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Autore: KleineJAlien    11/12/2013    3 recensioni
Quell'omicidio divenne la cosa più orribile e vergognosa mai successa a Chester, e dintorni.
Ormai tra le mura della scuola e in tutti il resto della città non si parlava d’altro e nonostante non vennero mai rese pubbliche le ricostruzioni della vicenda, tutti sapevano bene che gli unici colpevoli della morte di Amanda erano i due ragazzi, la loro scomparsa inoltre, un paio di settimane dopo l’accaduto, alimentò ancora di più le certezze.
Nessuno li vide più.
Secondo alcuni erano stati spediti direttamente in un carcere minorile/centro di rieducazione a Londra.
Secondo altri avevano cambiato stato per sfuggire alla giustizia, o addirittura qualcuno credeva abitassero ancora a Chester ma che rimanessero chiusi in casa.
Erano tutti ipotesi molto estreme e chiacchiere cattive ma nessuno conosceva la verità se non le loro famiglie molto riservate.
Tre anni dopo nessuno aveva dimenticato, forse solo un po’ accatastato la paura di possibili assassini a spasso, fino al loro ritorno.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=_rBJimQLFtY
Genere: Generale, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo ore di viaggio durante le quali finì uno dei libri che si era portata appresso e ascoltò parecchia musica guardando fuori dal finestrino, immersa tanto come nei film nei suoi pensieri, finalmente arrivò a destinazione.
Una volta scesa dal treno ed aver raggiunto il centro dell’edificio, davanti a lei si presentò in tutta la sua grandezza e in tutta la sua classica confusione la King’s Cross Station di Londra.
Nonostante il via e vai di persone con cui per sbaglio si scontrò, e il chiasso che la circondava, essere in quel posto la faceva sentire decisamente più leggera.
Aveva lasciato molte delle preoccupazioni, Louis e la madre in primis, a Chester e ora era libera per circa una settimana.
In più c’era il ritorno dei due ragazzi che nonostante non la toccasse direttamente, non poteva che farle provare un po’ di paura, soprattutto dopo che aveva scoperto che Zayn aveva molte lezioni in comune con lei.
Anche se il suo viaggio era stato organizzato dal padre, Avery sapeva che non ci sarebbe stato lui ad accoglierla al suo arrivo.
Quando quella mattina si sentirono, le disse che era troppo impegnato con il lavoro per riuscire ad arrivare in tempo alla stazione, ma si sarebbero visti sicuramente a cena nel loro ristorante italiano preferito e avrebbero avuto anche un paio di giorni della settimana solo per loro.
Lei si fidava del padre, non c’era mai stata una volta che non avesse mantenuto una promessa, per questo non si preoccupò più di tanto quando glielo disse.
Con il suo mini trolley verde quello preferito dal suo fratellastro, iniziò a camminare alla ricerca di Maura la nuova, tanto per dire nuova,  moglie del padre.
Era una bella persona, buona e gentile. C’era sempre per il figlio, anche se spesso tardava da lavoro o era stanca.
Spesso si ritrovava a desiderare lei al posto della madre. Non erano pensieri molto carini, ma onesti.
Avery non era sicura che con lei ci sarebbe stato anche Niall. Probabilmente era a scuola visto che avevano la stessa età.
La risposta non tardò comunque ad arrivare.
Ad una decina di metri davanti a lei infatti riconobbe subito il taglio biondo corto di Maura e una delle sue amate gonne lunghe.
Inoltre, proprio mentre le sue gambe si misero in moto verso la sua direzione, notò una seconda persona alle sue spalle.
Nonostante portasse un paio di Rey Ban neri sul naso, riconobbe senza alcun problema il suo Niall.
Non era passato molto tempo dall’ultima volta che si erano visti, al massimo cinque mesi perché Avery aveva passato parte delle vacanze estive con loro eppure in quel pressoché breve arco di tempo era cresciuto notevolmente.
Aveva messo su parecchi centimetri, i suoi capelli sempre biondi avevano un aspetto più maturo con il leggeri segni di ricrescita.
Si era cresciuto parecchio, ma le sue guancie rosse erano rimaste ed erano una delle cose che adorava di lui perché gli davano un’area innocente.
La voglia di raggiungerli la spinse ad accelerare il passo fino a correre.
Non le importò più di tanto se con il suo trolley stesse attirando l’attenzione con le ruote che sfregavano sul pavimento.
A ormai pochi metri di distanza la donna si accorse di lei ma oltre ad un sorriso non aggiunse un altro.
Conosceva la procedura: prima Niall.
Il biondo continuava a guardarsi intorno alla ricerca della ragazza e fu sorpreso quando all’ultimo momento la vide a trenta centimetri dal suo naso, giusto in tempo per afferrarla quando lei gli saltò in braccio stritolandolo.
Una coppia anziana che passò di lì, vedendo la scena sorrise amorevolmente.
Sicuramente li avevano scambiati per una coppietta come era già successo altre volte.
-Niall Niall Niall!- urlò nel suo orecchio euforica.
-Avery che bello vederti- rispose stringendola a se per pochi istanti –Ora da brava scendi che non sei una piuma-
Anche la voce era cambiata.
-Ma come sei cosi cresciuto..- lo prese in giro.
-Solo di altezza- ammise lui ridendo e alludendo alla sua scarsa forza muscolare.
-Hey Maura ciao- si rivolse poi alla madre abbracciandola.
-Ciao bella come è andato il viaggio?-
-Come sempre- rispose facendo spallucce.
Subito dopo sciolto l’abbraccio la donna prese la valigia dalle mani di Avery e fece strada fino all’auto mentre i due giovani rimasero più indietro chiacchierando.
Dopo pranzo Niall e Avery si chiusero nella stanza del biondo buttandosi a capofitto sul letto da una piazza e mezzo distruggendone l’ordine delle coperte.
Avevano di tutto per passare la serata. Riviste, musica, fotocamera per immortalare i momenti migliori e infine la cosa forse più importante, il cibo.
Avevano già messo in conto che dopo il banchetto da matrimonio che Maura aveva preparato per pranzo, ad una certa ora li sarebbe venuta comunque fame.
In particolar modo a Niall che mangiava sempre come un pozzo senza fondo e per la frustrazione di Avery che in sua compagnia veniva contagiata, non metteva su neanche un grammo.
-Su raccontami, cosa mi sono persa in questi mesi che non mi hai raccontato al telefono?- chiese Avery lasciandosi andare all’indietro sul cuscino.
-Niente di speciale- alzò le spalle Niall.
-Ragazze?-
-Ehi queste domande dovrei porle io!- si lamentò il ragazzo.
-E chi lo dice?! Ora rispondi- controbatté decisa.
-Mhh a parte Sophia..-
-Aspetta! Chi è questa Sophia?-
Niall rise vedendo l’espressione sul viso dell’amica –È una ragazza con cui sono uscito un paio di volte-
-E..?- lo incitò a continuare.
-Io non le interessavo tanto quanto lei non interessava a me-
-Era carina?-
-Oh certo ma non mi ha folgorato capisci?-
Avery annuì.
-Tu invece?- chiese il biondino guardandola negli occhi.
-Chi vuoi che mi cerchi più? Sembra quasi che io abbia la peste dall’ultima relazione-
-Nessun ragazzo si è fatto avanti? Non parli davvero con nessuno?- provò a chiedere, nonostante fosse abbastanza aggiornato riguardo quella situazione.
-A scuola è sempre la stessa storia e poi vado dritta a casa-
-Louis non ha mollato?-
-Da quando ne abbiamo parlato al telefono la settimana scorsa… ehm no. Anzi, sta peggiorando. È insopportabile-
-Vedrai che quando avrai un ragazzo non si avvicinerà più-
-E qual è il ragazzo che non teme la popolarità di Louis all’interno della scuola?-
-Non so, never say never- alzò le spalle.
-Con me non funzionano le frasi del tuo cantante preferito. E poi non ho bisogno di un ragazzo, ho te- finì con una voce tenera.
-Ahimè il diabete- si portò teatralmente una mano sulla fronte Niall –Sei la mia piccola e nessuno potrà averti senza il mio permesso-
Avery arrossì.
Con il suo fratellastro diventava completamente un’altra persona, anzi si mostrava per quello che era veramente.
Si apriva con lui come non faceva con nessun altro da anni e spesso si sentiva anche strana nel farlo perché capitava raramente che si vedessero e le chiamate via webcam, o i messaggi, non erano la stessa cosa.
Verso le sette di sera, Maura bussò alla porta avvisandoli che avevano prenotato al ristorante per l’ora seguente e che sarebbe stato meglio che si preparassero.
-Mio padre?- chiese Avery non avendolo ancora visto.
-Ci raggiunge direttamente lì-
 
 
 
Spazio autrice:
Vediamo, cosa posso dire riguardo questo capitolo? A parte che me lo ricordavo più lungo, naturalmente avete notato che Avery è arrivata a Londra.
Che ne pensate del suo rapporto con la nuova famiglia del padre?
Ringrazio come sempre le persone che seguono la storia.
Grazie a quelle persone che si sono aggiunte recentemente sono felicissima di questo, e grazie a chi c’è sempre.
Prossimo capitolo sabato (:
   
 
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