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Autore: Namixart    12/12/2013    2 recensioni
Martina ha solo quindici anni, ma quando il suo migliore amico, Carter, scompare senza lasciare traccia, cade in una grave crisi di depressione. Perde il suo cuore e diventa un Nessuno dell'Organizzazione XIII.
Ma nessuno sa che Namixart, numero XV, Scintilla di Fiamme Oscure, non è ciò che sembra.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Capitolo quindici
Namixart sospirò, osservando il cielo buio fuori dalla Gummiship, unico punto luminoso nel nero più completo.
- Nami? C’è qualcosa che non va? - chiese Sora, impostando il pilota automatico per guardare la sorella.
- Mh? No, è solo… - mormorò, distogliendo lo sguardo.
Sora rimase in attesa, senza parlare.
- … penso di aver perso la memoria… di nuovo. - sussurrò, a voce così bassa che il ragazzo la sentì a stento.
- Cosa te lo fa pensare? -
- Hai detto che ho parlato dell’Organizzazione come se ne facessi parte, ma non me lo ricordo. Non ho ricordi di quando ero un Nessuno. Né della mia casa precedente. L’unico nome che mi viene in mente è quello del mio migliore amico, Carter. Ma anche lui è scomparso. - sospirò, con gli occhi lucidi.
- Ti capisco. Ma, ehi, non preoccuparti! Troveremo un modo, ok? - la rassicurò Sora, prendendola per le spalle e guardandola negli occhi.
Quelle iridi azzurro luminoso, così simili alle sue, ebbero il potere di tranquillizzarla un po’.
- Grazie. - disse, abbracciando il fratello.
 
 
Dopo molte altre ore di navigazione, giunsero in vista di un mondo in lontananza che si avvicinava velocemente.
- La Fortezza Oscura! - esclamò Sora, quasi spalmandosi sui finestrini.
- Non vedo l’ora di incontrare Leon e gli altri! -
Nami annuì, pensando malinconicamente che almeno lui aveva degli amici da rivedere.
- Ehi, cos’è quella faccia? Su con la vita! - ordinò il fratello.
- Hai ragione! Oh, siamo arrivati! Muoviti, voglio conoscere i tuoi amici! - gridò lei, saltando fuori dalla navicella, ancora in fase di atterraggio.
Sora la fissò, stordito.
Nami si voltò a guardarlo, con un’espressione sinceramente divertita.
- Vieni, dai! -
- Ho sempre desiderato una sorella lunatica… - mormorò il ragazzo.
Finalmente anche lui scese dalla Gummiship e raggiunse la sorella.
Namixart non ebbe il tempo di guardarsi intorno, perché vennero immediatamente attaccati da una pattuglia di Heartless.
I gemelli evocarono all’istante i loro Keyblade e si misero in posizione d’attacco.
Era la prima volta che Nami combatteva con un Keyblade, e decise di affidarsi all’istinto.
Il primo gruppo di Heartless venne annientato in un lampo, grazie al lavoro combinato dei ragazzi.
Namixart non aveva perso il suo stile annoiato e molleggiato, ma era diventato molto più acrobatico e aereo. A differenza di molti Custodi, lei era ambidestra e riusciva a impugnare il Keyblade sia nel verso “giusto”  che rovesciato. Si aiutava anche con calci e pugni, quindi in pochi colpi riduceva allo stremo tutti gli Heartless e riusciva a eliminare decine di avversari quasi senza riprendere fiato o toccare terra, usando anche i nemici stessi (e Sora) come appoggi per continuare a saltare.
- Nami, non soffri di vertigini? Saranno cinque minuti che mi svolazzi intorno! -
Nami rise, ma la sua allegria scemò quando altri Heartless apparvero dal nulla.
Quando videro apparire la terza orda di nemici, Sora sbuffò:
- Ma non finiscono mai? -
- Ci stiamo lavorando, Sora, non essere impaziente. - disse una voce.
Quasi contemporaneamente una sagoma scura piombò in mezzo agli Heartless, distruggendoli.
- Yuffie! - esclamò il ragazzo.
Davanti a loro c’era una ragazza dal viso orientale e i capelli neri. Gi occhi scuri erano sorridenti, gli occhi di chi ritrova un amico dopo molto tempo.
- La Grande Ninja Yuffie, grazie. - puntualizzò lei, agitando la sua arma.
Solo allora Namixart si accorse di cos’era. Uno Shuriken gigante.
- Io ne avevo due. - lo indicò, non trovando nulla di più intelligente da dire.
- Io e te andiamo d’accordo. - ridacchiò la ragazza, con aria complice.
Poi parve accorgersi di non conoscerla.
- E tu sei…? -
Prima che potesse dire qualcosa intervenne Sora, che le tirò una pacca colossale sulle spalle.
- Namixart, la mia sorellina! - esclamò, felice.
- Gemella, grazie. - fece la sorellina, con un sibilo mortifero.
Yuffie spostò lo sguardo dall’uno all’altra, incredula.
- Si vede…! Forza, andiamo dagli altri, ci sono aggiornamenti. -
Mentre camminavano per la città notarono altri segni di attacchi di Heartless.
- Mi ricordo quando questo posto era una città fantasma occupata dagli Heartless… come va ora? - chiese Sora.
- Meglio, ma stiamo cercando di riportare la città al suo antico splendore. Non sarà facile, ma dobbiamo farcela. È casa nostra. - spiegò Yuffie, con una strana luce negli occhi.
- Capisco. Ehi, hai visto Riku e il Re, per caso? -
La ragazza scosse la testa.
Sora abbassò gli occhi, deluso.
Dopo pochi minuti arrivarono davanti a un edificio che spiccava tra gli altri per stravaganza. Infatti il tetto era un enorme cappello a punta, con molti ombrelli che ci giravano intorno.
Yuffi fece irruzione all’interno.
- Ehi! Abbiamo visite! - gridò.
I due ragazzi si fermarono un po’ imbarazzati sulla soglia, mentre le persone all’interno si voltavano a guardarli.
- Signori e signore, la Grande Ninja Yuffie presenta… I Custodi del Keyblade gemelli: Sora e Namixart! - esclamò.
- Gemelli? Beh, si vede. Benvenuti ragazzi, e piacere di conoscerti, Namixart. - disse una ragazza, sorridendo.
Dava molto l’idea di una persona materna, di quelle che infondono sicurezza, con quei lunghi capelli castani dalle ciocche che le incorniciavano il viso e quegli occhi verdi dolci e sicuri.
- Io sono Aerith. -
Poi presentò i suoi compagni.
C’era un uomo molto anziano, Merlino, che rispecchiava esattamente lo stereotipo del mago, con barba e baffi bianchi e cappello a punta. Stava guardando male Cid, un tizio sulla quarantina biondo e vestito da meccanico. In un angolo, in silenzio, c’era un ragazzo, Leon. Aveva i capelli abbastanza lunghi e castani e gli occhi scuri. Sul suo viso c’era una lunga cicatrice, proprio in mezzo agli occhi.
- Siamo il Comitato di Restauro della Fortezza Oscura. - concluse Aerith.
- Potete venire un attimo con me? Vi devo parlare. - intervenne Leon, parlando per la prima volta.
I gemelli annuirono, e lo seguirono fino all’Area Fortificata della città.
- Stiamo ristrutturando la Fortezza Oscura, come vi ha detto Yuffie. Vogliamo farla tornare migliore di prima. Ma abbiamo un problema. - disse, indicando un crepaccio a poca distanza dalla città.
Lì, davanti a un castello in rovina, brulicavano milioni di Heartless e Nessuno.
A Nami e Sora caddero le mascelle dallo stupore.
- Quelli. -
- Fammi indovinare… vorreste il nostro aiuto per eliminarli, vero? - chiese Namixart.
- Beh… certo che sei intelligente… ecco… - borbottò Leon, imbarazzato.
- Vi aiuteremo! - esclamarono all’unisono i due.
- Co…cosa? - fece lui, preso alla sprovvista.
- Non sarebbe giusto lasciarvi da soli. Vi aiuteremo. - ripeté Namixart.
- E poi, dai, con Paperino e Pippo ho sconfitto il capo di tutti gli Heartless, Ansem! - sorrise Sora, gonfiando scherzosamente il petto.
Non aveva finito di parlare, che alcuni Nessuno apparvero dietro di loro. I tre li distrussero in pochi colpi, ma subito ne arrivarono altri.
Mentre i gemelli correvano verso di loro questi svanirono, mentre una porta si chiuse davanti a Leon, tagliandolo fuori da qualsiasi cosa stesse per accadere.
- Il Keyblade… che arma meravigliosa… se solo fosse in mani più capaci…-
Sopra di loro, sulle mura, era comparso dal nulla un gruppetto di persone in soprabiti neri.
- L’Organizzazione! - esclamò Namixart.
- Ci rivediamo, traditrice. -



[Angolino di Namixart]
Mi starete odiando, lo so. Mi sto odiando anch'io. Ho battuto tutti i record con questo ritardo spaventoso, chiedo umilmente perdono!
Passando al capitolo... a me piace abbastanza. Spero di aver descritto bene lo stile di combattimento di Nami, è la cosa che mi preme di più sapere.
Sperando che la febbre mi dia tempo per scrivere, ci vediamo al prossimo capitolo!
CiaoCiao,
Nami :3
  
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