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Autore: Nede    13/12/2013    4 recensioni
Long dedicata a tutte le autrici/lettrici che mi hanno sostenuta e continuano a starmi vicine.
E se Goten avesse avuto una figlia? E se la sua fidanzata nascondesse un segreto?
[Estratto]
Non c'era qualcosa da fare! Non c'era più qualcosa da fare!
Doveva rassegnarsi all'idea di non rivedere più il suo dolce sorriso, di non poterla tenere tra le sue braccia e che tutto ciò che aveva programmato per il suo futuro era diventato fumo.
Genere: Avventura, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goten, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 06. 
Tutto come una favola.

 


 

Goten era rimasto immobile a fissare il viso contrariato del principe.

Non voleva dargli spiegazioni o giustificarsi per il gesto che stava compiendo, voleva solo trovare quel maledetto radar e riaverla con sé.

Il principe lo scrutò, lo guardò attentamente e sorrise divertito.

Conosceva quel marmocchio sin dalla culla e sapeva leggere nei suoi occhi, ogni sua piccola emozione, così gli lanciò l'oggetto della sua ricerca.

Goten lo afferrò al volo e, soltanto, quando Vegeta accese la luce del laboratorio poté vedere tra le sue mani ciò che cercava.

Il saiyan più giovane alzò lo sguardo verso di lui e rimase confuso.

« Cos'è quella faccia? Stavi cercando il radar, no? Quindi vai a cercare le sfere del drago e se, per qualche strano motivo, vedi Kaharoth digli che è un idiota e che non deve permettersi di fare quello che ha fatto. »

Si voltò, fece per incamminarsi, ma la voce di Goten lo fermò.

« Cosa significa, Vegeta? Tu come sapevi che io stavo cercando le sfere? E poi cosa avrebbe fatto mio padre? »

Vegeta non si voltò, mise una mano in tasca e gli lanciò la sfera del drago a tre stelle che cadde al suolo provocando un rumore assordante.

« Questa l'ho trovata in giardino ed oggi quasi tutte le persone che conosci ne hanno una. Crilin, Tensing, Yamcha, Junior e Bulma che l'ha intravista sul fondo della piscina. Ti sembra una casualità? E ora vai dove devi andare e non farti vedere da nessuno. »

Uscì dal laboratorio, senza aggiungere altro, lasciando Goten sorpreso e felice del buon cuore del principe.

Sotto quella corazza c'era sempre stato un cuore.

 

****

 

 

« No, devi smetterla tu! Draghetto. Puzzolente. Namecciano! Io mi alzerò da questa roccia solo quando farai ciò che ti ho chiesto. Guarda che me ne vado prima dei cento anni e sta certo che lo faccio! »

Goku e Shenron si trovavano sulla Terra, in un luogo invisibile agli occhi umani e che sorgeva al centro della pianeta stesso. Li Shenron stava cercando di convincere, invano, il saiyan a smetterla di comportarsi come un bambino e di cercare di capire.

« Lo devi accettare, Goku. Devi capire che non si può cambiare, ciò che è stato fatto. »

Il saiyan, seduto su di una roccia dava le spalle al drago, avrebbe fatto di tutto per suo figlio e la sua bellissima nipotina.

« Capire? Capire, cosa? Shenron. Hai fatto una cosa crudele e meschina. Io ti avevo detto di aiutarla, di salvarle la vita e tu cosa hai fatto? Mi hai ripetuto la bella poesia “ Il Destino di ognuno è già stato scritto ed io devo fare il mio compito per equilibrare l'avvenire della Terra”. Se non aiuti MIO figlio, ti strappo i tuoi lunghi baffi e li uso come bastoncini per i miei spaghetti di riso, oppure ...sai cosa farò. »

Goku era deciso, non avrebbe accompagnato Shenron nel suo viaggio, pretendeva che quella povera ragazza venisse aiutata e portata dalla sua famiglia.

Il Drago gli aveva restituito la vita, nell'ultima battaglia contro i draghi malvagi e gli sarebbe restato accanto per cento anni, come ringraziamento, e avrebbe fatto di tutto per aiutare quel figlio che aveva bisogno di lui.

Lui non c'era fisicamente e ci sarebbe sempre stato, in qualsiasi universo, dentro il suo cuore.

Non aveva abbandonato nessuno.

Aveva, anche, avvertito Vegeta in un sogno.

Chiedendogli un favore.

Chiedendogli di aiutare un fratello.

Perché Goku considerava Vegeta un fratello.

« Va bene, Goku. Hai vinto. Ma la ragazza, riportata in vita, si ricorderà solo chi le è stato vicino nella sua vita precedente. Posso fare solo questo, se lo desideri, ma non chiedermi altro Goku. Sto facendo un eccezione, perché sei l'essere più testardo che abbia mai incontrato. »

Goku si voltò verso Shenron, con un luminoso sorriso a trentadue denti, e si fiondò ad abbracciarlo sul muso.

« Ma che bravo il mio draghetto! Sei un mito, Shenron! Sappi che ho sempre tifato per te. »

Shenron se avesse potuto avere uno sguardo truce l'avrebbe di certo fulminato, ma non poteva negare che quel saiyan era un'ottima compagnia.

 

 

****

 

 

Goten stava per uscire, dalla Capsule Corporation, quando le due sfere del drago che possedeva si materializzarono di fronte a lui...sparendo.

Il saiyan restò immobile a fissare il vuoto senza capire cosa era accaduto.

Un forte mal di testa, la vista appannata e poi ...il buio.

 

In quel preciso momento tutto cambiò.

La vita di Goten cambiò.

Perché ...tutto fu di nuovo speranza.

Tutto fu di nuovo...vita.

 

Il corvino fu svegliato dalla figlia e Goten, senza capire come ci fosse arrivato, guardò Geiyn non rendendosi conto di cosa fosse accaduto.

« Tesoro, dammi un pizzicotto. »

Geiyn lo guardò confusa, ma senza chiedere altro lo accontentò.

Strizzò un occhio, scompigliò i capelli alla piccola e il campanello suonò.

Il saiyan corse ad aprire la porta e si trovò davanti una donna dai capelli color carota, dagli occhi neri come la pece e con il capotto di sua figlia in mano.

« Mi scusi se sono venuta a quest'ora, ma avevo dimenticato di darle il capotto di sua figlia quel giorno e, a causa del mio trasferimento, non ho potuto restituirglielo. E poi...non è solo per questo.»

Goten era rimasto a guardare il viso della sua Aiko.

Goten era rimasto intrappolato a guardare le sue iridi nere.

Goten non sapeva spiegarsi il perché, ma quella era lei.

Non era una donna che gli somigliava.

« E-e p-poi...»

Riuscì a dire, vergognandosi per la sua trovata.

Lei lo fissò un attimo, sgranò gli occhi e lo abbracciò stretto.

« Tu sei Goten...noi...io....la nostra bambina. Oh, no, non è possibile. Perdonami, perdonami.»

Cominciò a singhiozzare, senza fermarsi, sentendosi una stupida.

Per aver voluto fare ciò che era giusto.

Aveva sacrificato sua figlia.

Aveva dimenticato Goten e ciò che provava per lui, credendo che fosse stata la cosa giusta.

Il saiyan l'abbracciò stretta, le alzò il viso, la guardò negli occhi e le regalò un bacio.

Quel bacio che aveva bramato per ben quattro anni.

Quel bacio che sapeva d'amore.

Quel bacio che sapeva di benvenuto ad una nuova vita.

Quel bacio che li avrebbe uniti sempre.

 

 

 

« Il principe ritrovò la sua principessa.

Ed insieme costruirono il loro nuovo castello.

La principessa conobbe la sua mamma e un'altra principessa cresceva nel suo grembo.

Ed il giorno in cui piovve nel regno, la sfera del drago dalle quattro stelle si materializzò sul comodino del Re e da li capì ogni cosa.

Proprio come nelle favole, c'è sempre quell'amico – o parente – che aiuta chi è in difficoltà senza farsi vedere.

Proteggendo ed amando i suoi cari.

E gli abitanti del castello... vissero per sempre, felici e contenti.»

 

 

 

Aiko terminò il racconto di una favola speciale per la sua bambina.

S'interì nel guardare il suo Goten dormire, russando a più non posso, stringendo la loro dolce Geiyn.

Li coprì con la coperta, li guardò sorridendo e uscì dalla stanza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 




 

 

 

 

 

 















 

Salve a tutti! Mi scuso immensamente per il super ritardo nel postare e mi scuso, davvero, con chi sperava in qualche altro capitolo.
Ma ho deciso di scrivere l'ultimo capitolo e non dilungarmi, perché sapete bene che sono negata a scrivere Long.
Voglio " sconfiggere " questo mio muro e prossimamente dedicarmi ad una Long seriamente e impegandomi.
Spero che il capitolo piaccia e che non abbia deluso nessuno.
Ringrazio tutte le persone che mi stanno vicine, che hanno letto questa storia sino alla fine e che continuano a darmi coraggio.
Grazie di cuore a chi ha inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate.
Vi ringrazio davvero.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.

Un saluto, Nede.

   
 
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