Buio.

Finalmente il buio. Non potevo sopportare ancora una volta la vista di lei.
Lei che è sempre più vicina a lui. Che lo guarda, che mi guarda.
Mi guarda con occhi strani. Lucidi. Occhi che potrebbero ucciderti all’istante come gli occhi di un basilisco.
Mandano lampi e fulmini ogni volta che mi guarda, come se fossi io il terzo incomodo.
Ma non è vero. È lei che sta in mezzo a me e a Ron.
Oggi sono andata a trovarlo in infermeria. Stava dormendo. È così bello quando dorme.
Non riesco più a starmene a letto, quindi mi alzo.
Credo che mi metterò a fare qualche previsione per la mia settimana.
Occhi di Basilisco sta ancora dormendo nel suo nido.
Che strano! È così innocua quando dorme.
Scendo in sala comune e trovo Harry seduto su una poltrona.
Appena mi vede fa una faccia come infastidita.
“Ciao Harry”
“Ciao”
“Ron non è ancora uscito dall’infermeria?”
“No”
“Ma sta ancora così male?”
“No”
“E secondo te mi ama ancora?”
“N… Ma perché continui a chiederlo a me. Vai là e chiediglielo!”
“Lo farei molto volentieri, ma ogni volta che lo faccio dorme”
“Senti, ora devo andare”
“Ok… ma la tua amica va ancora a trovarlo?”
“Chi? Hermione”
“Si, Hermione Granger va ancora a trovare il mio Ron-Ron?”
“Credo di sì e ora, se non ti dispiace, dovrei andare”
Se ne va via, lasciandomi lì da sola come un’idiota.
Ora mi è venuto sonno di nuovo e faccio per tornare a letto, ma in cima alle scale decido che devo risolvere questa questione una volta per tutte.
“Ehi! Ehi! EHIIII!!”
“Aaaah cosa c’è? Lavanda!!!”
“Allora adesso io devo dirti una cosa: Lascia stare il mio Ron-Ron è chiaro?”
“E chi te lo tocca il tuo… Ron-Ron”
“Non chiamarlo così! Solo io lo posso chiamare così”
“Hai ragione. È un nomignolo talmente idiota che solo una come te lo sceglierebbe”
“Non provare a insultare me e il mio Ron-Ron”
“Io non sto insultando il tuo fidanzato, ma il nomignolo che gli hai dato”
“È un nome bellissimo”
“Si d’accordo. Ora se non ti spiace io vorrei tornare a dormire”
“Fa pure, ma ricordati che lui è il mio fidanzato”
Non mi risponde. In compenso chiude quei suoi Occhi di Basilisco e torna a dormire.
 
 
Qualche giorno dopo…
Oh no. Ron sta scendendo le scale del dormitorio maschile e con lui c’è… Occhi di Basilisco! Non ci posso credere.
“Cosa ci facevi lassù con lei?” gli urlo in faccia.
“Beh ecco… io”
“Tu mi hai tradito! Mi hai tradito con… quella”
“Ascolta Lav… io…”
“No! Ho visto abbastanza. Sei un traditore. Bugiardo e…”
Improvvisamente sono colta da singhiozzi isterici e mi volto verso di lei. Verso quegli occhi che ora mi fissano con compassione.
“Ora sarai contenta è!! Ora che ti sei sbarazzata di me”
“Ascolta io non centro n…”
“No tu centri eccome. Hai fatto il terzo incomodo per tutto il tempo che io e R-Ron siamo stati fidanzati e adesso hai anche il coraggio di venirmi a dire che non centri!”
“Ora basta Lav! Ok, forse Hermione centra, ma non devi prendertela con lei, hai capito?”
“E tu la difendi anche. E allora io mi domando… Sei stato con me per  fare cosa?”
“Io… all’inizio mi piacevi, ma ora ho capito che… voglio finirla così”
“T-tu… t-tu… TU MI STAI MOLLANDO PER QUESTA”
“Ehi! Basta ora” interviene Occhi di Basilisco.
“Bene! Me ne vado. Non ti voglio più vedere, è chiaro? Non voglio più vedere i tuoi occhi da basilisco che mi fulminano ogni volta che passo. Lasciami stare ora.”
E me ne vado lasciando quei due in sala comune. Le lacrime cominciano a scendermi lungo le guance mentre scendo velocemente le scale. Non mi interessa se trasgredisco qualche regola, voglio andare giù. Al parco. Voglio buttarmi sul prato ghiacciato e piangere in pace. Voglio che quegli occhi non mi seguano più. Io la odio. So che mi avrebbe ucciso come un basilisco.
Sono arrivata nel parco e l’aria gelida mi congela le lacrime sul mio viso. Mi sdrai per terra e guardo la luna. Ron mi ha lasciato. Mi ha mollato per Occhi di Basilisco. Mi addormento pensando al futuro. Cosa farò? Con chi mi sposerò? Dove vivrò? E dove morirò?
 
 
 
Dolore.
Sento solo dolore. Mi lacera il corpo e la mente. Il sangue sgorga dalle mie ferite e l’urlo che stavo per lanciare è morto in gola.
Non è un sogno, ormai è guerra. Non mi sveglierò.
Lì, nello stesso punto dove circa un anno prima avevo pianto pensando al mio futuro, ora sto morendo. Non avrò un futuro. Non mi sposerò mai. Non avrò una casa e dei bambini. Morirò qui.
Il dolore mi percorre il fianco, mentre la morsa che mi stringe mi fa sempre più male.
All’improvviso però cessa. Sento ancora dolore per la ferita, ma il corpo che mi sovrastava non c’è più. Poco lontano vedo qualcuno con la bacchetta alzata schiantare il mostro che mi ha ferito.
Guardo meglio. Non è una persona qualunque. È lei. Dopotutto non è vero che mi avrebbe ucciso. Mi ha appena risparmiato del dolore, cercando di salvarmi. Ma so che morirò. La ferita è troppo profonda.
Ancora dolore.
Comincio a vedere nero e a respirare lentamente, mentre lei mi si avvicina.
Voglio ringraziarla. Voglio chiederle scusa per tutto. Per averla insultata.
Voglio vederla un’ultima volta.
È troppo tardi. Gli occhi mi si chiudono, ma un’ultima immagine riesce a rimanermi impressa.
Solo di sfuggita ho colto il luccichio dei suoi occhi. Questa volta non sono lucidi perché volevano uccidere. Questa volta volevano salvarmi.
Occhi di Basilisco voleva salvarmi.