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Autore: hikki_katastrophic    13/12/2013    0 recensioni
Seguito diretto di Kh2 in cui la storia si evolve grazie alla comparsa di altri personaggi provenienti dal mondo di final fantasy , in particolare Yuna , personaggio di FFX che in questa fanfiction sarà insieme a Sora uno dei protagonisti. Piccolo avvertimento: per leggere con piacere e comprendere la fanfiction sarebbe opportuno entrare nell'ottica del crossover; essendoci molti più personaggi , la storia ovviamente avrà un andatura abbastanza diversa rispetto a quella di Kh, ci saranno molti colpi di scena e cambieranno molte cose (spero di non sconvolgervi) . Buona lettura !
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: KH Birth by Sleep, Kingdom Hearts II
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Cecil e Yuna attraversarono il passaggio oscuro e vennero trasportati nel castello di Bevelle. Era come Yuna l’aveva sognato: Trascurato , buio , freddo… Sembrava essere abbandonato da anni! Era stata lì solo poco tempo prima , eppure tutto era cambiato dall’ultima volta. La ragazza si guardò intorno malinconicamente –Cosa è successo qui?- Chiese con un filo di voce. Cecil non rispose. Yuna stava per salire le scale che portavano alla torre in cui c’era la sua stanza, ma Cecil la interruppe –No , per di qua- e indicò una porta sulla destra. Yuna meravigliata e leggermente impaurita guardò l’uomo e chiese –nei sotterranei?- cecil annuì –Perché stiamo andando nelle celle?- aggiunse la ragazza spaventata. –Mi dispiace…- Sussurrò Cecil. Era già la seconda volta in poco tempo che Cecil diceva “mi dispiace”… Sembrava addirittura sincero , ma Yuna non gli credette; le aveva fatto quanto di peggio si potesse immaginare da quando aveva lasciato il castello e il colpo finale fu il suo incantesimo con cui cancellò i ricordi che tutte le persone  care avevano di lei… e ora osava dire “mi dispiace”. Se le avesse tolto la vita sarebbe stato meno crudele: nei ricordi , si può vivere per sempre… Quando non si è parte dei ricordi , si è già morti in partenza. Per tanti anni aveva trascorso la sua vita all’interno del castello, quasi sempre da sola , senza nessuno con cui parlare… Da quando aveva conosciuto Sora , paperino e Pippo si era sentita finalmente parte di qualcosa… Non sapeva di preciso cosa, forse era semplicemente parte dei loro ricordi! E ora aveva perso tutto … che senso aveva vivere così? Ormai era come una condannata a morte che di lì a poco sarebbe stata processata. Seguì Cecil nei sotterranei , il mago aprì la porta di una cella e lasciò entrare Yuna sottraendole l’asta e le pistole per poi poggiarle nell’angolo della parete di fronte. La ragazza lo guardava con occhi tristi al dilà delle sbarre mentre lui chiudeva a chiave la porta della cella –insisterò affinchè tu possa rimanere qui … Non mi va che ti trasferiscano nei piani sottostanti, sei pur sempre la figlia del re- Perché tanta premura dopo che le aveva rovinato la vita? Yuna non aveva neanche le forze di chiederglielo. Era debole , ferita… l’unica cosa che avrebbe voluto fare era supplicarlo ancora , affinchè annullasse quell’incantesimo –Ti prego…- Sussurrò in lacrime –Non posso … Non posso aiutarti! Ormai quel che è fatto è fatto.- Rispose Cecil. Yuna si sedette in un angolo e si rannicchiò; davvero era caduta così in basso? L’aveva supplicato di nuovo? Non era da lei , ma non le importava. Non aveva più nulla da perdere ormai , perché rimanere legata al proprio orgoglio? –tra poco , passerò a vedere come stai!- Disse Cecil. Poi si voltò verso una guardia che era dietro di lui e aggiunse -… E tu … Tienila d’occhio! E assicurati che le sue armi non si muovano da qui -. La guardia annuì e si mise sull’attenti davanti la cella di Yuna. La ragazza appoggiò la testa al muro; era stanca , ma non riusciva a riposare: il pensiero di aver perso tutto non le dava pace.
Nel frattempo, Sora aveva ripreso conoscenza. “perché sono seduto qui?” pensò dopo aver riaperto gli occhi. Si alzò in piedi e si guardò attorno; qualcosa lo turbava , ma non riusciva a capire di cosa si trattasse. Inoltre avvertiva un fortissimo dolore alla testa, sembrava che stesse per scoppiargli; si massaggiò la fronte mentre cercava di capire cosa gli fosse successo “ devo essere svenuto!” sospettò. Camminò sull’impalcatura del molo per tornare sulla spiaggia da Paperino e Pippo; entrò nel locale e li trovò ancora seduti al tavolo. –Sora, che succede?- Chiese Paperino guardando il ragazzo che si toccava la testa con un’espressione di dolore –Non lo so … Mi scoppia la testa, credo di essere svenuto!-Rispose Sora. –Mi sento strano , qualcosa non va- Aggiunse. Pippo e Paperino spalancarono gli occhi –Anche tu?!- esclamò Pippo –In che senso anche io?- Domandò il ragazzo stupito. –Neanche noi ci sentiamo bene!... A questo punto comincio a pensare che abbiano messo qualcosa di strano nel cibo! Altrimenti non si spiega! Tutti e tre con il mal di testa, scombussolati … Che ci abbiano avvelenati?- Spiegò Paperino –Non lo so , ma è insopportabile…- Rispose Sora. Non era tanto il mal di testa che non riusciva a sopportare , ma l’angosciante sensazione che provava… e il fatto che non riuscisse a capire da cosa potesse dipendere. –Sarà meglio andare – Propose Pippo. Sora e Paperino annuirono e si incamminarono verso la Gummiship. Durante il tragitto Sora cercò di ripercorrere la dinamica degli eventi , ma qualcosa mancava… perché era arrivato fino alla fine del molo? Non riusciva a ricordarlo –Ragazzi … quando mi sono alzato dal tavolo, cosa vi ho detto?- Domandò –Che andavi a fare una passeggiata- Rispose Paperino. Sora rimase in silenzio a riflettere, poi continuò –Perciò … Non vi ho detto dove sarei andato di preciso? - -No…- Rispose Pippo . Sora ancora non riusciva a capire; stava iniziando a preoccuparsi –e perché non siete venuti con me? Come mai sono andato solo? – Aggiunse . Paperino e Pippo non risposero; effettivamente non sapevano di preciso per quale motivo non l’avessero accompagnato! Di solito erano sempre insieme … Perché questa volta no? La domanda di sora suscitò anche in loro degli interrogativi, ma paperino li risolse in maniera abbastanza elementare – Beh … probabilmente non ci andava! - -Giusto! Perché tutte queste domande , cerca di stare tranquillo !- Esclamò Pippo. Sora annuì e continuò a camminare a testa bassa. Più si allontanava dalla spiaggia più quella strana sensazione si impadroniva di lui , continuava a voltarsi indietro ,senza sapere cosa stesse cercando. Salirono le scale della Gummiship, ma prima di entrare il ragazzo si voltò di nuovo e scrutò dall’alto l’ambiente circostante: il panico , un nodo alla gola … Qualcosa gli impediva di rientrare. Senza che se ne rendesse conto i suoi occhi stavano diventando lucidi, vi passò sopra una mano che rimase umida dalle lacrime “ cosa mi sta succedendo?” pensò. Ma quella sensazione era più forte di lui! –Sora, che succede?- Chiese paperino spaventato –Non possiamo andarcene!- esclamò Sora che quasi assalito dal panico rimaneva aggrappato al passamano guardando verso la spiaggia. –Che ti prende? – Chiese Pippo preoccupato. –Abbiamo dimenticato qualcosa ! – rispose –ma no! Abbiamo pagato e poi abbiamo ripreso tutto! Le nostre cose sono tutte qui!- Cercò di tranquillizzarlo paperino . –Lo so ma … Voi non avete questa sensazione? Non vi sembra che manchi qualcosa?- Esclamò Sora. Aveva di nuovo gli occhi lucidi , quella situazione lo impauriva: Avrebbe voluto tanto liberarsi di quei brutti pensieri , ma questi interferivano in modo sempre più debilitante. –Andiamo dentro- Disse Paperino preoccupato , afferrando Sora per un braccio . – Non ti senti bene! Vieni , andiamo a riposare !- Esclamò Pippo. Sora si decise a seguirli, si asciugò gli occhi strusciando il braccio sul viso ed entrò nella sua stanza –Mi scoppia la testa – Si lamentò mentre si sedeva sul letto . –Vedrai , domani starai bene !- Disse Paperino. In realtà tutti e tre sembravano aver appena combattuto in guerra: erano a pezzi! Eppure non avevano fatto nulla di faticoso. Sora si allungò e paperino e Pippo rimasero con lui per un po’ , finchè non si addormentò. Segretamente , sia paperino che Pippo , avevano avuto la stessa sensazione di Sora … forse in modo più lieve, ma avevano avuto lo stesso presentimento di aver dimenticato qualcosa. Paperino non disse niente: non voleva far preoccupare ulteriormente Sora , non sarebbe servito a nulla! Era solo una brutta sensazione e non avrebbero mai capito da cosa potesse dipendere . Stessa cosa fece Pippo , finchè Sora non si addormentò –Ehi … tu non hai percepito niente di simile? – Domandò a Paperino -… Perché tu si?- Chiese l’amico –Forse un pochino- Rispose Pippo timorosamente. Paperino rimase colpito. Si alzò e mentre  camminava verso il corridoio ribadì –io l’ho detto! Devono aver messo qualcosa nel cibo!- probabilmente non credeva neanche lui stesso a questa scusa , ma cos altro avrebbe potuto pensare?
Yuna era ancora rannicchiata all’angolo della cella con la testa poggiata al muro; non si era mossa di un millimetro, sospirava , ogni tanto chiudeva gli occhi cercando di riposare , ma non riusciva a farlo. Era stanca, esausta, ma appena cercava di addormentarsi le paure, il dolore, gli incubi , cominciavano a tormentarla ancora di più. Sentì dei passi provenire dal piano superiore; qualcuno aprì la porta che conduceva alle celle e vide cecil avvicinarsi –Yuna ancora sveglia? Devi dormire! Domani avrai da fare!- Esclamò. Yuna si domandò cosa avrebbe dovuto fare l’indomani, ma non ebbe le forze per chiederlo; abbassò lo sguardo e non rispose –C’è qualcosa che posso fare?- Domandò Cecil . Allora Yuna ,ormai rassegnata, disse con un filo di voce –Non riesco a dormire … Potresti per caso fare qualcosa?- -Vuoi che ti addormenti?- Chiese Cecil sbalordito. –Yuna annuì. –va bene…- Rispose l’uomo con stupore. Si avvicinò di più alla cella , poggiando quasi gli zigomi sulle sbarre; si concentrò su di lei per qualche secondo , guardandola attentamente e senza che si muovesse o pronunciasse nulla, l’incantesimo Morfeo fece effetto. Yuna chiuse gli occhi lentamente e si accasciò atterra. Finalmente avrebbe potuto riposare e l’indomani avrebbe pensato a qualcosa: arrendersi totalmente oppure trovare un modo per sconfiggere Xehanort, anche senza l’aiuto di Sora e gli altri. Avrebbe voluto trovare un modo per far si che i suoi amici si ricordassero di lei , ma sapeva già che non ci sarebbe riuscita e avrebbe solo perso tempo: in ballo c’era qualcosa di più importante, Xehanort voleva forgiare la X-blade e cambiare il destino e l’ordine dei mondi! Bisognava impedirlo. Dormì tranquillamente fino alla mattina dopo, quando ancora una volta sentì dei passi dirigersi verso i sotterranei e si svegliò. Era di nuovo Cecil, che giunse davanti la sua cella e esclamò –Ah sei sveglia! Svelta, preparati! Il maestro vuole che cominci a renderti utile da subito!- Yuna si alzò e si diresse verso una piccola apertura sulla parete destra della cella in cui c’era un minuscolo bagno che lasciava un po’ a desiderare. Tuttavia, si preparò in fretta; voleva sapere cosa la aspettava.
Quella mattina Sora si era alzato presto. Guardò fuori dalla finestra , era una bella giornata di sole, i bambini giocavano sulla spiaggia di Bodoom, molte persone facevano il bagno e un’allegra musica estiva rendeva il tutto ancora più piacevole. Si stiracchiò e saltò giù dal letto. Era di buon umore, le sensazioni della sera precedente erano come svanite e non vedeva l’ora di visitare un altro mondo. –svegliatevi ragazzi! Si riparte!- Disse Sora entusiasta rivolgendosi a paperino e Pippo. I due, stupiti dallo sbalzo di umore del ragazzo , si svegliarono e si prepararono . –Come mai tanto entusiasmo?- Chiese Paperino sorridendo mentre entrava nella sala comandi. –Sono di buon umore- Rispose sora alzando le spalle. Pippo stava per afferrare i comandi della Gummiship , quando Sora lo interruppe –Guido io!- -va bene! Non combinare pasticci!- Rispose Pippo. Sora strizzò un occhio e decollarono. Sorvolarono la spiaggia , poi il molo: Sora non riuscì a non concentrarsi su quel luogo, lo guardò attentamente e avvertì nuovamente la brutta sensazione della sera prima “perché ho questi strani pensieri? “ Si domandò osservando ancora quel luogo che nascondeva qualcosa di strano: Non ricordava di essersi recato lì, tantomeno di essere svenuto, ma quando aveva ripreso conoscenza era proprio su quelle assi di legno che si trovava. Più guardava quel posto , più gli sembrava di aver dimenticato qualcosa di fondamentale, era inspiegabile; gli sembrava di sapere di cosa si trattasse, ma non riusciva a riportarlo alla mente –Sora, stai andando nella direzione sbagliata- Disse Pippo, ma il ragazzo non fece caso alle sue parole. Si concentrò , cercò di arrivare alla risposta e c’era quasi. Chiuse gli occhi ed ebbe un flashback: Lui era arrabbiato , sfoderò il Keyblade. Una voce femminile, con tono triste  disse “no , mettilo via” . Si voltò per guardare la ragazza che aveva pronunciato quella frase e poi … poi non vide più nulla. Non riuscì a ricordare chi l’avesse pronunciata, si sforzò ancora di più , ricordò qualche dettaglio : una sagoma alta slanciata , capelli lunghi , ma non potè fare di più; un dolore allucinante alla testa glie lo impedì . Lasciò i comandi e si toccò la fronte lamentandosi per il dolore . Paperino afferrò subito il volante mentre preoccupato domandava –Che succede?- Sora sospirò e si risitemò i capelli –Niente , mal di testa … credo- rispose –Forse è meglio se guido io …- Suggerì Pippo –No, è tutto ok!- Esclamò Sora afferrando di nuovo i comandi e continuò a guidare. “da dove vengono questi ricordi? Un sogno?... “ Si domandò. Eppure erano così reali! “…forse quella ragazza era Kairi! Devo averla sognata!” Quest’ipotesi gli parve la più ovvia! Doveva essere per forza così! Non c’era altra spiegazione e forse, quella brutta sensazione che sentiva , non era altro che un desiderio latente di voler ritrovare al più presto Riku e Kairi! Gli mancavano tanto , non aveva loro notizie da tempo, potevano essere in pericolo. Pensò a loro per tutto il tragitto , giustificando così, tutti gli strani eventi che erano accaduti dalla sera prima. Poi la Gummiship atterrò e si preparò per scendere insieme a paperino e Pippo
 
 
 Yuna uscì dal bagno e Cecil tirò fuori le chiavi della cella per entrarvi e richiudere la porta alle sue spalle. Si avvicinò a Yuna e afferrò delicatamente la sua testa poggiando le mani sulle sue tempie e indirizzando lo sguardo della ragazza verso il suo. Yuna capì cosa stava per fare Cecil, voleva ipnotizzarla, così indietreggiò e scansò le mani dell’uomo –Fermati!- Esclamò –Yuna … Cerca di collaborare! Non costringermi ad essere cattivo.- Disse l’uomo. Yuna poteva anche lasciare che Cecil la ipnotizzasse, in ogni caso non avrebbe funzionato! Aveva la protezione di Yen sid, l’ipnosi non avrebbe fatto effetto. Ma come avrebbe reagito Cecil nel vedere che non poteva essere ipnotizzata? Che soluzione avrebbe adottato e cosa le avrebbe fatto? Yuna pensò a diversi piani da mettere in pratica, ma l’unico valido era cercare di ingannarlo: fingere che l’ipnosi avesse fatto effetto per evitare che rimediasse in modi a lei sconosciuti. Non sapeva se sarebbe stata capace di fingere a tal punto da ingannare Cecil , infondo lei non era mai stata ipnotizzata, aveva soltanto visto altre persone esserlo, ma non aveva altra scelta. –va bene, dammi solo un minuto!- Disse Yuna agitata. La ragazza sospirò mentre Cecil annuì e si appoggiò al muro. In quel poco tempo Yuna cercò di ricordare il comportamento di quel cuoco che era stato soggiogato da Cecil , quando lei era bambina : avrebbe dovuto mantenere il contatto visivo con il mago , cercando di non battere le palpebre, nascondere qualsiasi espressione dal suo viso e cercare di non mostrare alcuna emozione. La sua mente e il suo corpo dovevano essere proprietà di Cecil; avrebbe dovuto fare il possibile per dimostrare all’uomo che ogni azione che andava a compiere, era comandata dalla sue parole, se cecil le avrebbe detto di tagliarsi una mano , avrebbe dovuto farlo. –sono pronta- Disse Yuna. Allora cecil continuò ciò che prima aveva interrotto; Yuna rispettò tutto ciò che aveva ricordato in merito, non spostò neanche un secondo il suo sguardo dalle pupille di Cecil , finchè il mago , facendo un passo indietro disse –Bene … come ti senti?-  Yuna stava per rispondere “ bene “ ma fece in tempo a correggersi –Male …- -Perché?- Domandò cecil camminando attorno alla ragazza –Perché tutti si sono dimenticati di me…- Rispose Yuna impassibile –I tuoi amici sapevano del nostro incontro ?- Continuò Cecil –No – Disse Yuna. –E allora a chi l’hai detto?- Yuna doveva fare necessariamente qualche nome! Ormai Cecil aveva capito che aveva parlato con qualcuno , negando , avrebbe dato la prova di non essere ipnotizzata – Yen Sid.- Rispose la ragazza. Cecil stupito spalancò gli occhi –Yen sid?- Yuna annuì. –è lui che ti ha curato la ferita?- Chiese –si, lui.- Rispose Yuna . cecil continuava a fare domande a Yuna , una dopo l’altra e quando era possibile , la ragazza cercava di dire la verità o quantomeno avvicinarsi ad essa. –Bene … Ora ti spiegherò la tua missione- Disse Cecil. Yuna era felice, ce l’aveva fatta! Forse così avrebbe avuto qualche speranza. Tuttavia, non mostrò alcun segno di felicità, cercò di mantenere il controllo e si limitò ad annuire –Devi occuparti di Sora e dei due amici che gironzolano per i mondi insieme a lui! Osservali , scopri cosa fanno e assicurati che non si avvicinino al castello e che non gli passi neanche per l’anticamera del cervello di venire qui! Il maestro non è ancora pronto- Spiegò cecil . Per poco yuna non perse il controllo! Cosa significava “il maestro non è ancora pronto”? perché Sora Paperino e Pippo non avrebbero dovuto avvicinarsi al castello? E perché proprio lei doveva occuparsi di loro? Sospirò e si limitò a chiedere –Ma come farò a trovarli? I mondi sono così tanti!- -a questo ho già pensato io! Quando ho cancellato i ricordi dalla mente di Sora, tramite un altro incantesimo ho registrato la sua forza, la sua aura… ciò che lo contraddistingue. Questo ovviamente non mi permetterà di prevedere i suoi movimenti , ma capire dove si trova ad esempio , in questo preciso istante! Non è facile , potrei anche sbagliare, ma la maggior parte delle volte deve essere efficace!- Yuna annuì , mentre Cecil si voltò versò la parete, tese una mano contro di essa aprendo un varco oscuro e disse –vai! Stai attenta ed osservali bene! E soprattutto, cerca di non farti vedere!... Ti voglio qui entro le 21.30- -Va bene !- Rispose Yuna . La ragazza prese la sua borsa e indossò il mantello, ma cecil non le lasciò prendere le armi. camminò verso il portale e Cecil la interruppe –Ah, quasi dimenticavo! Cerca un modo per recuperare il mio ciondolo! - -farò il possibile!- Esclamò la ragazza. Poi oltrepassò il varco oscuro per compiere la sua missione. Si ritrovò su un sentiero di roccia, sulla cima di una montagna. Guardò in basso e potè notare un accampamento formato da molte tende bianche e rosse , con una bandierina di riconoscimento in cima. Fuori dalle tende cerano degli uomini , con una divisa orientale che si allenavano con le arti marziali. Nei paraggi invece non c’era nessuno, così Yuna ne approfittò per  sedersi in tutta tranquillità, respirare un po’ d’aria fresca e pensare a cosa avrebbe potuto fare. Rimuginò su quel poco che Cecil le aveva detto e sulla missione che le aveva affidato e giunse ad una conclusione: Xehanort era ancora debole per mettere in pratica i propri piani e tantomeno per affrontare una battaglia. Cecil , invece sapeva di non essere poi tanto forte senza il suo ciondolo , per questo aveva affidato a Yuna la missione di osservare Sora Paperino e Pippo: se l’avessero riconosciuto , probabilmente avrebbero potuto sconfiggerlo, dato che non poteva più ricorrere ai suoi sporchi piani che attuava controllando la mente di Yuna per coglierli alla sprovvista. Tutto ciò , significava che se Sora Paperino e Pippo , insieme ai loro amici del radiant garden , avessero agito ora, avrebbero avuto la meglio! Ma come potevano? Non sapevano nulla di Xehanort, gli unici a saperlo erano Topolino e Yen Sid, ma avevano dimenticato tutto! E lei non poteva andare da Sora e dirgli tutta la verità! Cecil l’avrebbe scoperta e poi, probabilmente Sora non le avrebbe creduto. Continuò a pensare finchè non vide arrivare una bella ragazza asiatica dai capelli scuri , su un maestoso cavallo nero. Yuna sperava di non dare nell’occhio , ma la ragazza si fermò proprio davanti a lei –Ciao! Hai visto passare il generale? - -Il generale? No! Non l’ho visto!- rispose Yuna –Accidenti , è tutto il giorno che lo cerco, dove sarà finito? – Chiese la ragazza –Non lo so … Mi spiace , ma non so come aiutarti!- Rispose Yuna. La ragazza scese dal cavallo e si sporse verso il basso per osservare l’accampamento dall’alto . Poi sbuffò e voltandosi verso Yuna chiese –Tu cosa ci fai qui da sola? Puo essere pericoloso!- Yuna sorrise – Tranquilla , so cavarmela! Ero venuta a fare una passeggiata!- -Io sono Mulan , molto piacere!- Disse la ragazza asiatica . Yuna si presentò e chiese qualche informazione circa il posto a Mulan. Chiacchierarono per un po’, quando sentirono delle altre voci provenire dal sentiero immediatamente sotto di solo . Yuna si affacciò e vide Sora paperino e Pippo . Spalancò gli occhi e si mise le mani davanti la bocca –Scusa Mulan! Devo proprio andare!- Esclamò Yuna interrompendo la ragazza che stava parlando –Ok…- Rispose Mulan stupita. Yuna racimolò le sue cose e corse percorrendo il sentiero e arrivando ancora più in cima alla montagna. Si appoggiò dietro alcuni massi e riprese fiato , poi si fece strada tra le pietre in modo da raggiungere una posizione in cui avrebbe potuto osservare Sora paperino e Pippo. Nel vederli lì, divenne ancora più triste. Soprattutto vedere Sora, le fece un certo effetto , avrebbe voluto almeno salutarlo , ma non poteva! Se Cecil l’avesse saputo , avrebbe scoperto che l’ipnosi non aveva fatto effetto. I tre, parlavano con Mulan , dovevano conoscersi già da prima, la loro conversazione sembrava essere molto amichevole. Yuna seguì ogni loro spostamento per tutto il giorno, finchè non tornarono alla Gummiship ; stando bene attenta a non farsi vedere, cercò di ascoltare quello che dicevano. –Uff… Neanche oggi abbiamo trovato qualcosa di utile- sbuffò Sora salendo le scale  -Dobbiamo avere pazienza! È come cercare un ago in un pagliaio!- Esclamò Paperino –Abbiamo completamente perso le tracce di Xemnas! Mi chiedo quando riusciremo a trovarlo!- Continuò sora . Pippo cercò di tirargli su il morale –Dai , non buttarti giù , ce la faremo… - Dopodichè entrarono e Yuna non potè sentire più nulla. Era difficile non poterli aiutare, doveva farsi venire in mente un piano il prima possibile. Ormai erano già le nove , decise di tornare al sul sentiero di roccia per entrare nel varco oscuro che l’avrebbe riportata al castello . Si ritrovò esattamente nella sua cella , ma Cecil non c’era ad aspettarla; si sedette attendendo l’arrivo del mago. Poco dopo l’uomo arrivò –Bentornata! Hai scoperto qualcosa? – Chiese ansiosamente –Non sospettano nulla di Xehanort. Stanno ancora cercando te , credendo che tu sia Xemnas , nei vari mondi. E non hanno in programma di venire su Spira- Rispose Yuna con tono stanco. –Bene … benissimo! Qualcosa sul mio ciondolo?- Domandò Cecil –No, nulla mi spiace!- Esclamò Yuna –Accidenti… dobbiamo pensare ad un piano per recuperarlo! Cerca almeno di scoprire se è ancora in loro possesso domani , ok?- Aggiunse Cecil. Yuna annuì e poi l’uomo continuò –Tra poco ti sarà servita la cena … a domani Yuna , riposa - -Va bene – Rispose la ragazza. Yuna riposò per un po’ finchè un membro della sarvitù non le portò la cena –grazie!- Esclamò la ragazza. L’uomo non rispose ed uscì. Yuna non aveva fame e poi c’era il soldato che faceva la guardia alla sua cella che la fissava mettendola in soggezione, così allontanò il piatto e si mise a dormire.
I giorni seguenti furono monotoni: Yuna continuava a seguire Sora Paperino e Pippo senza farsi scoprire , tornva al castello e riferiva le solite cose a cecil. Sora invece sperava di trovare qualche traccia di xemnas , e quell’angoscia che si portava dentro da quando erano stati a Bodoom sembrava volerlo divorare. Si era autoconvinto che dipendesse dalla mancanza di notizie ormai estenuante da Riku e kairi , ma non riusciva a smettere di porsi delle domande. Sia sora che Yuna si domandavano per quanto le cose sarebbero andate avanti in quel modo: per quanto tempo ancora, Yuna avrebbe dovuto spiare i suoi amici senza poterli aiutare? Per quanto , sora avrebbe continuato a cercare senza trovare nulla, portando quella strana e insolita sensazione di vuoto con se? La monotonia delle loro giornate li portava a dimenticare i loro obbiettivi; andavano avanti per inerzia , non c’era più l’entusiasmo di prima , nessuna soddisfazione in ciò che facevano. Yuna ormai non ascoltava neanche più i loro discorsi; li osservava , osservava Sora e non faceva altro che piangersi addosso… per aver perso i propri amici , la persona che amava e per l’incapacità nel poterli aiutare. Sora era rassegnato… perlustrava i modi con poca attenzione e poco entusiasmo: sapeva che non avrebbe trovato nulla in ogni caso ormai.
-Mi raccomando Yuna , non farti vedere- Le solite raccomandazioni di cecil , prima che la ragazza oltrepassasse il varco oscuro. Ancora una volta Yuna sarebbe andata alla scoperta di qualcosa che non avrebbe mai riferito a Cecil. Sospirando esclamò –Si signore- E oltrepassò il varco. Questa volta si ritrovò nel cortile di una fortezza; l’ambiente era piuttosto lugubre e trascurato , il castello era molto grande e circondato da statue e gargoyle. Sora Paperino e Pippo dovevano essere appena arrivati , Yuna sentì le loro voci provenire dal sentiero che conduceva al cortile, così si arrampicò su uno dei pilastri che sorreggeva il cancello per non essere vista. Si accovacciò su quella colonna altissima e si mise il cappuccio del mantello aspettando che i ragazzi si allontanassero. –questo castello mi mette sempre un po’ i brividi- Disse Pippo –è tanto che non vediamo belle e la bastia , chissà come staranno!- Esclamò paperino Sora sbuffò –Tranquilli avremo tutto il tempo per parlare con loro … tanto come sempre non troveremo nulla da fare- -Smettila di fare il depresso!- Disse Pippo dando un’amichevole spinta a Sora. Il ragazzo rise e barcollò… Poi dalla sua tasca cadde qualcosa. –Cos’è?- Domandò Sora raccogliendo l’oggetto. Era un ciondolo , precisamente la collana che Yuna gli aveva regalato! Ovviamente Sora non ricordò come l’avesse avuta , così la raccolse e rimase ad osservarla attentamente –Io l’ho già vista…- Sussurrò - -Certo che l’hai già vista! È tua!- Esclamò Paperino. Sora non rispose, continuò ad osservare quel ciondolo. L’aveva visto al collo di qualcuno , ma gli restava impossibile capire chi fosse ad indossarlo. Yuna si sporse per guardare meglio la scena , quando un pezzo di marmo si sgretolò. Cercò di mantenere l’equilibrio, ma non ci riuscì e precipitò. Cadde sul pavimento di pietra , a pancia in giù, fortunatamente non battè troppo forte la testa , attutì l’impatto grazie alle braccia , ma perse i sensi per qualche minuto. Sora rimise velocemente la collana in tasca e insieme a paperino e Pippo si precipitò a soccorrere la ragazza –Hei ! Hei stai bene?- Chiese Sora preoccupato poggiando una mano sulla spalla della ragazza. Yuna aprì lentamente gli occhi e sollevò il viso da terra con qualche colpo di tosse –Per fortuna sta bene !- Esclamò paperino . la ragazza alzò lo sguardo verso Sora e non le parve vero poterlo rivedere da così vicino. Una parte di lei ancora sperava che lui l’avrebbe riconosciuta “ti prego , ricordati di me” Supplicava tra se e se ; avrebbe voluto dire qualcosa, ma non le uscivano le parole di bocca , era emozionata , ma sapeva già come sarebbero andate le cose. Quando yuna si tolse il cappuccio del mantello Sora vide il suo volto e spalancò gli occhi; stava per sorridere , ma poi si interruppe. Con occhi sgranati si avvicinò di più a Yuna osservandola attentamente. La ragazza con un’espressione triste , lo guardò dritto negli occhi riponendo in quell’istante tutte le sue ultime speranze. Sora rimase pietrificato! Appena l’aveva vista , stava spontaneamente per sorridere, avrebbe voluto dirle “ciao , come stai , da quanto tempo” e ora si rendeva conto di non avere la più pallida idea di chi fosse! Ma allora perché il suo viso gli sembrava così familiare? Perché aveva l’impressione di aver visto una persona che non vedeva da tempo? –Chi sei tu?!- Sussurrò il ragazzo continuando a fissare Yuna. La ragazza abbassò lo sguardo , anche le sue ultime speranze erano state distrutte; Le cadde il mondo addosso. Sospirò e si passò una mano tra i capelli. Sora si rimise in piedi e un po’ stralunato tese una mano verso Yuna. La ragazza la afferrò , si alzò e con un filo di voce rispose – io sono … Lenne. Mi chiamo Lenne.- Decise di dire loro un altro nome , per proteggersi nel caso cecil avesse sospettato qualcosa -mmm… Lenne…- Borbottò Sora pensieroso. –Ragazzi , abbiamo mai conosciuto una ragazza di nome Lenne?- Chiese Sora rivolgendosi a paperino e Pippo –No, mai.- Rispose Pippo –Però , hai un viso familiare – Osservò Paperino avvicinandosi a Yuna . –Sei sicura che non ci siamo mai incontrati prima? Io ho l’impressione di conoscerti!- Esclamò Sora con un tono preoccupato. Yuna capì che non si sarebbero mai ricordati di lei. Qualche cosa nel loro cuori era rimasta, qualche dettaglio che faceva sembrare loro di averla già conosciuta,  ma dalle loro menti lei era stata cancellata. Yuna sospirò e decise di stare al gioco; ormai il danno era fatto, l’avevano scoperta… Forse non era un male! Forse questo incontro l’avrebbe portata a qualcosa di buono. Sorrise e disse –Magari ci siamo incontrati di sfuggita in qualche altro mondo - -Cosa ? tu non sei di questo mondo?- Chiese Pippo –No… sono qui a … dare un’occhiata- Spiegò Yuna. –bene ! Se vuoi per oggi puoi essere dei nostri!- Esclamò Sora. Solo dopo si rese conto di essere stato un po’ incosciente! Stava coinvolgendo nella loro missione una persona estranea, ma gli venne naturale! Stranamente anche paperino e Pippo furono d’accordo , così Yuna accettò. Camminarono verso il castello e la ragazza fece loro diverse domande : cosa cercavano , perché esploravano i mondi , com’ era il loro mondo… Ma rispondevano in modo molto vago , la giustificazione del loro viaggio fu “ ritrovare i nostri amici”. Certo , era vero , ma in realtà c’era dell’altro. In un primo momento a Yuna dispiacque del fatto che non si fidarono nel volerle parlare della loro missione , ma poi si sentì una stupida; per loro era un’estranea , era normale. Le sembrò di rivivere il suo primo giorno insieme a loro! Ricominciare da capo, conoscerli , riuscire a conquistare la loro fiducia… fu strano , ma divertente. Quando giunsero davanti al portone del castello, Sora estrasse la catena regale per aprirlo –Ehi! Ma quello è un Keyblade!- Esclamò Yuna fingendo di essere stupita. Il portone si aprì e Sora si voltò verso di lei – Cosa ne sai tu?- Chiese sorridendo. –quanto basta! So che chi sa evocare un Keyblade ha delle grandi responsabilità- Rispose Yuna . –Già, è così!- Disse Sora atteggiandosi – Lui è l’eccezione!- Esclamò paperino . Yuna rise ed entrarono nel castello. Mentre camminavano nell’atrio il pavimento tremò; sentirono come dei tonfi e poi un rumoroso ruggito. Un essere mostruoso, gigantesco apparve davanti ai ragazzi. –Calmati , siamo noi!- Disse sora –Mi avete spaventato!- Ruggì la bestia. Poi si calmò e continuò –Scusatemi , è un po’ che non si vedono Heartless da queste parti e sentendo che qualcuno era entrato nel castello mi sono allarmato - -Tranquillo, basta che non ci mangi!- Disse paperino timorosamente. La bestia si voltò verso Yuna e con diffidenza chiese –Lei chi è?- -Lenne! Sta con noi , ci ha accompagnati- Rispose Pippo. Yuna stava per tendere la mano alla bestia quando una ragazza con i capelli castani raccolti in una coda bassa , e con in dosso un abito azzurro e bianco arrivò –Ragazzi! Quanto tempo!- -Ciao Belle, come stai?- Domandò Sora. Chiacchierarono per diverso tempo; Sora Paperino e Pippo cercarono di informarsi sulla situazione li al castello : se gli heartless li avessero disturbati , se avessero visto qualche individuo sospetto aggirarsi da quelle parti , ma niente. Ancora una volta Sora rimase deluso , ma se l’aspettava . –Grazie , siete stati molto gentili. Noi andiamo allora!- Disse Sora –Grazie a voi per la visita – Rispose Belle. Salutarono la bestia e la ragazza , per poi uscire dal castello . Mentre camminavano nel cortile , a Yuna venne un’idea: Non avrebbe potuto spiegare loro tutta la verità da un momento all’altro , ma avrebbe potuto fare in modo che la capissero. Se si fosse integrata tra loro tre, avrebbe avuto la possibilità di dare loro qualche indizio! Così si fece coraggio e per cominciare chiese –State cercando Xemnas, vero?- -Come lo sai?- Domandò Sora sbalordito. –L’ho capito… quando ho visto che sei in possesso del Keyblade!- Sora sospirò –Beh si … ma l’abbiamo perso di vista! Non sappiamo più niente di lui , da giorni ormai!- -Cercherò di aiutarvi! Se saprò qualcosa, vi farò sapere!- Esclamò Yuna. –Fantastico! In questo modo forse riusciremo a scoprire qualcosa più velocemente!- Disse Pippo -… E finalmente Sora ritroverà Riku e la sua amata Kairi – Continuò Pippo sorridendo. Sora abbassò la testa e arrossì, dando una piccola gomitata a paperino. Yuna si fermò “la tua amata kairi?” Si domandò. Ma come ? Sora non era più innamorato di Kairi! Era stato lui stesso a dirglielo! Yuna strinse i pugni e deglutì “forse paperino scherzava…” pensò . Fino a qualche attimo prima era felice, ma dopo aver sentito quella frase divenne furiosa; dentro di se , sapeva che Paperino non stava scherzando. “Sora non si ricorda più di me … Perciò non ricorda neanche quello che prova per me “. Doveva abituarsi al fatto che lei per loro non era più la principessa Yuna che era scappata dal castello , che aveva iniziato a viaggiare con loro e che si era innamorata di Sora. Era Lenne , un’estranea qualunque  incontrata in un posto qualunque e che per puro caso aveva trascorso del tempo con loro. Forse, quello che Sora provava per Yuna , esisteva ancora , nascosto dentro di lui: Cecil aveva eliminato i ricordi , non i sentimenti. Solo che quei sentimenti erano ormai legati ad una persona che Sora non conosceva, per questo non uscivano allo scoperto ed era come se non esistessero. Yuna accompagnò i ragazzi alla Gummiship –Vuoi un passaggio?- Chiese Pippo –No, grazie mille- rispose la ragazza –Buon viaggio!- Aggiunse. Sora si avvicinò a lei e chiese malinconicamente –Sei sicura di non voler venire?- Yuna annuì . Il ragazzo alzò le spalle e chiese –Ci rivedremo, vero?-  -Certo , il prima possibile… e spero di portarvi qualche buona notizia – Rispose Yuna –Va bene! A presto e fai attenzione Lenne!- Esclamò Sora . Anche Paperino e Pippo la salutarono per poi salire sulla Gummiship. Sora guardava fuori dal finestrino, era strano , ma gli dispiacque andare via senza di lei –Eppure io la conosco – Disse a bassa voce. Rimase seduto a guardare fuori , finchè la Gummiship non si allontanò. In quel momento ricordò della collana che precedentemente gli era caduta dalla tasca ; la prese di nuovo  e ricominciò ad osservarla “come l’ho avuta? “ si domandò –ancora con quella collana?- Chiese Paperino –Si… è familiare, ma non so come faccio ad averla!- Esclamò Sora . –è da donna! Forse te l’avrà regalata Kairi! Oppure l’avrai trovata per terra- Rispose Paperino . Kairi? No era impossibile! L’avrebbe ricordato! E perché raccogliere una collana da donna trovata atterra? Continuò a riflettere per un po’ , ma senza trovare rispose. Poi la infilò di nuovo in tasca e cercò di mettersi l’anima in pace.

   
 
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