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Autore: Saphira_chan    07/12/2013    24 recensioni
- Non possiamo Inuyasha.. - mormora lei
Chiudo gli occhi per concentrarmi.
La desidero. Più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Sento il suo respiro irregolare riscaldarmi la spalla nuda, su cui lei aveva appoggiato la sua fronte.
L'avevo delusa, tradita, abbandonata a se stessa..
ma nonostante tutto, lei era sempre lì, pronta ad alleviare la mia anima tormentata... incompleta senza di lei.
- Kagome... - sussurro con voce roca, come per mostrarle la mia difficoltà nel trattenermi.
Il corpo seminudo di lei, a contatto con il mio, mi sta facendo impazzire.
Il mio sangue ribolle, al pensiero di averla fra le braccia e non poterla avere..
Aumento la stretta sui fianchi, strappandole un sospiro profondo.
Soffro. Soffro fisicamente e mentalmente... soprattutto perchè so che anche per Kagome è lo stesso...
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 24
Desideri proibiti


Un brivido di freddo mi fa inarcare la schiena.
Trattengo per un secondo il respiro, prima di rilassarmi di nuovo contro la corteccia dell’albero.

La brezza sta cominciando ad alzarsi e io sono ancora qui con le mani in mano!
Ahhhhh!! Che rabbia!!!!
Perché Kagome vuole sposare quell’imbecille???
Quando la baciavo, avvertivo chiaramente la sua voglia di ricambiare…
E adesso invece è all’altare con un altro!

Scuoto la testa per scacciare quei pensieri.
E’ inutile dare tutta la colpa a lei…
L’unico coglione sono io!
Perché non faccio altro che ferirla?
Io… io voglio veramente che mi stia accanto… ma non posso nemmeno ignorare i miei doveri che ho per Kikyo…
E’ pur sempre la mia donna!

Dannazione!
Perché non riesco a mettermi l’anima in pace??
Stare con Kikyo, e pensare a Kagome, non è che sia poi tanto la cosa migliore…
Insomma… o sto con la miko che 50 anni fa morì per me, senza pensare ad altre, o sto con la ragazza del futuro!
Devo schiarirmi le idee…
Devo… devo capire come poter fare per…


Improvvisamente un odore familiare mi stuzzica le narici, facendomi irrigidire e bloccando il mio flusso di pensieri.

Alzo il viso, cercando col naso un’altra prova che quello che ho appena sentito sia vero.

Ancora con i muscoli tesi e lo sguardo rivolto in un punto impreciso del cielo, scatto in piedi digrignando i denti.

- Merda! – sbotto a denti stretti, catapultandomi verso il villaggio dei Takigawa.

“Questo… questo è il SUO odore!!” mi ripeto io mentre sto correndo come un forsennato fra gli alberi secolari del bosco.

L’immagine di Kagome in pericolo mi sta facendo sudare freddo, invogliandomi a velocizzare la mia corsa già sfrenata.


Perché Naraku ha deciso di mostrarsi proprio oggi??
Proprio il giorno in cui io non sono con lei!
Se le oserà torcerle un solo capello.. io… io..!!!!

Non ci voglio nemmeno pensare!
Devo solo sbrigarmi a raggiungerla!!



Solo dopo un po’ di tempo, giungo alle mura del castello Takigawa, con il cuore a mille, per quello che sto vedendo.

Il palazzo è invaso dai demoni e irrigidisco il mio corpo, non appena scorgo Byakuya in cima ad un tetto, con il corpo esamine di Kagome fra le mani.

- TU!! – urlo io in sua direzione, mostrando i denti e con una voglia pazzesca di affondarglieli nella giugulare.

L’emanazione di Naraku, sorpresa, si gira in mia direzione, sorridendomi e stringendo più a sé la ragazza che ha in braccio.

- Ehy!! Ma guarda un po’ che abbiamo qui! Sei carino ad essere venuto qui a farmi gli auguri! – mi prende in giro lui, facendo riferimento alla scena di tre anni fa, in cui lui se ne andava con “Kagome” fra le braccia.

- BASTARDO FIGLIO DI P… -

- Ma che modi! Non si può neanche scherzare con uno come te!! Hai mai sentito la parola “ironizzare”? – farfuglia divertito lui, facendomi solo incazzare più del dovuto.

Se Naraku non ci avesse fatto credere che lui e Kagome erano innamorati… a quest’ora non ci sarebbe stato nessun problema!
E Kagome non avrebbe mai vissuto tre anni di prigionia!

Furioso, ignorando i richiami dei miei amici, apparsi da chissà dove, estraggo Tessaiga e la punto verso Byakuya.

- CHE CAZZO LE HAI FATTO MALEDETTO??? – grido con ormai gli occhi rossi dalla rabbia.
Vedere Kagome inerme fra le braccia di quel damerino mi fa andare in bestia!

Solo pochi mesi fa, quando la salvai dal castello di Naraku, promisi a me stesso che nessuno le avrebbe fatto più del male… e invece…

- Il solito villano… - borbotta lui sottovoce, alzando gli occhi al cielo annoiato - … io non le ho fatto niente! E’ solo svenuta dall’emozione di aver visto il suo vero futuro sposo! – conclude ridendo.

Ed ecco che mi sta sbattendo di nuovo in faccia la dura realtà.
Kami, come ho potuto essere così stupido da credere che Kagome e Byakuya fossero una coppia???


- FOTTITI! – sbotto più nero che mai, stringendo la mia spada fino a farmi diventare le nocche bianche.

- Inuyasha!!! – mi chiama Sango da sopra Kirara, una volta che mi ha raggiunto – Menomale che sei arrivato! –

- Cosa è successo a Kagome?? – chiedo a bruciapelo, non staccando un attimo lo sguardo dal mio nemico.
- E’ svenuta poco fa! Byakuya ha invaso il castello con i demoni al suo servizio! Miroku e Shippo stanno combattendo contro alcuni di loro, ma sono troppi! – afferma la mia amica poco dietro di me, con il suo fedele boomerang in mano.
- E lui? Lui dov’è?? – mormoro a denti stretti, ringhiando sommessamente.
- Naraku non è qui! Ha mandato solo… - ma io la interrompo bruscamente, guardandola almeno per una volta negli occhi.
- Non mi riferivo a Naraku! –

Lo so già che quel maledetto non si sporcherebbe mai le mani in prima persona!
Fa fare agli altri il lavoro sporco… tutto per non rischiare la pelle! Tzk!!
Maledetto farabutto!!

- Mi stavo riferendo a Hidashi! –

Le chiede di sposarla e poi non riesce nemmeno a proteggerla???
Se prima avevo dei dubbi, adesso sono sicuro al cento per cento, che sì, quell’imbecille non avrà mai la MIA Kagome!

- Ecco… è andato a radunare il suo esercito… da solo non avrebbe potuto farcela… infondo è solo un nobile! –
- Già… un nobile abbastanza debole senza i suoi uomini! – dico sprezzante, ritornando a studiare l’emanazione di Naraku a pochi metri da me.


Che cosa posso fare per non danneggiare Kagome?
Non posso usare una cicatrice del vento… rischierei di farle del male!
Dannazione!!


Improvvisamente, un demone appare alla nostra destra, procinto ad attaccarci.
Non faccio nemmeno in tempo ad alzare la spada che un fuda purificatore, lo disintegra.

- Inuyasha! Era l’ora che arrivassi!! – mi rimprovera lui, con il fiatone e con un vistoso taglio in fronte.
- Fhè! –
- Sempre di molte parole eh? – ironizza il mio miglio amico affiancandomi e voltandosi verso Kagome e Byakuya.

- Kikyo sta aiutando i soldati di Hidashi… Penso sia vicino alle mura distrutte, all’entrata del castello insomma… - mi spiega Miroku, beccandosi solo uno sguardo accigliato.

Sarà forse che Kagome è in serio pericolo, ma… non mi preoccupa minimamente dove sia Kikyo… lei sa cavarsela da sola in battaglia.
Non ha bisogno di essere protetta in questo momento, come invece ne ha bisogno la sua rincarnazione!




- Byakuya! Perché Naraku vuole la divina Kagome?? – grida il bonzo, provocando solo una risata stretta del demone.
- E tu pensi che vi dica cosi tranquillamente i suoi piani? Siete proprio ottusi! –
- Dannato! Io ti ammazzo seduta stante! – latro in sua direzione, venendo subito bloccato da un braccio di Miroku, che ha stranamente ancora voglia di parlare.

Baka! Non capisci che non ci dirà niente?? Bisogna solo ucciderlo e portare Kagome al sicuro!!

- Prima o poi verrà fuori la verità! Perché Naraku vuole ancora la divina Kagome?? Non gli sono bastati tre anni?? –
- A quanto pare no! – ammette, facendo una smorfia – Questa ragazza deve fare un ultimo sforzo e poi il mio padrone avrà quello che desidera… -
- Quello che desidera?? E non poteva prenderselo prima? Kagome era già sua prigioniera! Occorre rapirla di nuovo?? – grida Sango
- No, quello che Naraku vuole da Kagome, non è una cosa semplice… richiede tempo… molto tempo… e voi l’avete sottratta a lui, proprio quando era vicino ad averla! – ci spiega enigmatico, facendomi vedere rosso.

- Se pensi che lei vi aiuterà per i vostri scopi, vi sbagliate di grosso!! – urlo io, urtato dal suo solito sorrisetto.

- Chissà… invece credo proprio che Naraku avrà presto quello che vuole… neanche il tuo fratello è riuscito a fermare i suoi piani! -

Sussulto quando realizzo nella mia mente l’immagine di Sesshomaru sconfitto dal mio acerrimo nemico.
No, lui…lui non può essere…

- Come facciamo a sapere che stai bleffando?? Sesshomaru non è un demone da abbattere facilmente!! – domanda Miroku, anche lui sconvolto da questa rivelazione.

In effetti, se Byakuya e quindi anche Naraku non sono morti, significa che il mio fratellastro non è riuscito nel suo intento…
… Forse non li ha semplicemente trovati…

Ma allora perché non è più venuto a trovare Rin?

Non ci sto capendo più niente!!!

- Infatti non vi sto chiedendo di credermi! Siete liberissimi di dubitare delle mie parole! A me non mi importa di quello che pensate.. io sono venuto solo per una cosa.. – ci risponde, guardando subito dopo la fanciulla fra le sue braccia.

Ringhio furioso per non poter far nulla.
Maledizione!!
Che posso fare???


- Vi saluto allora!! Naraku mi sta aspettando! – ci dice lui prima di spiccare il volo su uno dei suoi origami di carta.

Sento un buco allo stomaco non appena lo vedo darmi le spalle.
No! Non può andarsene di nuovo con lei!
Stavolta non gli permetterò di portarmela di nuovo via!

Scatto in avanti, piegando lievemente le gambe, procinto ad effettuare un balzo disumano verso di lui, ma una voce allarmata dietro di me, mi spiazza, facendomi quasi perdere l’equilibrio.

- INUYASHA!! AGGRAPPATI A QUALCOSA!! –

Non faccio neanche in tempo a girarmi verso Miroku, che percepisco il vento cambiare, diventare più intenso, più ostile… è come se una forza gravitazionale mi stesse spingendo indietro.

Appena mi rendo conto di stare per venire risucchiato nel vortice del mio amico, d’istinto pianto la lama di Tessaiga nel terreno, procurandomi così un momentaneo appiglio.

La potenza del buco nero del bonzo è tale da impedirmi di respirare.
Ogni cosa davanti al mio amico, viene travolta dalla forza del vortice…
Sassi, demoni, oggetti… e persino Byakuya sembra in difficoltà.
Non riesce ad allontanarsi dal castello, bensì viene attirato proprio verso di noi.

Sto lottando con tutte le mie forze per non lasciare la presa da Tessaiga, ma il vento è talmente forte che faccio quasi fatica a tenere gli occhi aperti!
Al contrario di Sango e Kirara, che sono dietro il bonzo, io sono vicinissimo al suo vortice e quindi la potenza con cui mi sta risucchiando è talmente tanta che sono quasi costretto a urlargli di chiudere quel dannato buco della sua mano.

Tuttavia, riesco a intravedere Byakuya avvicinarsi sempre di più verso Miroku, sebbene il suo origami sta cercando in ogni maniera di volare verso la direzione opposta, e stringo i denti, facendomi forza per resistere un altro po’.

E’ questione di qualche secondo e poi, finalmente, vedo l’emanazione di Naraku fare quello che il mio amico sperava.
Anziché venire risucchiato nel vortice del vento, sacrificando la propria inutile vita per un ordine, abbandona il corpo esamine di Kagome nel vuoto, credendo di creare cosi un’allettante distrazione che gli permettesse di fuggire.

Miroku chiude immediatamente il buco nero con il suo rosario e io, ne approfitto per eseguire un salto di diversi metri, verso il corpo esamine di Kagome che continua a cadere verso il vuoto.
Ma nonostante tutto, riesco a trovare anche la lucidità di indirizzare una potente cicatrice del vento contro Byakuya.
La potenza demoniaca della spada, forse per l’adrenalina del momento, riesce a battersi, furiosa, contro di lui, travolgendolo e cancellandolo dalla faccia della terra.
Sono ancora in aria mentre mi accerto che il mio colpo ha colpito in pieno il bersaglio.
Sorrido soddisfatto, ma non posso adesso stare a perdere tempo per vedere la sua disfatta e il suo volto tramutato in una maschera di terrore.

La mia spada ha centrato il bersaglio… adesso devo solo riprendermi Kagome!
Così, non appena tocco il terreno, riscatto verso di lei, superando con un altro salto, un muro altissimo e prendendo fra le braccia l’unica ragione per cui, per tutto il tempo, ho dimenticato di respirare.

L’ho presa per un pelo!
Altri due secondi e l’impatto fra lei e il pavimento di questa sala deserta sarebbe stato inevitabile.
Non ho idea di che stanza sia, ma quasi sicuramente, doveva essere una sala di riunioni, visto la grandezza… ma dubito che d’ora in poi useranno questa sala… a meno che non riparino l’enorme buco che qualche demone ha creato sul tetto!
Alzo lo sguardo sopra di me, notando soddisfatto che di Byakuya non c’è neppure l’ombra.

Ben gli sta!

Stacco lo sguardo dal cielo limpido, per osservare sollevato la fanciulla a pochi centimetri da me..
E’… bellissima con quest’abito…
Vorrei tanto che fosse per me…

- Kagome… -

















- Kagome… - questa voce… è… di Inuyasha?

Provo ad aprire gli occhi, ma l’unica cosa che ottengo è l’aggrottarsi delle sopracciglia.

- Kagome… Dai, svegliati.. è tutto finito! –

Finito? Finito cosa?

Un flash di quello che era successo mi investe e finalmente riesco a trovare la forza per aprire gli occhi.

La prima cosa che vedo, sono due pozze dorate che mi stanno studiando apprensivi.
I-Inuyasha??
Allora era davvero lui!
Oh cavoli! Che è successo??
Perché Inuyasha è qui??

E soprattutto… Perché gli sono in braccio???

Con una mossa repentina, sgrano gli occhi e divincolandomi dalla sua presa, mi metto in piedi.
Sfortunatamente, nella fretta di scappare da lui, un giramento di testa improvviso mi fa vacillare all’indietro e lui ne approfitta subito per riprendermi al volo, abbracciandomi.

Di male in peggio!

- I-Inuyasha… cos’è… cos’è successo? – balbetto io, cercando di non fargli capire quanto io sia imbarazzata fra le sue braccia.

- Byakuya è venuto a riprenderti… - mi spiega lui senza tanti giri di parole - … ma io l’ho ucciso prima che ti portasse via! –


Guardo stupita Inuyasha, che fiero di aver eliminato uno dei miei aguzzini, mi sorride, facendomi di nuovo mancare il fiato.

No, no, no, NO!
Non può farmi ancora questo effetto!!
Io lo devo dimenticare!!
Io mi sono sposata!!
Non posso crogiolarmi fra le sue braccia.


Cerco di allontanarlo, facendo leva sulle braccia, ma lui è irremovibile.
Il suo sorriso scompare e la sua espressione viene sostituita da una più attenta e seria.


- Kagome… dobbiamo parlare… - mi dice piano, scatenando le mie palpitazioni.

- Inuyasha… forse è meglio che te ne vai di qui… - gli sussurro io, non guardandolo nemmeno e spingendolo via da me, inutilmente.
La sua presa ferrea non vuole lasciarmi andare.

- Kagome… - mi supplica in un soffio, con quella sua voce roca e tremendamente sexy, ma non posso vacillare ora.
Non può farmi sperare in cose senza fondo come l’altra notte!
Ho bisogno di certezze… e lui non può darmele!

- No! Smettila di.. – provo io, ma la sua voce sussurrata al mio orecchio mi interrompe, facendomi rabbrividire.
- Ti prego… non farlo! –
Rimango qualche secondo ammutolita, incapace di trovare un buon motivo valido per contrastare le sue parole, ma la mia mente sembra andata in tilt.
Boccheggio, guadagnando tempo e riuscendo a cavarmela facendogli un’altra domanda.
Mi mostro indifferente, ma invece dentro di me si sta agitando una vera tempesta.

- Perché non dovrei? –

- Perché… - mormora lui, non finendo nemmeno la frase.
Ha la testa bassa, come se dovesse confessarsi dai suoi piu profondi peccati e, studiando meglio il suo viso, mi rendo conto che è anche arrossito.

Aspetto con ansia che lui continui la frase, ma non lo fa e così decido di tagliarla lì.
Ormai sento le voci di altre persone avvicinarsi…
E’ meglio che non ci vedano cosi abbracciati..
Sono stanca di queste frasi dette a metà.
Sono stanca di questo limbo.

- Ho capito. Non c’è bisogno che ti sforzi per dire altro! Io … -
- … Non ce la farei a vederti al fianco di un altro uomo… - sbotta di punto in bianco lui, guardandomi negli occhi.

Sgrano gli occhi cercando di assimilare il tutto.

Ho forse capito male?

Studio la sua espressione e mi irrigidisco quando capisco che fa sul serio.
E’ così… deciso di quello che dice, che quasi non lo riconosco…
Dov’è finito quel mezzo demone pieno di “ma” e di “forse”?

Apro la bocca per dire qualcosa, ma nessun suono esce dalle mie labbra…


- Ti prego… non andartene con lui… -


Una supplica struggevole, quasi dolorosa, mi ferma il cuore.
La barriera che avevo faticosamente costruito attorno a quell’organo così pieno di amore non corrisposto, si sta cominciando a sgretolare.

Si sta frantumando davanti a queste gemme dorate, lo sento…
E ciò che mi spaventa, è che non riesco a fermare tutto ciò.

Tento disperatamente di trovare tutte le ragioni possibili per aver fatto tutte quelle scelte così in opposizione con il mio cuore, e un vuoto nella mia mente mi fa capire che questa volta la ragione non mi avrebbe aiutato.
Sarei stata in balia dei miei soli sentimenti… in balia di lui…


- … Non ce la farei a perderti un’altra volta – mi soffia nell’orecchio, stringendomi a sé e facendomi capire quell’amara verità.

Chiudo gli occhi, affranta, mentre il mio cuore comincia di nuovo, dopo tanto tempo, a battere impetuoso nel mio petto, come per vantarsi di aver ripreso in mano le redini del mio destino.






- KAGOMEEEE!!!! – il mio nome urlato mi fa accapponare la pelle e mi riporta con i piedi per terra.

Merda!! Hidashi è qua vicino.

Con uno strattone allontano Inuyasha da me, beccandomi da lui solo un gemito e un’occhiata contrariata.
Per fortuna almeno mi ha permesso di sfuggire via dal suo abbraccio! Altrimenti altro che figuraccia!!


- Kagome!!! – mi grida il mio… sposo, non appena mi vede.

Già… adesso noi due siamo sposati… ancora non ci credo…
Perché mi sento nel posto sbagliato?
Perché, quando lo vedo correre in mia direzione e abbracciarmi, mi irrigidisco?
Non è quello che io volevo?

- Kagome!! Stai bene per fortuna!! – mi dice lui, prendendomi la testa fra le mani e dandomi un rapido bacio sulle labbra prima di riabbracciarmi… non senza scatenare un basso ringhio dell’hanyou accanto a noi.

Lui, come resosi conto della vicinanza del mezzo demone, lascia la sua presa su di me e si volta in sua direzione.

- E tu che ci fai qui? – chiede con voce tagliente, beccandosi un’occhiata omicida di Inuyasha.

Oh cavoli.
La vedo male.

- Quello che avresti dovuto fare tu imbecille! L’ho protetta mentre tu eri corso ai ripari! –

Boccheggio sbalordita di fronte alla sua sfrontaggine, ma più che altro, resto allibita per l’espressione che ha assunto Hidashi.

Le sue labbra, strette in una lunga linea sottile, perfettamente orizzontale fanno ben capire il suo stato d’animo.
Gli occhi chiusi a fessura, le guance leggermente arrossate, non promettono nulla di buono.

- Tu… come… osi! Se sono andato a chiamare i miei uomini per sconfiggere quel demone, non devo mica rendertene conto!! Tu non sei un umano! Non capiresti nemmeno! –

- No, hai ragione… sono umano solo per metà, ma questo non mi limita dal capire quali sono i doveri di un uomo verso la sua compagna! E di certo quello che hai fatto tu, mi ha dato un ulteriore conferma che tu non sei quello giusto per lei!! –

Vedo Hidashi spalancare gli occhi per la sorpresa di questi insulti e gonfiarsi di secondo in secondo.

Dovrei intervenire, per cercare di placare i toni, ma non riesco a muovermi.
Non mi viene in mente nessuna cosa decente da dire in questo momento!

- Per lei??? E’ di mia MOGLIE che stiamo parlando!! – sbotta lui, facendomi trasalire.

Persino Inuyasha ha sussultato nell’udire quella parola e, prima di ritornare ad attaccarlo, mi guarda per un attimo.
Sbaglio, oppure noto angoscia nei suoi occhi?
Ricambio l’occhiata, incapace di fare altro.

- Tks!! Se è davvero tardi… allora penso proprio che rimarrà vedova molto presto! – dice lui facendo scrocchiare gli artigli e trucidandolo con gli occhi.

Sudo freddo quando realizzo quello che ha appena detto e Hidashi, ferito nell’orgoglio, porta subito la mano su una spada legata sui fianchi, a mio parere usata solo per decorare la sua armatura pregiata che aveva usato in cambio del comune kimono nero da sposo.


- Aspettate!! – Urla una voce alle nostre spalle in mio soccorso.

Grazie al cielo!!!
Miroku sei la mia salvezza!!

- Si può sapere che succede qui?? Avete ancora voglia di combattere dopo tutto il casino che c’è stato fino ad ora?? – sbotta lui, mettendosi fra i due.

- Succede che adesso gli stacco la testa dal collo!! – sbraita Inuyasha, mentre anche altri soldati, che molto probabilmente avevano combattuto nel luogo in cui era il mio amico poco fa, vengono a controllare se ci sono ancora altri demoni in giro.

- Calmati Inuyasha e voi, - dice riferendosi alle guardie del principe, che già avevano sguainato le spade per essere pronti in ogni momento ad attaccare l’hanyou - ..calmatevi che lui è dei nostri! –

- Dei nostri un tubo, voglio subito questo mezzo demone fuori da qui e lontano da MIA moglie! – sbotta Hidashi facendomi storcere la bocca per il modo in cui ha nominato Inuyasha.

Un tono sprezzante, pieno di ira che mai gli avevo sentito.

- Maledetto bastardo! – grida Inuyasha muovendo un passo verso di lui, ma fortunatamente viene subito bloccato da Miroku - … Lei non sarà MAI tua, hai capito??? Tu non sei nemmeno in grado di proteggerla, dannazione!!! –


Tremo.
Ma non per il freddo.
Per quello che tra poco succederà tra poco.
Lo sento.
Tra poco sarò di nuovo messa in mezzo a un bivio.
E sconvolta come sono ora… non potrei fare nessuna scelta lucida…


Non appena il monaco riesce a calmare, apparentemente, il suo amico, Hidashi, lascia la presa sull’elsa e, con sguardo vittorioso, pone a Miroku una domanda, conscio che la risposta avrebbe di sicuro ferito il suo - ormai possiamo dire – rivale.

- Il tuo amico è proprio una testa calda! Se davvero teneva a Kagome, si sarebbe fatto avanti prima! Ancora non capisce che ormai è troppo tardi! Forse è meglio se gli dici a parole più semplici che ormai Kagome è la mia compagna di vita! –




Tutte quelle parole mi stanno facendo quasi venire la voglia di vomitare.
Sono bianca come un cencio e sicuramente sono vicina allo svenire.
Ti prego ti prego… fa che tutta questa tortura finisca presto!!


I rumori mi arrivano ovattati e sebbene altre persone, tra le quali Sango, Shippo e persino Kikyo, si aggregano a quelle già presenti, riesco a sentire e vedere nitidamente solo le tre figure maschili che ho davanti.

Osservo Miroku guardare attentamente Inuyasha, visibilmente frustato e amareggiato per la verità dei fatti.

Ma quello che mi sconcerta è quando si gira per guardare me.
Sento i suoi occhi blu scrutarmi nell’anima per scorgere ogni mia emozione.
Mi sta studiando e non capisco perché…
Un brivido mi sale lungo la schiena.
Non capisco perché stia facendo così…

- Beh? Che c’è? Non è forse la verità? – si intromette Hidashi, con una punta di sgomento nella voce e fissando quasi arrabbiato il bonzo che ancora mi sta studiando.
Sembra quasi che sia geloso per quella strana attenzione che Miroku mi sta rivolgendo.


Il monaco dopo aver fatto un profondo sospiro, si gira verso il principe e con guardo fra il dispiaciuto e l’imbarazzato, gli risponde.
Ha gli occhi di tutte le persone addosso, ma lui nemmeno ci fa caso.



- Mi spiace dovertelo dire… ma in realtà… il matrimonio non è stato concluso… e quindi… -

- E quindi cosa??? – grida il nobile furioso, mentre sta prendendo per il colletto il bonzo.
Miroku, con una calma quasi disarmante, con entrambe le mani, afferra i polsi di Hidashi e le allontana dalla sua veste, facendo uso di gran parte della propria forza, ma ottenendo il risultato sperato.

Io invece sono rimasta di sasso.
Cosa vorrebbe dire Miroku?
Anche Inuyasha è rimasto senza fiato come me.

- … e quindi, tu e la divina Kagome, non siete ufficialmente sposati… -


Sgrano gli occhi fino a farmi del male.
Davvero non siamo sposati?

Hidashi boccheggia stupito e ferito nell’orgoglio, mentre Inuyasha sorride soddisfatto.
Non so quali sono le facce dei miei amici… e quella di Kikyo più che altro… ma non ho il coraggio di voltarmi dietro di me e vederli di persona.

- CHE COSA???? – urla il principe, facendo divertire ancora di più Inuyasha. – E tu che hai da ridere insulso mezzo demone??? –

- Ehi, non c’è bisogn… - tenta Miroku, cercando di abbassare di nuovo la tensione fra i due, visto che il diretto interessato aveva già cominciato a mostrare i denti appuntiti.

- Taci monaco! Sono abbastanza furioso senza che tu cerchi di confondermi con tutte le tue moine!! – si porta le mani sulla testa, tirandosi i capelli all’indietro, con un unico gesto apparentemente esasperato.
Improvvisamente, gira i tacchi e fa tre o quattro passi, forse per smaltire il tutto e per trovare una soluzione.
Non l’ho mai visto così…
Dov’è il principe sicuro e dolce di qualche mese fa?

Come se fosse stato colpito da un fulmine, si ferma e si rivolta verso Miroku, con un’espressione trionfante in volto.
- Basterà ricelebrare il matrimonio e tutto si sistemerà! – afferma sicuro, alzando il sopracciglio in tono di sfida, rivolgendo il suo sguardo verso quello ostile di Inuyasha.

- Mmm certo… ma bisognerebbe farlo tutto da capo… - sostiene dubbioso Miroku con la mano sul mento e l’altra sotto il gomito.

- Hai qualche problema per caso? –

- No no… però mi chiedevo se andava sempre bene alla divina Kagome… - dice il mio amico facendo cadere tutta l’attenzione su di me purtroppo.

Il nobile mi si avvicina tutto sorridente e mi prende le mani, come se niente fosse.

- Certo che ti va bene, no? –


Non so se è il modo sicuro in cui me l’ha detto…
Non so se è la voglia di ritornarmene a casa, sotto le coperte…
Non so se è semplicemente ciò che veramente sta chiedendo il mio cuore, ma…

Non sono più sicura di quello che sto facendo.
Ho paura di stare facendo una cosa forzata… troppo forzata…


- Io… non so… - sussurro io, arrossendo subito, sentendo il silenzio calare nella sala.

- Non… lo sai?? – bisbiglia lui tagliente, lasciandomi le mani come se fosse stato appena scottato.

Mi mordo un labbro, per cercare di fermare il tremore che mi ha appena posseduto.
Il mio stomaco sta facendo le capriole per l’agitazione e tutta questa gente attorno mi fa sta facendo diventare gli occhi lucidi per il nervoso!!

Perché devono rimanere qui?!?
Se ne possono andare altrove???


- Kagome… forse hai battuto la testa… - continua lui, improvvisamente con tono apprensivo, facendomi alterare - … ma non ti preoccupare, fra qualche giorno avrai già le idee più lucide! -

Mi accarezza la testa con fare apprensivo, ma io sotto gli occhi basiti di tutti, allontano malamente la sua mano da me, arretrando di due passi.

Una rabbia improvvisa si impossessa di me e quello che dico mi fa capire quanto stupida io sia stata ad accettare di essere la sua moglie.
Ho sempre pensato…. o meglio… mi sono sempre consolata pensando che quelle premure di Hidashi e quel corteggiamento spietato fosse solo un modo determinato per dichiararmi il suo amore…
Ma solo ora mi rendo conto che non è così…
Mi ama, sì, ma ogni suo gesto è stato dettato dal suo egoismo…

- K-Kagome…? –
- No… sono stanca… - mormoro io scuotendo la testa e stringendo gli occhi per il forte mal di testa che mi sta salendo. – Sono stanca di fare ogni cosa che mi è stata detta… - alzo lo sguardo e lo fisso con dispiacere, ma anche con una rabbia repressa che nemmeno pensavo di avere.

-… che tu mi hai detto! – concludo, scorgendo nei suoi occhi verdi una scintilla che mai avevo visto prima.

- Kagome… ma che diavolo stai dicendo??? Io non ti ho mai obbligata a fare niente contro la tua volontà!!! –
- Appunto!! La mia volontà!! – sbotto io, facendo cadere le braccia lungo i fianchi e stringendo i pugni - L’hai soffocata la mia volontà… da quando stiamo insieme, sembra che io non sia più padrona della mia vita! Tu hai deciso che saremo diventati una coppia, prima che io ti conoscessi veramente… tu hai comprato il vestito da sposa, prima di stare insieme… e infine hai progettato il matrimonio, prima che io accettassi di sposarti! Non puoi decidere della mia vita Hidashi! Solo perché nella tua vita hai sempre avuto quello che desideravi, non significa che anche con me sarà la stessa cosa! –

Ignoro la sua mascella irrigidita dal mio lungo monologo e sostengo il suo sguardo decisa, ma allo stesso tempo impaurita.
Hidashi è sempre stato gentile con me, ma questo lato calcolatore, l’avevo sempre ignorato…
Mi illudevo sempre che lui mi voleva al suo fianco perché mi amava follemente… e in parte è così… ma non posso stare accanto ad un uomo che mi toglie la libertà!
Credevo che sarei stata felice con lui… e forse… lo sarei potuta essere… ma adesso non posso più fingere… non adesso che ho la possibilità di rimediare a tutti i miei errori…

Ho accettato di sposare un uomo che non amo, solo per cercare di dimenticarmi di lui…
Ho accettato, perché credevo che con il tempo mi sarei abituata all’idea di non potere avere accanto Inuyasha…

Ma adesso non posso accettare di vivere con Hidashi come sua moglie… visto che delle semplici frasi sussurrate all’orecchio mi hanno fatto crollare.
E’ ancora presto per cambiare pagina…
E’ stupido essersene accorti ora… ma ormai il danno è fatto… ed è giusto rimediare…



Un improvviso bruciore alla guancia sinistra mi costringe a voltare la faccia in direzione opposta.
Non casco in terra per miracolo.
Il rumore dello schiaffo di Hidashi si propaga forte in quelle mura rovinate e d’istinto, mi porto una mano sulla guancia colpita, sicuramente già arrossata.

Mi sento umiliata, ma infondo me lo sono meritato.
Se fossi stata sincera con il mio cuore, tutto questo non sarebbe accaduto…

Ingoiando buona parte del mio orgoglio, alzo il volto verso il mio vecchio fidanzato, ma quello che mi si presta davanti agli occhi è diverso da quello che mi aspettavo di vedere…

Inuyasha, non appena Hidashi mi aveva colpito, sicuramente era scattato verso di lui, e, con un pugno in pieno viso, l’aveva fatto cadere di qualche metro da me.

Sgrano gli occhi ammutolita, mentre da dietro la schiena dell’hanyou, osservo il nobile, già accerchiato da tre dei suoi uomini, alzarsi con il loro aiuto.
Una volta in piedi, si tocca il labbro sanguinante e subito dopo, rivolge un occhiata furiosa verso il mezzo demone che prontamente, si è messo in mezzo fra me e il nobile, come per proteggermi.

- Adesso picchi anche le donne bastardo?? – ringhia lui, avendo come sola risposta il silenzio e lo sguardo gelante di lui.

Il mio cuore batte all’impazzata e sussulta quando sento una mano sfiorarmi la spalla nuda.
Mi giro e noto con piacere la mia amica Sango che mi regala un sorriso di conforto, subito seguita da Shippo che si va ad appostare sull’altra mia spalla.

Adesso mi sento meno sola..
Sono contenta di avere degli amici come loro..


Dopo vari secondi di silenzio, Hidashi prende la parola, usando un tono talmente distaccato e tagliente da farmi venire i brividi.

- Andatevene tutti dal mio palazzo… ORA! –


Senza farmelo ripetere, distolgo gli occhi dai quelli verdi del nobile che non appena finisce la frase, se ne va, scortato da tutti i suoi uomini.
Sospiro rincuorata dal fatto che tutto sia andato bene e, anche se questo mio rifiuto porterà a qualcosa di negativo, per esempio una maggior ostilità da Kikyo, non mi importa.
Mi basta sapere che il matrimonio è annullato.

- Beh… mi sembra che qui non abbiamo più nulla da fare.. no? – mi sento dire da Miroku che a passi svelti si è avvicinato a me e mi ha strizzato l’occhio con fare complice.

Gli sorrido riconoscente, quando mi rendo conto che in parte è merito suo se ho avuto la possibilità di annullare il matrimonio…
Se non ci fosse stato lui, di sicuro, un altro monaco avrebbe detto che il matrimonio era ancora valido e mi avrebbero incastrato di nuovo.
Ma infondo aveva ragione Miroku… il matrimonio non era tecnicamente concluso.. ergo per cui, ho avuto la fortuna che il mio amico abbia capito la situazione e mi abbia aiutato.

Vorrei abbracciarlo, per ringraziarlo silenziosamente, ma mi limito ad annuire.
Se non ci fossero i miei amici… non so come avrei fatto!








Cosi, dopo quel clamoroso rifiuto, sono corsa insieme a alla mia amica Sango a prendere le mie poche cose e, senza nemmeno togliermi il vestito, me ne sono andata con lei, sopra Kirara, verso il villaggio, lasciando indietro Miroku e Shippo.
Non ho avuto nemmeno il coraggio di aspettare Inuyasha e Kikyo per il viaggio…
Sarebbe stato troppo umiliante.
Non so come avrei potuto guardarli… e come mi avrebbero guardato loro!

Rabbia, forse da parte di Kikyo, perché il mio rifiuto di sposare Hidashi, è una prova fin troppo lampante che sono sempre innamorata del suo compagno…

E Inuyasha? Cosa mi avrebbe detto?
Un semplice grazie? …Per poi ritornare dalla sua miko??
Adesso con che coraggio passeggerò nel villaggio? Dovrò far finta di nulla?
Come se tutto ciò non mi tocca minimamente?
No… non penso che adesso sia più possibile…

- Kagome… hai fatto la scelta giusta… - mi dice Sango, rincuorandomi almeno un po’.

Non le vedo il viso, visto che mi sta dando le spalle, ma sono sicura che mi stia regalando un mesto sorriso…
Lei prima di tutti, era consapevole che non amavo Hidashi…
Lo stavo facendo per il mio futuro, per crearmi un piccolo angolino nel mondo dove io non ero solo la brutta copia di una sacerdotessa…
Ma a quanto pare… stare con Hidashi non era il mio destino…

- Grazie… - sussurro a malapena io, appoggiando la mia testa sulla sua schiena, esausta.

Dopo quest’orrenda giornata, voglio solo riposare…
Forse a mente lucida saprò cosa fare… spero…






Non appena raggiungiamo il villaggio, ci dirigiamo verso la capanna di Obaba e Rin, dove i miei amici avevano lasciato in custodia le due gemelline e subito dopo aver spiegato alla donna quello che era successo, premurosamente, mi permette di dormire per questa notte nella sua vecchia casa, in cui abitava prima di trasferirsi in quella di Kaede per badare a Rin.
Senza pensarci due volte, accetto la sua gentile proposta e dopo aver ringraziato e salutato Sango, mi vado a rintanare nella capanna disabitata, posta ai margini del villaggio, ma non per questo, del tutto isolata.

La mia amica avrebbe preferito che io restassi a dormire da lei, nella camera degli ospiti, ma la sua preoccupazione per me, mi avrebbe fatto stare peggio.
Sono già consapevole che stanotte non chiuderò occhio… e se fossi rimasta a dormire da Sango, le avrei fatto più pena di quella che le faccio già!
Non voglio che mi veda nessuno in queste condizioni pessime…

Ho gli occhi rossi dal pianto, capelli scompigliati e se continuo a non dormire cosi, avrò anche le occhiaie!

Finalmente, dopo averlo portato tutto il giorno, mi sfilo il vestito bianco e mi metto un semplice kimono da notte color pesca.


(Gente, scusate l'intromissione, ma vi consiglio di leggere da qui in poi, ascoltando questa bellissima melodia! ;) Rende molto secondo me e inoltre è una sinfonia molto bella... eccola qui: http://www.youtube.com/watch?v=dX6PDywtUNo Buona lettura! ^^ )


Un’altra amara lacrima mi scende dagli occhi non appena ricordo le parole di Inuyasha:

… Ti prego… non andartene con lui…
… Non ce la farei a perderti un’altra volta…


Kami!! Perché devo essere cosi debole?
Mi sono bastate quelle poche parole per farmi andare nel panico più totale e mandare all’aria tutti i miei buoni propositi di dimenticarlo!
Anche se, i nostri sentimenti sono contraccambiati, non possiamo stare insieme…
Fino a che lui non lascerà Kikyo, non potremo stare insieme!
Ma allora perché mi dice quelle cose smielate?
Che cosa pensa che io faccia?
Non so più nemmeno io cosa fare!!


Con un gesto rapido della mano, la scaccio via, quasi con rabbia.
Potrò mai essere felice?
Cosa chiedo infondo?
Voglio solo smettere di piangere e soffrire… Prima Naraku, adesso persino Inuyasha è diventato causa della mia frustrazione…

Apro il futon e mi nascondo sotto le coperte, desiderosa di abbandonarmi fra le braccia di Morfeo, ma nemmeno dopo diversi minuti, un briciolo di sonno si impossessa di me.

Penso alle parole, sicuramente velenose che mi dirà Kikyo, quando un giorno saremo a tu per tu…
Penso alle continue preoccupazioni che mi daranno i miei amici, alle loro occhiate cariche di pietà, alle parole non dette…

E penso a Inuyasha…
La sua immagine possente non si vuole allontanare dalla mia mente!

Stanca di rigirarmi nel futon, mi scopro e mi dirigo verso la finestrella che da sul bosco.
Guardare questo lato oscuro della foresta, quasi mi impaurisce, mi fa diventare la pelle d’oca.
Non sento nessun rumore al di fuori del mio respiro e ciò mi inquieta…
Fuori da questa capanna, ci sono più pericoli di quanti io possa immaginare.
Demoni, animali feroci e anche uomini…

Sospiro angosciata mentre penso che forse rimanere a dormire da Sango non era un’idea così malvagia…
Mi avrebbe visto vulnerabile, ma almeno mi sarei sentita meno sola e..
No.

Io mi devo abituare a tutto ciò.
Io SONO sola.
Non avrò mai nessuno al mio fianco.
Non sono riuscita a sposarmi ora e non lo farò mai.

Un'altra lacrima mi bagna la guancia, non appena realizzo che malgrado i miei sforzi, non riuscirò mai a legarmi a qualcun altro..

Mi stringo meglio la veste con le mani, per un improvviso spiffero di aria gelida.

Chiudo gli occhi, immaginandomi di venire circondata da quell’abbraccio letale, quanto gentile che tanto conosco.

L’immagine della mia schiena, placidamente appoggiata al suo petto muscoloso, è così… vivido, che ancora una volta, una goccia salata sfugge dal mio controllo, solcando una scia umida sul mio viso arrossato.

Cerco di trovare conforto da questa scena, frutto della mia mente, troppo stanca di soffrire, e mi lascio cullare da quest’abbraccio protettivo, smettendo di pensare a Kikyo, Naraku, Hidashi…
Mi voglio solo abbandonare a questa familiare e tanto amata sensazione.

Quante volte avevo avuto paura e la sua presenza aveva acquietato il mio animo?
Troppe.

Ma sento ancora una volta la necessità di ricordare.
Di lasciarmi andare a quei ricordi cosi dolorosamente lontani.

Sorrido lievemente, come una stupida, quando riesco persino a focalizzare il suo profumo di muschio, di maschio… un’essenza che mi ha sempre stregato.

Adoravo salirgli sulla schiena quando viaggiavamo insieme… potevo respirare per quanto tempo io volessi il suo odore selvaggio, senza farmi notare da lui.

Lascio andare indietro la testa, come per immaginarmi meglio tutto questo..
Io e lui, soli in una capanna, nel cuore della notte… come se io mi fossi svegliata e lui, in un silenzioso abbraccio, mi stesse chiedendo di ritornare a letto con lui, come una coppia…
Già… una coppia..
E’ questo che vorrei con tutta me stessa…





Tuttavia, sbarro gli occhi, non appena la mia nuca va a toccare qualcosa di solido.

Boccheggio spaventata con il cuore a mille, quando mi rendo conto che quello che io credevo fosse un sogno ad occhi aperti è veramente realtà.

- I-Inu.. Inuyasha!! C-Che cosa ci fai qui?? – balbetto io, liberandomi dal suo abbraccio e tremando leggermente.

Lui, come non avessi detto nulla, si avvicina a me, accarezzandomi una guancia e togliendo con il pollice la striscia umida che mi percorre il viso fino al mento, simbolo della mia vulnerabilità del momento.

- Scusami… è sempre per colpa mia che stai piangendo… - mi sussurra dispiaciuto, con voce roca, donandomi dei brividi di piacere.

Vorrei dirgli di andarsene, di lasciarmi sola, perché devo sempre assimilare bene il tutto, ma la mia gola si è inaridita improvvisamente.
Boccheggio terrorizzata da quell’ondata di emozioni che mi sta attraversando tutto il corpo da quando lui ha posato i suoi occhi sui miei.

- Ho corso, per raggiungerti prima degli altri… - mormora lui, riferendosi a Miroku, Shippo e in primo luogo a Kikyo - … ma avevo bisogno di vedere se stavi bene… -

Abbasso la testa, sfuggendo dalla sua carezza, sentendo immediatamente la mia guancia diventare fredda.

- Come pensi che io possa stare?? – singhiozzo a denti stretti, fissando il pavimento, ma sono costretta a tornare ad ammirare quelle pozze d’oro, quando, con una gentilezza da straziarmi l’anima, mi solleva il volto con tutte e due le mani.

- Mi perdoni? –

- Per cosa? – gli domando sorridendo leggermente e lasciando cadere le mie braccia inermi lungo i fianchi, mentre le mie lacrime stanno già lottando per fuoriuscire.

Infondo non è solo colpa sua se ho annullato il matrimonio…

- Per non averti saputo lasciare andare… - lo dice in un sussurro, ma quando la sua voce calda arriva alle mie orecchie, il mio cuore smette di battere.

Sgrano gli occhi e tremo leggermente per il significato di quelle parole.

- Inu… - soffio io, sulle labbra, ormai fin troppo vicine alle mie.

Lo vedo avvicinarsi, per azzerare le distanza fra di noi, e come se fosse stata la cosa più naturale del mondo, chiudo gli occhi, socchiudendo la bocca.


Non devo aspettare tanto per risentire le sue labbra ruvide sulle mie.
Inclino leggermente la testa, mentre una sua mano lascia la mia nuca per scendere verso i miei fianchi.
Allungo le sue mani dietro la sua testa, per sentirlo più vicino, per farlo più mio.
Il suo fiato caldo mi solletica il volto, facendomi fremere.

Comincio di nuovo a piangere quando mi immagino cosa sarebbe successo al sorgere del sole.
Lui se ne sarebbe di nuovo andato.
Sarebbe tornato dalla sua amata Kikyo.

Mentre le nostre lingue stanno danzando una ballata vecchia come il mondo stesso, il mio cuore si sta dividendo in due..
Una parte sta scoppiando di felicità per questo inaspettato e piacevolissimo contatto, ma l’altra mia parte… sta morendo lentamente sotto il peso della consapevolezza di non potere mai avere quello che più voglio.


Senza preavviso, si allontana di qualche centimetro da me, rompendo quel bacio che si stava facendo via via più passionale.

Mi guarda in maniera così… profonda… che fatico a sostenere il suo sguardo.
Aggrotta le sopracciglia contrariato alla vista delle mie nuove lacrime e quasi mi sento in colpa di essere io la causa di quel cambiamento repentino di lui.

Una nota di curiosità allarma i miei sensi, non appena scorgo nelle sue iridi una determinazione che non avevo mai visto in lui.

- Kagome… - mi chiama sottovoce lui - … non voglio che tu versi nessun’altra lacrima per me…-

Abbasso il capo amareggiata, impossibilitata a mentirgli di nuovo… non su questo.

- E’… impossibile… non credo che mi abituerò mai a vederti assieme a Kikyo… -

Sto per iniziare di nuovo a piangere, quando ancora una volta, le sue parole mi colpiscono, facendomi dimenticare di respirare.

- Non dovrai più farlo… -

Alzo la testa di scatto, incrociando i suoi occhi incredula.
Ho sentito bene?

- C-Come? – balbetto io, mentre lui sposta la sua attenzione su una mia ciocca di capelli, caduta oltre la mia spalla.

Arrossisco osservando la sua devozione nel riportare dietro l’orecchio quel solitario ciuffo color ebano, cosi in contrasto con i suoi, bianchi come la neve.

- E’ inutile stare con Kikyo, se poi per tutto il tempo penso a te… - bisbiglia imbarazzato, continuando a osservare i miei capelli.

Io rimango immobilizzata.
Non so cosa dire.
Continuo a fissarlo, sconvolta, ancora incredula di quello che ho sentito.

- Io… non posso fare finta di niente ancora per molto… - mormora lui, spostando la sua attenzione su qualsiasi cosa che non siano i miei occhi.

Se non fosse per la situazione, mi arrabbierei con lui…
Siamo a pochissimi centimetri di distanza, abbracciati, e lui cerca in tutti i modi di guardare altro, per sfuggire al suo imbarazzo!

Sto quasi per invogliarlo a continuare a parlarmi, quando finalmente incrocia i miei occhi, scrutandomi fin dentro l’anima e una scossa di adrenalina mi percuote quando percepisco quello che sta per dire.


- Io… ti amo -












Ti amo…
Dopo tutto quello che è successo, finalmente, riesco a dichiararmi.
Quando l’ho vista piangere non ho saputo più resistere.

Lei si è mostrata così… fragile… e ogni mia intenzione di mostrarmi superiore a qualsiasi mio sentimento, è sfumata come neve al sole.

Aspetto in tensione la sua risposta, dimenticandomi persino di respirare.
Noto ansioso di come abbia allargato gli occhi per la mia dichiarazione e di come il suo corpo si sia irrigidito sotto le mie mani.

Ho una paura terribile, che nonostante tutto, nonostante i nostri baci di poco fa, mi rifiuti… e se lo facesse non potrei sopportarlo… non dopo aver scelto con chi stare!

- Kagome… l’altra notte tu mi hai chiesto chi avrei scelto… - inizio io, per far cessare quel silenzio così… forte, che era calato su di noi - … e adesso so quale è la cosa giusta da fare… -

- … domani lascerò Kikyo… per poter stare con te… - l’ultima frase quasi la sussurro, abbassando le orecchie, per la vergogna di mostrarmi così dipendente da lei.
Si è vero, senza di lei non sono niente…
Ho bisogno di tutto di lei… i suoi rimproveri, la sua voce, il suo profumo, le sue labbra, il suo sorriso… LEI.
Ho un disperato bisogno di lei per sentirmi completo.


Il mio cuore ricomincia a battere furioso nel mio petto, non appena Kagome, senza emettere parola, mi bacia.
Sorpreso, ma piacevolmente soddisfatto, ricambio quel casto bacio, subito trasformato da me in qualcosa di più profondo.

Quando le nostre labbra, ormai rosse, si dividono per permetterci di respirare, vado a incrociare i suoi bellissimi occhi castani, che finalmente hanno smesso di piangere.

- Quindi… accetti di avere al fianco un mezzo demone come me? – le domando sottovoce, quasi vergognandomene.

Non sono mai stato bravo a capire le donne e in una situazione come questa, ma voglio essere sicuro che questo bacio significa quello che ardentemente penso.
Non posso permettermi di sbagliarmi.

Lei ride lievemente, scaldandomi il cuore con quella sua voce cosi maledettamente suadente, appoggiando la sua testa sulla mia.

- Io scelgo TE! – bisbiglia lei a nemmeno un centimetro dalle mie labbra, guardandomi con amore.


- Anche io ti amo… non ho mai smesso di farlo… - mi dice infine, prima che io mi riappropri delle sue labbra.


Dire che sono felice non è nulla…
Faccio mie quelle labbra dal sapore di fragola più e più volte, non curandomi nemmeno di quanto poco respiro.
La stringo a me, come se volessi farla diventare un tutt’uno con me.

Le accarezzo il viso, i capelli, vorrei farle capire quanto felice mi ha fatto, dicendomi che mi accetta per quello che sono… un mezzo demone… e visto che non sono mai stato bravo a parole, uso i gesti per farglielo capire...

Alterno baci passionali a piccoli baci e lei sembra gradire.
Qualche volta, socchiudo gli occhi, per vedere il suo volto mentre la sto baciando… e i miei occhi si incantano ogni volta di fronte al suo viso arrossato.

Kami quant’è bella…
E’ diventata bellissima rispetto a tre anni fa.
Già a 15 anni era carina, ma adesso… non so nemmeno come descriverla!

Le mie mani diventano via via sempre più voraci, strappandole dei gemiti, repressi contro le mie labbra.

Ma non appena la sento sussultare, mi do mentalmente dello stupido.
Senza che me ne rendessi conto, una mia mano era scivolata sul davanti, toccandole un seno.
Arrossisco quando lei, dopo aver rotto il bacio, abbassa lo sguardo sulla mia mano colpevole, facendomi sentire un perfetto pervertito.

Kami, mi sono dichiarato da nemmeno cinque minuti, e già sento il bisogno di avere dell’altro da lei?
Sono proprio uno stupido!
Non voglio che pensi questo di me!


- Kagome... scusami! Io.. io non volevo mancarti di rispetto… - la tranquillizzo, togliendo subito la mia mano da lì e guardando il pavimento.

Ma quello che dice mi stupisce come sempre.

Con una lentezza infinita, riprende la mia mano e la riporta sul seno, arrossendo a dismisura.
La fisso sconvolto, aspettando incredulo di leggere la conferma dai suoi occhi, che al momento sono nascosti dalla frangetta scura.

- Io… mi fido… - sussurra solamente, continuando a tenere lo sguardo basso.

Sebbene anche io sono imbarazzato per questa situazione, non riesco a fare altro se non intenerirmi.
Lei si sta concedendo esclusivamente a me.
E io mi sento così potente, così… importante, per avere la possibilità di scegliere cosa fare.
Quando ero mezzo demone, io non avevo scelta.
Dovevo aspettare che fosse una notte di luna nuova per farlo…
Mentre adesso…

- Sicura? – domando debolmente sottovoce, non staccando la mia mano da quella perfetta rotondità.

Per lei deve essere difficile…
Sento chiaramente dal suo odore puro che nessuno l’ha avuta.. e questo mi riempie di gioia e di un orgoglio tipicamente maschile.
Sapere di essere il primo, e spero l’UNICO, uomo a bearsi di lei mi fa sentire la persona più fortunata del mondo.













- Sicura? –

Superando l’imbarazzo, mi decido ad alzare lo sguardo su di lui.
Scorgo nelle sue iridi un desiderio mai visto prima e anche io, fremo a pensare di diventare sua.
Spingo impercepibilmente la sua mano verso il mio petto, godendo di quel contatto così intimo e come per eliminare i suoi dubbi, annuisco debolmente, sorridendogli.

E questione di pochi attimi e la sua mano, seguita subito dopo da quell’altra, si va ad insinuare sotto il mio kimono, toccando la mia pelle calda.
Mi bacia, come se i nostri sospiri fossero l’aria di cui abbiamo bisogno per respirare…
Le mie mani, come le sue, tolgono i vestiti superflui, e solo dopo che anche l’ultimo strato di stoffa cade sul pavimento, ci guardiamo negli occhi.

Mi prende in braccio e con delicatezza, mi stende sul futon, sovrastandomi quasi subito.
Mai avrei pensato che le sue carezze mi avrebbero fatto sentire così…

I suoi baci, sul mio corpo mi fanno volare in paradiso.
Nemmeno la nudità sembra essere più un problema.
Sembra tutto così… così perfetto..
Il freddo della notte scivola via dalla mia pelle e nuove e continue ondate di calore si fanno strada in me sotto ogni sua carezza.

Sorrido completamente appagata, mentre sento una sua mano sfiorarmi la gamba.
So che tra poco tutto cambierà, tra pochi istanti sboccerò sotto di lui, ma i suoi continui baci e colpi di lingua sul collo, non mi fanno ragionare più.

Sospiro e gemo toccando il suo corpo scolpito, perfetto, che mi sta regalando sensazioni mai provate prima.

Il suo profumo si fonde con il mio e sono in estasi.
Lo lascio fare, cercando di ricambiare il più possibile il piacere che mi sta regalando e che mi sta incendiando i sensi e il corpo…












Se la perfezione potesse farsi persona, quella sarebbe Kagome.
Quando ho visto il suo corpo nudo, ho dovuto resistere per non farla mia subito.
Voglio che la sua prima volta sia perfetta, non voglio farle fretta.

La riempio di baci e carezze, crogiolandomi nell’udire i nostri gemiti sussurrati nella stanza.
E’ musica per le mie orecchie!

Mi godo appieno tutte queste emozioni, sapendo che in parte, sono nuove per me.
Non l’avevo mai fatto quando ero un mezzo demone…

Adesso grazie al mio udito finissimo, posso perfino sentire i battiti del suo cuore rallentare e battere furiosamente nel suo petto.
Lecco vorace il suo collo, baciandolo, mordendolo con delicatezza, scoprendo, dall’odore di lei, sempre più intenso, quanto piacere io le stia dando.

Il mio petto, attaccato al suo, mi eccita da morire e impazzisco di desiderio, invocando qualche volta il suo nome fra un sospiro e l’altro.
Tocco, senza stancarmi mai, quella pelle così liscia e rovente, che profuma di vaniglia scatenando così i miei istinti più umani.











La passione ci travolge, come un fiume in piena, che spazza via tutto.
Sebbene il dolore iniziale, comincia a muoversi ritmicamente sopra di me, provocandomi continue e intense scariche di piacere.

Facciamo l’amore per non so quanto tempo, ma vorrei vivamente che non finisse mai…
I suoi gemiti, il mio nome sussurrato con quella sua voce arrocchita dal desiderio… mi sta facendo volare in paradiso.
Sorrido nel vederlo con gli occhi socchiusi, così intento a proteggermi da se stesso.












Non riesco ancora a crederci…
Stiamo facendo l’amore!
Finalmente dopo tanto tempo, Kagome è diventata mia!
Scosse di piacere mai provate prima mi fanno quasi accapponare la pelle, ma dovevo aspettarmelo… con Kagome sarebbe stato così… semplicemente unico!

La stringo maggiormente a me quando, vicino all’apice dell'amplesso mi abbraccia più forte, inarcando la schiena e facendo aderire meglio i nostri corpi.

La sua pelle candida reclama di essere baciata, di essere morsa, marchiata.
L’orgasmo ci travolge nello stesso momento, investendoci con una potenza inaudita e lasciandoci deboli e tremati.

Tremo per lo sforzo.. mai avevo provato tutte queste emozioni.. corpo e mente erano un tutt’uno e il mondo attorno a me sembrava essersi annullato.
Crollo esausto su di lei, stando bene attento a non gravarle troppo, e guardo felice il marchio che le ho appena fatto fra spalla e collo.

Appena un briciolo di forza riemerge in me, facendo leva sui gomiti, bacio quel segno leggermente arrossato, così significativo per me.
Due gocce di sangue, segno dei miei canini appuntiti, fanno capolino sulla sua pelle candida, ma io, prontamente, le caccio via a colpi di lingua.

Kagome, ancora sconvolta dall’ondata di piacere che ci ha travolto, ha ancora il fiato accelerato e ad occhi socchiusi, mi lascia fare, cercando di riacquistare la lucidità perduta.

Non appena finisco il mio compito, alzo la testa di qualche centimetro per poter osservare Kagome, adesso completamente rilassata sotto di me.

Mi guarda confusa, come per cercare di capire cosa io le abbia fatto.

- E’ il mio marchio… - mi sbrigo a spiegargli, non senza una leggera punta di timore - … alcuni demoni, lo imprimono sulle loro donne… -

Lei aggrotta le sopracciglia, facendo scivolare un suo braccio lungo la mia schiena, fino a toccare con la mano il mio fianco.

- Quindi cosa significa per me? – mi sussurra lei facendomi arrossire.

- Significa che agli occhi degli altri, tu sei la mia donna… e nessuno si può avvicinare a te, all’infuori di me… -

Pensavo che mi avrebbe sgridato per la mia gelosia nei suoi confronti e invece non fa niente di tutto ciò… Mi regala uno dei suoi stupendi sorrisi…


- E’ quello che più desideravo… essere solo tua… -


Quando lo dice, fatico per non prenderla di nuovo.
Non voglio che pensi che io sia un maniaco, cosa che effettivamente non sono…

Le do un bacio casto, ma carico di passione… passione che nei giorni a venire sarebbe di nuovo scoppiata.
Mi sdraio accanto a lei, e, mentre lei si accoccola sul mio petto, allungo un braccio per prendere il lenzuolo ai piedi del futon.
Copro entrambi, abbracciandola e baciandola sulle labbra.

Vederla addormentarsi abbracciata a me, mi rende talmente orgoglioso e in pace con me stesso che quasi fatico a crederci.
Veglio su di lei, sorridendo felice ogni volta che si muove nel sonno.
La sento più vicina a me, la sento più mia.
Le passo una mano fra i capelli, cosi tremendamente morbidi e mi accorgo che finalmente avevo trovato quello che cercavo da una vita…

La mia altra metà..
Con Kagome al mio fianco, ho trovato la pace..
Adesso, per la prima volta in vita mia, non mi sento più solo…
…Per la prima volta, non mi sento più… incompleto





Angolino dell’autrice:

Salveeeeee!! Uffff quant’era lungo questo capitolo!! XD non finivo più di scrivere!! XD
Spero almeno che ne sia valsa la pena!! :)
Finalmente i due piccioncini si sono dichiarati!!!
Eurecaaaaa!!! E non solo… lui l’ha addirittura marchiata! ;)
Tutto procede per il meglio…

Ma credete che adesso filerà tutto liscio? Mmmm non mi conoscete troppo bene allora.. ;)
Il prossimo capitolo lo intitolerò “Una rivelazione di troppo” :D
Preparatevi ai colpi di scenaaaa!!! ;)))

Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo e cosa posso cambiare per migliorarlo! :)
Grazie mille di tutto!! :)
Sapere che in molti stanno leggendo la mia storia mi rende piena di gioia! :)


;)
Alla prossima!! :)
Bye bye


Saphira_chan
  
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