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Autore: Fabi_    14/12/2013    4 recensioni
Protezione.
Questo era il significato dell’agrifoglio che componeva la sua bacchetta.
Luna sapeva chi la proteggeva da sempre: sua madre, sia in vita che dopo le era stata vicina. Luna voleva imparare a proteggersi da sola.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Luna Lovegood, Neville Paciock, Olivander, Xenophilius Lovegood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Questa è una storia che ho scritto parecchio tempo fa e che non avevo mai pubblicato. Non mi convince molto, ma alla fine mi sono decisa :)


 
Protezione.
 

La sua moneta in quel momento la stava chiamando.
Uscì dalla sala comune di Corvonero. Saltellando verso la stanza delle Necessità, non incrociò nessuno lungo la strada.
Entrò nella stanza sorridente. Le piacevano quei momenti, nei quali si sentiva parte di un gruppo.
Harry era al centro della stanza, quando la vide le sorrise: “Ciao, Luna.”
Luna era felice dell’accoglienza che le riservavano, sembravano felici di vederla e questo la faceva sentire bene: “Ciao Harry, cosa ci insegnerai oggi?”
Si sentiva a disagio all’idea di essere l’insegnante, lei non ne capiva il motivo. Era sicuramente più utile della Umbridge.
“Ehm… oggi continueremo con il Patronus.”
Un borbottio si levò dagli studenti, non era un incantesimo facile.
Luna non era preoccupata, era facile per lei pensare a momenti felici, soprattutto perché quei momenti, per lei erano felici. Si era sempre sentita guidata nel lanciare gli incantesimi, la sua bacchetta sembrava avere una volontà propria. Protezione, questo era il significato dell’agrifoglio che la componeva.
Ricordava il giorno in cui l’aveva la bacchetta l’aveva scelta.

 
***


Non era stata il primo tentativo di Olivander, ma lei l’aveva riconosciuta subito.
“Proviamo questa: Corda di cuore di Drago e Betulla”, Luna aveva preso la bacchetta, ma non l’aveva sentita sua.
Il suo sguardo era attirato da una piccola scatola verde, una delle poche colorate presenti nel negozio.
La osservava insistentemente, sentendo già sua la bacchetta all’interno.
Olivander seguì il suo sguardo fino alla scatola, la prese e porse il contenuto alla ragazzina: “Agrifoglio, scaglia di Sirena. Strano che non te l’abbia mostrata subito, direi che è molto adatta a te”.
Appena Luna sfiorò la bacchetta, sentì un brivido, un sussurro arrivarle nel cuore e si sentì confortata.
“Lo sapevo, è perfetta!” Il signor Lovegood batté le mani soddisfatto.
“Come la senti?” chiese Olivander sorridente.
“È bella,”  rispose Luna, che in quel momento si sentiva protetta e felice.
“L’agrifoglio, protegge e tiene lontane le forze oscure, le scaglie di Sirena sono adatte a chi ha coraggio. Questa bacchetta ti ha trovato, piccola Luna”.

 
***

 
Sapeva chi la proteggeva da sempre: sua madre, sia in vita sia dopo le era sempre stata vicina. Da quel giorno al negozio, non si era mai separata da quella bacchetta che tanto amava. Le capitava di parlarle nei momenti di solitudine, appunto perché in essa vedeva un collegamento con la madre che tanto aveva amato e che le somigliava, a detta di molti.
Era una ragazza strana, a detta di molti. Nessuno capiva perché credesse a tutti quegli strani esseri che nessuno vedeva.
Lei però sapeva che esistevano, gliel’aveva detto sua madre in sogno.
La vedeva spesso.
Era stata sua madre a dirle che presto la sua protezione non sarebbe stata più sufficiente per lei. Le aveva anche detto di seguire Harry Potter, di unirsi all’esercito di Silente e di imparare a proteggersi da sola.
Luna era brava con gli incantesimi. Aveva coraggio e molte altre doti. Ora, in più, non era più sola. Aveva finalmente trovato degli amici.
Evocò il Patronus ad occhi chiusi, lasciandosi guidare dalla voce che sentiva dentro.
Sentì Neville ridere, e poi gridare: “Brava, Luna! Ce l’hai fatta!”
Quando aprì gli occhi, non si stupì di vedere una lepre. Anche la lepre era parte di lei.
Sua madre, quando era piccola, le aveva mostrato che sulla luna c’era una lepre, per questo lei sarebbe sempre stata legata a quell'animale che le metteva allegria: “Spero che te lo ricorderai, la lepre è un animale molto importante, è sacro in molti paesi, è simbolo di fedeltà, è vivace, un po’ come te. Sarai per sempre legata alla Lepre, Luna.”
Osservando il suo patronus, capì che sua madre aveva sempre avuto ragione. Non sei sola.
In silenzio, disse a sua madre che aveva capito.
Ora, era il momento di imparare a proteggersi da sola, il momento di proteggere i suoi amici.
 


 -NdA: Ho ripreso il significato dell’agrifoglio dalle carte delle ninfe dei boschi (altre carte di mia mamma, inoltre ho trovato conferme nei significati pagani e cristiani.
Per quanto riguarda le scaglie di sirena, mi sono limitata a seguire le indicazioni dei vari siti che ne parlano, ricordando la descrizione dei libri.
La lepre, che è il Patronus di Luna, è legato proprio alla Luna da leggende buddiste e celtiche, era un animale sacro in buona parte delle religioni politeiste antiche. Io spero che la mia interpretazione del contest sia azzeccata.
 
 
   
 
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