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Autore: Nocturnia    03/12/2013    3 recensioni
Sei una brava persona? No.
Sei una cattiva persona? Forse.
[...]La verità è che non ti importava più nemmeno saperlo, non in un mondo come quello.
Non in un mondo in cui fallire era come morire.
Genere: Angst, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Il Governatore, Rick Grimes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Rick Grimes, Philip Blake e tutti gli altri personaggi appartengono a Robert Kirkman, Frank Darabont, AMC Studios e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


"Non v'è società vivente fuor di quella che è animata dall'ineguaglianza e dall'ingiustizia."

- Paul Claudel -


Pater familias


È il vento a ricordarti che non siete soli.
Il vento che puzza di carne marcia e cordite, il vento che porta vecchi fantasmi e voci acute d'orrore.
Quel vento che canta, adesso come allora; che, indifferente, non lascia alcuna speranza.

Penny.

"Non è possibile."
Rick cerca il calcio della pistola, ma è un istinto mai sopito quello che lo spinge a non estrarla, soppesando la minaccia.
"Non tu."
Sorridi vuoto, disarticolato.
"Vivo e vegeto."
Socchiude gli occhi Grimes, spostando il peso in avanti e aggrottando le sopracciglia in un cipiglio contrariato e incerto.
"Cosa vuoi?"
Tra le tue labbra, la richiesta d'una persona che non c'è più.

"E prima dove vivevi?"
"In una città."
"E lì i mostri c'erano?"

La rabbia vibra.
L'hai imparato quando Penny è morta e niente è riuscito a cancellarlo.
Potevi uccidere, massacrare, torturare e persino fottere, ma quella piccola scossa tellurica, quel rictus derisorio e quelle dita tremanti, rimanevano; sempre.
Il metallo sotto i tuoi piedi è talmente solido da far male, ma il dolore è una madre che ti ha cercato e infine trovato, un amnio in cui hai imparato a vivere molto tempo addietro.
Rick socchiude la bocca, schiena dritta e sguardo risoluto.
"No."

Eroe.

"Non hai altra scelta."

Martire.

"Combatteremo."

Sciocco.

E la rabbia era tornata a vibrare.

Sei una brava persona? No.
Sei una cattiva persona? Forse.
Te l'aveva chiesto Megan solo qualche ora prima, un re tra le dita e un pedone sonnecchiante nell'angolo della scacchiera.
La verità è che non ti importava più nemmeno saperlo, non in un mondo come quello.
Non in un mondo in cui fallire era come morire.

"Mi hai sentito? Ho chiesto se lì c'erano i mostri."
"No. Era un posto sicuro."
"E poi cosa è successo?"

Storni lo sguardo dal cielo e Rick è ancora lì, un padre e un marito, un leader e un uomo.

Un eroe.

"Siete in minoranza."
Scuote la testa Grimes e nega, aggrappandosi a una forza che, forse, avresti apprezzato in un'altra vita.
"Lo siete."
"No. Non ce ne andremo."
Tra i lamenti degli zombie, la tua risata risuona ancora più inquietante.

"Il tipo... ha perso la testa."

Non c'era posto per quelli come te dall'altra parte.
Non c'era posto per i falliti, i deboli, gli inetti e i caduti.
Non c'era, ma adesso che l'inferno stesso si è rovesciato, qualcun altro - qualcuno che non conoscevi, ma che avevi sempre voluto essere - aveva attraversato il lato cieco dello specchio.
Fissi in tralice Lily e ti chiedi - per un flebile istante - quanto abbia capito di te; quanto, oltre un'orbita vuota e l'istinto di pura sopravvivenza con il quale ti si era gettata tra le braccia.
Quando Rick riprende a parlare, la memoria del vecchio Philip Blake è già scomparsa.

"Chi?"

Quante maschere hai indossato, Philip?
Quante ne hai strappate tra una metamorfosi e l'altra?
Quante, per tornare al punto di partenza?

"L'uomo al comando."

"Hai presto la tua decisione."

Uno zombie si avvicina alla recinzione, barcollante, inutilmente affamato di qualcosa.
Premi il grilletto e con un moto di stupore - ammirazione? - noti che Rick fa altrettanto, il cervello del cadavere ambulante una rosa di piombo e sangue sull'erba.

"Io prenderò la mia."

Sorridi e stringi la mano in un pugno chiuso, spezzando ricordi d'una vita che non sembrano più tali.

Penny. Lily. Megan. Philip.

Nomi su tombe già scavate - già pronte, aperte come bocce voraci - errori e sentimenti d'un cuore incancrenito e rovinato.
Speranze e ferite infette, simboli di un'esistenza avuta - noiosa, frustrante, eppure piena d'ogni cosa - e d'una desiderata.

Sopravvivi.

Rick si sposta in avanti, tu lo segui.

Perché a tutti piacciono gli eroi.

Il primo colpo lo sferrate assieme.












   
 
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