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Autore: aka_z    04/05/2008    13 recensioni
Piccola flashfic leggera e senza impegno.
L desidera ardentemente abbracciare Light, un impulso forte che non riesce a contrastare.
Asseconderà il suo istinto o prevarrà ancora una volta il suo Io razionale?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: L, Light/Raito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok sono pazza, ma solo un pochino.
È la fan fiction più assurda e priva di senso che io abbia mai scritto quindi siete avvisati, se doveste decidervi  a leggerla, sappiate che accettate tacitamente la sua incoerenza. Prendetela come una lettura leggera e senza impegno, ok? … è frutto di un sogno, questo dovrebbe spiegare perché sia così assurdamente inconcludente.


AVEVO  VOGLIA  DI  ABBRACCIARTI:

Avevo voglia di abbracciarti. Di sentire il tuo profumo inebriante, di poter saggiare la consistenza della tua carne, la morbidezza della tua pelle.
Semplicemente avevo voglia di abbracciarti.
Non so perché, non ne avevo mai avuto bisogno prima d’ora; un bisogno così reale, così intenso, così palpabile.
Avevo voglia di abbracciarti, punto.
Non aveva importanza chi fossi in quel momento, se Kira, Light o il figlio dotato del sovraintendente Yagami.
Avevo voglia di abbracciarti, ora.
Ti vidi con la coda dell’occhio, seduto su quella poltrona. Gli altri membri del quartier generale erano immersi nel proprio lavoro.
Solitudine, istinto, amore? Questo non seppi dirlo, fatto sta che avevo voglia di abbracciarti.
Mi alzai dalla sedia rossa su cui ero seduto e camminai piano verso di te, con la mia classica andatura un po’ ricurva.
Mi fermai di fronte alla tua poltrona scura, privandoti parzialmente della luce del giorno e tu sollevasti il tuo sguardo su di me, sorpreso direi.
<< Forse non ti piacerà >> dissi << ma non importa >>
Avevo voglia di abbracciarti…
Misi il piede destro sulla poltrona, fra la tua coscia  ed il bracciolo.
… ne avevo una voglia matta…
Poggiai la mano destra sullo schienale, vicino alla tua testa.
… stavo impazzendo.
Feci leva sulla caviglia e un attimo dopo ti stavo abbracciando, come desideravo.
Accucciato sulle tue gambe, le braccia incrociate attorno al tuo collo profumato.
Ti stavo abbracciando.
E fu il paradiso.
Mi rilassai su di te, poggiando il mento nell’incavo della tua spalla e chiusi gli occhi.
Ero felice.
Non conosco il motivo, né so perché lo feci, ma sapevo che non me ne sarei mai pentito.

Non so cosa ti spinse a farlo, ma tu, dopo un attimo di smarrimento, rispondesti al mio abbraccio, serrando le tue forti braccia attorno alla mia schiena.
Probabilmente anche questo faceva parte del tuo piano infinito per portarmi alla rovina, ma ti giuro, al momento era l’ultimo dei miei pensieri.
Con i tuoi capelli luminosi a solleticarmi il viso, con il tuo corpo premuto contro il mio, con il tuo calore che attraversava i miei vestiti eccitandomi oltre ogni limite, posso assicurarti che non mi importava affatto.
Ti strinsi ancora più forte, come a non volermi più staccare da te e pensai che non avrei più avuto bisogno di niente. Sarei morto felice.

Una voce fastidiosamente acuta giunse alle mie orecchie, impedendomi di ascoltare il tuo respiro.
Cercai di scacciare via quel suono irritante, accarezzando piano i tuoi capelli alla base del collo e sospirai… Dio sì, era questo ciò che volevo!

<< Ryuuzaki scendi subito da Light! >> urlò Misa isterica.
<< Light è di Misa! Scendi pervertito! Lo sapevo io che eri dell’altra sponda! >> gridò stringendo i pugni.
Ma né io né Light sciogliemmo il nostro abbraccio, anzi, si faceva più profondo e intenso, ogni minuto di più.
Era bello per una volta fare semplicemente ciò che sentivo, senza chiedere il permesso alla mia razionalità. Era una sensazione sconosciuta e temibile, ma decisamente intrigante e non me ne pentii.
Quando sentii la tua mano calda infilarsi tra i miei capelli, sorrisi, e mi abbandonai completamente a te.
Avevo voglia di abbracciarti, ma non sapevo che questa sarebbe stata la cosa più geniale che il mio straordinario intelletto avesse mai concepito.

                                                                                                                                                      FINE



NOTE POST-LETTURA: senza impegno ricordate? Lettura leggera-leggera, senza senso e senza pretese.
Tutto il contrario di Death Note per l’appunto, ma si sa, all’ispirazion non si comanda.
Fatemi sapere se avete gradito almeno un po’ e se l’ “esperimento” (meglio chiamarlo così) può considerarsi passabile o devo catalogarlo come “ibrido immondo”.
 

                                                                                                                                                       Aka_Z
  
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