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Autore: Archaix_Lemixia    09/12/2013    1 recensioni
Uno squarcio temporale. Il destino dei mondi viene diviso in due realtà distanti ma unite. La prima è la storia di Roxas. La seconda inizia da un piccolo incidente... Che rischierà di cambiare le sorti dell'intero universo. Una porta. Tre chiavi. Tre cuori. Un unico destino.
" “Queste vengono dette Keyblade e sono in grado di raccogliere i cuori che gli Heartless possiedono. Il luogo in cui tutti i cuori raccolti si riuniscono si chiama Kingdom Hearts. Quando sarà completo noi tutti potremo ricevere quello che desideriamo di più: un cuore.”
Le due Nobody guardarono con stupore i due oggetti nelle loro mani: forse la cosa più preziosa che esistesse al mondo, ed era lì davanti ai loro occhi.
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“Game over. Credevo che avresti resistito di più davvero mi hai deluso, ma ve bene così. Ora che sono libero la mia vendetta sarà ancora più dolce”
Poi due fari gialli si accesero in mezzo al nulla, minacciosi, piantati su di lei
“Ascolta, quando troverai i cuori del Caos, distruggili. Non lasciare traccia o il nostro mondo scomparirà per sempre…”
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ATTENZIONE: DAL CAPITOLO 12 DIVENTERA' CROSSOVER. elenco dei mondi GIA' visitati:
- CALL OF DUTY
- SUPER PAPER MARIO
- HUNGER GAMES
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Organizzazione XIII
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: KH 358/2 Days
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Capitolo 3: Un doloroso addio - Lemixia



Non è possibile, continuava ripetersi. Non può essere morta, non può…
Da quando quell’incidente aveva sconvolto le loro vite, Emma* non poté più essere se stessa. Le immagini le sfrecciavano ancora vivide nella mente, la macchina davanti a loro, lo schianto, poi il nulla. Era svenuta a causa dell’impatto. Quando si risvegliò non si trovava più in macchina ma in una stanza dai muri bianchi, intorno a lei dei medici giravano frenetici.
“Si è svegliata” disse uno di loro. Una figura si alzò di scatto e corse ad abbracciarla, era sua madre. Lei ricambiò l’abbraccio confusa, le vollero alcuni secondi per mettere a fuoco la situazione. Si guardò intorno in quella stanza spoglia, dai muri talmente lucidi da riflettere la fioca luce al neon delle lampadine sul soffitto.
“Ma che… dove sono? …L- la macchina! Cos’è successo?? Dov’è Clara*?”
La donna non rispose. Abbassò il capo per non mostrare il suo viso afflitto, ma il messaggio le arrivò fin troppo chiaro e forte: lei non c’era più.
Poi il buio. Era svenuta di nuovo.
 


Il senso di colpa le attanagliava il cuore, trafitto da centinaia di aghi di tristezza.
Era passato un mese dalla tragedia, la sua famiglia e quella della sua amica si stavano dirigendo al cimitero dove il corpo della sua amica era stato sepolto, in perfetta sintonia con il cielo lacerato dalla pioggia. Il discorso che quei rappresentanti pronunciarono in onore della ragazza non era un discorso di addio, era un verbale freddo e distaccato esposto al pubblico su inutili fogli di carta firmata che Emma avrebbe tanto voluto strappare. Che ne sapevano loro di chi era  Clara, eh? Che potevano capire loro che si limitavano a confezionare frasi fatte incastonate in un discorso senza senso!?
La frustrazione le riempiva l’animo lacerato dai ricordi, incessanti, che continuavano a scorrerle nella mente. Avrebbe voluto tornare indietro per impedire che ciò accadesse, ma sapeva che non era possibile. Non si può più tornare indietro.

Tutto ciò che voleva era un po’ di pace da quell’inferno.

Così un giorno si ritrovò a camminare su quella strada. Era passata dalla fermata del pullman due isolati prima, solo per raggiungere quella striscia di asfalto che tanto ha odiato. Il camice bianco che aveva indossato anche il giorno dell’incidente sventolava silenzioso nel vento. Si fermò ad osservarla, avvicinandosi il più possibile, quasi curiosa di trovare anche la più piccola traccia della sua amica, magari un pezzo del suo vestito. Stavano andando ad un Cosplay Contest, erano entrambe vestite da personaggi di Soul Eater. Era un giorno felice, un giorno in cui avrebbero gareggiato per il titolo che aspiravano da mesi…
All’improvviso si sentì come attratta da quella strada, come se qualcosa la spingesse ad avvicinarsi ancora, un sibilo morbido e leggero le si insinuò nella mente. Inizialmente la cosa la stordì, ma qualche istante dopo, senza neanche accorgersene, si trovava in mezzo alla strada.
“Questo mondo non ti appartiene più, giusto? Vorresti andare dalla tua amica?”
“…Si, è questo che voglio.”
Successe tutto così in fretta. Non sentì il rombo in lontananza che si avvicinava, non sentì l’urto potentissimo che la catapultò ai margini della strada, non sentì l’asfalto freddo che si mescolava al suo sangue e ai suoi ricordi e il soffio tetro della morte che calò su di lei.
Ma lei se ne era andata prima che succedesse tutto questo. Aveva donato il suo cuore all’oscurità. Quello investito era solo il suo Heartless.
 
 


… “Ugh, dove sono?” nulla. Il Nulla più completo e assoluto avvolgeva la ragazza.
“Ehilàà, c’è nessuno??” chiese con voce strozzata, quasi aspettandosi di ricevere una risposta. Nulla. Nient’altro che Vuoto. Il colore nero era l’unica cosa che riuscisse a vedere, o forse il suoi occhi erano chiusi, non si capiva. Dov’era?
“Vuoi sapere perché sei qui?” al’improvviso una voce proveniente da ogni luogo, o da nessuna parte, arrivò alle orecchie di lei.
“…Si.” Rispose soltanto. Cercò di mettere a fuoco gli ultimi istanti che aveva trascorso: la strada, la voce, poi il vuoto. I sforzava di capire quando ebbe un’illuminazione: ma certo!
“Anzi no, credo di sapere dove siamo. Sono morta non è vero?”
La voce non rispose, ma lei sentì una leggera risata attraversarle la testa e rabbrividì.
“Sbagliato. Vuoi ricordare perché sei qui?”
La ragazza ci pensò su un attimo. Se fosse finita qui per caso, magari ricordare sarebbe stato meglio. Ma se avesse intenzionalmente voluto tutto ciò?
“..Massi. Ridammi i ricordi.”
Una violenta ondata di dolore le attraversò il cranio: ricordò di essere sulla strada, e di aver sentito una voce proporle di perdersi nelle tenebre. Chissà perché aveva accettato. Poi ricordò che un dolore le attanagliava il cuore.
“Vuoi continuare a ricordare?” chiese la voce.
La ragazza ci pensò su un attimo e fece due più due: “…No. Se ho scelto di dimenticare ci sarà stata una ragione.” In effetti non ricordava nulla, oltre a chi fosse e gli ultimi flashback di prima. La voce non rispose, ma una luce in lontananza cominciò ad affiorare e farsi sempre più intensa. Ma lei non aveva paura. Non provava alcuna emozione.
“Fa come vuoi tu”  fu l’ultima cosa che sentì, prima di essere inghiottita dalla  luce.
 
 


Nella stanza circolare dodici figure vestite di nero discutevano degli ultimi eventi.
“Perfetto. La procedura di adesione al Nulla è completata. Ora dovremmo essere in grado di risvegliare l’altra.” Disse uno dei dodici, un uomo anziano dalla voce roca e profonda. Il tizio con la sedia più alta di tutti volse lo sguardo nella sua direzione con un sorriso talmente smagliante che si riuscì a vedere anche da sotto il cappuccio.
“Eccellente. Axel, ti affido ancora l’incarico di portarla nella sala dei Risvegli. Assicurati che sia ancora sotto stato di incoscienza” rispose questo. La sua voce era profonda e seria. Il diretto interessato, chiamato in causa, alzò lo sguardo in direzione del primo e si tolse lentamente il cappuccio, rivelando una chioma rosso fuoco di capelli da riccio: “Non vi preoccupate, ci penso io!” fece Ok con il pollice e sparì in un varco oscuro.
 
Nella sala dei Risvegli, che altro non era che una speciale sezione del laboratorio di Vexen, una capsula a forma di bara conteneva una ragazza in stato semi-cosciente, il cui corpo emanava una potente e pericolosa energia oscuro - luminosa. La rievocazione dello spirito era iniziata.








Angolo delle autrici:
Lemixia: yee finalmente sono morta anche ioo!!
Archaix: 0_0
Lemixia: e finalmente Axel verrà a prendermiii!!
Archaix:aaaahh.. Axel sta venendo a prenderti.. Ma tanto tu stai dormendo.
Lemixia: ... ... . FU********* NNNUUUUUUUOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!
Archaix: E comunque state tranquilli gente, la parte triste è finita. Adesso, appena finisce il momento pazzia-time di Lemixia...
Lemixia: nuoooo ma  perchèèèè.... T-T Akuseru....
Archaix: inizia la vera storia. appuntamento fra 2 giorni!!!
  
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