Hai scelto di esistere nel momento in cui non ti sei fermata. Lo so che dirtelo così sembra quasi riduttivo. Ma è la dura verità. Hai scelto la cattiva strada quando ti sei trovata tra vivere o morire, scappare o rimanere, nuotare o naufragare. E ora ti spaventa salire in macchina con lui e andare, chissà dove, chissà perché. Se solo ti girassi e mi vedessi. Se solo in questo momento, qui, nel bel mezzo della festa, ti girassi e mi vedessi.
Ehi, scherzavo.
Non volevo mi guardassi sul serio. Cioè, non proprio. O forse sì?
Ecco, mi fai quest’effetto, Amy. Quando ci sei tu, comincio a non capirci più niente.
[Storia che partecipa al contest "I titoli di Faber"]