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Autore: LadyPalma    23/11/2013    3 recensioni
"Dormire con lui equivaleva anche a svegliarsi il giorno dopo insieme e un nuovo timore si impossessò di lei: temeva di affezionarsi a quell'uomo, temeva di diventare dipendente da quel sentimento, temeva di amare di nuovo."
[OutlawQueen]
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Mills, Robin Hood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Let me love you

 

"Lasciami amarti"

Ecco cosa le aveva detto, facendo scivolare dolcemente il vestito dalle sue spalle e restando qualche secondo ad ammirare la bellezza fiera e allo stesso tempo fragile del corpo di lei. L'aveva detto con un tono rassicurante e uno sguardo carico non solo di desiderio, anche di qualcosa di più profondo che lei non riusciva a definire, ma che le fece riempire istintivamente gli occhi scuri di lacrime. E di fronte a quell'invito così carico di speranza, espresso in un modo così persuasivo, Regina non poté far altro che assecondare la richiesta e lasciarsi andare al tocco delicato delle mani dell'uomo e a quello passionale e caldo delle sue labbra. Per la prima volta nella sua vita non era un gioco di dominio: non era l'affermazione di controllo come erano stati gli incontri segreti con Graham, non era il sentimento di impotenza nelle notti forzate con il Re. Era protezione e sicurezza la sensazione che le riempiva il cuore in quel momento e fu con una timidezza inattesa che si scoprì ad affidarsi a lui completamente.

"Lasciami amarti"

Aveva ripetuto con più fermezza afferrandole le mani e invitandola a prendere le cose con più calma. La verità era che lei non sapeva come fare: il sesso era sempre stato per lei un atto associato con la violenza e l'egoismo; ma un altro bacio di Robin bastò a sciogliere le sue paure: sarebbe stato lui a insegnarle ad amare.

Tempo dopo un altro bacio ancora segnò la fine di quella magia, e la perfetta intersezione tra le loro dita fu l'unico contatto a restare tra loro nel silenzio della stanza degli ospiti del sindaco, che aveva messo a disposizione del Principe dei ladri nel suo soggiorno di durata ancora indeterminata a Storybrooke. I battiti del cuore e il ritmo dei respiri cominciarono a tornare lentamente regolari ed entrambi si lasciarono cullare da quella nuova emozione di inaspettata ritrovata serenità.

Pensieri e sogni finirono per mescolarsi in quella fase di semi-incoscienza e Regina si ritrovò ben presto a chiudere gli occhi.

Pensava di aver indugiato nell'invitante torpore del sonno solo per qualche minuto e invece, risvegliandosi e lanciando un'occhiata al display del telefonino abbandonato sul comodino, scoprì con sorpresa che erano le 3 e venti ed erano passate già due ore. Scattò a sedere e, facendo attenzione a non svegliare l'uomo accanto a lei, cercò di ritrovare nel buio le scarpe per poter lasciare la stanza, ma Robin era ben sveglio ed aveva assistito all'intera scena, comprendendo al volo l'intenzione della donna.

"Dove vai?"

Era stato poco più di un sussurro ma era bastato per farla sussultare e far cadere a terra la scarpa che stava tentando di infilare.

"Mi sono addormentata... Ma me ne sto andando adesso" spiegò con una naturalezza nella voce che fece riempire il cuore dell'uomo di un sordo dolore e accrescere di conseguenza il desiderio di proteggerla e amarla che aveva avvertito fin dal primo momento che aveva posato i suoi occhi su di lei.

Robin si mise a sedere e, seguendo la direzione del rumore, riuscì nonostante il completo buio ad individuare la posizione di Regina e ad afferrare un suo braccio, attirandola a fino a farla sedere al suo fianco sul letto.

"Resta qui con me" mormorò, lasciando scorrere delicatamente una mano sul volto di lei in una gentile carezza.

"Robin... Io non credo che..."

L'uomo le prese le mani, arrestando quella debole protesta, e tentò di far avvicinare di più i loro visi.

"Quando ho detto che volevo amarti Regina,  non intendevo solo stanotte, non intendevo solo per qualche ora" chiarì arrivando a sfiorare  con le labbra i lineamenti della donna "Io voglio amarti ogni giorno, se me lo permetterai"

Robin concluse quella confessione con un bacio e Regina benedisse in quel momento l'oscurità che gli impediva di vedere le forti emozioni che stava provando in quel momento, che sicuro dovevano essere dipinte nella sua espressione. Scosse la testa e sospirò sonoramente, sottraendosi leggermente al contatto e prendendosi qualche istante per valutare quella richiesta e soprattutto il profondo significato che vi si celava. Dormire con lui equivaleva anche a svegliarsi il giorno dopo insieme e un nuovo timore si impossessò di lei: temeva di affezionarsi a quell'uomo, temeva di diventare dipendente da quel sentimento, temeva di amare di nuovo.

La porta socchiusa si spalancò definitivamente e la luce proveniente dal corridoio inondò la stanza. Sullo stipite se ne stava il piccolo Hood con un'espressione leggermente spaventata sul volto, che si stropicciava con una mano gli occhi e con l'altra teneva stretto il suo peluche preferito a forma di maialino.

"Ehi, che succede?" domandò suo padre con dolcezza, protendendosi verso di lui.

"Un brutto sogno" rispose lui semplicemente con la voce impastata di sonno "Posso dormire con te?"

Robin annuì e diede un colpo sul materasso, facendogli cenno di avvicinarsi. Regina invece, pensando di essere passata inosservata, sorrise in silenzio alla scena e approfittò di quel momento per tentare di lasciare la stanza, quando l'acuta voce infantile di Roland la richiamò indietro: "Regina, resti anche tu con me, papà e Teddy Pig?"

La donna si voltò verso di lui è dopo aver lanciato un'occhiata a Robin, nei quali vedeva riflessa la stessa proposta, sorrise di nuovo e si ritrovò a tornare sul letto.

E mentre sentiva il piccolo corpo di Roland stringersi tra le sue braccia, pensò che si stava rivelando tutto perfino più dolce del previsto.

E anche maledettamente più complicato.

 

 

NDA:

Buonasera! Mi sono cimentata in un’altra one-shot Outlaw Queen puramente fluff – hurt/comfort (del resto io non li vedo in un altro modo questi due!) Per coprirmi di ridicolo, vorrei precisare che il nome Teddy Pig è una specie di tributo a Peppa Pig, che ammettiamolo sta facendo impazzire tutto il mondo ahah Io me lo immagino benissimo Roland con una versione peluche di Peppa Pig! Chiusa parentesi delirio, spero vi sia piaciuta!:)

Per chi segue la mia raccolta challenge Hook/Regina, entro la serata proverò a postare la nuova flash-fic!

Alla prossima;)

 

 

   
 
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