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Autore: LauGelso    09/12/2013    1 recensioni
Dal testo originale - La ragazza di fuoco:
Al quel punto, all’improvviso, mentre gli proponevo di fare io il giro quotidiano delle trappole, lui mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
Ero del tutto impreparata. Si sarebbe detto che dopo tutte le ore passate con Gale, guardandolo parlare e ridere e incupirsi, avrei dovuto sapere quello che c’era da sapere sulle sue labbra. Ma non avevo immaginato quanto mi sarebbero sembrate calde, premute sulle mie. Né che quelle mani, capaci di preparare le trappole più complesse, avrebbero catturato me con altrettanta facilità. Credo che dal fondo della gola mi sia uscito un qualche suono e ricordo vagamente le mie dita poggiate sul suo petto.
Poi lui si staccò e mi disse: – Dovevo farlo. Almeno una volta. – e scomparve.
questo passo del libro lo conoscerete benissimo... bene togliete le ultime due parole e a questo punto subentro io: Cosa potrebbe succedere se Katniss rispondesse al bacio? tutto andrà a fuoco.. ma ogni azione ha le sue conseguenze.. e quando Katniss verrà scelta per l'edizione della memoria porterà con sè un enorme segreto che forse non rivelerà a nessuno... Buona lettura :)
Genere: Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Just Once




I can't loose you

 
Dal libro - La ragazza di fuoco:

Al quel punto, all’improvviso, mentre gli proponevo di fare io il giro quotidiano delle trappole, lui mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
Ero del tutto impreparata. Si sarebbe detto che dopo tutte le ore passate con Gale, guardandolo parlare e ridere e incupirsi, avrei dovuto sapere quello che c’era da sapere sulle sue labbra. Ma non avevo immaginato quanto mi sarebbero sembrate calde, premute sulle mie. Né che quelle mani, capaci di preparare le trappole più complesse, avrebbero catturato me con altrettanta facilità. Credo che dal fondo della gola mi sia uscito un qualche suono e ricordo vagamente le mie dita poggiate sul suo petto.
Poi lui si staccò e mi disse: – Dovevo farlo. Almeno una volta. – e scomparve.

 
 
…......................................................................



-Dovevo farlo. Almeno una volta.-  puntò i suoi occhi dritti nei miei per un istante, indietreggiò di un paio di passi mantenendo sempre lo sguardo fisso su di me, poi si voltò e iniziò a camminare.
 
Rimasi immobile a fissare la sua figura rimpicciolirsi sempre di più man mano si allontanava, mentre dentro di me tutto era in movimento, come un treno in corsa: il respiro irregolare, i battiti del cuore accelerati.
Solo i miei piedi sembravano essersi bloccati, li sentivo estremamente pesanti, come se fossero di piombo.
 
La mia testa era un via vai di domande, di perché, di risposte che forse non volevo accettare, considerare.
La confusione più totale.
Ma oltre ad essa si fece nitido un sentimento forte e allo stesso tempo forse pericoloso per me: la rabbia.
 
Presa da questa sensazione imposi ai miei piedi di staccarsi dal terreno e di mettersi a correre.
Fortunatamente risposero ai miei silenziosi comandi e mi ritrovai a correre nel bosco cercando di raggiungere Gale.
 
Scorsi la sua figura in movimento non molto lontano da me e accelerai la corsa.
 
Gale si fermò di colpo e si voltò verso di me.
Lo raggiunsi e in un attimo mi scaraventai addosso a lui e lo colpii con il mio pugno destro sul petto.
 
-Si può sapere che cosa ti è saltato in mente? Perché diamine mi hai baciata?-
 
Lo colpii altre tre o quattro volte poi mi afferrò i polsi e me li portò dietro la schiena.
 
-Volevo farlo Catnip, almeno una volta.-
 
Cercai di liberarmi dalla sua stretta, ma vista l’inutilità del mio gesto, mi limitai a puntare i miei occhi nei suoi.
 
-Perché l’hai fatto adesso? Perché non l’hai fatto quando cacciavamo nei boschi?-
 
Fa un sorriso amaro e libera uno dei miei polsi e mi appoggia delicatamente la mano sulla guancia e me la sfiora dolcemente con il pollice.
 
-Perché credevo di trascorrere tutta la vita con te nei boschi, perché pensavo che saremmo sempre stati insieme, perché credevo che non ti avrei mai persa. Ma invece ti sto perdendo, Catnip.. ogni giorno ti allontani da me. E io non voglio che ciò accada.-
 
D’istinto ricambio lo stesso gesto.
 
-Sono qui, Gale e qui resto.-
 
Sospira pesantemente.
 
-Non è vero. Stai per partire per il tour della vittoria e quando tornerai dovrai continuare a stare con il ragazzo del pane.-
 
-Ma tornerò a casa e noi continueremo a cacciare nei nostri boschi, te lo prometto. Riuscirò a superare la paura di vedere il ragazzo del distretto 1 ogni volta che colpisco un animale con la mia freccia, te lo prometto Gale…-
 
-Non è la stessa cosa, non come mi ero immaginato, non come volevo..-
 
-Non sempre le cose vanno come vogliamo.-
 
-Io ti amo-
 
Quelle tre parole sono come uno schiaffo in pieno viso.
Sapevo già di non essere indifferente a Gale, ma mai mi sarei aspettata quelle tre parole.
 
Tolgo la mano dal suo viso e arretro di un paio di passi abbassando poi lo sguardo.
 
-Tu mi ami?-
 
No.
Ti prego non chiedermelo.
È tutto così tremendamente complicato.
 
-Gale…-
 
-Rispondimi-
 
-Io… non posso permettermi di provare qualcosa per te, ora… è tutto così complicato. Sai che non posso pensarti e volerti bene se non come amico.-
 
Lo sento calciare un sasso.
 
-Per lui non è così? Ti sei innamorata di lui.-
 
Scuoto la testa ma continuo a fissarmi la punta delle scarpe.
 
-No. Tra me e Peeta non c’è niente. Fa tutto parte del gioco..-
 
Sento il suo respiro sulla mia pelle: ora è vicinissimo a me, la distanza che avevo imposto è annullata.
 
-E allora perché?-
 
Esasperata dalle sue domande ed esasperata dalla mia incapacità di dare risposte sensate, alzo lo sguardo e con un tono irritato e preoccupato allo stesso tempo do sfogo ai miei pensieri, sperando che questa volta Gale comprenda e la smetta di pormi domande così complicate e allo stesso tempo imbarazzanti.
 
-Proprio non capisci! Il presidente Snow è furioso con me per il giochetto delle bacche nell’arena. Vuole farmela pagare, e quale modo migliore se non punirmi facendo del male alle persone che amo? Eccoti la risposta! Non posso permettermi legami profondi con nessuno adesso e forse non potrò mai permettermelo!-
 
 
Mi stringe le mani fra le sue.
 
-Amiamoci in segreto, qui, nei nostri boschi.. nessuno lo saprà mai-
 
Mi attira a sé e fa scontrare la sua fronte con la mia.
Le sue mani tornano ad accarezzarmi il viso e la sua bocca è pericolosamente vicina alla mia. Troppo vicina.
 
-Gale, ti prego.. non rendere le cose più difficili di quanto non lo siano già.-
 
-Solo un altro bacio..-
 
-No. Non sarebbe solo questo. Ce ne sarebbero altri e lo sai, lo sappiamo tutti e due… me ne chiederesti altri..-
 
-Lo vuoi anche tu e lo sai.-
 
-Ti prego..-
 
-Ne vorrai altri anche tu.. e questo ti spaventa Catnip, perché tu provi qualcosa per me, forse mi ami ma non vuoi ammetterlo a te stessa, o forse non ti sei ancora resa conto di quello che provi per me.-
 
-Non posso..-
 
-Lascia che ti baci..-
 
Rassegnata chiudo gli occhi e in un istante avverto di nuovo le sue labbra sulle mie adattandosi perfettamente ad esse.
Le sue braccia scendono a circondarmi la vita e mi attira più a sé.
Istintivamente sposto le mie mani lungo il suo torace e le metto fra i suoi capelli tirandoli leggermente.
Non appena le sue mani trovano un lembo di pelle scoperto e lo sfiorano, mi inarco verso di lui facendo scontrare il mio petto contro il suo torace e per la sorpresa del brivido che quel gesto mi ha provocato lungo la schiena emetto un suono strozzato dischiudendo così le labbra e permettendo a Gale di approfondire il bacio.
Non appena la sua lingua trova la mia, non solo rispondo al bacio e tiro con più forza i suoi capelli per attirarlo più a me, ma inizio ad andare a fuoco, a bruciare.
 
La stretta si fa più spasmodica e il nostro bacio diventa infuocato.
Non sento nient’altro se non il mio cuore battere all’impazzata e il calore che Gale emana e che mi trasmette.
In un attimo mi ritrovo schiacciata tra il suo corpo e un albero e quel contatto è troppo poco.
Voglio di più.
È sbagliato lo so.
Lo voglio.
È sbagliato lo so.
 
Lo stringo a me mentre le sue labbra scendono a baciarmi il collo.
 
E a quel punto tutto si fa rosso e io brucio.
 
 
 

 
  
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