Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica
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Autore: Gwen Chan    29/11/2013    2 recensioni
Noi siamo le streghe. Siamo quelle che portano la disperazione. Siamo quelle da uccidere.
Noi eravamo ragazze piene di speranza. Eravamo fiori appena sbocciati.
Noi eravamo contadine e principesse. Avevamo sogni che sono stati spazzati via.
Siamo state generose ed egoiste.
Noi eravamo come voi.
Noi siamo le senza nome.
Noi siamo quelle che sono state ingannate.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A chi vive ancora
 
Strega. Sono una strega. Non ancora trasformata e già sono una strega.
Mi hanno sbattuta in prigione, hanno tagliato la mia bella chioma castana, hanno bruciato la mia veste. Non era un abito ricco, ma era il mio, cucito con pazienza e amore. La corda ruvida mi sega i polsi.
 
Intrecciavo ghirlande di fiori per il Calendimaggio e il pizzicore della camomilla mi faceva starnutire. Danzavo leggera alle fiere di paese, volteggiando in mezzo ai giovanotti.
Stamattina il prete è venuto a trovarmi. Faceva freddo e il suo crocefisso pareva quasi ipnotico.
Non ho potuto confessare il mio peccato.
Batte violentemente il cuore, pulsa di paura contro la pietra cristallina che una volta mi pareva un dono di Dio.
Dov'è Dio, ora? Perché non mi salva? Perché ora sono qui pronta a essere bruciata? Eppure non ho fatto nulla di male.
Vedo solo il Demonio che ghigna tra i denti affilati dell'Incubator.
Strega, sono una strega che lavorava in un'erberia e assisteva la madre levatrice. Mia madre era una donna buona. Vivevamo in una coppia di stanze sopra la bottega dello speziale, mio zio, stanze che profumavano di salvia e rosmarino. C'erano trecce d'aglio appese alla porta. Infilavamo sacchetti di lavanda nelle lenzuola fresche di bucato.
Vedevo i bambini nascere, li sentivo urlare ancora coperti di sangue e molti li seppellivo prima che avessero assistito all'intero ciclo delle stagioni. Quei corpicini non erano pronti per essere accolti dalla terra. Giusto il tempo per il battesimo e già una croce segnava il loro passaggio mortale.
Strega, ora che il fumo mi soffoca, ora che le tenebre mi avvelenano.  Il sale delle lacrime brucia sulle labbra.
Desiderai che i miei piccini non morissero, volevo che crescessero sani e forti. La gioia brillava negli occhi di quelle giovani madri con i loro piccoli attaccati al seno. Allora fui davvero felice.
A volte mi capitava di piangere di paura se una strega si dimostrava troppo forte, ma la fede non mancava mai di sorreggermi. Stranamente non mi sentivo mai sola. Credevo di poter salvare tutti. Invece la gente ritrovandosi con troppe bocche da sfamare alla fine mi ha accusato di magia nera. Ho compreso che alcuni devono morire perché altri possano sopravvivere. Il nostro cibo, tanto faticosamente coltivato, non è sufficiente. Mamma è stata uccisa da due uomini mascherati che hanno distrutto la nostra bottega. Ho trovato zio impiccato nella foresta. Strega, urla la folla.
Strega, strega, strega.
Ed io, io che volevo solo essere utile, che ridevo al balcone e la domenica andavo a messa, mi sento così triste. Tutto si confonde nella cenere.
 
Non bastano le preghiere sulla piazza, dove sull’ombra del massacro ancora aleggia un nero ricordo.
 
Note: Quasi un mese è passato dall’ultimo aggiornamento. Uhm, il tempo scorre in fretta e mi scuso per essere così in ritardo, considerando il fatto che avevo i capitoli pronti. Comunque, questo è lievemente più corto degli altri, ma spero che questo non ne infici la qualità.
Enjoy
   
 
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