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Autore: VanityStockJeibii    29/11/2013    1 recensioni
Cosa succederebbe se tuo fratello si innamorasse di te? E se un ragazzo in vacanza nella tua città ti piacesse da star male e alla fine ti scaricasse senza spiegazioni?
E' la storia di Hayley Jay Williams, nata a Miami e finita a Londra a causa della separazione dei suoi genitori.
"Se avessi saputo tutto questo all'inizio, non avrei mai seguito mia madre, lo giuro!"
In questa storia oltre a Justin, sono presenti anche i One Direction, visto che il fratellastro della protagonista Hayley Jay Williams sarà proprio Harry Styles. Justin comparirà non prima del 3-4 capitolo.
Pagina Facebook: http://www.facebook.com/NeverLetYouGoFanfiction?fref=ts
Trailer FF: http://www.youtube.com/watch?v=Ug4KpYtvhy0
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Triangolo
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-“Auguri!” Avevano urlato i miei amici e mio padre.
Era il giorno del mio compleanno e mi avevano organizzato una festa a sorpresa, anche se avevo espressamente chiesto di non fare nulla. C’erano Justin, Jamie, Faith e mio padre. Beh, la lista degli invitati non era molto lunga ma a me andava più che bene. Come si sol dire, pochi ma buoni!
Erano tutti disposti attorno al tavolo apparecchiato con delle trombette che creavano un frastuono incredibile e urlavano contenti. Sorrisi per la sorpresa, sapevo che non mi avrebbero mai dato ascolto e dovevo ammettere che la cosa mi fece piacere. A turno vennero ad abbracciarmi e io ricambiai i loro abbracci con un sorriso smagliante in volto. Era davvero una bellissima giornata, come d'altronde quelle precedenti. Da quando Kelly era andata via, quasi due settimane prima, si respirava tranquillità e serenità. Louren sentendosi abbandonata da sua cugina, aveva smesso di infastidirci, anche se le occhiatacce non erano cessate. I ragazzi avevano passato la semifinale, ero davvero fiera di loro e tra tre giorni saremmo partiti per sostenerli nella competizione più importante, la finale. Quella mattina non ero andata a scuola e poco prima di pranzo avevamo avuto una videochiamata nella quale mi avevano cantato ‘tanti auguri’ ed io mi ero complimentata con loro per l’ottimo risultato ottenuto nell’ultima gara. Mi mancavano tantissimo ed ero eccitata solo all’idea di poterli rivedere in carne ed ossa.
A distrarmi dai miei pensieri fu Jamie che mi trascinò fino al tavolo e mi fece sedere. Mio padre tirò fuori dal forno delle pizze e Justin prese degli stuzzichini dal frigorifero, sicuramente preparati da loro. Dov’ero io mentre a casa accadeva tutto questo? Semplice. Dopo aver acquisito un po’ più di pratica con la chitarra, avevo deciso di cominciare a studiare pianoforte, il mio strumento preferito. Con Justin non ci riuscivo perché ci distraevamo ogni due minuti, così avevo convinto mio padre ad iscrivermi ad un corso nel conservatorio di Miami. La mia vita non poteva procedere meglio di così.
-“Allora, cosa ne pensa la festeggiata di questa sorpresa?” Mio padre sorrise scoccandomi un bacio sulla guancia.
-“E’… E’ davvero tutto stupendo! So che avevo detto di non volere nulla per il mio compleanno e che non volevo festeggiare, ma devo ammettere che mi ha fatto davvero piacere. Forse infondo non sono poi così matura da rinunciare a questi piccoli festeggiamenti.” Sorrisi di rimando a mio padre.
Ed era vero. Infondo che fretta c’era di crescere quando avevamo tutta la vita davanti?
-“Guarda che il compleanno non è una festa per bambini. Noi festeggiamo perché oggi sono diciotto anni che il cielo ci ha regalato la bellissima stella che sei.” Ed ecco che mio padre partiva con le sue frasi poetiche.
Sorrisi e cercai di trattenere le lacrime di commozione. Ero circondata da persone fantastiche che mi volevano bene ed era tutto ciò che desideravo dalla vita. Ad impedire alle mie lacrime di scendere ci pensò il campanello. Tutti si ammutolirono e mi sorrisero. Avevo come l’impressione che la sorpresa non fosse ancora terminata. Guardai il tavolo e solo allora notai che era apparecchiato per sette, mentre noi eravamo solo in cinque.

Chi potrebbero mai aver invitato? Perché non vai ad aprire e magari trovi subito una risposta? E perché tu non sparisci e non mi lasci in pace almeno il giorno del mio compleanno? Ehi, guarda che è anche il mio compleanno e ti ricordo che non mi hai ancora fatto gli auguri! Guarda che neanche tu li hai fatti a me! Beh, auguri! Auguri anche a te, e ora sparisci!

Mi avviai verso la porta con la fronte aggrottata, non riuscendo minimamente ad immaginare chi potesse essere. Quando aprii la porta, il cellulare mi cadde di mano e le lacrime cominciarono a scorrere libere sulle mie guance. Non potevo crederci, non mi sarei mai immaginata che sarebbero davvero venuti solo per il mio compleanno.
-“Mamma! Des!” Mi gettai tra le loro braccia piangendo di felicità mentre loro mi stringevano forte ridendo e facendomi gli auguri.
Mio padre, Justin, Jamie e Faith erano dietro di me che sorridevano felici per la scena. Solo allora mi ricordai quanto potesse essere difficile per mio padre quella situazione e mi voltai subito verso di lui che mi fece segno che andava tutto bene con la mano, sorridendo. Feci entrare Des e mia madre e li trascinai in cucina per le braccia, ero così felice. Adesso era davvero una giornata perfetta.
**
-“Tanti auguri a te. Tanti auguri a te. Tanti auguri felici, tanti auguri a te!” Mi cantarono tutti questa canzoncina mentre mio padre arrivava con la torta illuminata dalle candele che formavano il numero diciotto.
La torta era bellissima. Era tonda, completamente ricoperta di pasta di zucchero fucsia. Era piena di note di ogni genere, tutte nere e sopra c’erano un microfono e uno spartito di pasta di zucchero. La cosa che più mi fece emozionare era che sullo spartito c’era scritto il titolo della prima canzone che avevo scritto.. “I hope you find it”.
Tutti applaudivano felici e mio padre mi scattava delle foto mentre tutta emozionata, guardavo la torta.
-“Dai spegni le candele ed esprimi un desiderio!” Mi incitarono Jamie e Faith.
Sorrisi ed annuii decisa pensando a cosa potessi esprimere. Solo un desiderio era degno e meritava di essere espresso al momento e sapevo benissimo quale.

'Desidero con tutto il cuore che i ragazzi abbiano successo e realizzino il loro sogno più grande, sfondare nel mondo della musica!'

Chiusi gli occhi sorridendo, pensando al mio desiderio e subito dopo li riaprii soffiando sulle candele.
**
Dopo aver mangiato la torta, era ormai giunto il momento di scartare i regali. Il primo fu quello di mio padre. Era un pacchettino piccolo ma sapevo che ciò che c’era lì dentro mi avrebbe fatta scoppiare di felicità. Aprii piano il pacchetto, sentendo l’eccitazione salirmi dentro e quando vidi cosa mi aveva regalato, lanciai un urlo di felicità correndo ad abbracciarlo. Mi aveva regalato degli orecchini a forma di note musicali ed erano bellissimi, in argento. Poi fu il momento del regalo di Faith e Jamie. Mentre mi porgevano il pacco a dir poco grande che avevo di fronte, continuavano a ridere cercando di trattenersi e la cosa mi fece insospettire. Guardai con attenzione quel pacco e non capii cosa potesse avere di strano. Era incartato, era grande, aveva.. Oh no… Aveva una fessura dove avrei dovuto infilare la mano ed è lì che cominciai a capire cosa avevano combinato. Justin si passò una mano tra i capelli in modo talmente sexy che non mi resi neanche conto che quelle due traditrici mi avevano infilato la mano della scatola fino a quando non sentii una sensazione di bagnato e viscido sulla mano. Lanciai un urlo schifato e cercai di uscire la mano senza successo. Le ragazze mi tenevano il braccio dentro e ridevano.
-“Fidati, ne vale la pena! Il regalo è qui dentro ma devi trovarlo!” Ridevano loro.
-“Ma che schifo! Ragazze questa ve la farò sicuramente pagare!” E loro continuavano a ridere senza sosta.
In quella scatola c’era di tutto. A partire dalla schiuma da barba a finire con del detersivo per piatti e capelli. Cercai di muovere la mano più velocemente possibile con la faccia schifata, sperando di trovare il mio regalo prima di vomitare. Sentii qualcosa tra le mani, sembrava un pezzo di carta e aggrottai la fronte alzando lo sguardo verso di loro in totale confusione.
-“Dai, muoviti!” Mi incitarono a tirar fuori ciò che avevo trovato.
Quando tirai fuori la mano ero ancora più confusa. Era una busta da lettera rosa avvolta della pellicola trasparente per impedire che si bagnasse. Tolsi la pellicola e aprii la busta sotto gli occhi curiosi di tutti e quando mi resi conto di cosa fosse, tirai un altro urlo. Tra le mie mani tenevo quattro biglietti per il concerto del mese prossimo di Demi Lovato. Non potevo crederci. Abbracciai le mie amiche, stringendole forte e poi diedi loro un assaggio della mia vendetta, pulendomi il braccio addosso a loro. Inutile dire che cominciarono ad urlare schifate da ciò che loro stesse avevano creato, mentre io me la ridevo sotto i baffi e gli altri ridevano fragorosamente.
-“Adesso tocca a me!” Esordì Justin tutto sorridente.
Mi porse una busta simile a quella che avevo trovato nel pacco delle ragazze e la mia curiosità crebbe a dismisura. Ultimamente i pacchi più piccoli contenevano le sorprese più grandi. L’aprii velocemente e con emozione, ne tirai fuori una lettera che diceva che avevo accesso illimitato al Criteria Recording Studio, niente di meno che il più importante studio di registrazione di Miami. I miei occhi si riempirono di lacrime e senza emanare neanche un solo fiato, mi buttai tra le braccia del mio ragazzo piangendo di felicità. Potevo solo immaginare quanto avesse speso per potermi fare un regalo del genere. Ricordo che al Criteria ogni registrazione veniva a costare sui cento dollari. Ci misi un po’ a calmarmi, era stata davvero una sorpresa gigantesca e soprattutto speciale. Quando smisi di singhiozzare, Des e mia madre mi si avvicinarono sorridendo e mi porsero una scatola come quella delle collane, in velluto blu. Subito cominciai a farmi strani film in cui mi avessero regalato chissà quale gioiello e storsi il naso perché mia madre sapeva che non amavo particolarmente gli accessori sfarzosi. Accettai comunque la scatola e l’aprii.
Storsi la testa di lato in completa confusione. La scatola conteneva una chiave. Alzai lo sguardo verso di loro e cercai di capire a cosa servisse.
-“Dai, indovina a cosa ti serve quella chiave!” Mi incitò mia madre sorridendo ampiamente.
Tornai con lo sguardo alla chiave e notai qualcosa a cui prima non avevo fatto per niente caso. Il ciondolo attaccato alla chiave era il marchio della Honda e lì il cuore cominciò a martellarmi nel petto all’impazzata. Alzai lo sguardo di scatto verso mia madre e Des e loro sorrisero quasi elettrizzati mentre le ragazze mi incitavano ad uscire di casa. Corsi velocemente nel vialetto e mi bloccai all’improvviso con la bocca spalancata per lo stupore. Di fronte a me c’era una Honda S660 Concept bianco perla, con un gigantesco fiocco rosso sopra.
-“Oh mio dio!” Urlai correndo verso l’auto completamente scioccata.
Passai la mano sullo sportello del guidatore e poi mi voltai verso mia madre, completamente senza parole.
-“Allora?” Mi incitò lei sorridendo.
-“E’… E’ bellissima! Non so che dire, io… Oh mio dio!” Continuavo a guardare quell’auto non riuscendo a realizzare che fosse davvero mia. Era una cosa troppo surreale.
-“Vi sarà costata tantissimo, voi siete pazzi!” Dissi senza togliere gli occhi da quella meraviglia.
Loro mi guardarono sorridendo e Faith e Jamie corsero urlando ed entrarono in macchina. Le guardai ridendo e scossi la testa.
-“Dai, andiamo a fare un giro! Voglio vedere finalmente la mia migliore amica guidare la sua auto e non quella di qualcun altro!” Disse Jamie elettrizzata.
I miei acconsentirono e dopo che anche io e Justin fummo saliti, accesi il motore e cominciai a guidare senza una meta precisa. Quell’auto era bellissima ed era una decappottabile. Le ragazze dietro di me urlavano elettrizzate e io e Justin ridevamo di gusto. Il compleanno migliore di sempre.
**
Tre giorni dopo…
 
-“Faith, hai preso tutto? Non voglio tornare indietro un’altra volta!” Dissi riferendomi a Jamie.
Tra un paio d’ore avremmo avuto il volo per Londra e Jamie mi aveva fatta tornare indietro tre volte perché si era dimenticata la piastra, il beauty e anche il biglietto aereo.
-“Si, tranquilla! Ho controllato tipo cinque volte da quando mi hai chiamata mezz’ora fa dicendo che stavate arrivando!” Disse lei salendo in macchina mentre Jamie si lamentava dicendo che non era colpa sua.
-“Già, devi scusarmi. Ma qui oggi c’è gente che sta cercando di sabotarci il volo!” Dissi ridendo.
Accesi il motore e tutti insieme ci dirigemmo verso l’aeroporto di Miami. Mia madre e Des erano partiti il giorno dopo il mio compleanno per sistemare la casa per il nostro arrivo ed io ero super elettrizzata perché avrei rivisto i ragazzi.
Una volta sull’aereo, prendemmo posto. Io e Justin eravamo seduti insieme e Jamie e Faith erano subito dietro di noi. Per la prima volta il viaggio lo passai ridendo e scherzando e non in silenzio come al solito. Così il tempo passò in fretta e senza accorgercene ci ritrovammo ad atterrare. Appena misi piede sul suolo Londinese sentii come se mi fosse sempre mancato un pezzo e ora il puzzle fosse completo. Ormai Londra era la mia seconda casa e anche se ero tornata a Miami perché era lì che volevo stare, non avrei mai rinunciato a Londra. Se ci fosse stato un modo per unire le due cose, lo avrei fatto subito.
All’uscita dell’aeroporto c’era l’autista di Des, purtroppo loro non erano potuti venire perché erano ancora impegnati con i preparativi in casa. Non avevo ancora capito perché ci stessero mettendo così tanto, infondo avremmo dormito in camera mia, magari con qualche brandina qua e là o avremmo rubato la camera di Harry visto che non c’era. Mentre io mi perdevo nei miei pensieri, arrivammo a casa e quando scesi dalla macchina tirai un urlo di felicità. Aspettai che anche gli altri fossero scesi e insieme ci dirigemmo sulla soglia di casa. Suonai il campanello tutta sorridente e appena mia madre venne ad aprirmi, lasciai le valige e le saltai al collo abbracciandola felice.
-“Tesoro, anche io sono contenta di vederti ma così mi uccidi!” Disse lei ridendo.
La lasciai andare e lei ci invitò ad entrare. Des ci raggiunse e dopo esserci salutati, ci aiutò con le valige. Fu lì che capii perché ci avessero messo tanto a prepararci la camera. Non era più una camera ma le camere!
Mia madre con l’aiuto di Des aveva trasformato due delle stanze inutilizzate della casa in due bellissime camere degli ospiti con arredamento e tutto. La camera di Justin era infondo al corridoio del primo piano con un bellissimo letto matrimoniale, una tv a schermo piatto fissata al muro, un armadio a muro e la finestra che dava alla piscina scoperta. La camera delle ragazze invece era accanto alla mia ed era più spaziosa di quella di Justin. C’erano due letti matrimoniali sul lato destro con i comodini accanto e a sinistra c’era la tv come in camera di Justin e due scrivanie. Poi sempre a sinistra, come in camera mia, c’era una cabina armadio abbastanza grande per contenere i vestiti di quelle due pazze. Mentre loro si sistemavano nelle loro stanze, io mi trovai davanti alla porta di camera mia. La guardavo e il mio cuore accelerava i battiti dall’emozione. In quella camera ci avevo praticamente vissuto ed era sempre un’emozione tornarci dopo tanto tempo. L’aprii senza esitazione e i ricordi mi invasero facendomi brillare gli occhi. Era tutto al proprio posto, niente era stato spostato o toccato se non per pulire e io mi guardai intorno felice come non mai.
**
-“Allora, avete fatto buon viaggio?” Domandò mia madre mentre pranzavamo.
-“Oh, si! Ci siamo divertiti tantissimo, specialmente quando Faith ha chiesto alla hostes di portarle le noccioline!” Cominciai a raccontare io mentre la diretta interessata nascondeva la faccia con le mani.
-“In pratica era il quarto pacco che le chiedeva e quella poveretta dopo aver fatto avanti e dietro per quattro volte solo per lei, le aveva risposto che avrebbe dovuto aspettare un po’ perché altrimenti avrebbe finito tutte le scorte e gli altri passeggeri non avrebbero potuto neanche assaggiarle. Insomma, lei ha aspettato che la hostes andasse via e poi si è alzata fingendo di andare in bagno. Quando ha visto che nessuno la guardava, è andata dove tenevano tutto il cibo e si è presa cinque pacchi di noccioline ed è stata beccata.” Finii cominciando a ridere.
-“Ma lei non voleva darmele!” Si lamentò Faith.
Noi scoppiammo tutti a ridere e il pranzo passò così in allegria. Dopo aver finito, andammo tutti nelle nostre camere a prepararci per fare un giro in centro e mentre tutti entrarono, io mi fermai con la mano sulla maniglia e mi voltai. Osservai la porta che avevo di fronte e sorrisi. Quante ne avevamo passate io e Harry.
Senza pensarci, aprii la porta della sua camera ed entrai chiudendomela dietro. Mi guardai intorno e sorrisi quando vidi che la sua chitarra preferita non era in studio ma era lì, sul suo letto. Quella era la chitarra con cui mi aveva aiutato a comporre la musica per la mia prima canzone. Mi sedetti sul letto e la presi cominciando a mettere insieme qualche nota. Alla fine mi ritrovai a suonare la melodia di ‘I hope you find it’ e così cominciai a cantare. Mentre cantavo, ricordavo tutto di quella giornata. Prima che mi aiutasse avevamo litigato pesantemente, il giorno prima mi ero anche presa un pugno in piena faccia per difendere Niall. Continuai a suonare mentre dei flashback di quel giorno si facevano largo nella mia mentre..

-“E’ bella, mi piace! Il soggetto fa schifo ma mi piace!” Disse lui dopo aver letto il testo e io gli tirai un pugno sul braccio dicendogli che era un deficiente. Poi ricordai di quando mia madre ci chiamò perché altrimenti Jamie avrebbe dormito in aeroporto e io tirai Harry fino alla porta d’ingresso correndo come una pazza.

Quando sentii la porta cigolare, smisi di suonare e alzai gli occhi.
-“Persa nei ricordi eh?” Domandò Justin sorridendo.
-“Già. Sai, il giorno prima che Harry mi aiutasse a scriverla avevamo litigato pesantemente per te.” Sorrisi malinconica. Lui si sedette accanto a me, interessato ad ascoltare.
-“Mi aveva baciata per l’ennesima volta e io lo avevo respinto dicendogli che la mia testa e il mio cuore erano altrove. Non hai idea di come abbiamo urlato dopo.” Risi ricordando quanto gridammo quel giorno.
Lui ascoltò attentamente tutto ciò che dissi e poi sorrise.
-“Beh, spero che la situazione tra voi non sia ancora questa perché altrimenti avremmo tutti un bel problema.” Scherzò lui.
Lo guardai negli occhi e sorrisi. Era per questo che lo amavo, non era come tutti gli altri. Chiunque avrebbe cominciato ad urlare e sbraitare per una cosa del genere, ma non lui.
-“Ti amo, lo sai?” Gli dissi sorridendo.
-“Mai quanto io amo te.” Rispose sorridendo e poi posò le sue labbra sulle mie.
 
   
 
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Spazio Autrice :D
E va bene, ormai le mie scuse sono diventate una routine ma non posso farci nulla! Il capitolo era pronto da ormai due settimane ma sentite un pò? La telecom
ha deciso che tutto il paese deve avere problemi con internet! (Sono sarcastica ovviamente)
La connessione andava e veniva e cigliegina sulla torta, a causa di questi sbalzi mi si è rotto il modem! t.t
Per fortuna oggi siamo andati tutti a casa di un'amica fuori paese, così mi sono portata il pc e finalmente sto pubblicando! Purtroppo a casa mia internet è andato e quindi per pubblicare dovrò sempre andare da qualcuno. MI VIENE DA PIANGERE!
Comunque, per quei pochi che sono rimasti... Grazie infinitamente! So che i miei ritardi ultimamente sono disastrosi ma se leggete lo spazio autrice, saprete che la mia vita ultimamente è un disastro. E per colpa di ciò mi sto anche allontanando dalle tre sceme del "saluto speciale" anche non volendo. 
Beh, questo capitolo mi piace tantissimo, l'ho scritto con il sorriso e tutto di getto ed è  uno dei miei preferiti quindi voglio assolutamente sapere cosa ne pensate!
Ora devo andare, altrimenti la mia amica prende me e il pc e ci butta fuori dalla finestra :'D
Spero davvero con tutto il cuore che il capitolo vi sia piaciuto, ci tengo davvero tanto! Un bacio a tutti, vi adoro! <3
 
Un saluto speciale a:  Kammy, Mary e Marina! Vi adoro ragazze <3

Spazio pubblicità:  -You're my nemesis  di AwwSelena che è il prequel di Il matrimonio del mio migliore amico 

TRAILER UFFICIALE DELLA STORIA!! ---------> Never let you go - Fanfiction's trailer
Pagina ufficiale della FF: Never let you go - Official page


Un ringraziamento speciale va alle persone che hanno recensito lo scorso capitolo, per avermi fatto ritrovare la fiducia in me
stessa: Ila_Crazy32AlwaysStrongClaudia_96.

Ringrazio tutte le persone che che hanno inserito la storia tra le preferite in questo periodo, vi adoro:
Ester AfzalIHaveSwagAuroraSplashGIUSTINO PINGUINOgiustino1994.

Ringrazio anche chi ha inserito la storia tra le seguite, grazie mille per il sostegno: denisaefpbelieve22redshugneve941ehjperfection.

Ringrazio anche chi ha inserito la storia tra le ricordate, siete tutti fantastici: DefillazAuroraSplash.

E infine, un ringraziamento va a tutte le persone che mi sostengono sempre! A tutti quelli che hanno già messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate, a chi mi ha inserita come autrice preferita
e sopratutto ai lettori silenzioni che mi seguono sempre!! SIETE TUTTI FANTASTICI!

A presto <3
-Miry <3
   
 
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