<< B-ben svegliata, Katherine! >> disse Shima sorridendo.
<< Katherine! >> gridò Konoe saltandole addosso per abbracciarla.
<< Ahi! >> gemette l’elfo. << Così mi fai male, Konoe… >>
<< S-scusami! >> disse l’amica.
<< Scusi, professoressa Sagara… >> disse Mei rivolgendosi alla preside. << Cos’è successo? >>
<< La tua copertura è saltata! >> disse una donna sulla trentina.
<< T-tu?! >> balzò Mei sedendosi. << Cosa ci fai qui? >>
<< Ma con chi sta parlando? >> chiese Nigel confuso.
<< Deve aver preso una bella botta. >> sottolineò Konoe.
<< Sono il Cappello Parlante. >> disse la donna.
<< Sì, ed io sono un orco con le ali! Avanti, sei una donna, non un cappello! >> disse Mei.
<< Non mi credi? Beh, ecco la prova. >> detto questo la signora si trasformò nel Cappello Parlante.
<< E perché ti vedevo solo io? >> chiese l’elfo.
<< Perché tu ed il tuo drago siete le uniche creature magiche ad avere rischiato la vita per salvare altre persone. In poche parole: avete un cuore puro. >> spiegò il cappello.
<< Sdentato! >> gridò Mei.
Alla sua destra comparve subito il drago che le leccò il viso.
<< Ehi! Vacci piano. >> disse la ragazza ridendo.
<< E’ stato lui a portarti qui poco prima che il corpo del mostro si dissolvesse. >> disse Shima.
La sua lealtà
Non ottenne alcuna risposta.
Subito si scostò la manica della maglia dal braccio sinistro e controllò la cicatrice: non c’era più. Poi si toccò immediatamente le orecchie e si accorse che erano a punta, così si nascose sotto le coperte.
<< Katherine, o meglio… Mei! >> la chiamò la preside.
L’elfo tirò via le coperte dal viso.
<< Ormai ti abbiamo visto combattere, è finita. >> continuò Misae.
<< M-m-mei?! >> balbettò Konoe.
<< Ecco… >> cominciò Mei. << In realtà io ho più di 300 anni e sono un elfo che ha usato quest’accademia solo per compiere la sua vendetta su un demone… faccio schifo! >>
<< Non è vero. >> disse Konoe. << Di sicuro avevi le tue ragioni, non è così? >> disse sorridendo.
Mei ricambiò il sorriso e Sdentato le diede una piccola testata per ricevere delle carezze.
<< Senti, Cappello Parlante… >> disse Mei mentre accarezzava Sdentato.
<< Dimmi, Mei. >> rispose il cappello.
<< Mi hai smistata in Serpeverde perché ho mentito a tutte queste persone per arrivare al mio scopo? >> chiese abbassando lo sguardo.
<< A dire la verità, ti ho messa tra i Serpeverde principalmente perché eri un elfo e poi dovresti sapere che non necessariamente i Serpeverde devono essere sleali, in quanto la loro lealtà è selettiva, cattivi o menefreghisti nei confronti altrui e ricorda che quando si comportano malamente con qualcuno significa che devono farti pagare qualcosa. I Serpeverde sono ambiziosi, concentrati sui propri obiettivi, subdoli e sono capaci di utilizzare la propria magia come arma per ottenere ciò che vogliono. Per questo mi sei sembrata adatta nella casa di Salazar Serpeverde. >> spiegò il cappello.
<< Quindi non avevo speranze di entrare tra i Corvonero nemmeno avendo studiato per tutti questi anni, giusto? >> disse Mei.
<< Non basta essere intelligenti per essere smistati in Corvonero. Ad essere sincero ti avrei visto bene anche tra i Grifondoro visto che tutti loro tendono ad avere una forte morale e non si fanno problemi ad agire in nome dei valori in cui credono o a cogliere l’occasione di fare la differenza, ma mi sbagliavo. >> disse il Cappello sorridendo. << Per di più dovresti ritenerti fortunata ad avere un’amica leale come Konoe. Devi sapere che la lealtà di un Tassorosso non è gratuita, ma selettiva e basata su un principio di correttezza, ma una volta ottenuta è un tesoro prezioso. >>
<< Già, devo ritenermi fortunata! >> disse Mei sorridendo verso Konoe che ricambiò.
<< Beh, ora è meglio lasciarla riposare ancora un po’. >> disse la preside.
<< Mi raccomando, rimettiti! >> disse Nigel.
<< Lo farò! >> disse Mei distendendosi.
Non appena tutti uscirono, Jack si sedette al fianco dell’elfo.
<< Ottimo lavoro, cugina! Gliel’hai fatta vedere a quel mostro! Con quell’ultimo colpo di Spada Celeste lo hai steso! >> esclamò lui eccitato.
<< La Spada Celeste! Cavolo, devo andare a prenderla! >> gridò Mei mentre cercava di alzarsi.
<< Non ti preoccupare, l’ho presa io! >> disse avvicinandosi all’armadio per poi aprirlo facendole vedere la Spada.
<< Grazie, Jack. Ora puoi uscire anche tu? Dovrei cambiarmi i vestiti ora. >> disse Mei.
<< Cosa? Il tuo drago può restare ed io no? Insomma, lui è più importante di me?! >> disse imbronciato.
<< No, semplicemente… prova tu a dirgli di andare fuori. >> disse Mei indicando il drago che stava salendo ai piedi del letto per poi rannicchiarsi come un gatto.
<< Ok, me ne vado… >> disse uscendo dalla finestra.
<< Grazie! >> esclamò Mei sorridendo.
ANGOLO AUTRICE:
Eccomi! ^^
Wow! Due capitoli in un giorno! (se non si è capito sto cercando di finirla il più presto possibile in modo da non annoiarvi :D)
Quindi... che ne pensate di questo capitolo? Fatemi sapere che ne pensate con un bella recensione! (anche se è negativa non importa, era per dire)
Al prossimo capitolo,
Louise98