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Autore: Cioccolataconpanna    02/12/2013    7 recensioni
[STORIA SOSPESA]
Amore,odio,litigio:questo è il Klaroline.
Long story Klaroline,dedicata alla coppia che amo,ma che qualcuno sta distruggendo.
Le cose tra Caroline e sua figlia,non vanno rose e fiori:Ryan è sempre più arrogante,irascibile ed intrattabile e Caroline non sa cosa fare,perchè in fin dei conti la colpa è sua.
Le cose precipitano quando Klaus fa il suo ritorno,mettendo a dura prova il loro rapporto madre e figlia.
Un altro problema si aggiunge:Ryan,la figlia dell'Ibrido Originale e della dolce vampira,concepita grazie ad un incantesimo della potente Davina.
La vampira è confusa:tra una figlia adolescente ed un ibrido stalker da gestire,Caroline,deve fare scelte che cambieranno per sempre la sua vita.
Sempre nella giusta direzione,grazie alla famiglia e i suoi strambi amici,Caroline deve proteggere la cosa a lei più cara:Ryan.
Dal testo:
Io e lo zio Damon ci accomodammo al banco,mentre quest'ultimo ordinava da bere.
“Ehi,zio D,qui non possono servire alcool hai minorenni” feci notare.
p.s=contiene accenni Delena
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pov Ryan


Aprii l'occhio destro,lo richiusi.
Aprii anche l'occhio sinistro,richiusi immediatamente.
Al diavolo il sole delle sette di mattina del lunedì.
Alla fine mi alzai e svogliata andai vicino all'armadio e mi misurai...tradizione imbarazzante quella di misurarsi una volta all'anno.
WOW,ero cresciuta di sei centimetri rispetto all'anno scorso. Ora ero 176 cm!Di sicuro mia madre,mi dava delle pastiglie con gli ormoni della crescita*,non potevo crescere così tanto!
 Guardai l'orologio:7.20!Ero in super ritardo!
Corsi in bagno per lavarmi.
Sgusciai fuori dal pigiama e mi infilai nel getto dell'acqua bollente.
Non dovevo stare molto,l'acqua calda costava molto,quindi mi sbrigai.
Sì,la mia famiglia non si poteva permettere molto,quindi era meglio risparmiare. Famiglia che parola grande.
Siamo solo io e la mia teen-mamma single...e ovviamente i miei zii.
Io adoro quella donna:ha uno spirito da adolescente e uno forza di volontà di ferro. E' grazie a lei che ora sono quello che sono.
Mi ha cresciuto da sola,senza chiedere un centesimo a nessuno e senza l'ombra di un uomo al suo fianco. Non mi ha fatto mai mancare niente,anche quando spesso non potevamo permettercelo.
Si spacca la schiena,per più di nove ore al giorno,per viziarmi. Lei è la mia migliore amica e le somiglio molto:se non fosse per il colore dei capelli e degli occhi.
Uscii dalla doccia e mi misi l'accappatoio giallo,con le papere...era un regalo della nonna,alquanto imbarazzante però.
Andai allo specchio,lo pulii dall'appanno e vidi la mia immagine specchiata...ero un mostro.
La pelle era troppo bianca,i canini più lunghi rispetto alle altre persone e la fronte imperlata di piccoli e fastidiosi brufoli. Non mi definivo una bella ragazza...la mia autostima faceva schifo. Ero comune:zigomi alti,folte sopracciglia scure,due irritanti fossette sulle guance,occhi blu e dei capelli impossibili da pettinare e di un colore che non riuscivo a capire. Troppo alta per la sua età e magra,questa era l'unica cosa che mi piaceva.
Presi un pettinine e cercai di disfarmi i nodi,che quei dannati capelli mi provocano sempre.
Presi l'asciugacapelli ed iniziai ad asciugarli. Dieci minuti dopo avevano la forma boccolosa di mia madre e il coloro castano-biondo che tanto mi caratterizzava. Non avevo mai capito la giusta tonalità:o erano troppo scuri per essere biondi oppure troppo chiari per essere castani. Modestamente mi piaceva definirli color ambra,donava un tocco in più di originalità.
Mi specchiai un altra volta:ero alla ricerca di una ruga nuova o di qualche capello bianco.
Guardai i miei occhi blu intenso luccicare dalla rabbia:cavoli!Dovevo rifarmi i baffetti e le sopracciglia!Stupido mono-ciglio e baffetto alla Hitler.
Penso che il colore degli occhi l'abbia eredito da mio padre,anche se non so chi sia. Sono andata a intuito,perchè nella mia famiglia hanno tutti gli occhi celesti. Figurati se io non prendevo un colore diverso!
Non conoscevo mio padre e sinceramente non mi importava. Avevo passato troppi compleanni a sperare che lui comparisse magicamente davanti a me e che,mi vedesse spegnere tutte le candeline in un soffio sole e che dicesse:"Brava Ryan,ce l'hai fatta!Ti meriti una fetta di torta tripla!". O che mi chiamasse “principessa”,oppure che spaccasse la faccia al mio ragazzo.
Per me lui è morto in guerra,mentre cercava di recuperare alcune provviste.
Aprii l'armadietto alla ricerca della scatoletta della Vet,contenente le striscioline di ceretta.
Seriously?Erano finite?
Scesi di corsa le scale.
"Caroline Forbes!?Hai finito tu tutte le striscioline di ceretta?" domandai.
Lei si voltò verso di me."Tesoro,mi stava crescendo il baffo alla Hitler!".
Risi."Mamma,questa battuta la posso usare solo io" risposi fingendomi offesa.
Lei mi abbracciò e io sorrisi."Tanti auguri piccola mia. Buon sedicesimo compleanno Koala!".
Il mio sorriso si spense."Mamma l'anno prossimo sarò più vecchia di te!".

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Pov Caroline

 

Non ci potevo credere. La mia bambina,la mia piccola Koala,stava diventando grande. Mentre io stavo invecchiando...ma col cavolo!

Avevo smesso di invecchiare ormai da diciotto anni ed al contrario di Elena,Stefan o Damon,io ero contenta.

Io ero contenta perchè non dovevo preoccuparmi di comprare creme anti-age,fare vari lifting o la tinta per coprire gli eventuali capelli bianchi....ero contenta di essere giovane per sempre. Anche se come conseguenza dovevo nutrirmi di sangue.

Certo,quando Ryan scoprì della mia natura fu un trauma per lei. Aveva solo dieci anni.


 

Quattro anni fa


 

Avevo chiuso la porta della mia minuscola stanzetta,come facevo sempre quando dovevo nutrirmi dalle sacche di sangue;anche se con l'odore di muffa e carta da parati umida,era difficile farlo.

Non sapevo perchè vivevamo in un posto squallido:mi sarebbe bastato soggiogare qualcuno per avere una villa,ma il mio maledetto orgoglio me lo impediva. Volevo che mia figlia avesse una vita,il più normale possibile.

Ero così presa dal sapore di sangue,da non vedere entrare mia figlia con una verifica in mano. Avevo dimenticato di chiudere la porta a chiave.

Era circa una settimana che non mi nutrivo,per vari motivi,e la sete era diventata insopportabile.

"Merda" farfugliai,con la voce impastata dal sangue.

Fissai mia figlia,lei fissò me. Avevo ancora la faccia sfigurata dai canini e gli occhi iniettati di sangue. Cercai con tutto la mia forza di non saltarle alla gola. Lei era ancora sull'uscio della porta,sentivo il sangue pulsare nell'arteria,invitandomi a berne il contenuto. Distolsi lo sguardo.

"Esci da qui!"ordinai,sicura di non controllarmi se fosse stata ancori lì.

"Mam..."

"FUORI!" urlai sbattendola brutalmente fuori dalla mia camera.

Mi accasciai dietro alla porta,prendendomi la testa tra le mani. Inspirai ed espirai. Continuai così,per un minuto. Poi mi calmai.

Aspettai che i sensi di colpa che mi attanagliassero,infatti non tardarono ad arrivare.

"Sei un mostro,Caroline!E' tua figlia!Come solo hai potuto pensarlo?Idiota!Devi nutrirti meglio!" mi rimproverai ad alta voce.

Poi mi misi a piangere e,facendomi coraggio,andai nella stanza di Ryan.

Non sapevo come avrebbe reagito,cosa avrebbe pensato o fatto. E la cosa mi spaventava terribilmente.

Bussai.

Non aprì.

Bussai più forte.

Non aprì.

Allora buttai giù la porta.

La trovai intenta a sistemare un telo nero sulla finestra."Non entrare mamma!O ti brucerai!" disse tra le lacrime e mi si precipitò tra le braccia.

Iniziai a piangere,stringendola più forte al mio petto."Tesoro leggi troppi libri!Ho un anello per quello!Ora ti spiegherò tutto...però quella dobbiamo sistemarla!" dissi,lanciando uno sguardo alla porta che era sul pavimento,rotta in due pezzi.

Poi le raccontai tutta la storia.

Ryan sapeva tutto,ormai,del mondo del sovrannaturale.

Però,prendevamo tutte le precauzioni possibili per non procurarle guai. Indossava una braccialetto pieno di charme alla verbena,che non toglieva mai. In più beveva quella erba nauseabonda ogni giorno,per evitare il soggiogamento.

La prudenza non è mai troppa!

Però quello che mia figlia non sapeva,era come avevo fatto ad rimanere incinta di lei quando ero vampira e chi fosse il padre.

Le avevo detto una storiella:Sono rimasta incinta di te a una festa,ero molto brilla. Dopo la tua nascita ho avuto un incidente e lo zio Damon mi ha salvato.”.

Zio Damon,Zia Elena,Zio Jeremy e Zia Bonnie. Loro erano gli zii adottivi,di mia figlia,anche se per alcuni aspetti potevano passare per suoi compagni di classe.

E se la spassavano come dei matti.

Damon ed Elena stavano insieme e,invece,Bonnie e Jeremy si erano sposati,con Bonnie che era al quarto mese di gravidanza.

Riguardo alla mia vita sentimentale,come dire...faceva schifo.

Non avevo un uomo da sei anni e non vedevp il mio storico fidanzato e primo amore dal giorno in cui gli comunicai di aspettare Ryan.

La porta si aprì,facendomi svegliare dal mio mondo immaginario.

“Tanti auguri Mini-Barbie-Vampiro!” disse Damon,entrando dalla porta seguito a ruota dai miei amici.

Teneva in mano una torta rosa,conoscendo l'odio di mia figlia verso il rosa, con scritto:Alla mia Mini-Barbie-Vampiro,per I suoi 16 anni!Con affetto il tuo adorato zio Damon...e gli altri!”.

Ryan andò in contro e li abbracciò.“Damon,chi hai soggiogato per questa torta?Sai quanto detesti il rosa,è troppo da femminucce!” protestò la ragazzina.”Ehi,dov'è il mio migliore amico” aggiunse Ryan, guardandosi intorno.

“Ehi,Barbie in miniatura,potresti solo dire grazie al tuo vecchio zio?E poi Stefan,avrebbe solo rovinato la festa,con il suo musone lungo” scherzò Damon,infilando il dito nella glassa e gustandone il contenuto.

“Basta sparlare di Stefan.E dammi la torta,è per questa sera!” dissi sequestrando la torta a Damon dispiaciuto.

Elena comparve dietro al suo ragazzo e lo abbracciò.“So quanto ti piacciano le torte,amore,ma non è il tuo compleanno. E' il compleanno della mia cucciolotta!” fece notare lei e diede un buffetto sulla guancia alla festeggiata.

Sospirai.

Da quando stava con Elena (da diciotto anni ormai),Stefan era andato a vivere per conto suo.Non voleva vedere la donna che amava e suo fratello,stare insieme. Anche se i due Salvatore erano molto uniti e passavano molto tempo insieme,non condividevano la casa...e la cosa mi rattristava molto. Non mi piaceva vederli separati da una donna,anche se era la mia migliore amica.

Pensavo che dopo tutti questi anni e tutte quelle donne,un po' se la fosse dimenticata. Ma no, Elena era pur sempre Elena l'unica donna che lui avrebbe mai amato.

Solo l'innaturale amicizia con mia figlia migliorò le cose. Dovevo ammetterlo però,forse ero un po' gelosa di quei due amici.
Stef passava molto tempo con Ryan e la cosa non mi piaceva. Sapevo che la situazione sarebbe degenerata e Ryan,avrebbe potuto provare qualcosa per Stefan.

“Ehi,qualcuno ha detto festa?” disse Stefan comparendo sull'uscio della porta.”Uh,il Muffin-Compleanno!” disse addentando il Muffin gigante di mia figlia,che appunto per l'occasione lo preparavo e veniva chiamato così.

“Grazie,anche a te Wasabi” rispose mia figlia,separandolo dal suo dolce preferito.

“Tanti auguri Kentucky!” disse poi il mio amico abbracciandola.

Si,si erano dati quei soprannomi quando Ryan aveva solo dieci anni. Quando aveva scoperto delle esistenza di Stefan.

Ryan staccò un pezzo di muffin e lo tirò addosso a Stefan,che lui,per tutta risposta,fece lo stesso.

“Stop,stop,stop. Non voglio che sporchiate il tappeto!Kentucky,vai a prendere le cose per la scuola. E tu, Wasabi,hai quasi centottanta anni!Sii maturo!”.

Stefan fece una smorfia,poi uscì di casa,seguito a ruota dalla mia Koala.

Rimasi a chiacchierare ancora un po' con i miei amici,poi anche gli uomini se ne andarono lasciandomi sola con Elena e Bonnie.

“Bonnie,come sta il piccolo Max?” dissi accarezzandole la pancia un po' pronunciata dalla gravidanza.

“Bene,i primi tre mesi critici sono passati. Ora siamo molto più tranquilli” annunciò la strega. “Invece,tu, Elena?”

La mia amica si passò una mano tra i capelli. “Che vi devo dire,Damon è Damon. Un grande stronzo con un ego gigantesco,ma lo amo da morire”. Le mie amiche si voltarono verso di me e,sapendo cosa mi avrebbero chiesto,abbassai il capo.

“Novità sulla natura di Ryan?” chiesero la strega e la vampira all'unisono.

Un altra cosa che mia figlia non sapeva su di lei.

Lei era una ragazza un po' più speciale rispetto agli altri e non solo perchè era a conoscenza del sovrannaturale. Ma perchè lei era stata concepita da una vampira.

Le mie amiche mi fissavano,aspettando una mia risposta. “Pensate che debba dire a Ryan di suo padre?”.

  
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