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Autore: Micchi_Chan    17/12/2013    4 recensioni
Atem se ne andato ormai da un anno, ma il suo ricordo persiste nella memoria di tutti, Yugi sopratutto.
E se ci fosse un modo per reincontrare Atem? Anche se da...bambino?
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Ps: Il Rating può alzarsi!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai | Personaggi: Altri personaggi, Atemu, Seth, Yuugi Mouto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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In nome del principe

“Il mondo sarebbe perduto!?” ripeté più forte Joey chiaramente spaventato, Meiko sembrò calmarsi, e si risedette sospirando e portandosi le mani a massaggiarsi le tempie, non gli piaceva immaginare un mondo senza il principe.
“Bene, allora come facciamo a tornare indietro nel tempo?” chiese senza scomporsi Kaiba, facendo cadere dalla sedia Joey, che non era l'unico sorpreso, pure gli altri lo fissavano straniti.
“V-vuoi dire che ci credi? Tu? Seto Kaiba?!” domandò con teatralità Joey.
“Non credo di poter ignorare ancora i fatti accaduti una anno fa, inoltre ormai mi pare evidente che non mi libererò mai di voi ficcanaso, quindi tanto vale non tirarla per le lunghe e accettare subito di venire con voi, allora?”
Yugi tornò con gli occhi a Meiko, chiedendosi se fosse tutto un sogno o stesse veramente per rivedere il suo Mou hitori no boku.
“Pff, sono d'accordo. Useremo il mio bracciale del millennio, è questo che mi ha portato da voi.” svelò la mora accennando al bracciale d'oro che aveva al polso.
“Hei, un momento! Andiamo sul serio? Ora?” chiese nervosamente Tea.
“No, adesso non possiamo. Dobbiamo prima di tutto andare in Egitto, e da lì nel passato.” spiegò la ragazza.
“Un momento! C'è qualcosa che non capisco! Perché non sei venuta prima da noi?” domandò Tristan, mettendo da parte i suoi sentimenti per la ragazza.
“Uhm, bhè non vi ho detto che si può accedere al potere del tempo solo in un giorno bisestile a mezzogiorno?”
Silenzio.
“DOMANI??!!” urlarono in coro facendo ridacchiare con aria colpevole la giovane che subito si scusò per la sua goffaggine, Yugi continuava a pensare che somigliasse a qualcuno.
“Seto ce la facciamo a essere in Egitto per domani?”
“Se partiamo entro un ora sì, avviso subito Roland.”  sbuffò il capo della Kaiba corp. Prendendo il cellulare.
“Meiko non pensavo fossi una persona così distratta.” rise Tea.
“Già! Hai fatto tutta quelle scene ma alla fine sei più distratta di me!”
“Più di te è impossibile Joey.” controbatté Tristan ridendo più forte assieme a Tea alla faccia di Joey.
Yugi sorrise, ma il suo sorriso si affievolì presto, era molto ansioso, non poteva essere spensierato come gli altri, non adesso.
 Voleva rivedere subito Atem.
Joey se ne accorse, e smise subito di ridere, avvicinandosi a Yugi.
“Amico, ma ci pensi? Rivedremo Atem!” esultò il biondo.
“Già, finalmente! Passeremo ancora del tempo con lui!” sorrise Tea.
“Così la nostra squadra sarà al completo, non è magnifico?” aggiunse Tristan.
Yugi allargò un po' gli occhi, lui non era mai stato solo, i suoi amici erano sempre con lui, anche adesso...
“Ragazzi...grazie.” sorrise Yugi, stavolta era sincero, dopo tanto tempo sorrise veramente.



“Seto, te ne vai?” chiese un po' triste Mokuba verso il fratello che era intento a salire sull'aereo privato dei Kaiba assieme a Yugi, Meiko e gli altri.
“Scusa fratellino, tornerò appena possibile.” promise il maggiore sorridendo piano e accarezzando la testolina del suo fratellino.
A salutare i ragazzi c'erano anche Serenity, Duke, Mai e Bakura, più l'immancabile Salomen Muto, che era così fiero del suo nipotino, così come Serenety e Mai lo erano di Joey.
“Ciao a tutti! Ci vediamo!” salutò vigorosamente Yugi, salendo sull'aereo assieme agli altri.
“Haaaaaaa!!!!” un urlo all'improvviso fece sobbalzare tutti, voltandosi verso Meiko.
“M-Meiko-chan? Tutto a posto?”
“Mi sono appena ricordata...che domani c'era la verifica di scienze!!” piagnucolò la mora facendo cadere tutti a terra.
“Ho mio dio...” mormorò Seto, maledicendosi per aver dato fiducia a una così.

“Non ci credo che siamo ancora qui...” sussurrò Yugi davanti a quella che era la tomba del faraone prima che andasse distrutta, Seto adocchiò l'orologio, constatando che tra pochi minuti sarebbe arrivato il mezzodì.
“Meiko, ci siamo.”
“Sì.” annuì lei, osservando il suo bracciale.
“Yugi, mi serve il tuo aiuto, prendi il bracciale.”
“Cosa?” rispose lui intontito.
“Io non posso farlo funzionare da sola, ho bisogno del tuo aiuto.”
“Si ma...cosa devo fare?”
“Fai riemergere in te ricordi positivi del principe Atem, io farò il resto.”
E così Yugi annui, posò una mano sul bracciale d'oro, mentre tutti gli altri si misero in cerchio come ha richiesto la mora, che iniziò a recitare una formula in egiziano che solo Seto riuscì a comprendere.
“WOH! Che figata!” esclamò Joey vedendo il bracciale illuminarsi di una luce biancha inverosimile, mentre tutti erano estrefatti dalla magnificenza di quella luce, Yugi era immerso nei suoi ricordi, voleva rivedere Atem, ora.


Intanto, nell'Egitto antico, all'interno dell'immenso palazzo del faraone Aknemkanon, c'era grande scompiglio tra i servitori, le donne correvano freneticamente nel panico più totale, gli uomini cercavano di fermare la collera del sovrano in pieno fremento di rabbia angusta, un pessimo momento, eppure il destino scelse proprio quel momento.
Una donna con in braccio una brocca d'acqua si andò a schiantare contro qualcosa, che prima non c'era.
“Ho, mi scusi tanto!” disse Tristan voltandosi per trovare una donna coi capelli neri di carnagione scura e gli occhi verdi che fissava lui e gli altri con occhi sgranati, Tristan, Joey, Tea, Seto e Yugi si resero conto in quel momento di essere nel bel mezzo di una sala....no, di un quadriportico in marmo bianco con ai lati colonne corinzie che sembravano accedere all'edificio che era il vero corpo di fabbrica talmente grande e immenso, degno del vero re d'Egitto.
“Oh, proprio in mezzo al cortile...bhè, per lo meno la residenza estiva è la più sicura.” ragionò Meiko.
Mentre gli altri la fissavano in completo silenzio.
“QUESTA SAREBBE LA RESIDENZA ESTIVA????!!” urlarono Tristan e Joey spaventando di più la donna, finché non si rese conto della presenza di Meiko che gli sorrise assicurandogli che i ragazzi erano innoqui.
“O-onorevole Assenat!” chinò rispettosamente il capo la donna, poi come se si fosse ricordata di qualcosa esclamò subito dopo: “Il principe! Il principe è con voi?”
Seto alzò un sopracciglio, Tea e Joey si guardarono preoccupati, Yugi e Meiko si avvicinarono di scatto.
“Vuoi dire che non sai dovè?” chiesero (o meglio, urlarono) alla donna che scosse veloce la testa.
“Lo stiamo cercando da stamani, ma senza trovarlo. Il sommo sovrano è adirato, teme possa trattarsi-”
“Di rapimento?” finì per lei Seto ricevendo un cenno affermativo.
“Accidentaccio!” esclamò Joey iniziando a correre verso una direzione a caso del palazzo.
“Joey! Che diavolo combini?!” gli urlò Tea.
“Vado a cercarlo! Che ti sembra?”
“Ma non sai nemmeno dove andare!” controbattè Yugi.
Joey sorrise,“Nemmeno voi, in questi casi tanto vale seguire il mio istinto!”
Tristan sbuffò cominciando a corrergli dietro,“Detesto quando hai ragione!”
Yugi e Tea si guardarono con aria di intesa seguendo il gruppo.
“Bene...e noi che facciamo?” chiese a braccia conserte Kaiba rivolgendosi a Meiko che era ancora perplessa dal comportamento della banda di amici.
“Hum...direi di seguirli. Speriamo solo di ritrovare il principe.” decretò la giovane facendo gemere Seto di disappunto.




“Guardie! Guardiee!!” gridò un uomo attirando l'attenzione della banda che gli andò incontro.
“Amico, calmati! Cosa succede?” parlò Joey, l'uomo ansimante per la corsa si limitò a indicare sopra il tetto del capannone, Yugi acutizzò la vista non credendo ai propri occhi.
“Mou Hitori no boku?!” esclamò il biondo-tricolore nel vedere un bambino coi capelli quasi uguali ai suoi e una tunica  biancha che chiacchierava allegramente con una bambina dai capelli castani.
“Yugi?” chiesero Joey e Seto all'unisono a quel punto, tutti i servi e Yugi  capirono.
“P-principe!” esclamò la povera Meiko pallida, sudando freddo nel vedere il piccolo principe a più di quindici metri da terra, fortunatamente a dispetto delle apparenze la ragazza non collassò con enorme sollievo di Seto e Tristan, ma prima che qualcuno potesse muovere un dito, Yugi si precipitò da loro a velocità disumana.
“Mou Hitori- …cioè, principe! Scendi immediatamente!” gli urlò.
Atem sussultò al tono di voce severa, sapendo che qualcuno era riuscito a trovarlo, gemette in disapprovazione nel vedere Assenat e il suo sguardo: “Punizione per due mesi”, non riconobbe però il ragazzo che lo aveva sgridato.
“Uhm...io...non so come scendere!” si giustificò il piccolo Atem facendo ridacchiare la bambina dai capelli castani.
“Principe! Lo sappiamo entrambi che tu e Mana avete imparato ad arrampicarvi dal sacerdote!” disse Meiko.
“Veramente ho imparato solo io, Mana l'ho trascinata di peso.” puntualizzò.
“Non m'interessa chi a trascinato chi! Giù, ora!” ribatté lei adirata, Tea giurò di aver visto i lunghi capelli neri della ragazza alzarsi di qualche centimetro.
“Uffa, ma se poi scendo devo andare per forza alla riunione dei guardiani del millennio, che noia!” sbuffò lui, intenerendo il gruppo di Yugi, era incredibile vedere quello che per loro era il grande re dei giochi fare i capricci.
Yugi sorrise ampio, non riusciva a trattenersi. Dopo tutto stava parlando con il suo Mou Hitori no Boku.
Atem si incuriosì nel vedere lo straniero sorridente in quegli strani abiti che lui non conosceva, e la curiosità lo tradì.
“Assenat, chi sono quei ragazzi strani?” Meiko, presa alla sprovvista, non seppe che dire.
“Siamo viaggiatori veniamo da molto lontano, sai Atem?” gli parlò Yugi causando vari dissensi dalla servitù per aver usato il nome del principe senza suffissi.
“Viaggiatori?” ripeté il più piccolo. “Cosa ci fate qui?” chiese ancora.
“Bhè, siamo venuti qui per te.” sorrise dolcemente Yugi.
“Per me?” chiese ancora il principe indicandosi, sempre più curioso. Yugi annuì.
“Per insegnarti tutto ciò del mondo che il futuro faraone deve sapere! La lotta, la scrittura e i giochi.”
“Giochi? Io adoro i giochi!” brillò di felicità il bambino.
“Ha sì? Io ne conosco tantissimi! Se scendi prima della riunione te ne insegno uno!”
Atem annuì di assenso, cominciando a scendere portandosi dietro Mana, che era curiosa quasi quanto lui, facendo aprire leggermente la bocca a tutte le serve, e sorridere la banda di amici che sapeva quanto Yugi conoscesse il faraone, piccolo o grande che sia,  Atem stravede per i giochi.
“Fate attenzione!” raccomandò Tea, preoccupata per i due bambini che stavano scendendo la scalanatura del capanno egiziano.
“Tranquilla Assenat! Lo già fatto-” il principe non riuscì a finire la frase che l'occhio di Horus gli apparse improvvisamente in fronte.
Se gli avessero chiesto cosa successe dopo, Atem non avrebbe potuto rispondere.
Ricorda solo che scivolò dalla scalanatura, la sua vista offuscata, Mana gridò, stava cadendo, era sicuro di sfracellarsi al suolo, invece non accadde.
L'ultima cosa che vide fu il viso preoccupato dello straniero coi capelli uguali ai suoi, poi il buio.



Fine 2 capitolo.


Angolo di Micchi:
Ciaooo! Eccoci al 2 cap delle avventure del piccolo Atem! Non è puccio? Io lo amo. =W=  Yugi è d'accordo con me.


Precisazioni:


1. Non so che età aveva Atem quando è morto il padre, perciò inventerò
2.Chiamerò Meiko sia Assenat che Meiko, tanto sono la stessa persona
3. Atem non resterà piccolo per sempre.
4. Atem da piccolo ha gli stessi capelli di Yugi. Stessi. Controllate.
5. La coppia è YugixAtem, ma non sarà l'unica, Atem a molti pretendenti. ù_ù                                                  
Spero il capitolo vi sia piaciuto, mi spiace se stò andando un po' lentamente, non durerà per molto...ultima cosa: volete una lemon e quindi alzò il rating o lascio così?*°*
  
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