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Autore: Nerospirito    15/12/2013    1 recensioni
Aqua è un emblema di speranza per un regno decadente, che assieme al gemello Terra combatte tra le fila del corpo di elite di Eraqus Nomunaga, legittimo erede al trono dell' Impero del Sole, per vincere la guerra civile e portare la pace in un regno ormai devastato per cui il comandante Eraqus potrebbe essere la sola speranza di rinascita.
Xeahnorth Nomunaga, il figlio minore dell' imperatore tetsuya Nomunaga torna dall' esilio al comando della sua temuta compagnia mercenaria, le Spade Nere, deciso a riprendersi il regno a costo di uccidere suo fratello maggiore.
Vanitas è un ladro e un bandito esperto nell' arte della spada e dell'inganno, discendente nientemeno che da Tsukuyomi.
Tra sanguinose battaglie in un impero dai toni del giappone feudale, intrighi di palazzo e brame di conquista la paladina della luce e il figlio della luna incroceranno spade e cuori nel grande gioco del Re..
(Note dell'autore: OOC e Lime possibili nel corso della storia. Xeahnort ha l'aspetto di "Ansem Seeker of Darkness"!)
Genere: Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aqua, Terra, Vanitas, Xehanort
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Altro contesto
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Oriental Tale cap 2 (la via della spada; la via delle ombre)

Entrato da appena due anni nella compagnia delle Spade Nere, Vanitas stava velocemente scalando i ranghi, dimostrando a Xeahnorth che aveva fatto una buona scelta a prenderlo con lui.
Non che ne avesse avuta molta di scelta, perchè chi non si dimostrava all’altezza del nome della brigata al primo fallimento vedeva la sua testa rotolare nella polvere..
Vanitas passava tutto il tempo con Shu Kitake e l’addestramento che gli impartiva era estenuante: il Maestro assassino precedente, che era ormai troppo avanti con gli anni per essere efficiente nei suoi incarichi, gli impartiva ogni genere di insegnamento, da ore di lettura sui libri di storia e scrittura fino alla temuta scienza dei veleni. Quell’uomo era l’unica persona che il principe trattava con rispetto, ma non perchè ne avesse timore, solo perchè lo aveva sempre servito bene..
E quanto era diabolico quel vecchio.
Non passava giorno senza che Vanitas sanguinasse, perchè il suo primo insegnamento era stato “la pratica prima di tutto”, Il che si tramutava in lotta corpo a corpo all’ultimo sangue, maratone mattutine attorno al campo base e soprattutto caccia ai veleni.
A proposito di questo, una settimana prima era stato morso da una vipera nel boschetto che forniva la maggior parte delle loro sostanze, ed era stata un’ esperienza che non si sarebbe sognato di ripetere mai più, visto che il suo Maestro aveva nascosto l’antidoto e gli aveva detto “Arrangiati: è la risorsa migliore una volta che sarai sul campo.”.

Cosí, era stato lasciato a se stesso a cercare la fiala di antidoto, con gli effetti del veleno che progredivano velocemente. Partendo da un dolore acuto sull' avanbraccio infiammato e gonfio, nel giro di una ventina di minuti Vanitas si era trovato a barcollare, con le giunture indolenzite e la mente ottenebrata dal dolore e dal veleno, per la baracca del Maestro. Per fortuna era stato ancora abbastanza lucido da ricordare quali sostanze avrebbero neutralizzato le tossine, quando si aggrappò alla dispensa dei veleni per salvarsi la testa da un cedimento delle ginocchia.

"Avevo davvero rischiato di morire quel giorno.." pensò, guardando il soffitto in legno muffito illuminato da lame di luce aranciate che filtravano attraverso le imposte in legno. Anche quel giorno era trascorso e lui era ancora vivo.. Doveva esserne felice? Non che gli importasse piú di tanto alla fine.. Vivo o morto non sarebbe dispiaciuto a nessuno di quella marmaglia.. Forse solo al suo maestro, dovette riconoscere: lo sguardo che aveva quando vide come si era salvato dal veleno era indiscutibilmente d' orgoglio..

"Ma che sto pensando, anche a quel vecchio non importa un accidente.." eppure per quanto duro, non lo aveva mai davvero abbandonato. Piú che un maestro, sembrava essere quasi diventato una figura paterna per il ragazzo: sotto la sua guida aveva imparato molto sulla natura e aveva imparato a difendersi e attaccare.. Avevano bevuto assieme,erano andati a caccia, a pesca e avevano spesso fatto a botte col resto dei soldati.. Ma Vanitas sapeva che di lí a poco ci sarebbe stato il suo battesimo: il giorno prima, camuffando la sua presenza, aveva origliato una discussione fra il suo mentore e Xeahnorth, che lo riteneva pronto per il suo primo incarico in solitaria, contro un loro disertore che era corso da Eraqus a cantare e si era poi nascosto in un fortino nobiliare sulle colline. Il suo maestro ne aveva parlato con lui quella sera stessa, esprimendo la sua preoccupazione sul fatto che potesse essere troppo presto per lui.

" Non si preoccupi, assicuri a lord Xeahnorth che si può fidare di me"

Ricordò di avergli risposto, magari in modo insolente. Con un sospiro seccato, l' anziano assassino aveva lasciato correre, ma quella mattina si era alzato e la lama di una spada corta pendeva sulla sua testa: se non se ne fosse accorto ci avrebbe rimesso un occhio.

La prima frase che gli aveva rivolto il vecchio fu "Forse te la puoi cavare". Lo aveva lasciato comunque a digiuno, per cui Vanitas si rigirò nel letto e si costrinse ad addormentarsi.

Aqua adorava le nottate estive: la brezza che spazzava morbidamente i lunghi fili d' erba e le spighe trasformando le pianure in un immenso oceano verde e oro, il frinire dei grilli nel silenzio e lo stupendo cielo nero trapuntato da una quantitá infinita di stelle sopra di lei le donavano una profonda e lucida serenitá.

Adorava stendersi sull' erba e immaginare, fantasticare, sognare e perdersi nel mare d' erba.

Uno scalpiccio di sandali ruppe il suo sogno cavalleresco.

- Che cosa c' è? - domandò, lasciandosi sfuggire un sospiro, infastidita dall' intrusione nella sua piccola fuga dalla realtá.

- Nulla, solo che mi chiedevo perchè stai preparando i bagagli in gran segreto.. Dove vorresti andare? - la voce dubbiosa e preoccupata di Terra ruppe definitivamente la piccola magia della notte.

Aqua si alzò a sedere in un leggero frusciare della veste che aveva addosso, leggera eppure rigida, fatta per durare.

- Non ce la faccio piú a vivere qui, senza emozioni... Voglio andarmene. - dichiarò al fratello, guardandolo negli occhi del suo stesso profondo blu.

Terra le sorrise comprensivo, prima di sedersi di fianco a lei.

- Ti capisco sorellina, ma che farai poi, dove andrai? Hai solo sedici anni! - ridacchiò, strapazzandole i capelli blu con affetto.

- E allora? Sedici anni: sono una donna fatta ormai. E poi anche tu hai sedici anni, non darti arie da adulto.- borbottò la ragazza offesa, spostando lo sguardo verso l' orizzonte piatto e nero. Sospirò di nuovo. - Ma per te è diverso, fratello mio: tu sei un uomo.- disse poi, scrollando le spalle.

- Vuoi unirti alla legione di Eraqus, vero? Lo immaginavo, ci pensi da quando è entrato alla locanda..- .

Era vero, ci pensava esattamente da quel giorno: il comandante dell' esercito era un eroe, un nemico del caos e le aveva detto lui stesso che lei sarebbe stata un grande guerriero, se il tempo sarebbe stato diverso.

- Sí, voglio unirmi alla sua guardia. Voglio andare nella capitale. -

- E allora vengo con te: da sola ti faresti ammazzare all' istante. -

Aqua rise di cuore, spostandosi i capelli blu dagli occhi con un gesto leggero, femminile. Uno dei pochi gesti graziosi che non era stata costretta a imparare.

- Sbruffone.. Grazie fratello mio - .

- Tranquilla, ma ora rientriamo, o mamma ci sbatte a pulire le dispense a vita.- ridacchiò il ragazzo, stiracchiandosi e alzandosi in piedi, prima di spolverarsi gli abiti dalla terra.

Tornarono verso casa nel silenzio piú assoluto, cercando di non svegliare i genitori che si erano addormemtati presto, stravolti dal lavoro.

Avrebbe fatto male salutarli, pensò Aqua, ma non riusciva a restare incatenata a quel posto: sentiva che la sua strada era quella del viaggio e della spada. Lo sentiva nel profondo.

Angolo autore: Bene Bene.. se siamo arrivati fin qui, direi che anche per questa volta vi devo salutare, e mi dispiace! Anyways, ringrazio chiunque abbia letto questo capitolo, davvero è bello sapere che le mie storie piacciono!
Ma ora le cose importanti: a dispetto del mio solito, Oriental Tale uscirà almeno una volta a settimana, spero tra domenica e mercoledì, ma non escludo un doppio appuntamento o un ritardo per forza maggiore (T.T comprendetemi…) . Per finire, un RINGRAZIAMENTO SPECIALE a Trisha_Elric, che ha accettato l’ingrato compito di farmi da beta reader per Oriental Tale e Bigboss2012, che mi segue da quell' abbozzo due capitoli fa e continua a recensire. Grazie infinite dei suggerimenti !

  
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