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Autore: payne_ssmile    02/12/2013    1 recensioni
Lei è Nicole, Nicole James. Ha 16 anni, genitori divorziati e vive con sua madre, che spesso però lavora fuori. Avrebbero dovuto affidarla al padre, se non fosse che all'ultimo minuto è partito per l'Australia.
Quindi quando sua madre non c'è, va a dormire dalla sua migliore amica, Hope.
Suo fratello Liam... beh quando ha fatto 18 anni ha deciso di iniziare a viaggiare con gli amici, una comitiva di circa 20 persone. Le odia tutte e 20, tranne una: Niall, Niall Horan. Ha una cotta per lui dal primo giorno che ha messo piede a casa. Ma per ora, non avendo il coraggio di dichiararsi, sono solo migliori amici. Il rapporto con il fratello non è uno dei migliori, anzi. Si odiano a morte.
Nicole scopre di essere stata violentata a 14 anni, ma la presenza del suo migliore amico, era riuscita a farle dimenticare il terribile episodio. Spesso però, da quando lo ha ricordato, si ritrova a sentire una seconda presenza dentro di lei, che la spaventerà.
MY SPACE:
Spero vi piaccia il genere. Non ho messo rating rosso, giusto per lasciare a tutti la possibilità di leggere questa storia. xX
Genere: Commedia, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NIC'S POV
Avevo sentito benisimo. Quello era uno scatto di pistola. Louis aveva qualcosa di altamente pericoloso in quella giacca.
Sentii la stretta del braccio di Niall stringersi attorno al mio fianco.
"Allora?!" 
Deglutii "Ti prego Lou" mormorai impercettibilmente.
Lui nego` con un sorriso spavaldo su viso.
Mi afferro` violentemente per un braccio "Vieni"
Niall mi lascio`.
"Devi venire anche tu, biondino del cazzo" ringhio` sottovce Louis, visto che avevamo dato gia` troppo spettacolo
Niall ci raggiunse con lo sguardo fisso a terra. 
La presa del castano sul mio braccio mi stava facendo male, ma preferii stare zitta.
Lo stupratore era in mezzo a me e Niall, e ad un certo punto, davanti a tutti, mi blocco, mi giro` ed inizio` a baciarmi.
"Loui-"
"Zitta" riprese a baciarmi ed io iniziai a dimenarmi, quando porto` la sua mano sul mio fondoschiena in modo abbastanza dolce, allora capii che era meglio stare ferma e zitta.
Sentii l'irlandese tossire rumorosamente.
La lingua del castano si intrufolo` tra le mie labbra e inizio` a baciarmi con talmente tanta foga da farmi anche male.
Intanto mi stava letteralmente accarezzando il culo, e in tutto cio`, Niall era davanti a noi, vedeva tutto. 
Forse pensava che lo stessi tradendo, ma avrebbe dovuto sapere che non lo avrei mai tradito.
Di colpo Louis mi fece indietreggiare, fino a farmi sbattere contro il muro.
"Aspetto solo che l'irlandese mi fermi" ridacchio` il castano mentre riperendeva fiato.
Gemetti stanca del bacio e di lui.
"Ragazzi?" sentii la voce di Niall.
"Si?!" Louis si giro`.
"Ci sarei anche io"
Mi rivolsi al biondino con un labiale "I love u, sorry baby" approfittando del fatto che Louis fosse girato.
Niall accennò un sorriso, che lo stupratore non notò.
"Lo so che ci sei anche tu. Anzi ora che andiamo a casa é tutta tua."
Louis si girò nuovamente verso di me, con un sorriso malizioso dipinto sul viso.
Che aveva in mente ora?
Camminammo silenziosamente per tutto il tragitto, finchè non ci trovammo davanti casa del castano.
Aprì la porta e poi si girò verso me e Niall che ci stavamo baciando, approfittando del fatto che eravamo rimasti un po' indietro.
"I vostri cellulari" Louis porse una mano verso di noi.
"I-Il mio è a casa" balbettai
"E il tuo?" Fece rivolto a Niall.
"I-Idem"
"Mh, voglio credervi. Nic tu vai su in camera, Niall vieni con me." 
Io e l'irlandese ci guardammo negli occhi, come se stessimo cercando di darci la conferma che tutto sarebbe andato bene.
"ORA CAZZO" urlò Louis.
Sfilai la mia mano tremante da quella di Niall e corsi nella camera di Louis.
In quella stanza mi aveva picchiata a sangue. Qualche lacrima iniziò a solcarmi il viso, poi mi accucciai in un lato, con le gambe premute contro il petto e la testa sulle ginocchia. 
Iniziai a piangere, pensando che Niall le stesse passando di tutti i colori per colpa mia, solo mia.
"NO!" Sentii urlare da giù. Era la voce del mio ragazzo.
Sentii un rumore di una sedia che si sbatteva a terra.
"VAI O LA AMMAZZO" urlò allora Louis.
Sentii qualcuno salire freneticamente le scale, poi Niall aprì la porta completamente infuriato.
"Vieni qui!" Mi gridò contro.
Mi tirò su per un braccio e buttò violentemente sul letto.
Non poteva farmelo anche lui.
"N-Niall" balbettai mentre mi stava slacciando la cintura.
"T-Ti a-" iniziò il biondino, quando la voce di Louis lo bloccò "Non dirlo" sorrise.
Niall si calò giù i pantaloni, per poi tirarmi un pugno sullo stomaco e uno schiaffo violento in pieno viso. Spalancai gli occhi terrorizzata. 
"Zitta" sibilò.
Quello non era l'irlandese che avevo conosciuto.
Mi tirò giù le mutande.
"N-Niall c-" 
"Ho detto che devi stare zitta!" Urlò tirandomi un nuovo pugno sullo stomaco, facendomi gridare. Chiusi gli occhi, lasciando che qualche lacrima fredda mi solcasse il viso.
Si sdraiò su di me, ed io iniziai a singhiozzare.
"Non la sento lamentarsi" rise Louis alla porta.
Niall iniziò ad andare più veloce, più dentro.
"N-Niall" 
"STA ZITTA CAZZO" urlò Louis.
Niall andava sempre più veloce e io piangevo sempre più rumorosamente.
"T-Ti prego" la mano di Louis mi tirò i capelli, facendomi gridare.
Niall poggiò la sua fronte sulla mia, rallentando un po'.
Un suo gemito mi penetrò le orecchie, prima che riprendesse alla velocità iniziale.
Louis stava tirando sempre più i capelli e io stavo male. Perchè?! Perché farmi questo?!
Niall aumentò ancora al velocitá, urlò, per poi lasciare che la coperta sotto i nostri bacini si bagnasse.
Il biondino si fermò, mentre il suo respiro affannato si mischiava ai miei singhiozzi.
"Ancora" rise Louis.
Niall stette agli ordini dell'altro ragazzo.
"E tu smettila di piangere" sibilò tirandomi uno schiaffo.
Trattenni i singhiozzi, quando Niall prese ad affondarsi nel mio intestino.
"P-Perf..." Louis mi tirò nuovamente i capelli.
Niall venne nuovamente, sprofondandomi addosso.
"B-Basta" balbettai a fatica.
"Si può bastare" affermò Louis dopo un po'.
"Vieni giù." Mi fece tirandomi giù dal letto.
Non sentivo più le gambe. Cercai di reggermi con le mani, evitando di sbattere la testa a terra. Stavo tremando, senza forze.
"Alzati!" Mi puntò contro quella pistola che aveva fatto scattare per strada e io mi alzai tremante, contando sulle mie forze nulle.
"Prendi la tua roba, vestiti e esci. Non ti voglio più tra le palle" 
Niall mi guardava in pena, senza poter far niente.
Caddi.
"E-E io?!" Fece il biondino
"Tu resti qui"
Tremavo, avevo un mal di testa cane, la nausea e non trovavo la mia roba.
Ad un certo punto, Louis mi prese per un braccio e mi sbatté contro il muro.
Spostò i capelli dalla mia spalla ed iniziò a succhiare. Faceva male cazzo.
Gemetti dolorante.
Ero esausta, non riuscivo a stare in piedi, per questo il castano mi teneva per i fianchi.
Mi fece tre o quattro succhiotti, quando alla fine si staccò e io scivolai lungo il muro, fino a terra.
Riiniziai a piangere, quando Louis mi urlò contro "Vestiti e scendi giù"
Negai flebilmente, quando iniziò a tirarmi calci. Urlavo
"Louis smettila" sentii la voce di Niall avvicinarsi.
Io urlavo.
"Scendi"
Louis smise di tirarmi calci, poi sentii le braccia di qualcuno prendermi in braccio. Non sentivo riuscivo a parlare. Il mio cervello era andato in tilt. Non respiravo e tremavo. 
"Piccola ora ascendiamo ok?" 
"N-Niall... T-Ti p-prego... L-Lasciami... S-Stare" premetti le mani contro il mio stomaco, mentre l'aria non arrivava più ai polmoni.
"Nic scusa io... Lui mi ha obbligato. Io non-"
"E-Esci" 
"Sicura?"
"Mh" mugolai al posto di un si.
Il biondino mi guardò, poi mi poggiò a terra e uscì dalla camera senza smettere di fissarmi.
Notai un telefono poggiato sul comodino di Louis.
Mi sarei voluta avvicinare, ma non riuscivo nemmeno a respirare.
Mi sforzai, se non avessi fatto in fretta, Louis mi avrebbe picchiata ancora.
Strisciai lentamente fino al cellulare, lo presi e lo sbloccai.
Digitai il numero di Hope, che dopo quello di Niall, era l'unico che ricordavo a memoria.
Cercai aria, abbastanza che mi potesse bastare affinchè la ragazza dall'altra parte del telefono pensasse che fosse tutto ok. Non le avevo mai detto niente della storia di Louis.
"Si?!" Sentii
"Hope" sforzai
"Nic sei tu?" 
"Si" sibilai "D-Di` a Liam di correre a casa di Louis, mi sono dimenticata a casa una cosa e mi serve" ero senza aria. La testa faceva male.
"Guarda Liam è qui, te lo passo"
"G-Grazie" 
"Si?!" 
"L-Liam, s-sono Nic. S-Sono da... L-Louis... Ti ... Prego... Vieni... Ora... N-Non portare... Anche Hope" mi accasciai a terra. Ero sfinita.
"Arrivo piccola. Corro" fece, prima che tutto diventò BUIO.
**
"Nic?!" mi chiamò qualcuno.
Aprii gli occhi.
"Buongiorno principessa" era Liam. Eravamo a casa nostra, sul mio letto. Mi mancava.
"Che é successo?" Mi chiese.
"N-Niall n-non ti ha d-detto niente?"
"No, oggi non l'ho visto"
Lo guardai. Se gli avessi raccontato tutto ciò che era successo, mi avrebbe lo stesso allontanata da Nialler. Anche se era stato obbligato.
"P-Prometti che non prenderai decisioni... Drastiche"
"In che s-"
"Tu promettilo"
"V-Va bene"
Iniziai a raccontare, e in poco tempo, il mio viso era nuovamente colmo di lacrime.
**
"Non se ne parla Nicole, andiamo a Bradford, che ti piaccia o no"
"Avevi promesso che non avresti preso decisioni drastiche."
"Non puoi continuare a vivere nella stessa città di uno che non fa altro che violentarti" 
"M-Ma..."
"Niente ma. Partiamo tra due ore" fece serio.
"P-Posso andare a salutare Niall?"
"No"
"L-Liam"
"Ho detto no"
Singhiozzai.
Non poteva trasferirmi così, come gli andava.
"Nic?"
"Che vuoi?!"
Scivolai lungo lo stipite della porta del bagno, fino a sedermi a terra piangente.
"Non fare così" si avvicinò a me.
"Fanculo Liam. Io lo amo"
"Ma lui no, a quanto pare"
"Quante altre volte ti devo dire che Louis lo ha obbligato?"
"Non ci credo. Se ti amasse, non lo avrebbe fatto"
"M-Ma... Ti prego. Almeno posso vederlo un ultima volta?"
Silenzio. Stava pensando che fare. Infondo lui stava lasciando lì Hope, ed ero sicurissima che tra quei due stesse per nascere qualcosa. 
"Veloce però" mi aiutò ad alzarmi. 
Mi sciacquai la faccia e uscimmo.

Arrivammo da  Niall e quando bussai, venne ad aprirmi un suo amico a torso nudo.
"E-Emh..." tossii io imbarazzata, rossa come un pomodoro.
"Nic?!" chiese Niall.
Controllai l'ora: erano le due e mezzo.
Il biondino raggiunse la porta in boxer "Amore, che c'e`?"
Sentii Liam sbuffare.
"N-Noi... Andiamo a Bradford" balbettai cercando di trattenere le lacrime.
"Per quanto?"
"Per sempre" rispose prontamente a tono fermo mio fratello.
"CHE?! No, tu... voi non potete andarvene. Tu non puoi abbandonarmi Nic." gli occhi di Nialler si stavano riempendo di lacrime.
Io non riuscii a trattenerle piu` e scoppiai in un piabto silenzioso.
"Heii, piccola" fece tra i singhiozzi il biondino abbracciandomi.
"T-Ti amo" singhiozzai.
"Anche io" 
"Nic dobbiamo andare"Liam poggio` la sua mano sulla mia spalla.
Feci finta di non sentirlo. Mi lasciai prendere in braccio da Niall, facendo combaciare i nostri bacini.
"Voglio darti una cosa" il suo mento era poggiato sulla mia spalla.
"C-Cosa?" Singhiozzai.
"Una cosa" sussurrò dolcemente.
Mi trasportò al piano di sopra, nonostante le urla di Liam che mi ripeteva che dovevamo andarcene.
Mi portò in camera sua e chiuse la porta. Mi abbracciò, per poi avvicinarsi al suo comodino.
Aprì il cassetto e ne tirò fuori due collane, con lo stesso ciondolo. http://gioielli.donnabijoux.it/wp-content/uploads/CAT.-ARGENTO-A-.-1000x1000.png
"N-Niall"
"So che odi le collane ma..."
"Zitto deficiente" bloccai le sue parole con un bacio a stampo.
"Ti amo" mormorò ad occhi lucidi.
"Anche io" lo abbracciai.
"Il nostro amore è fatto da due metà di cuore, la mia e la tua" sorrise, spiegandomi il significato del regalo. Per chiunque altro sarebbe stato un ciondolo troppo semplice, ma io già lo amavo.
Sorrisi anche io.
"E... Per ogni metà ci sono due fili(?)" scoppiò a ridere, visto che non trovava le parole "Due fili, per simboleggiare che le nostre metà sono rette da entrambi" aveva gli occhi lucidi.
"Amore"
"L'ho comprata un po' di tempo fa, per dichiararmi, ma non avevo il fegato" 
"G-Grazie" avevo gli occhi lucidi e dopo poco, ci mettemmo a piangere come due deficienti.
"Te la metto, aspetta" mi fece girare, per poi appoggiare il suo petto nudo alle mie spalle.
Sistemò la collana, per poi lasciare un leggero bacio su uno dei succhiotti che Louis mi aveva fatto qualche ora prima.
Gemetti dolorante.
"Scusa per oggi" mi abbracciò da dietro.
"Non è colpa tua" accarezzai le sue mani.
"Invece si" 
Mi girai, per poi baciarlo "Non dire cazzate amore" gli sorrisi
http://s-o-m-e--thing.tumblr.com/post/31585491195



 



 
  
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