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Autore: Fair_Ophelia    28/11/2013    1 recensioni
Cosa accade quando manca il dialogo in una famiglia, o non si riesce a realizzare? Quando i membri sono totalmente diversi tra di loro? Si creano paradossi e pensieri inconcepibili, si scoprono aspetti che neanche si immaginano: scoprite i pensieri di una madre di famiglia a cui gli altri membri riservano numerose sorprese e le sue reazioni tragicomiche!
Per chi vuole tuffarsi in uno stile di vita completamente estraneo al proprio e conoscere una mentalità che a molti sembra inconcepibile, ma è ben radicata in molte zone del nostro Paese.
Per chi vuole farsi una risata, o per adolescenti incompresi, perché sappiamo fare uno sforzo di volontà verso le persone che più ci sono vicine e più sembrano estranee.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rieccomi :) avrei aggiornato volentieri ieri se l'editor non mi avesse cancellato tutto... Lasciamo stare >.> grazie infinite ad Alessia La Poetessia e IMmatura per le loro recensioni... Have your say and enjoy! ^^

 

2-Domenica

Roccamontepiano, luglio 2006. Come ogni domenica sera ci rechiamo a casa di mia madre.
-
Ue’, Margheri’! Gna sti’?
-Eh, sto bene, ma’. Tu?
-Insomma… Mi fa male la schiena, oh, la schiena!-
È vecchia, mamma, ma neanche troppo e tutto sommato se la cava bene: è attiva e ogni anno si veste con gli abiti contadini tipici per la festa della Rocca, una tradizione di cui tutto il paese va orgoglioso. Anch'io ho partecipato diverse volte, ma ora le gambe non sostengono più lo sforzo di camminare tutto il giorno con un canestro di fiori di carta in testa... Potrei prendere parte se mi aiutasse mia figlia Laura, di nove anni, ma lei detesta la festa e non sopporta l’idea di vestirsi per quell’occasione. Io non capisco: come fa a non apprezzarla?! Quando fa così è proprio una streghetta.
Mamma si porta una mano sui reni e cammina lentamente verso la cucina, dove sta cuocendo delle nevole. Sicuramente le sta facendo per la festa del paese, sono i dolcetti tipici abruzzesi e non possono mancare in un'occasione del genere.
-Ciao nonnina!- Eccola, è entrata anche Laura. –Ciao nonna…- Ed è entrato anche Riccardo, l’ometto della casa, di appena un anno più grande della sorella, seguito da Antonio. Lui sì che è un bravo bambino: quest’anno si vestirà anche lui per la festa. Sono così orgogliosa di lui!
Loro tre chiacchierano con papà che ho salutato prima, io rimango con mia madre che versa un mestolo di impasto di farina, latte, uova e zucchero nell’apposito stampo di ferro.
-Dopo ti devo far misurare una gonna.- Mentre parla non distoglie l’attenzione dallo stampo sul fornello, mentre lo gira aiutandosi coi manici. –A me non sta bene, provala tu.- Che bello! È tanto che non compro qualcosa, non esco quasi mai di casa e quando lo faccio non riesco mai a trovare niente di adatto…
Dopo aver tolto la nevola dal ferro e averla messa a raffreddare su un piatto mi porta in camera. Sul letto c’è una bella gonna blu, piuttosto lunga, con ricci sul bordo. È proprio quella che fa al caso mio!
-L’ho presa al mercato- mi sorride mamma. –Dai, provala…- Tolgo i pantaloni e la infilo subito, entusiasta. Starebbe proprio bene con quella canottiera blu con le perline, penso mentre tiro la cerniera un po’ difettosa. Farei un figurone… Tiro e tiro, ma non si chiude. È lunga al punto giusto… Ma la cerniera mi impedisce di continuare a sognare. Distendo il tessuto, provo a farla scorrere piano, poi con una botta secca, ma la zip non si decide a salire. Lentamente fa capolino nella mia mente l’idea che non mi stia bene.
Assurdo. Ho sempre indossato abiti simili. Eppure ora e solo ora noto una pancia un po’ cresciuta rispetto agli anni passati. Come ho fatto a diventare così? –Oh, no…- riesco solo a dire. Guardo un po’ delusa mia madre. –Toglila, non puoi farci niente… Te ne prenderò una più larga.- Annuisco e me la sfilo. Tanto non me la sarei messa comunque, troppo scura e troppo lunga.
Gliela do e ci dirigiamo in cucina. –Cosa stavate confabulando in camera?- fa Antonio vedendoci arrivare.
-Niente.- NON deve venire a sapere questa cosa o me la rinfaccerà a vita.
-Si è provata una gonna ma non le sta bene.- Grazie infinite mamma. Parte la lezione di scienze.

-Questo è perché stai mettendo su chili, visto? E sai cosa devi fare per smaltire? Ogni giorno esci e fatti qualche chilometro di corsa come me… Di corsa o a passo veloce, per rivitalizzare la circolazione.- Ma sentilo, il professore d’università. Certo io non devo cucinare per tutti, pulire casa e badare a due bambini. –E devi evitare gli zuccheri, quindi i dolci, la pasta in eccesso e il sale, che trattiene i liquidi. Devi abituarti a mangiare senza sale. Guarda come ti sei ridotta!-
Lo odio. Lo odio con tutta me stessa. Non capisce che mi sta facendo male?! Che ho bisogno di essere consolata e non ripresa, che ho bisogno di... di amore?! Che razza di uomo ho sposato?! Cerco conforto nei visi degli altri, ma paiono tutti assorti nell’ascoltare il suo discorso.
-Ha ragione, mamma’, a di’ magna’ di meno!- No, ti prego mamma, non cadere anche tu nella sua trappola…. Non farti abbindolare…
-E che succede se uno diventa troppo grasso?- Ecco, anche Laura si è bevuta tutto quello che ha detto. Ma di lei non mi sono mai fidata, si vede che adora Antonio.
-Ti possono venire malattie alle vene o al sangue. Può salire la pressione. Può venire il diabete…- Basta, non ne posso più! Perché tutte a me? Perché tutti gli altri sono felici come sono, e io ricevo una montagna critiche per ogni cosa che faccio?
-Io purtroppo ce l’ho-, fa con la sua voce dolce papà. Lui non è affatto in sovrappeso, anzi, è quasi pelle e ossa, ma l'ha ereditato. Si alza lentamente per andare a prendere la tovaglia. –Dai, apparecchiamo la tavola e mangiamo.
Io, mamma e Laura obbediamo in silenzio; mamma porta una padella di melanzane ripiene in tavola mentre Antonio accende il televisore. Stanno passando la sigla finale di una delle telenovelas che seguo. –Oh no, dovevo guardare questo…
-Se al posto di guardare “Eterni amanti” corressi, ora saresti un’agonista… E poi dura un’ora e mezza, hai voglia a macinare i chilometri!
Chi più chi meno scoppiano tutti a ridere, e più le risa si fanno rumorose più sento la mia dignità cadere a pezzi. Ora basta! Ma possibile che sia così cinico?!
-Ma come faccio a correre? Ho bisogno delle scarpette, e poi devo badare alla casa…
-Come ce la fanno tutti gli altri ce la fai anche tu.- Quanto la fai facile. Sei distante… Amore. Dov’è finito l’uomo che mi teneva stretta e con cui danzavo pochi giorni prima del nostro matrimonio?
Non merita neanche una risposta. Mentre lui parla del cibo speciale per la corsa che ha comprato –porcherie come fichi secchi o bevande che danno sostanze, o qualcosa di simile- la televisione colpisce la mia attenzione.
-…e non è stato ancora trovato il corpo. Era una ragazzina bella e sorridente, in piena adolescenza, probabilmente rapita e stuprata violentemente da uomini che l’hanno attirata con l’inganno; e lei, troppo buona e ingenua per diffidare, è caduta nella loro trappola.- I miei occhi bevono le immagini di strade buie illuminate dalle torce dei carabinieri, foto di giovani scomparse, uomini e donne che piangono davanti a una telecamera e si voltano senza riuscire a parlare, e più immagini ingurgitano più vorrebbero distogliersi, e più vorrebbero distogliersi più rimangono fissi sullo schermo. Notizie di questo tipo tolgono anche la voglia di uscire di casa. Come si fa a stare al sicuro quando assassini e pazzi maniaci di ogni tipo ti aspettano proprio dietro l’angolo? Non ci si può fidare più di nessuno. Ma non ho paura per me, ho paura per Laura e Riccardo: quando inizieranno a spostarsi da soli come faranno? E quando usciranno la sera, a sedici anni? Non voglio pensarci! Guardo il mio bambino che in questo momento sta prestando un orecchio alla televisione e uno alla conversazione che si sta tenendo tra la mamma e Laura.
-Ma perché non ti vuoi vestire per la festa, nonni’?
-Perché no! Perché non mi piace!
-Guarda che ti danno tanti dolcetti se lo fai.
-I dolcetti me li dai tu lo stesso, senza che cammino tutto quel tempo.- Ha sempre la risposta pronta, ‘sta bambina. Sono proprio curiosa di vedere come finisce.
-E poi fai… che è, come si chiama? Ka-ra-tè? Pugni e calci! Non potevi imparare a ballare come tutte le altre?
-Io odio ballare.
-E poi quand ti fi lu spos coma fi?
-Eccola, è arrivata anche stavolta alla questione di vitale importanza per lei: maritare i nipoti!- Tutti trattengono a stento l'ilarità.
-Uff! Almeno mettiti gli orecchini!
-No!
-Ma se sembri un maschio!
-Meglio maschio che con le orecchie con il traforo del Gran Sasso!
Le risate di Antonio e papà sono idescrivibili. Io non so davvero come faccia Laura a uscirsene con certe frasi… Almeno quando lei en mamma litigano non lo fanno sul serio: eccole infatti che si sganasciano dalle risate con gli altri.

Questa è solo una delle domeniche che ho passato in questi ventitré anni di matrimonio, ma sono state tutte simili, se non peggiori. Forse avrei dovuto… Avrei potuto… Be’… Cosa potevo fare con quelle tre persone che hanno preso al propria –insensata- strada? E adesso cosa mi ritrovo? Un marito che mi ignora, mi dà lavoro da fare ed esce a fare l’allegro podista con gli amici, vantandosi delle sue conoscenze, che lo fanno apparire così adorabile ma mascherano il suo vero essere; una figlia sedicenne che gioca a fare la moglie con un uomo a centinaia di chilometri da lei, che ha visto tre volte in vita sua, e si sta allontanando sempre di più da me, abbindolata da un probabile maniaco come lo sono stata io da suo padre; un figlio diciassettenne di cui non so niente. Va a scuola prendendo ottimi voti –come la sorella del resto-, esce ogni tanto con gli amici, gli piacciono gli sport, passa ore davanti al computer e alla tv ma è alto e magro. Lui sì che è un bravo ragazzo, solo un po’… Intontito, ogni tanto non capisce quando gli dico di fare qualcosa, forse perché ha poca pratica con la cucina e i lavori domestici. Cercherò di avvicinarmi a lui il più possibile… Invece penso che per Laura non ci sia più niente da fare. Che rabbia…

 

 

 

NdA

Bene, ora sappiamo qualcosa di più di Margherita e dei cambiamenti annunciati nel capitolo precedente... Nel prossimo un focus sul rapporto con Laura :) a presto gente!

   
 
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