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Autore: giulietta sprint    07/12/2013    4 recensioni
Una notte, Percy non riuscì a dormire. Per colpa del caldo e dei strani sogni, decise di uscire dalla sua casetta per andare a fare una nuotata e per rinfrescarsi le idee. Quando giunse sulla spiaggia incontra una persona a lui cara intenta a guardare il cielo.
Cosa succederà fra i due? e perchè lei era proprio lì?
Questa storia l'ho scritta prima di finire tutti i libri di Percy Jackson.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La spiaggia dell'amore proibito

Mi svegliai di soprassalto. Un altro dei miei soliti incubi. Stavolta non riuscivo a capirne il senso visto che continuavo a focalizzare Annabeth. Una parte di me, di sicura istintiva, voleva andare a vedere se stava bene ma non potevo: secondo le regole del campo era assolutamente vietato andare nelle case altrui. 
Tralasciando questo piccolo particolare, mi accorsi di essere completamente fradicio di sudore. Di sicuro mi ero mosso tutta la notte ed il caldo ne aveva aproffittato. Cercai di prendere sonno ma non ce la feci: più stavo fermo e più sudavo.
Con una smorfia mi alzai dal materasso e uscì dalla casa di Poseidone. Il cielo era pieno di stelle, e potevo ammirare la luna in tutta la sua bellezza. Però anche all'esterno, la patina di caldo si appiccicava sulla mia pelle. 
Scalzo con solo dei pantaloncini corti addosso, mi diressi silenzioso verso la  spiaggia. Avevo bisogno di rinfrescarmi le idee ed anche il corpo.
Stavo per raggiungerla quando notai una forma muoversi dentro l'acqua. D'istinto mi nascosi dietro un cespuglio cercando di capire chi era. Negai subito l'idea che fosse un mostro visto che eravamo protetti da uno scudo trasparente che si estendeva per tutto il campo. Cercai di focalizzare meglio e mi accorsi che aveva dei lunghi capelli biondi mossi.
- Annabeth- sussurrai.
Che ci faceva la? ma sopratutto perchè stava facendo un bagno nel pieno della notte? Continuai ad osservarla attentamente finchè non si girò e le mie guancie si tinsero di un rosso acceso. Era completamente nuda e potevo ammirarla in tutto il suo splendore. Di sicuro aveva pensato che c'era qualcuno visto che si guardò attorno per poi rigirarsi e tronare ad osservare il cielo. 
Non so come ma il mio corpo si mosse da solo verso di lei. Cercando di fare meno rumore possibbile, entrai dentrò l'acuqua. Essendo il figlio di Poseidone potevo tranquillamente muovermi senza suoni e non bagnarmi. 
Appena le arrivai vicino con un braccio la bloccai e con l'altro le tappai la bocca (se avesse urlato tutti sarebbero venuti in soccorso e avrebbero visto questa scena molto imbarazzante)
quando con lo sguardo capì che ero io si calmo e la lasciai. Istintivamente si coprì il seno e arrabbiata esclamò - Che diamine ci fai qui! ma sopratutto..... non guardarmi pervertito!-
Scostai lo sgurardo imbarazzato- Avevo caldo e sono venuto a farmi un bagno...- cominciai- Poi ho notato qualcuno nel lago e ti ho visto...-
- Quindi...- incominciò ancora più rossa, chinandosi di più per coprirsi nell'acqua- Mi hai visto nuda non è vero?- Non dissi nulla e lei capì- Oddio che imbarazzo! sapevo che stavo facendo una cavolata, che mi è saltato in mente?- si girò dall'altra parte 
- Perchè stavi qui?- chiesi ammirando la sua schiena nuda.
- Avevo caldo e poi non riuscivo a dormire.... incubi...- concluse girandosi di nuovo ma restando con il corpo immerso.
- Anche te? e che genere di sogni?- continuai curioso.
Mi guardò stupita per poi arrossare- Ecco.... c'era una persona in pericolo.... ed io la volevo aiutare ma non ci riuscivo....-
- E chi era la persona?-Fin qui la storia era simile apparte il personaggio.
-... Te....- concluse guardandomi con quei bellissimi occhi grigi.
Non so perchè ma di scatto e la trascinai su per baciarla. Appena le nostre labbra si unirono lei non si ribellò e mi cinse il collo con le braccia bagnate.
I sentimenti che stavo provando erano indrescrivibili, ogni volta che approfondivo il bacio l'acqua diventava sempre più calda ma non scottava... anzi era piacevole. 
Appena ci staccammo notai il suo sguardo: era sia sorpresa che felice.
Si ricoprì i seni- Perchè mi hai baciata? Percy noi non potremmo strare insieme.... i nostri genitori..- ma non le feci finire la frase perchè l'abbracciai
- Mi ami?- le chiesi accarezzandole i capelli, ci fu un momento di silenzio e poi rispose- Si....- La cosa mi aveva sollevato tantissimo... questa risposta la stavo aspettando da troppo, troppo tempo. Gli sollevai il mento e risposi- Bene... i sentimenti allora sono ricambiati-
Stava per dire qualcosa con sguardo sorpreso quando la ribaciai. Stavolta la spinsi verso la riva. Arrivati ci sdraiammo sulla spiaggia non smettendo di baciarci, i suoi seni a contatto con il petto mi facevano eccitare parecchio, il suo profumo, il suo viso i suoi occhi e le sue labbra.... erano una droga.
Scesi in basso ed iniziai a baciarle il seno. Lo succhiai e lo baciai. Notai che anche lei era eccitatissima visto che asimava. La guardai in faccia e lei mordendosi il labbro mi chiese - Mi ami davvero? non sto sognando?- Feci segno di no con la testa- Ti amo Annabeth... più di quanto ti possa immagianre...- e continuai a darle piacere. Metre la mia mano era diretta nella sua parte bassa, lei cercò in modo goffo di togliermi i pantaloni e i boxer. La lasciai fare. Appena giocherellai con la sua femminilà, Annabeth mosse le sue mani su i miei muscoli (formati durante l'allenamento) e scese giù lasciandomi scappare un gemito.
Dopo un pò che continuavamo a darci piacere aprì le gambe: segno che era pronta.
- E' la tua prima volta vero?- chiesi e lei annuii- Non voglio farti del male-
- Percy...- sussurrò abbracciandomi- Io voglio che mi fai tua.... anche se stiamo andando contro i notri genitori...-
- Però...-
- Sai perchè sono venuta qui?- mi chiese- L'acqua oltre a rilassarmi mi ricorda te-
 La baciai di nuovo per poi entrare dentro di lei. Eravamo una cosa sola, un unico corpo.
Lei gemette dal dolore. Strinse ancora di più l'abbraccio e sussurrò - P-percy...-
Non so come ma, essendo con i piedi nell'acqua un pò di essa strisciò verso di lei per poi posizionarsi sopra il ventre. Annabeth che poco fa mi strigeva con forsa la schiena mi guardò scioccata- Non.... non sento più dolore...-
- Non voglio farti del male te l'ho detto...- sussurrai baciandola. Dopodichè continuai.
Ogni spinta incominciavo a sussurrarle un "ti amo" in modo che non pensansse che fosse tutto un sogno. Appena capii che non c'era alcun pericolo di dolore spostai l'acqua e la strinsi forte a me raggiungendo insieme il piacere. 
- Ti amo Percy...- mi sussirrò- Grazie....-
- Anche io Annabeth...- risposi baciandola- Questa è stata la notte più bella della mia vita-



***spazio autrice***
Questa storia come ho scritto nella presentazione, l'ho creata prima di finire i cinque libri quindi non sapevo nulla del finale.... 
Non mi chiedete da dove è saltata fuori questa storia perchè non ne ho la più pallida idea xD Sono fatta così: scrivo e poi leggo quello che mi è uscito dalla testa.
Bene, spero che vi sia piaciuto perchè è la prima storia su Percy Jackson :3
Un bacione
Giulia




 
   
 
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