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Autore: Calamitas    10/12/2013    1 recensioni
PROLOGO.
E' una JesonXPiper. Io li adoro tantissimo insieme. E' ambientata sull'Argo II, è una tappa in più del marchio di Atena; SENZA SPOILER! I sette ragazzi della profezia stanno viaggiando verso Roma, e faranno tappa su un'isola per fare rifornimento e riparare la nave. Durante la tappa succederanno molte cose! Ci sono anche PercyXAnnabeth e FrankXHazel. Spero che vi piaccia!!
Calamitas
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jason Grace
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Medea

L'argo II era davvero il massimo della comodità. Piper non si era mai sentita così contenta di essere lontano da casa. Certo, le era dispiaciuto aver lasciato suo padre, ma sapeva che non era solo. Inoltre lei aveva una profezia da far compiere, e non poteva certo tirarsi indietro!

La cosa più bella era la compagnia: i suoi due migliori amici, Leo e Jason ( il suo ragazzo ), Annabeth e Hazel, con le quali aveva stretto amicizia e che erano in grado di capirla e tirarle su il morale. Inoltre c'erano Percy e Frank, che le stavano molto simpatici e con i quali poteva parlare tranquillamente.

 Non era lontano da casa, era a casa.

Leo li fece approdadare su un'isola lontana da tutto e da tutti, e quando Piper aveva cercato di farsi dire il nome di quest'ultima, aveva sentito solo dei suoni indistinti e si era quindi arresa, perchè altrimenti Leo l'avrebbe presa in giro, e non le andava. Voleva molto bene a Leo, ma ogni tanto esagerava, e lei cercava di non farlo accadere.

Scesero dalla nave e si divisero i compiti. Frank e Hazel sarebbero andati a cercare la legna nel bosco, per accendere un falò. Percy e Annabeth sarebbero andati a prendere l'acqua al fiume che non distava molto dalla nave. Leo sarebbe rimasto a bordo con il coach Hedge. Jason e Piper invece avrebbero dovuto trovare del cibo.
 L'idea non le piaceva molto ma era insieme a jason, e questo etra ciò che contava.

 Si diressero alla cità, che distava un po' dalla nave, e parlarono del più e del meno. Arrivati al luogo previsto cercarono un supermercato o qualcosa di simile.

Arrivarono davanti a un supermercato " da Med's" e a Piper non piaceva quel luogo, ma Jason era così contento di aver trovato del cibo che lei non potè dirgli di no. Entrarono, presero un po' di cose e si diressero alla cassa. Qui una donna giovane e bella li stava aspettando per fare il conto. Quando arrivarono alla cassa lei guardò Jason e facendo il conto gli chiese: -come ti chiami?-.

 Jason la guardò stranito e le rispose - Lei è Piper e io sono Jason-.
 La donna mise giù le patatine e guardò stupita il figlio di Giove. - Giasone?-.
 Piper e la studiò e disse: -No, Jason-. Stava diventando gelosa, anche perchè la ragazza non l'aveva minimamente ascoltata-.
- Tu sei Giasone, e sei tornato per me? Hai finalmente mantenuto la tua promessa di amore eterno!-
 Jason tentò di spiegarle che non era come lei pensava e fece appena in tempo a ripeterle il suo nome che lei lo baciò.

 Piper rimase a bocca aperta, e non voleva credere ai suoi occhi.
Lei ci aveva messo così tanto a farsi baciare da Jason e poi lui aveva perso la memoria e lei era stata costretta a ricominciare da capo.
 E ora arrivava questa tipa che neanche lo conosceva ma che era riuscita a baciarlo?
Jason guardò la ragazza stupito e invece di contestare le chiese: -Wah,come ti chiami?-.
 Piper era furiosa.
-Come, non ti ricordi il mio nome?- rispose la donna- sono Medea, la tua amata!-. Jason la fisso con i suoi occhi gelidi e disse solo - mi dispiace, ma io sono Jason e non Giasone-.
 Prese la sua roba e uscì dal negozio. Piper si aspettava che Medea uscisse dal negozio e salisse sull'Argo con loro, visto che ormai erano così confidenti!
I sue semidei non parlarono per tutto il viaggio di ritorno e arrivati sulla Argo furono accolti molto calorosamente. "Certo", pensò Piper, " abbiamo le patatine!".

 Tuttavia durante il falò sulla nave non faceva altro che pensare a Jason. Aveva detto "Wah"?! Con che coraggio lo aveva fatto?
Durante la cena non fece altro che ascoltare i discorsi di Percy e Annabeth. Loro sì che erano un vera coppia. Percy sfruttava qualsiasi occasione per dimostrare il suo affetto ad Annabeth. Le aveva anche offerto il suo ultimo morso di panino. E Piper sapeva quanto piacesse a Percy mangiare. Era una cosa sciocca ma romantica.
 
Jason non aveva fiatato per tutta la sera e questo aveva fatto infuriare ancora di più la figlia di Afrodite, e aveva fatto preoccupare Leo, che alla fine disse: - Eih Jason, che è successo oggi?-. Nessuna risposta.
 Alla fine Piper sbottò: -Sì Jason, o dovrei dire Giasone, che è successo oggi?-.
 Il ragazzo non rispose e alla fine Piper si alzò intenta ad andarsene ma Annabeth le disse: -Piper, che succede?- La ragazza stava per mettersi a piangere, ma si trattenne. -Succede che il ragazzo seduto lì oggi ha baciato una certa Medea e ha anche esclamato "Wah"!-
 Jason alzò lo sguardo ma prima che incrociasse quello di piper lei si voltò e si diresse in camera.
 
Si addormentò piangendo, con Percy e Annabeth che bussavano alla porta,e fece bruttissimi sogni sui diversi modi in cui avrebbe potuto perdere Jason. Non fu quindi una notte tranquilla.
 
Si svegliò per il frastuono proveniente da fuori, si vestì in fretta con la maglia del campo mezzosangue, e uscì.
 Tutti i semidei e il coach Headge stavano combattendo con delle aquile con la coda da pesce... non aveva tempo per pensare al nome, e non le interessava!
Si mise a combattere anche lei, e quando incotrò lo sguardo di Jason questo si fermò, come paralizzato,e fu preso da un'aquila.
 In quel momento non stavano fluttuando, stavano navigando, quindi Piper fece uno scatto e urlò: -Percy!- Questo la guardò e lei saltò aggrappandosi a Jason e urlò all'aquila di mollarlo con la voce più ammaliante possibile. Questa lasciò la presa e i due cominciarono a cadere.
A quel punto Percy capì il piano di Piper. Si lanciò giu dalla nave e creò un'onda che salvò gli altri due semidei.

 L'onda diventò anomala e investì tutti i passegeri della nave, mostri compresi, e quando l'acqua uscì le aquile se ne erano andate e tutti si rialzarono subito.
Percy e Frank aiutarono Jason, mentre Annabeth e Hazel aiutavano Piper e coatch Headge aiutava Leo.
 Erano tutti fradici, e Piper non si riusciva a spiegare il perchè della sua mossa di salvataggio nei confronti di Jason.

 Era abbastanza arrabbiata da lasciarlo morire, ma lo amava troppo per fare in modo che ciò avvenisse. Si rimise in piedi e a quel punto Frank disse ad Hazel: -Sei bellissima anche da bagnata...-.
 Lei arrossì e lo baciò.
 A quel punto Jason si rivolse a Piper e le disse: -P-perchè lo hai fatto?-.
Avrebbe voluto rispondere ma non voleva ammettere di amarlo. Sarebbe stato imbarazzante.
 Quindi non rispose, si girò e se ne andò.
Percy esclamò: -Amico, hai detto la cosa giusta, al momento sbagliato-.
Annabeth lanciò un'occhiataccia a Jeson e si diresse da Piper.

Si lavarono a turno e si misero comode. Annabeth mise una tuta degli Yankees regalatale dal padre e Piper si mise una salopet con i pantaloncini corti e una di quelle maglie natalizie. Fecero la cioccolata calda e parlarono del più e del meno.
 
Improvvisamente qualcuno bussò alla porta ed entrò Percy, seguito da Jason che però se ne stava più indietro.
-Ei Cervellona, vuoi fare una passeggiata sotto le stelle?-
 La figlia di Atena lo guardò e sorrise - non me la perderei mai- rispose.
 Abbracciò Piper, si alzò e prese per mano Percy, dicendo sottovoce a Jason - non rovinare il mio lavoro per farla stare meglio-. Lui annuì serio ed entrò chiudendosi dietro la porta.
-Possiamo parlare?- disse il biondo.
-Di cosa vuoi parlare- rispose la ragazza.
- Di quel bacio. Pipes...-
-Non chiamarmi così- disse lei seria.
- Piper, ti giuro che non ha significato nulla!-
- Hai fatto " Wah"! Come puoi dire che non ha significato nulla?-
- Te lo posso provare!-
-Come?- Disse lei fredda.
- Usa la tua voce, e con due domande giuro che te lo dimostrerò, altrimenti me ne vado- Lui la stava fissando, e sembrava fermamente convinto delle sue parole.

- Va bene, rispose lei. Hai provato qualcosa baciando Medea?-
- Sì- rispose lui come ipnotizzato.
Piper trattenne le lacrime, lo guardò e gli disse: -Vattene, ti prego...-
- No, hai un'altra domanda da farmi e...-
- Jason vattene ti prego!- disse lei scoppiando in lacrime.

 In quel momento a Jason si spezzò il cuore. Le si avvicinò, le mise una mano sul mento, alzandolo e le disse:
- Chiedimi cosa ho provato, ti prego Pipes.-
-Cosa hai provato baciando Medea?-

- Odio, gelosia, incredulità, disprezzo e amore nei tuoi confronti, perchè non hai fatto nessun tipo di scenata sul momento, rischiando di farci uccidere-.

 Piper lo guardò incredula, cercò di parlare, ma lui la baciò. Fu un bacio lento e lungo, e Piper non era mai stata così contenta.

 Lei lo amava, lo amava più di ogni altra cosa.










  
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