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Autore: _Empress of dragons_    22/11/2013    3 recensioni
Questa é la mia prima fanfiction, ci lavoro da un mese e spero vi piaccia.
I quattro fondatori sono ancora vivi e hanno alcuni legami con i nostri protagonisti.
Hanno una missione... La profezia che tutti conoscono è falsa...
E se ci mettiamo anche delle visite dal futuro e infine ... i morti possono tornare?
Per sapere il resto non vi resta che leggerla e ovviamente Recensirla...
Genere: Avventura, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, I fondatori, I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, James/Lily
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Fra il Mondo Magico e quello babbano si trovava un castello, non visibile ai babbani ma neanche ai maghi seppur questo era magico, però poteva essere visto solo da alcune determinate persone oppure se queste erano invitate dai proprietari.
Questo castello era immenso, circondato da un giardino enorme dove vi erano molti fiori, anche rari.
Il castello aveva cinque piani più i sotterranei: nel primo vi erano la sala grande, la sala da pranzo, le cucine dove lavoravano gli elfi e il salotto; nel secondo vi erano l'immensa biblioteca, dove era possibile trovare qualsiasi libro sia magico che babbano e la sala degli strumenti (che sarà spiegata in seguito); nel terzo vi era la sala degli elementi; nel quarto vi erano quattro camere da letto più quattro camerette e inoltre ogni stanza aveva il proprio bagno e nell'ultimo piano vi era la stanza degli allenamenti; si poteva accedere a tutti i piani tramite delle scali fluttuanti .
In quella giornata nella sala grande, una sala con pareti bianche e un pavimento che ogni sera brillava di verde e giallo, vi era un lampadario maestoso di un colore giallo con delle piccole pietre bianche e infine c'era una grande finestra da cui si poteva vedere il giardino; questa stanza veniva usata solo per le grandi occasioni, come un ballo o un matrimonio, mentre veniva usata molto quando c'erano delle riunioni a cui solo determinate persone potevano partecipare; in quel momento era indetta una riunione dove stavano parlando quattro persone: il primo era un uomo con capelli rossicci e occhi color nocciola, indossava una camicia rossa con sfumature gialle, un pantalone bianco e aveva un tatuaggio al polso destro raffigurante un grifone; accanto a lui stava una donna molto bella dai capelli lunghi castani e occhi color nocciola, indossava un lungo abito, senza spalline, rosso con uno spacco vertiginoso da cui comparivano degli stivali giallo-oro, anche lei aveva al polso destro un tatuaggio che raffigurava un grifone; di fronte a loro stava un uomo dai capelli neri e occhi verdi che indossava, anche lui, una camicia ma verde, un pantalone bianco e portava al polso sinistro un tatuaggio che raffigurava un serpente e infine accanto a lui stava una donna molto bella dai capelli lunghi neri e occhi dello stesso colore, indossava, anche lei un abito, senza spalline ma verde, con uno spacco vertiginoso da cui comparivano degli stivali bianchi e nel polso sinistro stava raffigurato un serpente infine tutti e quattro portavano un mantello con cappuccio nero.
I due uomini evocarono un tavolo di vetro finissimo, in cui negli angoli erano raffigurati due grifoni e due serpenti, trasparenti e le due donne evocarono quattro siede, due rosse e due verdi e presero posto dove stava la copia del loro tatuaggio.
Xx: Godric! 
Godric: Salazar!
I due si strinsero la mano, poiché erano uno di fronte all'altro.
Xx: Priscilla!
Priscilla: Tosca!
Le due donne si alzarono, si abbracciarono, poi ripresero il loro posto, una di fronte all'altra.
Godric: E da tanto, che non ci vedevamo.
Salazar: Vero, e se non ci chiamavi tu, ti chiamavamo noi, infatti ti volevo parlare di ...
Qualcuno interrompe Salazar.
Priscilla: Godric, io e Salazar stiamo sentendo delle onde di energia negativa che aumentano di giorno in giorno.
Tosca: Lo so, le sentiamo anche noi.
Godric: E arrivato il momento di agire, Voldemort sta diventano sempre più forte.
Salazar: E noi come al solito non faremo niente per fermarlo. 
Godric: No Sal! Noi faremo più di quanto immagini.
Priscilla: Finalmente! ... allora? che faremo? quando si comincia?. Lo dice in una maniera irruenta.
Tosca: Priscy non essere così precipitosa .... allora? quando cominciamo?
Salazar: A me no male che non deve essere precipitosa Priscy, smettila.
Lui inizia ad agitarsi e Tosca lo nota.
Tosca: E dai non ti arrabbiare, era uno scherzo.
Salazar: Ok, scusa Tosca. 
Si alzano e poi si abbracciano, Salazar accarezza con la mano la guancia di Tosca e gli stampa un bacio sulla fronte.
Priscilla: Allora miei cari "amici " se adesso avete finito possiamo continuare...  
Lo dice in un tono freddo, dispiaciuto.
Priscilla alza gli occhi e guarda Godric che era rimasto in silenzio.
Nello stesso tempo Tosca e Salazar si sono staccati e guardano rispettivamente: Tosca guarda Godric e Salazar guarda Priscilla, Tosca si avvicina Godric e lo bacia, cosa che Godric ricambia, il bacio inizia un po’ freddo, da parte di Godric, ma poco dopo anche Godric inizia a ricambiarlo con molta passione ma smettono appena le loro riserve di ossigeno sono esaurite, si guardano negli occhi e poi Tosca si siede sopra di lui e gli dice:
Tosca: Sei ancora geloso?
Godric: No, non lo sono.
Poi si gira verso l'altra coppia e nota che nel frattempo Salazar si era avvicinato a Priscilla, e lui cogliendola di sorpresa la bacia con tutta la passione che ha in corpo, lei colta dalla sorpresa lo ricambia senza pensarci due volte, Salazar la strinse a se cosa che fa anche Priscilla, poi lui gli mette le mani nella schiena per cercare di toccare la sua pelle e lei lo lascia fare. Ma a rovinare...
Godric: Non per rovinare questo momento ma possiamo continuare?
I due si staccarono di malavoglia e si andarono a sedere nei loro posti come Tosca.
Salazar e Priscilla: Si, possiamo continuare.
Tosca: Godric cosa dobbiamo fare?
Godric: Allora dobbiamo cercare....
Furono interrotti da un elfo che entrò nella stanza, e tutti si girarono verso lui.
Elfo: Padrone, scusi la mia intrusione ma c'è una signora che vorrebbe parlare con voi.
Godric: Si Milky ti scusiamo, prego falla entrare e accompagnala in salotto. 
L'elfa si inchinò e uscì dalla stanza per andare a prendere la signora.
Tosca: Godric ma tu questa signora la conosci? E sopratutto chi è?
Godric: Ora te lo spiegherò, ora andiamo in salotto.
I quattro si alzarono e si recarono in salotto: la stanza era molto grande, da contenere quasi tutta Hogwarts dato che la stanza in base a quante persone ci sono si allargava, le pareti erano bianche ma avevano disegnati per ogni lato un animale diverso, un tasso, un corvo, un grifone e un serpente, poi c'erano due grandi finestre alla sinistra che lasciavano entrare la luce del sole e infine al centro stava un enorme tavolo di cristallo dove intorno stavano delle sedie verdi e rosse; si poteva vedere che in una di queste sedie era seduta una donna, portava degli occhiali e aveva dei capelli marroncini e occhi color nocciola poteva avere una quarantina d'anni era vestita con un maglione marrone e una gonna molto lunga che lasciava intravedere dei sandali e indossava delle collane con strani oggetti, i quattro gli si avvicinarono:
Godric: E un piacere vederti Sasha.
Sasha: Anche per me.
Tosca: Umpf-Umpf
Tosca fece finta di tossire per fare capire a "suo marito" che non erano soli in questa stanza.
Godric: Scusa, ti presento mia moglie Tosca, la mia migliore amica Priscilla e suo marito nonché mio migliore amico Salazar.
Sasha: E un piacere conoscere i quattro fondatori di Hogwarts.
Priscilla, Salazar e Tosca: Anche per noi.
Godric: Dovete sapere che Sasha possiede il potere di ricevere delle profezie e poco tempo fa ne ha fatto una che ci interessa.
Tosca: Davvero?
Godric: Si.
Salazar: E a noi che interessa?
Godric: Ci interessa per la nostra missione.
Priscilla: Quale missione?
Godric: Quella che vi dirò tra poco, Sasha?
Sasha: Ok.
Inizia a concentrarsi e inizia a parlare.
                                      
                                       Il Signore Oscuro
                            sarà sconfitto dai quattro prescelti
        Il primo sarà il figlio di coloro che l'hanno sconfitto tre volte.
                       La seconda sarà la figlia che la natura ama.
     Il terzo sarà la differenza di un'antica famiglia che lo appoggia.
    La quarta sarà colei che riuscirà ha risvegliare la luce là dove regnano le tenebre.
                        Solo cosi Il Signore Oscuro sarà sconfitto.

Sasha ritornò normale e tutti tranne Godric sembrarono confusi.
Tosca: E questo che significa?
Godric: Grazie Sasha.
Sasha: Prego Godric.
Godric: Milky.
Compare l'elfa e si inchina.
Milky: Si, signore.
Godric: Accompagna Sasha alla porta.
Milky: Subito, signore.
Sasha: Arrivederci.
I quattro: Ciao.
L'elfa esce con Sasha.
Godric: Forza torniamo in sala grande.
Appena entrati, tutti si misero al loro posto e iniziarono a parlare
Salazar: Perché ci hai fatto ascoltare quella profezia?
Godric: Perché per sconfiggere Voldemort, dovremmo cercare dei nostri successori.
Salazar: Alt! Godric, ti ricordi che quasi tutti sanno che siamo morti.
Priscilla: Giusto. 
Godric: Faremo un incantesimo per rintracciarli, solo alla fine potremo svelarci.
Tosca: Un attimo dei successori?
Godric: Si dei successori Tosca.
Priscilla: Quindi faremo un incantesimo, ma dovremmo partire da qualche cosa per trovarli.
Godric: Si, e qua interviene la profezia.
Salazar: Giusto, perché la profezia rivela indizi. 
Tosca: Ok, quindi con la profezia potremo sapere qualcosa in più?
Godric: Si, ogni verso appartiene ad un successore.
Priscilla: Ok, e quale verso non lo sappiamo. 
Godric: Io si, dopo parecchi studi ho scoperto che il primo  "sarà il figlio di coloro che l'hanno sconfitto tre volte" e il mio.
Tosca: Il mio?
Godric: "sarà la figlia che la natura ama".
Salazar: Il mio?
Godric: "sarà la differenza di un'antica famiglia che lo appoggia"
Priscilla: Quindi il mio e l'ultimo?
Godric: Si, "sarà colei che riuscirà a risvegliare la luce là dove regnano le tenebre" 
Salazar: Ok, adesso?
Godric: Adesso c'è la parte più difficile dobbiamo trasferire i nostri poteri a loro.
Tosca: Che cosa?
I tre lo guardavano abiliti, dopo minuti di silenzio qualcuno inizia a parlare.
Priscilla: Per me va bene, Sal?
L'uomo guarda la moglie.
Salazar: Anche per me.
Godric: Tu?
L'uomo guarda la moglie.
Tosca: Ok, va bene anche per me 
Salazar: Dobbiamo dare a loro anche la pietra?
Tira fuori dalla tasca del pantalone, la pietra dell'immortalità che ha due funzioni: la prima e avere la vita eterna, fino a che la pietra viene distrutta; la seconda, non ancora conosciuta e che poteva riportare in vita i morti ma solo la pietra a sceglieva con chi andare.
Tosca: Per me va bene.
Godric: Anche per me.
Priscilla: Ci sto.
Salazar: Ok.
Priscilla: Abbiamo un altro problema!
Salazar: Sarebbe?
Priscilla: La loro Metà.
Tosca: Giusto, Godric?
Godric: Credo che quando li troveremo la risposta verrà da sé.
Salazar: Sono d'accordo Godric.
Godric: Allora se siete d'accordo andiamo nella sala degli strumenti.
Uscirono dalla sala grande e salirono le immense scale che fluttuavano e arivarono al secondo piano.
Quella sala ed estremamente protetta, si poteva accedere solo con il loro tatuaggio, infatti sulla porta c'erano degli stemmi, i quattro appoggiarono i loro tatuaggi sulla porta e questa si aprì, rivelando una stanza con pareti bianche, dove al centro si trovavano quattro colonne dove erano collocate una spada col manico rosso dove al centro era raffigurato un grifone, poi una bacchetta rossa, un'altra spada col manico verde dove al centro era raffigurato un serpente e sull'ultima c'era una bacchetta verde; tutti e quattro entrarono, Godric si diresse verso la spada col manico rosso, Tosca verso la bacchetta rossa, Salazar verso la spada col manico verde e Priscilla verso la bacchetta verde.
Godric: Allora, uno a uno reciteremo un incantesimo e quando questo sarà concluso ci ritroveremo da tutta un'altra parte però ricordatevi che i vostri poteri e le vostre abilità verrano interrotte fino a quando i nostri successori non entreranno in questo castello Ok?
I tre: Ok.
Godric: Iniziate a concentrarvi.
Un'aura rossa si formò attorno al corpo di Godric come anche Tosca.
Un'aura verde si formò attorno al corpo di Salazar e Priscilla.
Godric: Io Godric Grifondoro, metà di Tosca Tassorosso cedo al mio successore tutti i miei poteri, le mie abilità, questa casa, la mia spada e l'incantesimo più potente mai creato il VITALIS*.
Tosca: Io Tosca Tassorosso, metà di Godric Grifondoro, dono alla mia succeditrice tutti i miei poteri, le mie abilità, questa casa, la mia bacchetta e l'incantesimo più potente mai creato il VITALIS*.
Salazar: Io Salazar Serpeverde, metà di Priscilla Corvonero, dono al mio successore tutti i miei poteri, le mie abilità, questa casa, la mia spada e l'incantesimo più potente mai creato il VITALIS*.
Priscilla: Io Priscilla Corvonero, metà di Salazar Serpeverde, dono alla mia succeditrice tutti i miei poteri, le mie abilità, questa casa, la mia bacchetta e l'incantesimo più potente mai creato il VITALIS*.
Quando finirono di pronunciarlo, loro quattro si smaterializzarono in quattro posti differenti, le loro aure si divisero in tutto il cielo per compiere il loro lavoro.
Contemporaneamente il castello si chiuse aspettando i loro prossimi padroni.










*VITALIS= Incantesimo di mia invenzione, serve per curare qualsiasi tipo di malore anche l'avada kedavra ma deve essere usato subito dopo. 
                         





 
  
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