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Autore: Vitzi    16/12/2013    5 recensioni
[Marron/Trunks | Mini-Long | Think Angst Challenge | 10/10 | Completa]
#01. Un solco nel petto {E mentre il cuore vorrebbe gridare, la bocca non fa che tacere, osservando la scena in un silenzio che pare infinito.
#02. Solo un brutto sogno {Danneggiò di tutto pur di trovare anche solo un piccolo capello della sua amata Marron.
#03. Il potere dell'amicizia {Forse quello che vedeva era solo un'altra persona pronta a deluderla.
#04. Un amore a senso unico { Dopotutto stringere a sé la donna che si ama è la gioia più grande per un uomo.
#05. Una notte da dimenticare {Vorrei raccontarti tutta la storia, forse mi sentirei meno colpevole.
#06. Una luce debole {Si sentiva schiacciata dal senso di colpa.
#07. Una marea di ricordi {Quel dolce sorriso, adesso, lo trascinava giù.
#08. Quella notte {Si sentiva uno stupido, poiché quella ragazza lo attraeva come poche.
#09. Il fatidico bacio {L'ultima cosa che vide fu la maschera di dolore impressa nel volto della sua Marron.
#10. L'ultima scelta {La speranza è l'ultima a morire, no?
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Marron/Trunks
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Qualche annotazione: Ehi <33 La lista la metto dopo, sennò vi spoilerate il finale. Il prompt è molto spoileroso. Siamo all'ultimo capitolo, neh? Pronti al peggio? Ho paura che il capitolo non piaccia e questa volta dico sul serio. Non mi voglio dilungare, criticatemi pure. A voi la lettura ♥


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L'ultima scelta.


Trunks con il fiato sospeso attese distante che la ragazza aprisse gli occhi, quando la vide muoversi uscì dalla stanza sollevato. Non voleva che lo vedesse lì, l'avrebbe solo disturbata.

«Marron!», la forte voce di Crilin veniva attutita dalle freddi pareti della piccola stanza. La ragazza si mise i capelli dietro l'orecchio, gesto che aveva senza dubbio ereditato da sua madre, per poi assumere un'espressione intenerita.
«Papà non urlare.» sussurrò, accarezzando il viso del padre, che come una piovra la stava stringendo a sé.
«Mi sei mancata. Per un momento ho pensato al peggio, poi tua madre mi ha fatto tornare sulla retta via.» sussurrò il piccolo ometto, mentre Marron lanciava un'occhiata svelta alla madre, dietro di loro, con le lacrime agli occhi.
«A suon di pugni.» sospirò lei, incrociando le braccia al petto, nel tentativo di darsi un contegno, il suo orgoglio era più importante di qualsiasi cosa, dopotutto.
Marron sorrise e si staccò dal padre, rammentando di aver visto, seppur di sfuggita, Trunks uscire dalla fredda stanza. Con un groppo in gola sussurrò: «Per quanto Trunks è stato qui?»
I genitori non sapevano della litigata fra i due, ma di sicuro la madre aveva già intuito tutto, il comportamento del ragazzo l'aveva fatta arrivare alla giusta conclusione.
«È sempre stato qui. È andato via solo una notte, quando siamo venuti noi e Bulma.» sospirò la madre, avvicinandosi per accarezzare il volto pallido della figlia: «Ma ora riposa, non è il momento di pensare a cose tristi.».
Crilin, sentendosi escluso esclamò: «Quello è un ragazzo d'oro, mi chiedo come mai sia scappato via così velocemente. Ha detto che aveva da fare, eppure si vedeva benissimo che moriva dalla voglia di abbracciarti. Ah, i giovani!»
Il c
uore di Marron iniziò a pulsare frenetico, ricordava il discorso di Trunks, seppur confuso e all'apparenza lontano, era lì, nella sua mente. Con le sue parole il ragazzo aveva reso vivide le immagini di Daisy, del suo dolore, della sua lotta persa in partenza contro la tentazione. Marron si sentiva in colpa per averlo trascurato in quei giorni, ma anche per essere stata rimpiazzata da una sconosciuta. Era piena di dubbi, tornare con Trunks avrebbe voluto dire perdonarlo per tutto, eppure ridare la fiducia ad una persona che te l'ha tolta è difficile. Lasciare Trunks avrebbe portato dentro di lei un vuoto incolmabile e avrebbe solo sofferto. Con un sospiro iniziò a togliersi le flebo, per poi fissare negli occhi i genitori.
«Papà, mamma. Ho riflettuto a lungo e devo chiedervi una cosa.»
Crilin e Diciotto si sporsero in avanti con il viso colmo di curiosità.

La temperatura quel giorno superava a malapena i tre gradi, Trunks si strinse nella giacca, il naso completamente rosso. Aveva paura di affrontare Marron e come un idiota era fuggito dall'ospedale, nonostante tutto lei lo aveva chiamato, che ricordasse? Scrollò la propria testa, cercando di riordinare i pensieri, se Marron voleva vederlo significava che aveva deciso se stare con lui o lasciarlo, quale delle due sarebbe stata la scelta migliore per lei? Dopotutto quello che l'aveva tradita era lui, la scelta più ovvia sarebbe stata lasciarlo, eppure Marron gli aveva sempre detto di amarlo, che stesse mentendo?
Deglutendo forte suonò il campanello dell'appartamento di Goten, dove la ragazza si era stabilita per la riabilitazione.

Trunks arrivò nel giro di dieci minuti dopo aver ricevuto il frettoloso messaggio inviatogli da Marron che diceva: “Dobbiamo parlare. Da Goten. M.”. Il moro si stava preparando un caffè, le mani congelate per aver passato tutta la giornata in facoltà.
Avrebbe accolto Trunks per poi sparire, queste erano le disposizioni di Marron.
«Ehi amico. - esclamò, aprendo la porta al lilla e dandogli la mano – Io vado.»
Trunks, visibilmente infreddolito e nervoso entrò nel piccolo appartamento, sussurrando un «Permesso.» poco convinto.
Marron, nel sentire il suono della sua voce sussultò, per poi ricomporsi: doveva calmarsi.
«Ehi, – Trunks abbozzò un sorriso, scuotendo la mano in segno di saluto – vedo che stai meglio.»
Marron tentò di sorridere, vederlo la faceva senza dubbio sentire molto meglio: si era calmata.
«Grazie a te. Mi hanno detto che sei stato tu a trovarmi e che grazie alle tue parole il mio cervello è rimasto sveglio. In poche parole se non mi fossi rimasto accanto durante il coma probabilmente sarei morta adesso.»
Trunks non sapeva come reagire, le parole sembravano buone, ma il viso di Marron e il tono dicevano tutt'altro.
Infatti la ragazza continuò: «Dopotutto è il minimo che potessi fare dopo quello che mi hai fatto passare, non trovi?»
Quella vena di acidità non faceva parte della Marron che lui aveva conosciuto, si rendeva conto di quanto la sofferenza l'avesse fatta cambiare.
«Senti, a proposito di quello. Mi dispiace, io non ho saputo controllarmi. Eppure ti amo, però non so come mai, quella ragazza mi ha attirato e sono caduto nella sua trappola.»
Marron spalancò gli occhi, le parole del lilla l'avevano colpita, lo trovava di una sincerità disarmante. Un cucciolo ferito che chiedeva perdono, ecco cosa vedeva in lui. Senza potersi controllare -e nonostante sapesse che fosse sbagliato- si gettò fra le sue braccia, singhiozzando lentamente.
Trunks, sorpreso, la strinse a sé, cercando di emanarle quel calore che sembrava aver perso.
«Pensavo fossi morta.» sospirò, tentando di ricominciare e annusando il profumo dei suoi lisci capelli.
Marron si staccò da lui per avvicinarsi al suo volto: «Io ti amo. Lo sai, no?»
Il ragazzo rispose con un cenno della testa, voleva risponderle, eppure lei lo baciò, interrompendo i suoi pensieri. La sua fragranza lo pervase, facendo sì che quando lei si staccò gli restasse in bocca un lieve sapore amaro. La vita senza di lei, dopotutto, era amara.
«Ho preso la mia decisione.» continuò lei, rimanendo in punta di piedi per essere più vicina ai suoi enormi occhi blu.
Trunks aspettò, mentre il cuore gli scoppiava nel petto. Era certo di una cosa, non era ancora stato perdonato, non poteva essere così semplice.
Marron con decisione, pronunciò le fatidiche parole: «Mi serve tempo.»
Il lilla rilassò le spalle, mentre tante piccole rughe gli inondavano la fronte: «Cosa significa che ti serve tempo?»
La ragazza si staccò da lui, incrociando le braccia e sospirando prima di esclamare: «Andrò a stare dai miei. Voglio riflettere bene sulla nostra storia. Ciò che mi serve è un viaggio, devo cambiare aria. Sappi però che non saprò se e quando tornerò. È tutto.»
Il ragazzo ci mise un po' per elaborare le parole della bionda, con sguardo interrogativo cercò di farle cambiare idea un'ultima volta, stringendola a sé.
Lei si lasciò coccolare, mentre calde lacrime le inondavano il volto.
«Trunks, non posso perdonarti. Non ancora, » singhiozzò, tirando su con il naso e strusciandosi sulla spalla del lilla – mi hai quasi uccisa, e non solo fisicamente!»
Il ragazzo deglutì, avrebbe voluto fermarla, gridarle che era una sciocchezza, che senza di lei non poteva vivere. Eppure sapeva che qualsiasi cosa avesse detto o fatto per bloccarla avrebbe solo reso la separazione più difficile. La allontanò da sé per guardarla negli occhi, raccogliendo tutta la forza che gli era rimasta.
«Ti amo Marron, ma rispetto la tua scelta. - prese fiato, poiché quelle parole erano più che dolorose - Puoi avere tutto il tempo che ti serve, però torna, ok?» supplicò, stringendo i denti per non piangere come un bambino.
La ragazza si asciugò velocemente le lacrime, senza annuire, ma senza nemmeno scuotere la testa. Doveva andarsene o sarebbe stato tutto più difficile, aveva fatto ciò che doveva, per se stessa, ma anche per Trunks. Prese la giacca e la sua borsa dal tavolo, per poi baciare il ragazzo sulla guancia, lasciandogli una lunga carezza.
«Ciao.»
Non appena Trunks sentì la porta chiudersi cadde a terra, tenendosi il cuore con una mano. L'aveva ritrovata per poi perderla di nuovo, eppure non tutto era perduto. Trunks fece un sorriso amaro, asciugandosi le fugaci lacrime e alzandosi in piedi.
«La speranza è l'ultima a morire, no?»

Riesci a vedere attraverso le mie lacrime? » Chapter 10 End. » TO BE CONTINUED.



Titolo:
L'ultima scelta;
Autore: Vitzi;
Fandom: Dragon Ball;
Tipologia: One-shot {1326 parole;
Personaggi/Pairing: Trunks Brief, Marron Muten, Crilin Muten, Androide Diciotto, Son Goten; {Marron/Trunks, accenni Crilin/Diciotto;
Rating: Giallo;
Genere: Introspettivo; Angst; Sentimentale;
Avvertimenti: Slice of Life;
Think Angst Challenge: Set 05. Coppia » 10. Viaggio;
Note: La storia riprenderà il 12 Gennaio 2014 con la seconda serie. Spero che questo ultimo capitolo vi abbia soddisfatti! Chi ha indovinato il finale?! Trunks è rimasto a bocca asciutta, purtroppo, ma voi cos'avreste fatto al posto di Marron? La fiducia è la cosa più importante in un rapporto, o almeno per me è così. Mi prendo anche io le vacanze di Natale e vi mando un bacione immenso, Marron e Trunks ringraziano per l'affetto <33
Ringraziamenti: Voglio ringraziare tutti per aver seguito questa mini-long. Grazie di cuore a tutti. Voglio ringraziare soprattutto le mie tre fedeli recensitrici: Nede, Rohan e Sweetlove, grazie a voi questa storia è andata avanti. Ringrazio chiunque abbia seguito e anche solo letto questa storia, mi sono impegnata molto per renderla apprezzabile e sono felice di esserci riuscita. Fatemi sapere cosa pensate di tutto il complesso della storia con un'ultima recensione, ve ne sarei ancora più grata. Un bacio,

Vitzi♥


   
 
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