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Autore: alicew in wonderland    22/11/2013    3 recensioni
Dopo la cancellazione della serie ho deciso di scrivere quello che secondo me poteva essere il vero finale della storia: ovvero una serie intera!
Pubblicherò ogni episodio di venerdì, esattamente come se la serie tv fosse in onda in America rispettando anche le festività (Ringraziamento, Natale, Pasqua...).
La storia comincia esattamente oggi, 27 Settembre 2013, Mac e squadra sono al lavoro come sempre e un po' di cose sono cambiate: Mac è sposato con Christine e Danny e Lindsay hanno avuto il loro secondo figlio...
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Trama episodio XXVII: Mac è ferito e cerca di salvare Christine da un arresto cardiaco. Intanto, Christine è in un limbo dove incontra sua madre e quella di Mac, dalle quali apprende avvenimenti futuri, e, al risveglio, si accorge con Mac che l’incubo è solo all’inizio.
Il disastro aereo di Danny e Sheldon è più grave del previsto e Lindsay ha delle complicazioni e deve essere operata d’urgenza.
Anche Mac finisce in un limbo in cui fa degli incontri importanti e ha delle visioni del futuro.
Flack e Jamie vanno a catturare il terrorista islamico, ma le cose non vanno come programmato.
Il team CSI cambia per sempre…
Genere: Mistero, Science-fiction, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Venerdì 22 Novembre 2013

EPISODIO IX: ONLY MISS THE SUN WHEN IT STARTS TO SNOW

 
Mac era in piedi davanti ad Angela  presa a identificare impronte sui documenti di Stella
«Come sta Adam?» le chiese Mac
«Ha chiesto di Stella e di te tutto il tempo!» rispose Angela chinandosi sulla tastiera del computer «Per fortuna il corpo carbonizzato non era Stella!» prese la primula rossa accanto ai documenti di Stella «Hai guardato bene questa primula Mac?»
«Speravo mi dicessi qualcosa tu!» rispose osservando Angela guardare con attenzione il fiore
«Questa primula è di stoffa!» gli disse porgendogliela «Non abbiamo neanche parlato del caso alla stampa e già abbiamo un emulatore!»
Mac osservò la primula «Secondo me, qui abbiamo qualcuno che ci vuole dare degli indizi! Partiamo dal cadavere» si volse verso le foto ed esaminò tutti i particolari «Se riusciremo ad ottenere l’identità di questa persona, avremo informazioni su Stella»
 
Adam era seduto nel suo letto d’ospedale guardando fuori dalla finestra.
Mac entrò nella stanza e lo osservò sospirare con espressione preoccupata e ansiosa «Ciao Adam!»
«Mac!» esclamò voltandosi «Dimmi che tu hai delle buone notizie!»
«No Adam, non sono ancora riuscito a trovare Stella!» disse sedendosi accanto a lui su una sedia
«Cosa mi è successo?» chiese Adam con le lacrime agli occhi «Io mi ricordo che ero in camera e poi mi sono svegliato a due isolati dal dipartimento!»
«Stai tranquillo!» gli sorrise Mac «Scopriremo chi ti ha infilato in un congelatore per attirare in trappola Stella!»
Adam si rabbuiò «Io ero l’esca?!» strinse i pugni «Lo voglio morto! Trovalo prima che mi dimettano dall’ospedale, Mac, o potrei non rispondere delle mie azioni!»
«Adam, ho parlato con i medici. Ti dimetteranno domani!» gli disse Mac «Potrai darci una mano con il caso» gli disse guardandolo negli occhi «Ma devi promettermi che farai esattamente quello che ti dirò di fare, quando te lo ordinerò! Stella non vorrebbe che tu facessi gesti impulsivi!»
Adam annuì «Va bene, d’accordo!» sospirò guardando Mac «Ho i sensi di colpa! Io l’ho portata a rischiare la vita!»
«Stella è ancora viva, Adam. Il prossimo che verrà preso però non sarà così fortunato!»
«Il prossimo che prende, muore?!»  rabbrividì Adam «Quando ha intenzione di uccidere Stella?»
«Stando a quello che so, quando sia io che Horatio saremo morti!» disse rabbuiandosi Mac «È una vendetta che prevede un gioco di ruoli subdolo e per il momento stiamo ancora giocando secondo le regole della Primula!»
Adam ebbe un’idea «Giocheremo con le “regole di Adam” appena sarò fuori da qui!» Mac lo scrutò «Facciamo una riunione appena esco di qui!» continuò Adam con un sorriso cinico «La Primula avrà grandi sorprese!»
 
In laboratorio Jo continuava a ricevere mail sospette che prontamente provvedeva ad eliminare.
Hawkes entrò con la foto dell’arma del delitto «Ecco il nostro coltello di ghiaccio!» guardò lo schermo e rimase interdetto da quello che vide «Credevo che solo i computer del laboratorio e della sala autopsie dessero i numeri!»
«Ma cosa diavolo sta succedendo?» domandò Jo osservando il computer non rispondere più ai suoi comandi.
Angela entrò preoccupata «Qualcuno di abile si è infilato nella rete e non riesco a bloccarlo!» sbuffò «Si può sapere poi chi vigila sulla moglie del capo?»
Jo si alzò in piedi e corse nell’ufficio di Mac «Oh no!» esclamò trovando l’ufficio deserto «Non usate le linee interne e non toccate i computer!»
Horatio comparve con Christine dalle scale «Che succede?» chiese allarmato
«Horatio! Christine!» li chiamò Jo tranquillizzandosi un po’ «Cominciavo a temere il peggio!» disse abbracciando la moglie di Mac «Un hacker sta mandando in tilt l’intera rete informatica e telefonica dell’edificio!»
«Jo! Vieni a vedere!» urlò Sheldon dal fondo del corridoio.
Su ogni monitor stava apparendo lo stesso messaggio scritto in bianco su un fondo rosso scarlatto:
“If you want any information about The Scarlet Pimpernel or Stella Bonasera, bring me 1.000.000 $ in a bag where you found the first dead! You’ve got two hours!”
«Chiamo Mac deve saperlo!» disse Jo prendendo il cellulare
«Cosa devo sapere?» disse comparendo dietro di loro e vedendo i monitor «Il nostro informatore non è un buon samaritano!» meditò fissando quel “avete due ore!” «Quanto ci vuole per mettere insieme quella somma?»
Danny strabuzzò gli occhi «Vuoi cedere al ricatto?»
«Ci ha bloccato l’intero sistema, lo voglio prendere e per farlo voglio usare questa occasione!» esclamò Mac indicando lo schermo «Lo spremerò con più tranquillità se è qui in dipartimento!» si volse verso Jo «La riunione è rimandata a domani! Adam ci darà una mano con il caso e voglio che sia informato adeguatamente!» prese da parte Jo e le sussurrò «Vado a mettere al sicuro Christine!»
«Quanto ti ci vorrà?» chiese lei
«Non più di due ore…» rispose «Mettete insieme la somma, io avverto Flack perché lui e i suoi siano pronti! Voglio l’informatore vivo!»
 
Christine e Mac scesero dal treno che li aveva portati a Staten Island, lei non parlava e restava ad osservare lo sguardo sospettoso di Mac su chiunque li fissasse per un tempo troppo lungo.
Camminarono per qualche isolato, fino a raggiungere la casetta coloniale che avevano acquistato
«Tra poco arriverà anche una scorta!» disse Mac guardando lo sguardo di Christine un po’ preoccupato
«Mac!» sussurrò Christine indicando una lettera appesa con una corda di velluto rosso alla maniglia della porta, lui la prese dopo essersi infilato i guanti in lattice e cominciò a leggerla condividendo le informazioni con la moglie
“Welcome home!
I know everything about you! You can’t run away!
No place will be safe! I will find you wherever you go!
The Scarlet Pimpernel”

Mac rabbrividì «Ci sta anticipando!»
«Cosa facciamo adesso?» domandò Christine «Siamo noi i prossimi nel suo piano?»
Si udì uno sparo, Mac protesse Christine costringendola con una manovra ad accucciarsi a terra.
Non sentendo altri colpi, Mac si alzò in pedi e, sempre restando davanti a Christine, osservo il buco lasciato dal proiettile nel muro della casa. Si guardò intorno, ma tutto era tranquillo. Prese delle pinze ed estrasse il proiettile dal muro, era di grosso calibro. Si accorse che si poteva aprire ed estrasse una capsula di metallo nella quale era contenuto un messaggio scritto su una strisciolina di carta: “You'll find out it soon!”.
Mac divenne pallido e cercò con lo sguardo il punto esatto da cui la Primula li stava osservando «Christine, stammi vicino!» le disse prendendole la mano «Stai dietro di me e chiama Jo!» le disse passandole il telefono .
Dopo un paio di squilli cominciò a parlare «Jo, ci hanno appena sparato!» le bisbigliò al telefono
«Cosa?! Come sta Mac? È ferito?» urlò Jo terrorizzata
«Stiamo bene! Il problema è che la Primula è qui e ci osserva!» disse osservando Mac scrutare ogni singola casa coloniale nel raggio di cinquanta metri e i pochi grattacieli «Sicuramente altri hanno sentito lo sparo, ma rimangono tutti chiusi in casa!» continuò Christine
«Flack si sta già muovendo! Sarà da voi tra trenta minuti nel frattempo continua a parlare con me!» le disse Jo per tranquillizarla
Mac fece cenno a Christine di passargli il telefono «Jo, cosa avete lì?» disse dopo essersi portato il telefono all’orecchio
«Qui al parco abbiamo trovato un cadavere firmato dalla Primula! Si tratta del nostro ricattatore/informatore è morto da quattro ore!» disse Jo  «Un hacker che la Primula chiama “L’impostore” nel suo messaggio!» gli disse con rammarico «Ho anche notizie sul corpo trovato la settimana scorsa: si tratta di un’altra vittima della Primula di cui però era stata denunciata la scomparsa il mese scorso e di recente ne sono scomparsi i genitori!»
«Quindi siamo di nuovo al punto di partenza!» disse tenendo d’occhio i tetti.
Le sirene della polizia cominciarono a sentirsi in lontananza «Hanno fatto presto!» disse tranquillizzandosi Christine
«Conosco la prassi quando qualche criminale si intrufola nella tua abitazione o ne scopre l’indirizzo! Metterai la casa in vendita?» chiese Jo a Mac al telefono
«Direi che la tua è una domanda inutile visto che ne conosci la risposta!» rispose osservando le volanti della polizia posizionarsi davanti a loro «Ti richiamo più tardi!»
Flack scese e puntò la pistola verso i tetti intorno «Da dov’è che ha sparato questo brutto bastardo?!»
«Giuro che lo scoprirò!» disse Mac mettendo mano anche lui alla pistola «Sali in auto Christine, ti guardo le spalle!»
 
I successivi sopralluoghi negli edifici circostanti rilevarono la presenza di polvere da sparo sulla terrazza di uno dei grattacieli e Mac riuscì ad identificare una potenziale arma e con il palmare verificò nel database
«Qualcuno ha rubato un M40 per sparare!» disse ad Horatio mostrando il risultato della ricerca «Poteva uccidermi con un colpo solo!»
«Non lo ha fatto perché voleva spaventarti e mandarti un messaggio!» rispose Horatio osservando i residui dello sparo «Niente bossolo?»
Mac scosse il capo «È davvero bravo a far sparire le sue tracce!»
«Volevo dirti che devo tornare a Miami per un po’» disse sospirando Horatio «Torna mio figlio in licenza e volevo passare del tempo con lui visto che la mia ora sembra vicina!» Mac ne rimase scosso «Non sei stupido! Hai capito tutto benissimo!» ribatté Horatio «L’evento di oggi ha messo sufficientemente in chiaro che vuole tenerti per ultimo!»
«Non mi hai mai detto di avere un figlio!» disse Mac alzandosi in piedi e togliendosi i guanti
«Ci sono tante cose che non conosciamo l’uno dell’altro!» puntualizzò Horatio
«Quando parti?»
«Questa notte! Tornerò a New York tra qualche giorno!» sorrise Horatio avviandosi verso le scale
«E Calleigh? Lei non torna con te?» chiese Mac fermando il collega di Miami
«No, vi serve di più qui!»
Mac annuì «Stai attento e non farti prendere!»
«Farò del mio meglio!» disse andandosene.
 
Adam fece il suo ingresso nell’edificio della scientifica e si recò subito nell’ufficio di Mac, lo trovò impegnato a guardare Christine seduta sul divanetto nel suo ufficio.
«Capo!» lo salutò Adam entrando «Ora ci sono anche io!» Mac annuì e Christine sorrise nel vedere Adam ristabilito.
«Avrei mandato qualcuno a prenderti se mi avessi comunicato l’ora delle tue dimissioni!» gli disse Mac
«Ieri sul tardi è passato Danny, mi ha detto che il suo turno cominciava alle 10.30 e così è passato a prendermi!» divenne serio «Come posso esserti utile per prendere quello stronzo?»
«Comincia a trovare gli indirizzi IP dell’hacker di ieri! Angela ti darà tutte le istruzioni!» disse indicandogli la collega che smanettava al pc nell’ufficio attiguo.
«Niente notizie di Stella?» gli chiese sulla soglia della porta
Mac scosse la testa sospirando «Quello che mi preoccupa adesso è Horatio!»
«Danny mi ha detto che è tornato a Miami! Non è sicuro per lui! Se la Primula lo dovesse prendere…»
«Se la Primula lo dovesse prende sarà il primo a morire!» Mac gli porse lo schema di Maxwell «Piccola anticipazione prima della riunione delle 15.00!»
Adam guardò lo schema «Se penso che sarei potuto morire se Stella non… se non si fosse… » strinse i denti in preda dalla rabbia.
«Puoi fare una cosa adesso Adam!» disse Mac avvicinandoglisi «Puoi andare di là su quel computer e ricavare informazioni» Adam corrugò le sopracciglia e Mac continuò «Stella ci sta aspettando! Lei lo sa che arriveremo!»
 
Isabella sbuffò chiudendo l’ultima cella frigorifera con l’ultimo cadavere «Sheldon!» chiamò poi con in mano una cartella «So che tu e Angela avete passato l’esame per diventare Detective di secondo livello, congratulazioni!»
Sheldon sorrise «Grazie! Vedo che qui stai tentando di scoprire qualcosa sul nostro hacker! A proposito: del tossicologico hai notizie?»
«No purtroppo! Quel pazzo fa prima a colpire ancora!» sbuffò Isabella appoggiandosi alla parete «Tu e Jo come andate? Con tutto quello che sta succedendo avete poco tempo per voi!»
«Sto stringendo amicizia con Ellie! Sembra apprezzarmi!» sorrise Sheldon «Tu invece? Non c’è nessuno?»
«Al momento… no!» ammise lei con imbarazzo «O la carriera o la vita privata! Io ho già fatto la mia scelta!»
 
Lindsay stava esaminando i vestiti dell’hacker «Questo ragazzo è stato in un refrigeratore!» concluse guardando Danny che cercava notizie sui parenti del ragazzo carbonizzato «Mi hai sentito?» gli chiese
«Sì tesoro! Sai dove dovresti essere adesso invece che a esaminare prove?»
«Dove dovrei essere?» chiese lei mettendosi le mani sui fianchi
«A casa a riposare!» le disse protettivo
«Mio padre non si preoccupa per me e lo fai tu?» rise Lindsay
Danny alzò lo sguardo dal file che stava leggendo «Lui non si preoccupa perché non è qui, ma nel Montana  e non sa quello che stai facendo!»
Lindsay stava per rispondere quando vide Reed camminare a grandi falcate dall’ufficio di Mac agli ascensori «Ma cosa…?»
Dietro di lui comparve Mac e a quel punto anche Danny cominciò a prestare attenzione alla scena
«Reed! Fermati! Lasciami spiegare!» urlava Mac
«Mi hai mentito! Cos’altro dovrei sapere? La verità è scritta nero su bianco su quel fascicolo che mi ha consegnato il tuo pericoloso serial killer!» ribatté a squarcia gola il giovane «Mio padre è vivo ed è in carcere perché ce lo hai messo tu!»
«Lo conosco bene tuo padre! Reynolds è un ladro, uno spacciatore e un criminale!» gli spiego Mac
«Però non me lo hai detto! Potevi dirmelo che avevi scoperto che era mio padre!»
«Ho pensato che fosse la cosa giusta da fare!» ribatté Mac
Reed si morse il labbro e prima di voltarsi esclamò «Sai una cosa Mac? Fottiti!»
Lindsay ancora non credeva a quello che aveva visto e sentito.
Appena Reed se ne andò, Mac tirò un pugno sul muro lasciandovi il segno e un rivolo di sangue gli uscì dalle nocche della mano destra.
«Accidenti! Mac si è davvero arrabbiato!» commentò Lindsay
«Non sapevo che avesse tenuto la bocca chiusa con Reed su quella storia!» disse Danny.
Jo aveva visto la scena e raggiunse Mac nel corridoio «Capisco la tua posizione Mac, ma non dirgli nulla è stato stupido! Ora la Primula userà la tua reazione come arma!»
Mac sospirò «Perdona il mio comportamento, è come se il mondo intero mi stesse crollando addosso!»
Jo lo abbracciò «Ci siamo noi tutti ad aiutarti e poi hai Christine e tuo figlio!»
Mac la strinse «Non voglio perdere Reed!»
«Ti capisco! Vedrai che gli passerà! Deve solo metabolizzare l’accaduto!» sorrise Jo
«Spero tanto tu abbia ragione!» commentò e si diresse verso il laboratorio da dove Danny e Lindsay osservavano la scena.
 
Mac entrò togliendosi la giacca e infilò il camice bianco «Novità?» chiese come se nulla fosse successo tamponandosi la mano con un fazzoletto di carta
«Sui parenti della vittima carbonizzata, no!» disse Danny mostrandogli i file di due normalissimi cittadini americani con tanto di fedina penale pulita
«L’hacker invece è stato nello stesso posto di Adam! Ho trovato le stesse componenti chimiche sui vestiti a parte il DNA della vittima! Per quel poco che ne resta dei vestiti…» concluse Lindsay mostrandogli i resti di una maglia rossa.
Mac sospirò «Preparati a parlarne al resto della squadra e poi vai a casa a riposare!»
«Ti ci metti anche tu adesso?» sbuffò in tono sarcastico la donna «Sono presa con i bambini! Non sono affetta da un misterioso virus!»
Mac fece un mezzo sorriso e scosse la testa.
 
Flack e Jaime erano usciti insieme quel pomeriggio ed incontrarono Angela seduta al bar a sorseggiare una tazza di caffè con aria impaziente
«Hey! Non dovresti essere davanti a un computer in laboratorio?» chiese Jaime avvicinandosi con il compagno
«Adam mi sostituisce degnamente! Ha già trovato un indirizzo IP da comunicare a Mac!» rispose spingendo via la tazza vuota
«Ad ogni modo cosa combini qui?» chiese Flack sedendosi al tavolo
«Ho un appuntamento!» ammise «A questo punto credo che però non verrà!»
«Chi non verrà?» chiese Jaime sedendosi sull’altra sedia libera
«Promettetemi che manterrete il segreto con Mac specialmente!» disse abbassando la voce
«Non dirmi che esci con Reed!» sorrise malizioso Flack, la ragazza si morse il labbro
«No! Con il figlioccio del grande capo!» rise Jaime
«Begli amici! Grazie per avermi presa in giro!» sbuffò Angela incrociando le braccia e voltando lo sguardo verso la strada
«Coraggio! Magari viene!» disse Flack guardando la strada «Eccolo là! Guarda!» lo osservò attraversare la strada «Non sembra affatto tranquillo!» concluse.
Angela si alzò in piedi e gli corse incontro «Si può sapere dov’eri finito?!»
In risposta lui le mise in mano una cartella «Ecco dov’ero! A litigare con Mac sul fatto che mi avesse mentito su mio padre!»
Angela sfogliò la cartella mentre si dirigeva verso il tavolino del bar con Reed «Questo sarebbe tuo padre?» disse indicando la foto «Tu Flack sai nulla sul padre di Reed?»
«Lo abbiamo messo dentro a Marzo io e Mac perché ha sparato a un poliziotto!» disse ad Angela «Di comune accordo avevamo deciso di non dire nulla a Reed!»
«Beh, io voglio conoscerlo! Portami da lui!»
 
Mac ascoltava pazientemente Adam alla riunione «Non posso fare altro e mi dispiace tanto! Oltre all’indirizzo IP che ha portato a un punto morto non c’è altro!»
Isabella si alzò in piedi «Il nostro hacker  non ci ha potuto dire molto sull’identità della Primula e nemmeno so esattamente dire se sia morto dissanguato o per ipotermia!» guardò Mac con viso sconsolato «Non posso davvero fare di più!»
«Va bene d’accordo!» sbuffò Mac chinandosi sulla sedia  «Si rifarà vivo, dobbiamo solo attendere una sua mossa!»
«Avvertirò Horatio del fatto che non abbiamo scoperto nulla!» commentò Calleigh alzandosi
«Credo che sia tu che Christine necessitiate di un periodo di riposo!» si intromise Lindsay mentre tutti si preparavano ad uscire «Venite da noi per qualche giorno?»
«Non saremo di disturbo?»
«Mac! Non sono cose da dire!» ribatté Danny offeso
«D’accordo allora! Passeremo la notte da voi!» disse Mac guardando il cellulare «Horatio torna a New York domani, con lui ci sarà Eric Delko in sostituzione di Calleigh!»
«A parte i loro scambi sul lavoro, hanno altro da comunicare inerente al caso?» chiese Jo pensierosa
«Solo questo!» sentenziò Mac riponendo il cellulare nella giacca
«Andrò da Angela per sapere del potente virus che ha infettato i computer grazie all’hacker morto!» disse uscendo Jo per una porta secondaria
«Siamo tutti sotto pressione! La Primula si è più fatta viva?» chiese in generale Mac
«No, stiamo aspettando un suo messaggio!» disse Danny  «Con Horatio a Miami sono sempre più convinto che il prossimo sulla lista sia tu!»
Un fattorino bussò alla porta di vetro portando con sé un pacco rettangolare lungo  ed entrò nella stanza «Ho una consegna per il Detective Mac Taylor!»
Mac rimase colpito «Sono io! Chi è il mittente?» disse notando che non c’era nessun nome sulla carta
«Detective, io faccio solo le consegne! Non so davvero cosa risponderle!» disse sconsolato il fattorino.
Mac fissò il pacco sul tavolo per qualche secondo finché non si decise ad aprirlo scartando la carta e poi aprendo la scatola di cartone «Oh mio Dio!» disse tremando «Ha preso anche Horatio!»
«Cosa?» chiese sorpreso Danny «Cosa c’è in quel pacco?» Mac passò il pacco a Danny e andò fuori in corridoio.
Danny e Lindsay scostarono la carta velina che ricopriva un sacco di plastica «Oh cazzo!» esclamò Danny
«Quello è veramente un braccio?» chiese Lindsay rabbrividendo.
 
Mac e Christine fissavano il vuoto seduti sul divanetto dell’ufficio
«Cosa succederà ora?»
«Non lo so Christine! Davvero! Più mi sforzo per prendere la Primula e più mi sfugge!» disse Mac in tono triste «Ho perso un collega e amico che poteva aiutarmi e quel che è peggio è che dovrò dirlo a  Calleigh!»
Jo entrò senza bussare «Il braccio non è di Horatio, ma l’orologio sì e probabilmente i messaggi che ti sono arrivati non li ha spediti Horatio!»
Christine tremò «Vuol dire che è ancora vivo?»
«Non si sa!» spiegò Jo «Guarda cosa c’era sotto la pellicola, Mac!»
«Una primula rossa!» constatò Mac, guardò negli occhi di Christine e disse voltandosi «Jo, ho bisogno che tu mi faccia un favore con l’FBI»
«Cosa devo fare?» chiese
«Devi far entrare Christine nel programma di protezione dei testimoni!» disse chinando lo sguardo «Non mi interessa come farai, basta che tu lo faccia! Prima di domani!»
«Lo farò!» disse andandosene
Mac guardò Christine rabbrividire e mettersi a piangere «Voglio restare con te! Non mandarmi via!»
«Non piangere! Voglio proteggerti! Starai bene con il bambino! Ce la farai anche senza di me!»
«Ma è anche tuo figlio! Io non voglio che tu… che noi…» singhiozzò forte e Mac la prese tra le braccia «Non mi lasciare Mac! Non voglio!»
«Ti amo Christine!» pianse Mac stringendola «Non volevo che finisse così! Non c’è altra soluzione! Io voglio il tuo bene!»
 
Jo stava ritornando con Hawkes all’ufficio e vedendo la scena strinse la mano del Detective al suo fianco «Le sta dicendo addio! Ancora non posso crederci che abbia preso questa decisione!»
«Sta dicendo addio anche a suo figlio!» le ricordò Sheldon « Tempo fa mi ha detto che desiderava poter diventare padre! Quando poi ha confessato a me e Flack che provava qualcosa per Christine ho pensato che sarebbe potuto essere finalmente felice anche lui!»
Jo guardava le lacrime di Mac scendere inesorabili e la sua incapacità di staccarsi da Christine e disse «Insceneremo la sua morte in un incidente stradale stanotte! Ho parlato con l’FBI e devo dirlo a Mac!»
«Non farlo ora! Sono le loro ultime ore insieme!» disse Sheldon guardando Mac piangere
«Che succede qui?» domandò  Calleigh avvicinandosi «Perché gli sposini sono in crisi?»
«Perché Horatio è stato preso dalla Primula e perché Mac ha deciso di proteggere sua moglie tenendola lontano da lui, ricomincerà a vivere lontano da qui!»
Calleigh rimase sorpresa e scioccata «Come sarebbe che Horatio è stato preso? Era a Miami con il resto della squadra e suo figlio!»
«Mac ha ricevuto un braccio con l’orologio di Horatio e a Miami non si trova da nessuna parte da questa mattina e nemmeno in tutta la Florida!» spiegò Jo
«Chiamo Miami per avere altre notizie!» disse Calleigh dirigendosi di corsa alle scale.
 
Jo entrò con Sheldon e Mac la guardò in attesa di spiegazioni «Christine verrà portata nel New Jersey e assumerà un’altra identità! Hanno programmato tutto e agiremo stanotte» si voltò verso Christine «I tuoi genitori non faranno domande!» guardò entrambi «Questo vuol dire che voi due non vi vedrete mai più! Sei sicuro Mac di quello che fai?»
«Sì sono sicuro!» disse guardando Christine
«Io non ne sono sicura!» obiettò Christine «Non puoi chiedermi di vivere con nostro figlio lontano da te sapendoti in pericolo!»
«Non voglio che in pericolo ci sia anche tu, amore mio!» le spiegò Mac «Ti proteggerò a qualsiasi costo!»
«Ci andiamo di mezzo entrambi, Mac!» disse singhiozzando Christine «Io voglio dividere ogni giorno della mia vita con te!»
«Anche io vorrei farlo!» sospirò Mac
«Christine» si intromise Jo «È l’unico modo che avete perché Mac sia sicuro che tu e il bambino siate salvi! Quando la Primula sarà assicurata alla giustizia, forse, tornerete insieme!»
Sheldon si avvicinò a Christine «Andrà tutto bene! Mac starà bene e anche tu!»
«Passeranno qui sotto alle undici. Questa mezzanotte sarai su un aereo verso la tua nuova vita!» disse Jo.
Christine sospirò e annuì tristemente, Mac le prese la mano «Passeremo il tempo che ci resta insieme!»
«Vi lasciamo soli!» sorrise malinconico Sheldon uscendo con Jo.
 
Reed era seduto con Angela su una panchina nel parco «Mi dispiace per aver aggredito Mac! Ora dovrò scusarmi anche con lui!»
«Ce ne hai messo di tempo per capire che la Primula lo vuole rendere una preda facile!» obiettò lei «Non solo ti dovrai scusare con lui, dovrai dirgli che hai parlato con il tuo padre biologico e spiegargli l’intera storia!»
«Giusto! Sono pronto ad assumermi il compito di sostenerlo in questo difficile momento!» sorrise guardando i grattacieli «Il sole tramontando! Hai visto che spettacolo meraviglioso? Non lo trovi fantastico!»
Angela sorrise «Per una volta siamo d’accordo!» gli picchiettò l’indice sulla spalla «Andiamo a cena insieme?»
«Sì, se mi dici se i Detective Flack e Lovato sanno qualcosa di noi!»
«Lo sanno! Hanno promesso che terranno il segreto!»
«Lo spero! Mac ha già intuito qualcosa ma non intendo dirgli la verità!» disse Reed alzandosi in piedi «Mi imbarazza!»
Angela rise e lo prese per mano.
 
Mac guardava il buio fare capolino dai vetri del suo ufficio, tenendo stretta Christine e guardandola negli occhi «È ora di andare!»
«Allora dovresti sciogliere l’abbraccio!» disse lei accarezzandogli la spalla
«Non voglio! Lo so che è stata mia l’idea, ma ora…» disse stringendola doppiamente «Non voglio che tu te ne vada!»
«Sei un po’ contradditorio Mac!» gli fece notare lei «Prima eri così sicuro del tuo piano!»
«Lo so ed eri tu quella che non voleva andarsene!»
«Mac!» disse Lindsay bussando alla porta «Posso entrare?»
«Vieni pure!» disse assorto nei suoi pensieri «Mi stanno venendo un mucchio di dubbi!»
«Hai fatto la cosa giusta!» disse Lindsay «Non puoi prendere la Primula e contemporaneamente proteggere lei e tuo figlio!»
Danny arrivò sulla porta «Mac, Flack ha chiamato! C’è un messaggio della Primula per te in formato audio, lo ha già visionato e sembra che sia Stella che Horatio siano vivi!» si rivolse poi ha Christine «Ho l’ordine di accompagnarti di sotto quando sei pronta!»
«Tra poco arrivo!» disse Christine passandosi una mano nei capelli e vedendo Danny andarsene. Si voltò verso Mac che la guardava «Ci dobbiamo salutare!»
«Non sono bravo in queste cose!» le prese una mano e la abbracciò «Questo non è un addio!»
«No! È un ci vediamo presto!» sorrise Christine con le lacrime agli occhi «Sono pronta!» disse volgendosi verso Lindsay
«Bene! Ti accompagno da Danny!» disse uscendo seguita da Christine
«Aspetta!» disse Mac prendendole la mano «Quando lui nascerà, promettimi che in qualche modo me lo farai sapere!»
«E tu occupati dei miei genitori e di’ loro che gli voglio bene!»
«Scoprirti morta in un incidente d’auto sarà uno shock per loro!» le disse Mac «Starò vicino ai tuoi! Te lo prometto!» e la baciò dolcemente sulle labbra «Ora vai!»
Christine si voltò un’ultima volta appena oltrepassata la porta, guardando il marito sorriderle.
 
Christine era con Lindsay sulle scale
«Promettimi che avrai cura di Mac!» disse Christine intravedendo l’uscita del palazzo «Mi farò viva solo quando nascerà il bambino! Mac me lo ha fatto promettere!»
Lindsay annuì «Userai il famoso codice che usa già con Reed immagino!»
«Quel poco che ho imparato spero mi basti!» sorrise.
Jo la attendeva accanto alla macchina, una Volvo V40 nera, accanto a Danny «Sei pronta?»
«Sì!»
Danny aprì lo sportello «Fai buon viaggio!»
«Coraggio sali!» la invitò Jo «Non abbiamo molto tempo!»
Christine si voltò verso le finestre dove Mac aveva l’ufficio, lui era affacciato a guardarla anche se lei non poteva vederlo. Christine sospirò e salì in macchina.
Jo si chinò verso il finestrino dell’autista «Sembri un’agente ingamba! Cerca di arrivare per tempo al JFK! Quel volo è stato anticipato a mezzanotte meno un quarto e non aspetterà a lungo!»
La ragazza alla guida annuì senza dire nulla e mise in moto l’auto.
«A presto Christine!» disse Jo alla donna seduta sul sedile posteriore
«Tu e Lindsay dovete occuparvi di Mac! Avrà un periodo complicato!» spiegò «Sei un’amica!» disse mentre l’auto partiva.
 
Flack e Adam guardavano un videomessaggio «Lo abbiamo visto almeno sei volte, Adam! Cosa speri di trovare? Piuttosto concentrati sull’indirizzo… come si chiama?»
«IP! Quello lo trovo dopo!» disse fermando e riavvolgendo il filmato all’inizio «Guarda il cartello all’inizio: “I wanna do bad things with you!”» disse mettendo in pausa «È decisamente la calligrafia di una donna!» 
«E da cosa lo capisci?» chiese Flack dubbioso
«È ornamentale e tende a premere sul cartone: significa sicurezza! Non lascia margini a sinistra: è legata al passato!» disse gesticolando con la penna che teneva in mano «Guarda come tendono verso l’alto le lettere e come sono angolose! È un altro segno: crede in quello che fa ed è egoista! Ha anche un’inclinazione rovesciata: è un brutto segno perché è sintomo di chiusura affettiva e di resistenza intellettiva nei confronti degli altri e degli stimoli che la circondano»
«Da quel poco che ho capito, mi stai parlando di una pazza complessata!» constatò Flack «Aspettiamo Mac e quella di Miami! Però la storia della scrittura la spieghi tu!»
Adam fece ripartire il video e fermò l’immagine nel momento in cui veniva ripresa Stella che cercava di aprire la catena con le lacrime agli occhi, l’immagine era girata con gli infrarossi e di pessima qualità, ma Adam non poteva fare a meno di fissarla «Ti troverò! Qualunque cosa costi, ti troverò!»
Mac comparve improvvisamente dietro di lui «Ti ho promesso che l’avremmo trovata e lo faremo!» Adam sobbalzò «Fammi sentire l’audio registrazione!»  proseguì Mac
«Veramente è un video! Danny deve essersi confuso!» spiegò Adam «Ti parlo dopo della personalità del nostro soggetto! Ora sappiamo con certezza che è una donna!» disse riportando il video all’inizio.
Mac guardò il fotogramma iniziale e successivamente la registrazione degli infrarossi:
Horatio?”
Il volto di Mac si fece scuro e pensieroso nel sentire la voce di Stella rauca e più bassa del normale
“Stella?! Grazie al cielo stai bene!”
Adam strinse i denti
“Come ti senti? Sei ferito?”
Flack fissò lo schermo con uno sguardo arrabbiato
“Io sto bene! Tu da quanto sei legata lì?”
“Da oggi! Prima ero in uno sgabuzzino stretto! Avevo giusto l’aria per respirare! Non riesco a liberarmi!”
“Non ti agitare così! Di sicuro ci troveranno!”
“Conviene che rimani in silenzio su quello che avete scoperto Horatio!”
“Si sta godendo lo spettacolo!”
“Come sta Mac?”
Mac si sollevò leggermente dalla sedia su cui era seduto
“In ansia per la moglie e in costante allerta per qualunque cosa! Tu però non sai che Adam si sta impegnando per cercarti!”
“Mi stai dicendo che Adam è vivo?”
“Sì!”
Il video si interrompeva bruscamente e Mac vide una scritta piccola bianca sullo sfondo «Torna leggermente indietro Adam!» la scritta era un altro messaggio:
“Twinkle, twinkle little star, how I wonder what you are?”
«Si diverte a ironizzare su Stella!»
Adam ebbe uno scatto d’ira «Se quella puttana la tocca, giuro che le spacco la faccia!»
«Non ne saresti capace!» ribatté Flack ridendo «Ti ha messo in un congelatore! Lo hai dimenticato?»
Adam si voltò con la sedia verso Flack che era in piedi appoggiato alla porta «Cosa non sarei capace di fare io?»
«Adam calmati!» intimò Mac
«Stronzo Detective di primo grado!» ringhiò a denti stretti
«Cosa?!» ribatté Flack «Ora ti sistemo Ross!»
Adam si scagliò come una furia addosso a Flack, colpendolo ripetutamente con calci e pugni che non andavano a segno
«Smettetela subito!» ordinò Mac alzandosi in piedi e cercando di mettersi in mezzo «Il primo di voi che mi tira un pugno è sospeso dal caso!»
«So che non sospenderai nessuno di noi due perché ti serviamo, chi credi di ingannare stupido?!» sbraitò Flack tirando un pugno che Mac schivò e che finì dritto sul naso di Adam
«Mi hai fatto proprio incazzare Flack!» disse Adam cercando di arrivare a mettere le mani al collo del Detective della Omicidi senza curarsi di Mac tra loro.
Hawkes, vedendo la scena da fuori, irruppe nell’ufficio e prese Adam da dietro, permettendo così a Mac di concentrarsi sul fermare Flack.
«Smettetela subito!» ordinò imperativo Mac
«Ha cominciato lui!» tuonò Adam
«Io ti prendevo in giro! Sei tu quello che mi ha insultato!» rimbeccò Flack
«Vi sembra il modo migliore per risolvere le cose?» domandò Hawkes  «Sembrate due bambini all’asilo!»
«Ritenetevi fortunati che non scriverò nulla su quello che è appena successo e che non posso allontanarvi dal caso!» disse Mac mollando la presa su Flack «Ora cerchiamo di lavorare!»
Flack vide il volto di Mac farsi serio e chiedere «Avete notato la citazione nel video?»
«Io sì Mac!» disse una voce familiare alle sue spalle « “Saw, l’enigmista”»
Mac si voltò e sorrise «Reed!»
«Volevo scusarmi per come ti ho trattato, ma credimi ero davvero fuori di testa!» disse guardandolo negli occhi
«No, avrei dovuto dirti tutto fin dall’inizio!» Mac venne interrotto dal telefono che suonava e rispose con il vivavoce «Detective Taylor!»
«Detective Bowen! Devo informarla di un fatto che riguarda sua moglie avvenuto meno di mezz’ora fa!» rispose l’uomo dall’altra parte del telefono
«La ascolto! Di che si tratta?» chiese Mac
«Un brutto incidente d’auto e dovrei chiederle di identificare il corpo!» disse l’uomo con un tono di imbarazzo nella voce «La porteranno all’obitorio tra poco!»
«Va bene! Ci sarò!» rispose Mac con voce tremante
«Mi dispiace, davvero!» disse il Detective chiudendo.
Reed e tutti guardarono Mac tremare e appoggiarsi alla scrivania.
 
Sheldon scrutava Jo intenta a guardare il computer dall’altra parte della scrivania dell’ufficio di lei
«Sì!» esultò lei sollevando un pugno verso l’alto con un sorriso
«Cosa è successo?» chiese Reed avvicinandosi
«E tu da dove sbuchi?» chiese Sheldon
«Mac mi ha mollato qui appena  è sceso in obitorio! Che succede?»
«Arriva un nuovo attrezzo per le indagini!» si affrettò a dire Jo
«Prenderete la Primula adesso?» chiese
«Vedremo Reed!» disse Sheldon guardando lo schermo e riconoscendo il messaggio in codice dell’FBI. Un sorriso soddisfatto gli sfuggì leggendo il messaggio per intero.
Jaime si avvicinò ai tre «Allora?»
«Il pacco è arrivato ed è stato appena ritirato!» disse Jo chiudendo la schermata
«Davvero? Purtroppo Mac dovrà aspettare a sentire la bella notizia! Un certo Andrew Davis è fuggito dal carcere e ha lasciato un messaggio in cella!»
«Non bastava la Primula! Ci voleva anche il ritorno dello stalker!» sbuffò Sheldon «Hai provato a contattare Mac?»
Jo aveva uno sguardo stupito «Chi è Andrew Davis?»
«Già fatto! Sta venendo qui!» disse Jaime per rispondere a Sheldon «Ora anche io voglio sapere chi è Andrew Davis!»
«Visto che sei il solo qui a conoscere la storia, Sheldon, perché non ce la racconti?» chiese Reed.
 
Mac era uscito subito dopo aver identificato il corpo ed era arrivato al bar a dieci minuti d’auto dal laboratorio. Vide un uomo con la barba fissarlo e gli si avvicinò «Andy?»
«Ci si rivede Mac!» sorrise l’uomo «Condoglianze per tua moglie! Deve essere terribile essere rimasti soli per la seconda volta!»
«Dovresti essere in prigione!»
«Spiacente Mac! Non intendo tornarci più!» sorrise maligno cercando di sistemarsi la maglietta
«Cosa nascondi sotto la maglia?»
«Portami al laboratorio della scientifica o non ti dirò nulla sulla Primula!» ribatté
«Tu prima dimmi cos’hai lì sotto!»
«Una bomba, il timer si è attivato appena quella mi ha scaricato dalla macchina. L’unico modo che ho per sbloccarla e salvarmi il culo è andare al 5885 Broadway!»
«Vieni in macchina! Vediamo quanto ci resta!» disse Mac.
Aprì lo sportello del Suv nero e fece salire Andrew e gli alzò la maglia «Mezz’ora! Dobbiamo sbrigarci!» e sedendosi alla guida premette l’acceleratore e accese la sirena «Lo sai che quella cosa che hai sul petto poteva far esplodere metà del quartiere?»
«Mi ha detto di dirti che un certo Horatio è un morto che cammina! Che nel giro di un mese o poco più sarà definitivamente morto!»
Mac lo guardò con uno sguardo gelido passando un incrocio e inchiodò davanti al palazzo della Scientifica e mise mano alla pistola «Ora la bomba è disattivata, ma, se vuoi essere sicuro di sopravvivere, scendi ed entra con me! Dobbiamo fare due chiacchere!»
Andrew lo seguì all’interno dell’edificio «Mi ricordo bene dov’è il tuo ufficio: 35° piano! Chi lo avrebbe detto che saresti arrivato così in alto?»
«Falla finita!» disse Mac a denti stretti.
 
Flack si mise a guardare la bomba sul torace di Andrew con interesse «Cosa pensi di fare Mac?»
«Facciamo rilevare a Danny e Lindsay qualche impronta!»
«Ha usato i guanti! Come ve lo devo dire?» sbuffò Andrew
«Caro Andy, mi dispiace ma ora devi lasciarci fare il nostro lavoro!» sorrise Flack
«Una bomba sottile e ben fatta!» commentò Mac
Danny entrò nell’ufficio «Se non sapessi che cerchiamo una donna, lo ipotizzerei adesso!» disse estraendo un pennello dalla tasca interna del camice «Stai fermo!» passò il pennello sull’intera superfice «Niente impronte e niente residui!»
«Cosa vi avevo detto? Ora per favore disarmatela del tutto!»
«Intanto dicci del tuo fantastico “messaggio di addio”!» disse Flack mentre Mac si avvicinava per staccare il detonatore
«Leggete in verticale!» disse Andrew guardando il volto di Mac «Il messaggio è rivolto a te!»
«Sapeva che avresti fallito!» disse Mac quando Flack gli mostrò la lettera su un foglio A4 mentre continuava ad armeggiare con la bomba.
“See you on the Statue of Liberty” era il messaggio ricavato dal testo originale
 
“Stairs leading to the exit? I've just used  them to leave ...
Everything I’m telling you now, it will be used against me!
Everything I’m doing is the result of revenge!
You know you'll get from you, and I will conclude what I started!
Our last meeting was before you throw me in here!
Until you're dead I will not rest!
Our next meeting you will die!
Now that you're reading begins to shudder!
There was a time in which you could save Will, but you didn’t done it!
Hey! you'd just pull a trigger!
Even  the
solitude has abandoned you!
Time to go!
an ancient tunnel will lead me in
town!
Use the mind, it is not difficult!
Even though I already know that I can complete my mission!
One thing to remember is that: it is better I do not find you
first!
Let me tell you goodbye!
In a city like this, you must be on guard!
Be brave and face me,
even we know that you are a coward!
Remember that night!
Tik tok! Time up!
Youth stained with sin adulthood still owns, Detective Mac!”

 
«Lei davvero non l’hai vista in faccia?» chiese Mac
«Portava una maschera che le copriva interamente il volto! Un maiale in lattice!»
   
 
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