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Autore: Vanel    30/11/2013    10 recensioni
"Ero all'ottavo mese di gravidanza, avvertivo delle forti contrazioni così andai dal ginecologo.
Mi disse che c'erano dei problemi e che erano molto seri: di due gemelle ne potevo salvare solo una, e io avevo già preparato la cameretta di voi due, avevate già un nome, Carmela e Anastasia.
Carmela, nome che proveniva dall'ebraico e significava Giardino di Dio, e Anastasia che significava Resurrezione.
Il dottore mi disse che dovevo fare un parto d'urgenza, e mi chiese di scegliere quale delle due salvare.
Fu terribile, perché la scelta dipendeva da me.
Tra le due era Carmela quella più sana e in forma, e scelsi lei.
Ma il dottore sbagliò, non salvò Carmela, bensì te, una bambina piena di problemi, troppo piccola e magra, rifiutavi il latte, avevi sempre qualche problema, e non smettevi mai di piangere.
Ti odiai per questo, perché se tu non ci fossi stata, sarebbe stata Carmela quella a nascere, una bambina sana e in forma, non una malaticcia lagnosa.
Anastasia, tu sei nata per sbaglio."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Nata per sbaglio'
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 Abbiamo di che vivere con ciò che prendiamo,
ma costruiamo una vita con ciò che doniamo.
[W.C.]



 

Mentre papà guidava verso il centro della città, mi chiedevo quale fosse la sorpresa che voleva farmi mio padre, e come se mi avesse letto nel pensiero esclamò:
-Ti porto nel ristorante più famoso di questa città! 
-Ma no papà, non voglio che tu spenda altri soldi, questo mese hai dovuto pagare tante spese!
Mio padre mi sorrise e mi disse dolcemente:
-Oggi è il tuo giorno, spenderei tutto il mio stipendio pur di vederti felice, e poi i soldi non sono tutto..!
Eravamo arrivati nel ristorante più chic della città: "La Bella France", appena entrati i camerieri con le loro tenute di lusso ci guardarono curiosi, come da copione di chi è abituato a servire gente ricca con dieci Rolex per polso.
Facendo poi un sorriso forzato ci dissero:-Desiderate signori?
-Un tavolo per due persone grazie!-Disse mio padre 
-Ma certo, accomodatevi qui

Mio padre non mi fece portare il menu, non voleva che guardassi i prezzi perchè sapeva benissimo che io non volevo che spendesse tanti soldi, quindi decise lui il primo e di conseguenza il resto, non voleva farmi pesare quel pranzo come mia madre mi faceva pesare la mia vita.
Arrivò poi un signore tutto ben vestito, emanava un dolce profumo e non aveva neanche un capello fuori posto, guardando mio padre disse:
-Oh caro amico! Non dirmi che ti sei dimenticato di me!
Mio padre sorridendo per lo stupore disse:
-Come dimenticare Carlo Grandi! Come va, amico?
-Non posso lamentarmi
Guardandomi disse:
-E chi è questa bella ragazza?
-Mia figlia
-Ma come? Non era..insomma ricordo quell'avvenimento..
-Non ricordi tutta la storia, erano due gemelle
-Avevo chiamato tua moglie, mi disse che non c'era stata nessuna nascita, poi ci siamo persi di vista...
Ecco,nuovamente ferita anche senza la presenza di mia madre.
Per lei non ero neanche nata, ma non c'era da stupirsi, dopotutto si comportava con me come se non fossi mai esistita

A quel punto mio padre rispose:
-Mia moglie ha attraversato un periodo di depressione post-partum, lo ha tutt'ora, non si mette l'anima in pace nonostante siano passati diciassette anni, oggi fa il compleanno mia figlia
-Mi dispiace caro amico, ma hai una bella figlia, bisogna andarne fieri!
-Lo so, lei è la mia forza! Il lavoro in fabbrica è una vera tortura! Hai fatto bene tu a continuare a studiare!
Il signore ad un certo punto mi guardò e disse:
-Sai ragazzina,la vita ci presenta tanti sacrifici a volte sembra tutto difficile, io da piccolo sono rimasto orfano di padre e madre, poi mi sono fatto forza e adesso sono un primario nel reparto di chirurgia, non bisogna mai smettere di sperare
A primo impatto avrei voluto rispondere:Ma cosa c'entra?
Ma poi capii tutto , anzi, lui aveva capito tutto, era come se in quella frase il soggetto fossi io, i sacrifici, la vita difficile, era ciò che stavo passando, quella fu una frase che in un certo senso diede speranza a quei diciassette anni, costituiti proprio da sacrifici e da difficoltà.
-Beh io adesso devo andare, vienimi a trovare! Ho anche io dei figli, si potrebbero conoscere, ci vediamo caro vecchio amico!
-A presto Carlo Grandi!
Tra una chiacchierata e un'altra arrivò il momento del dessert e mio padre mi disse:
-Come ogni compleanno che si rispetti, oggi voglio darti un regalo
-Ma cosa papà?Questo per me è già un regalo...!
Mi sorrise e cacciò dalla tasca un ciondolo:
-Lo vedi questo? Quando ero giovane andai a lavorare a Venezia, li si che avevo fatto tanti sacrifici, un giorno mentre tornavo a casa un'anziana signora, vedendomi stanco e attonico si avvicinò a me e mi diede questo ciondolo, mi disse che portava fortuna e dava speranza ,sappi Anastasia che dopo quel giorno mia madre guarì da una febbre molto forte e la settimana dopo venni a sapere che io potevo tornare a casa perché la fabbrica della mia città aveva riaperto;sono sicuro che porterà fortuna anche a te.
-Papà, grazie mille per oggi, è il più bel compleanno della mia vita!
-Non dire così! L'anno prossimo sarà ancora più bello, te lo prometto, l'anno prossimo sarà ancora più bello! E mi vuoi fare una promessa? Da oggi in poi non dovrai permettere più a nessuno di farti del male, dovrai lottare con i denti per la tua felicità capito? Dovrai trovare sempre un buon motivo per sorridere perchè la felicità si trova nelle piccole cose!
-Papà lo farò! Te lo prometto!
E strinsi il ciondolo di bronzo tra le mie mani, all'interno c'era una foto, la mia.
 
Buonasera!
Ho deciso di farvi una "sorpresa" anticipando il terzo capitolo.

Anastasia è una ragazza semplice,a differenza dei suoi coetanei non passa il compleanno in discoteca e spesso si sente anche di troppo in quella famiglia dove l'unica figura amorevole presente,suo punto di riferimento è suo padre.
Uomo che ha lavorato tanto,e che vuole bene alla figlia più della sua stessa anima.
Lui stesso è consapevole di ciò che la moglie mette in mente alla povera ragazza e per questo motivo decide di farle promettere di non arrendersi mai,perchè è convinto che un giorno la figlia andrà molto lontano.

Spero tanto che questa storia vi stia piacendo e aspetto con ansia i vostri giudizi,ringrazio le persone che hanno recensito/stanno seguendo la storia,voglio conoscere più lettori e magari ricambiando il favore leggendo la loro storia;con questo è tutto,buona serata e grazie per la lettura.:)

(Alla settimana prossima,salvo eccezioni!)
                                                                                                                      
 
  
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