Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: irwin_wife    05/12/2013    2 recensioni
Tratto dalla storia:
Ero li che lo guardavo, non so perché mi trovassi li, in quel preciso momento. Ma io ero lì.
-Che vuoi?-
Mi chiese abbastanza irritato dalla mia presenza. Mi strinsi nelle spalle e abbassai lo sguardo.
-Che vuoi?-
Richiese urlandomi in faccia. Non resistetti e lo abbracciai.. non ebbe la reazione che mi aspettavo. Lei: Una ragazza fragile e facile da manovrare all'apparenza, ma dentro di se ne sta subendo troppe Lui: Un ragazzo freddo e indipendente all'apparenza, ma dentro nasconde un cuore grande
Entrate se vi ho incuriosito. Lasciate anche una piccola recensioncina se vi fa piacere e ditemi cosa ne pensate, visto che è la mia prima ff:)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Perfetto, la sveglia è rotta e quindi non ha suonato e io, ovviamente, mi sono alzata in ritardo. Sono le sette e mezza passate, non riuscirò mai a prepararmi in tempo. Di corsa apro l'armadio e prendo il primo paio di pantaloni che trovo e una maglietta bianca a strisce gialle, quella che mi aveva comprato papà prima di... di andarsene su in cielo insieme al mio migliore amico. Si, l'unico vero migliore amico che ho avuto in tutta la mia vita è volato anche lui lassù, a causa di una leucemia. Si chiama, si chiamava, Willi e io lo amo, amavo, con tutto il cuore. Stringo forte la maglietta che mia aveva comprato papà e una lacrima mi riga il viso, poi un'altra ancora e ancora. Mi asciugo velocemente le lacrime e mi vesto. Scendo giù per le scale e mi metto le scarpe e il giubbotto. Mi faccio una coda bassa e prendo lo zaino. Arrivo davanti alla porta di casa e Austin è già lì, ovvio. Quella in ritardo sono io. -Alla buon ora.- Sbuffa alzando gli occhi al cielo. Chiude la porta di casa mia e poi si volta verso di me. Lo ignoro e guardo il cellullare, oddio è tardissimo! E poi sta mattina mi ero data appuntamento con Theo prima che la campanella suonasse, sto andando in tilt. Inizio a sudare freddo e sentirmi male. I sensi di colpa stanno salendo sempre di più, io odio la mia coscienza. Non posso neanche avvisarlo perchè non ho il suo numero. Continuo a camminare accellerando il passo e pensando a cosa posso fare. Mi dimentico di Austin e mi concentro su Theo. Ma proprio tutte a me devono accadere? Inizio a correre, magari riesco a raggiungerlo e ad arrivare in tempo. Arrivo davanti a scuola e scopro che in fondo, ma molto in fondo, il destino non mi odia più di tanto, infatti trovo Theo seduto sulla panca accanto al cancello della scuola. Ha un'aria triste. Mi avvicino e mi siedo accanto a lui. -Ciao.- Dico mostrando un sorriso enorme mentre prendo fiato. -Ehi, ciao. Allora sei venuta.- Mi risponde sorridendo, e io annuisco in segno di risposta. -Be' ecco.. volevo chiederti una cosa..- Dice Theo avvicinandosi a me. Okay, Amy. Calma, hai il ragazzo più bello della scuola davanti a te, che fai? Questo ragazzo è anche colui che è stato con quasi tutte le ragazze della scuola e in loro ha cercato solo una cosa, il sesso. Poi, questo ragazzo è un amico di Anna, e se fosse come lei? E se.. Due labbra interrompono i miei pensieri affondandosi sulle mie. All'inizio non mi dispiace affatto, ma poi stacco le mie labbra dalle sue prima di far entrare la sua lingua. No, non voglio che sia così.. o forse si? E se lui non fosse quello giusto? Non voglio dare il mio primo bacio a lui, o forse si? E poi chi vorrebbe dare un bacio a me? Un cesso ambulante. Si, la mia autostima è pari a zero, altrimenti non mi taglierei. Mi alzo dalla panchina e una lacrima mi scorre sul viso. L'asciugo subito, ma Theo se ne è accorto. -Scusa.. ho.. ho sbagliato qualcosa?- Mi chiede preoccupato. Scuoto la testa e un'altra lacrima scende. Si avvicina ancora di più e mi prende le mani, ma le sposto subito. Lui ci rimane male, ma non voglio che veda i miei polsi. -Scusa..- Mi ridice. -Non ti devi scusare, è solo colpa mia.- Lo interrompo. -No sono io che ho fatto il passo più lungo della gamba, ma rimaniamo amici?- Mi chiede. Annuisco sorridendo e lui mi abbraccia dolcemente, ma io non ricambio l'abbraccio. Non sono abituata a questo tipo di contatto. Non lo sono amore, ma forse lo sarò in futuro. Sciolgo l'abbraccio e guardo l'ora sul cellullare, sono le nove! Non posso entrare a scuola ora, mi serve la giustificazione, che non ho. Theo invece falsifica la firma di sua madre ed entra a scuola, prova a chiedermi più volte di falsificare la firma di mia madre, ma a me non piacciono queste cose, quindi rifiuto e me ne torno a casa. A casa non c'è mai nessuno a quest'ora. Prendo la lametta, vado in bagno e uno, due, tre tagli e mi sento meglio. Verso le undici e mezza apre la porta Austin. -E tu cosa ci fai qui?- SPAZIO AUTRICE: Ciao bellissime/i! Come va? Vorrei ringraziare di cuore tutte le persone che hanno recensito e mi raccomando non smettete! Per favore ditemi che cosa ne pensate di questo capitolo e scuso l'ennesimo ritardo. Continuo a tre recensioni, baci baci <3!
  
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