimò, prima di staccarsi e portare le labbra al suo orecchio.
«Ti piace il gioco duro, eh? Ricorda che quando è così, i duri iniziano a giocare.. E sabbiamo già che nessuno dei due mollerà, non è così?»
Gli sorrise dolcemente, prima di lasciar fuoriuscire un gemito provocato da una spinta intensa. Quando riuscì a liberare una mano dalla presa di Paul, la portò all’interno dei suoi capelli, che strinse e tirò involontariamente.
I loro corpi erano percorsi da brividi; le loro emozioni, le loro sensazioni erano così intense e loro così uniti sia fisicamente che mentalmente, che Elena iniziò a sentire la schiena pizzicare, proprio al centro della schiena, all’apertura delle cicatrici da cui sarebbero fuoriuscite le ali.
L’ennesima spinta e l’ennesimo movimento sincronizzato, l’ebbrezza del momento, tutto ciò che provava, e non riuscì a trattenerle.
Le sue ali venate di nero fuoriuscirono, andando a coprire il corpo di Paul, che si bloccò a fissarle.
«Scus..», non riuscì a completare la parola, che Paul la baciò con intensità e passione crescente, riprendendo a muoversi.
I suoi occhi lucidi dall’eccitazione puntati nei suoi, la sua mano adesso sul viso di lei.
«Sei bellissima.. E sei mia..», sussurrò di rimando il demone, sorridendole divertito per quella strana reazione.
Si mossero ancora a ritmo, scambiandosi i posti più e più volte; ogni spinta faceva ansima Elena, mentre le mani correvano sulle zone più sensibili del suo corpo.
Quel momento era qualcosa di unico ed eccezionale, unicamente loro.
Qualcosa che sarebbe rimasto radicato al loro interno, nelle profondità più nascoste dell’anima, nei meandri di esse.
Raggiunsero l’apice del piacere nello stesso momento, ma non si staccarono.
Volevano ancora sentirsi, restare così. Almeno per un po’.
Sospesi in quel limbo solamente e unicamente loro.

Sospesi in quel limbo ove esistevano soltanto loro.
  
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