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Autore: Archaix_Lemixia    13/12/2013    1 recensioni
Uno squarcio temporale. Il destino dei mondi viene diviso in due realtà distanti ma unite. La prima è la storia di Roxas. La seconda inizia da un piccolo incidente... Che rischierà di cambiare le sorti dell'intero universo. Una porta. Tre chiavi. Tre cuori. Un unico destino.
" “Queste vengono dette Keyblade e sono in grado di raccogliere i cuori che gli Heartless possiedono. Il luogo in cui tutti i cuori raccolti si riuniscono si chiama Kingdom Hearts. Quando sarà completo noi tutti potremo ricevere quello che desideriamo di più: un cuore.”
Le due Nobody guardarono con stupore i due oggetti nelle loro mani: forse la cosa più preziosa che esistesse al mondo, ed era lì davanti ai loro occhi.
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“Game over. Credevo che avresti resistito di più davvero mi hai deluso, ma ve bene così. Ora che sono libero la mia vendetta sarà ancora più dolce”
Poi due fari gialli si accesero in mezzo al nulla, minacciosi, piantati su di lei
“Ascolta, quando troverai i cuori del Caos, distruggili. Non lasciare traccia o il nostro mondo scomparirà per sempre…”
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ATTENZIONE: DAL CAPITOLO 12 DIVENTERA' CROSSOVER. elenco dei mondi GIA' visitati:
- CALL OF DUTY
- SUPER PAPER MARIO
- HUNGER GAMES
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Organizzazione XIII
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: KH 358/2 Days
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Ambientarsi - una balia distratta

Axel spinse delicatamente le ragazze verso un corridoio ricordandosi di malavoglia l’incarico datogli qualche minuto fa. Non che gli dispiacesse, ma gli dava fastidio che un’incarico così… semplice, fosse assegnato proprio a lui.

Flashback, flashback, flashbaaaack…
“Che coosa? Perché IO dovrei fare da balia alle nuove arrivate? Mi fate sfacchinare per andare a cercarle e adesso questo??” Axel stava esponendo il suo non-stupore al Superiore, sembrava quasi indignato che gli fosse dato un incarico così futile. Xemnas lo guardò negli occhi chiedendosi ancora come aveva fatto ad accettarlo fra loro e disse: “Senti Axel, io penso che tu sia l’elemento migliore in quanto a socializzazione, quindi prendi il tuo incarico e vattelappesca”. E Axel non poté obbiettare nulla.
Fine flashback, flashback, flashbaaack…

“Ok ragazze” disse mettendosi davanti alle due nuove arrivate “Credo che dal vostro sguardo assente voi abbiate perso le vostre memorie giusto? Beh ci penserò io a riempire le vostre testoline vuote” disse scherzando e scompigliando i capelli alle due. Queste non ebbero quasi alcuna reazione, al massimo un leggero segno del capo. I loro occhi erano completamente vuoti e privi di volontà.
“Okkei… sentite, io non sono il migliore in quanto a riabilitazione, ma il mio compito per ora è mostrarvi il Castello che Non Esiste. Che  N-o-n  E-s-i-s-t-e  got it memorized?” affermò picchiettandosi la tempia con un dito. Le ragazze lo guardarono in silenzio, ma sui loro volti già comparivano due piccoli sorrisi. Era un buon inizio. Ecco due perfetti esemplari di Nobody si disse il petardo umano. I tre Nessuno si incamminarono verso il giardino del Castello: Archaix si guardava intorno spaesata e di tanto in tanto si voltava in direzione di Lemixia, era come se quel volto le ricordasse qualcosa… Lemixia dal canto suo provava la stessa sensazione. Cercò di incrociare quegli occhi sfuggenti un paio di volte, senza successo.
“Uhm, chissà come vi chiamavate prima… Vediamo tu Lemixia: Mel… Lem… Emal… Ema…”
Archaix si arrestò all’improvviso: un ricordo aveva fatto capolino nella sua mente vuota, una leggera risata condivisa fra due amiche e un nome: Emma*. Si girò in direzione di Lemixia, i loro sguardi si incrociarono, ma sembrò che la Nobody non avesse avvertito nulla. Lemixia fece un piccolo sorriso forzato  in direzione della compagna che ricambiò altrettanto forzatamente. Cavolo, come era difficile sorridere, pensò Lemixia. Era come se si fosse dimenticata come si fa. Quando arrivarono al giardino Axel spalancò le braccia e annunciò:
“Ragazze, benvenute nel regno del numero XI: il giardino dei Desideri, in cui si dice che esprimendo un desiderio fooooooorse questo verrà realizzato.” disse agitando le braccia come un presentatore. Lemixia e Archaix si affacciarono per vedere meglio e sui loro visi si formarono due maschere di stupore misto a gioia: una grande distesa di fiori di ogni colore e forma andavano a formare un enorme emblema a forma di cuore con un grosso cesto di rose blu al centro. Tutto attorno le piante ed i rampicanti si erano attorcigliati lungo le pareti dando l’immagine di una bellissima serra all’aperto. E finalmente le due Nessuno pronunciarono qualche parola.
“è… è bellissimo” disse Archaix, guardando stupita il giardino e poi Lemixia, che ricambiò lo stupore.
“P-possiamo…” tentò di chiedere Lemixia, ma Axel aveva già intuito. Aprì un varco oscuro che inghiottì tutti e tre, ed in un batter d’occhio si trovavano al centro di quell’incanto. Il numero VIII guardò soddisfatto i volti meravigliati delle ragazze che titubanti si avvicinavano per sentire il profumo di fiori:
“Ok ragazze, credo sia venuto il momento di una lezione di lessico: venite qui perfetto, ora ripetete con me, il mio nome è Axel. A-x-e-l got it memorized?”
“… Axel…” dissero all’unisono.
“Beene. Voi invece vi chiamate Lemixia e Archaix.”
“Lemixia…” disse la prima. “Archaix…” disse l’altra.
“Oh cavolo così andremo avanti tutto il pomeriggio. Vi faccio un breve riassunto di chi siamo noi: sapete, quando una persona perde il cuore diventa un Heartless, ma se la sua anima è abbastanza forte il corpo diventa un guscio vuoto chiamato Nessuno. Questo è sprovvisto di un cuore, l’elemento che lo farebbe davvero –esistere- quindi il nostro scopo è completare Kingdom Hearts..” disse indicando un gigantesco cuore di proporzioni meteoritiche sopra di loro “… per ottenere i nostri personali cuori. Avete memorizzato?”
Le due Nobody alzarono le teste per osservare Kingdom Hearts, e si lasciarono scappare addirittura un commento.
“Miiitico…”
“Fiiigo…”
 Poi da non si sa dove sbucò fuori Marluxia, il signore dei fiori, con un innaffiatoio in mano.
“Uhuhuh Axel cosa ci fai qui?” chiese alzando un sopracciglio, poi vide le altre due. “Oh quindi hanno affidato a te l’incarico? Meno male, io non avrei sopportato di badare ai nuovi arrivati chiunque essi fossero” disse a bassa voce, per poi posare a terra l’innaffiatoio e avvicinarsi silenziosamente alle due Nobody.
“Buongioorno ragazze, allora come va? Vi piace questo posto? Potete venire tuuutte le volte che vorrete piccoline.” disse con la gentilezza di un adescatore che tentava i bambini con le caramelline. E quest’immagine si materializzò anche nella mente delle due, che balzarono all’indietro un po’ per il non-spavento e un po’ per… Per…
“C-certo. È bellissimo…” disse Lemixia per poi prendere per la manica Archaix e scomparire dietro una siepe. Marluxia pensò che fosse una reazione del tutto naturale e tornò alle sue rose. Da dietro la siepe intanto Lemixia e Archaix tentavano di trattenersi da una strana sensazione.
“Pfff…. Ma quello  è… è   … è GAY!! AHAHAHAHAH!!!!
“Ahhahahah direi proprio di si  XD”
Scoppiarono a ridere, come se fosse la cosa più naturale del mondo, e ad un tratto cominciarono a ricordare qualcosa: un grande mare, gli scogli, loro due che giocavano insieme…
“Ugh, ma ci conosciamo?” chiese Lemixia. L’altra per tutta risposta fece le spallucce e rispose: “Credo di si, io ricordo soltanto che ti ho già vista…” rispose trattenendosi il vestito nero sulla pancia per frenare la risata di poco prima. Fu allora che si guardarono davvero chiedendosi da cosa fossero vestite.
“Ugh, ma che ho addosso? Sembro uno scienziato pazzo…”
“E io sembro una strega…” **
“Eccovi, dove eravate finite? Dobbiamo continuare il giro!” esclamò Axel sbucato fuori dall’angolo. “Fate confidenza eh? Perfetto, continuate pure ma fatelo camminando” continuò lui in tono scherzoso. Si incamminarono nuovamente per il corridoio, stavolta accennando a qualche conversazione parlando del più e del meno. Quando arrivarono alla cucina avevano già memorizzato tutti i nomi di membri dell’Organizzazione. Così entrarono nella cucina, che scoprirono essere il regno incontrastato del Feroce Lanciere. Poi videro l’Altare del Nulla in tutto il suo splendore e il grande Kingdom Hearts, e tutte le altre sale. Arrivarono a sera e finalmente fu loro mostrata la loro stanza.
“Questa è la vostra camera ragazze, ambientatevi quanto volete e fra un quarto d’ora vi vengo a prendere per la cena” disse il numero VIII prima di sparire in un varco oscuro. La stanza che si presentava davanti a loro era piuttosto semplice: due letti BIANCHI dal design semplice erano posti ai lati della stanza, con vicino due comodini BIANCHI. Due armadi BIANCHI posti uno di fronte all’altro e di fronte alla porta una grande finestra. Lemixia si mise al centro della stanza ed esclamò: “è perfettamente simmetrica! Ed è una pizza…”
Archaix confermò con un cenno del capo e si avvicinò alla finestra per aprirla: da lassù c’era una vista fantastica, che lasciò le Nobody senza fiato.
“Ehi Archaix guarda! Da qui si vede.. King…”
“Kingdom Hearts?” chiese l’altra sporgendosi a destra per vedere.
“Si esatto! Com’è bello…”
Improvvisamente dietro di loro apparve Axel, e per lo spavento rischiarono di cadere di sotto.
“Axel! Ci hai fatto paura…” esclamò Lemixia voltandosi infuriata.
“Uh, scusatemi… Ma vedo che avete imparato il mio nome! Peeerfetto, avevo dimenticato di dirvi di cambiarvi con gli indumenti che troverete nei vostri armadi. Ci vediamo dopoooo” e scomparve in una nuvola di oscurità. Le Energie Gemelle si fecero un appunto mentale: farla pagare ad Axel.
O beh, si dissero, tanto vale abituarci. Ma perché siamo qui? Che ci facciamo? Da dove veniamo? Quando si mangiaaa??
Vedendo che sapevano rispondere solo all’ultima domanda si rassegnarono e decisero di cambiarsi: dentro agli armadi c’erano due pile di maglie NERE, con pantaloni NERI e stivali NERI, e due impermeabili NERI.
Qua sono tutti fissati con il monocromatico.
 
Mezz’ora dopo:
Nella sala da pranzo dodici figure vestite di nero stavano cenando tranquillamente. Xaldin servì l’ultima portata e si avvicinò al numero VIII.
“Axel, ma dove sono finite le nuove arrivate? Dovrebbero essere già quì da un pezzo! Hai detto loro come arrivare in sala da pranzo?”chiese Xaldin con una punta di preoccupazione. Dal canto suo, Axel lo guardò con nonchalance e rispose:” Ma ceeerto che si, avevo detto loro che all’ora di cena sarei passat…”
Si alzò di scatto dalla tavola precipitandosi in corridoio: “Oh CAVOLOOOOOOooo…”
Xadin: “Facepalm…”
Arrivò in camera di Lemixia e Archaix e le trovò sedute sul letto, con le braccia incrociate, che lo fissavano con uno sguardo truce.
 



 
* = per precauzione continuiamo a dire che noi NON USIAMO i nostri veri nomi. Ma tanto lo avete già capito.
** = AHAHAHAH si esatto, Stein e Medusa!! AHAHAHAH eravamo andate ad un Cosplay contest e abbiamo ancora i vestiti addosso AHAHAHAHAHAH XD
 
Angolo delle autrici: finalmente siamo entrate nell'Organizzazione XIII (XIII? ma siamo in 14! vabbe...) e cominciamo a fare confidenza, capendo SUBITO da chi dobbiamo stare alla larga...
Nel prossimo capitolo troveremo un valido motivo per voler ammazzare il piromane e scopriremo interessanti e pericolose verità... Non mancate!!
  
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