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Autore: Aching heart    24/11/2013    4 recensioni
Tu hai sentito te stessa sgretolarti, tu hai avvertito il dolore di ogni crepa, ad ogni incrinatura a te si è mozzato il fiato. Tu hai sentito il rumore, lo stridio della pietra contro il vetro, l'esplosione di ogni frammento di te. Gli altri no.
Perché tu sei solo un'ombra, e le ombre non fanno rumore.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Thoughts of mine - Frammenti di una favola triste'
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Tu sei un’ombra silenziosa e solitaria, scivoli sui profili delle case, sulle strade, ti confondi fra la gente, passi inosservata.
Chi presta attenzione ad un’ombra?
Ascolti tutto e tutto vedi, ma nessuno vede te. Sei invisibile finché tu stessa non ti palesi.
Tu non soffri la solitudine, te ne ammanti, in cerca di protezione, come se fosse la tua armatura. La solitudine è un gelo che ti entra dentro, fin nelle ossa, e quando diventa parte di te non c’è modo di mandarla via. E per questo hai sempre freddo, non c’è nulla che possa riscaldarti, e le tue mani di tenebra sono sempre gelide.       La solitudine è un gelo che ti rende insensibile a tutto, e ti accompagna ovunque vai, come se fosse la tua ombra. L’ombra dell’ombra.
Credevi che nulla ti avrebbe toccato, che nulla sarebbe stato più subdolo e pericoloso dell’ombra che sei e del freddo artico che ti porti dentro, ma qualcosa è riuscito a scalfire la tua armatura. Una speranza, forse. La speranza di non essere più sola e di trovare un fuoco tanto intenso da sciogliere le desolate lande ghiacciate della tua anima. Una speranza che ti è stata donata e poi portata via. Quella speranza è stata come una pietra catapultata contro una superficie di specchi, e tu, fredda, silenziosa, distante, morta, sei tu lo specchio.
Qualcosa dentro di te si è incrinato, di più, sempre di più. La ragnatela di crepe si è allargata sul vetro, inesorabile, e tu sei andata in pezzi con un fragore di cristallo che si schianta in terra. Eri certa che stavolta se ne sarebbero accorti, che avrebbero sentito il fracasso di te che ti frantumavi: come avrebbe potuto essere altrimenti? Per te è stato assordante.
Eppure ti sei guardata intorno e hai visto che nonostante tutto nessuno si è voltato verso di te,  nessuno si è accorto di niente, neanche degli affilati frammenti di vetro che sono schizzati nell’aria, e allora hai capito. 
Tu hai sentito te stessa sgretolarti, tu hai avvertito il dolore di ogni crepa, ad ogni incrinatura a te si è mozzato il fiato. Tu hai sentito il rumore, lo stridio della pietra contro il vetro, l'esplosione di ogni frammento di te. Gli altri no.
Perché tu sei solo un'ombra, e le ombre non fanno rumore.

Ma aveva un cuore, quell'ombra, e non poteva amare.
Luigi Pirandello
 
   
 
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