Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: Archaix_Lemixia    18/12/2013    2 recensioni
Uno squarcio temporale. Il destino dei mondi viene diviso in due realtà distanti ma unite. La prima è la storia di Roxas. La seconda inizia da un piccolo incidente... Che rischierà di cambiare le sorti dell'intero universo. Una porta. Tre chiavi. Tre cuori. Un unico destino.
" “Queste vengono dette Keyblade e sono in grado di raccogliere i cuori che gli Heartless possiedono. Il luogo in cui tutti i cuori raccolti si riuniscono si chiama Kingdom Hearts. Quando sarà completo noi tutti potremo ricevere quello che desideriamo di più: un cuore.”
Le due Nobody guardarono con stupore i due oggetti nelle loro mani: forse la cosa più preziosa che esistesse al mondo, ed era lì davanti ai loro occhi.
---------------------------------------------------------------------------------------
“Game over. Credevo che avresti resistito di più davvero mi hai deluso, ma ve bene così. Ora che sono libero la mia vendetta sarà ancora più dolce”
Poi due fari gialli si accesero in mezzo al nulla, minacciosi, piantati su di lei
“Ascolta, quando troverai i cuori del Caos, distruggili. Non lasciare traccia o il nostro mondo scomparirà per sempre…”
---------------------------------------------------------------------------------------
ATTENZIONE: DAL CAPITOLO 12 DIVENTERA' CROSSOVER. elenco dei mondi GIA' visitati:
- CALL OF DUTY
- SUPER PAPER MARIO
- HUNGER GAMES
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Organizzazione XIII
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: KH 358/2 Days
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La scelta - Keyblade


Una misteriosa sala circolare immersa nell’oscurità. Tre piedistalli. E come se non bastasse poco prima degli strani esseri avevano tentato di ucciderle. Tutto questo era troppo per le Energie Gemelle che, esplorato quel piccolo angolo remoto dell’universo si avvicinarono titubanti ad uno dei tre piedistalli, quello con sopra il cuore. Il fatto era che le incuriosiva quell’oggetto, loro non ricordavano minimamente che aspetto avesse un cuore e quindi quel piccolo oggetto che sembrava fatto ci una porcellana finissima assomigliava per loro solo ad un piccolo Kingdom Hearts.
“Che carino, questo sembra la nostra luna portatile ^^” scherzò Lemixia per sdrammatizzare. Archaix fece un piccolo sorriso e tornò a guardarlo meglio, avvicinandosi con il viso: questo cominciò ad irraggiarsi di luce e quasi la accecò. Scattò all’indietro insieme a Lemixia, e da qualche parte nel buio risuonò una voce.
“Il cuore, simbolo del sentimento e della vita. Volete prendere questo come scopo?”
Le due compagne rabbrividirono: quella voce profonda sembrava averle scavate nel profondo di loro come se le conoscesse meglio di loro stesse. E poi che significava quel “volete prendere questo come scopo?” E se non sbaglio ha detto “cuore”?
“Cuore. Ha detto proprio così?”
“Credo di si. Quindi questo è quello che noi non abbiamo, ciò che ci farebbe diventare qualcuno..”
“Già. Però questo non è il nostro cuore, lo so. Io voglio il mio vero cuore non un sostituto.” Disse Archaix a bassa voce, appoggiata da Lemixia. Si diressero verso il secondo piedistallo, quello con sopra un libro. Questa volta nn successe nulla quando si avvicinarono, ma appena Archaix tentò di aprirlo quello si divise subito a metà aprendosi nella pagina centrale, dove c’era scritto: “i ricordi, il filo conduttore delle trame della vita. Volete prendere questo come scopo?” I loro volti si illuminarono: la loro memoria, tutto era davvero contenuto in quel libro? Morivano dalla voglia di sfogliarlo pagina per pagina ma si bloccarono. E se la verità avesse fatto più male dell’oblio?
“…Io credo che non dovremmo leggere questo libro. Non voglio che ci vengano regalate le opportunità, dobbiamo guadagnarcele da sole” disse Lemixia. Così si avvicinarono all’unico piedistallo rimasto, quello con due piccole chiavi argentate dai manici dorati. Sembravano dei portachiavi tanto erano piccole. Quando si avvicinarono non successe niente, così provarono a prenderle in mano.
“Uhg, e queste cosa sono, delle chiavi?” Lemixia ne prese una e cominciò a rotearla in aria mimando mosse a caso di uno spadaccino: “Hangar, sono lo spadaccino mascheratoo!” Archaix la seguì divertita ed insieme si misero a combattere con quelle chiavi giocattolo. Lemixia tentò un rapido affondo che venne schivato con agilità, per poi parare un attacco circolare e tornare all’attacco. Archaix si difese subito e roteò la chiave in modo da sovrapporla all’altra per parare… e quando le chiavi si sovrapposero una luce intensa le avvolse e cominciarono a fluttuare.
“il destino, la via della verità. Volete prendere questo come scopo?” disse la voce misteriosa per l’ultima volta. Le due Nobody si guardarono negli occhi pensierose e decisero all’unanimità che quella sarebbe la scelta migliore. Così risposero un sì convinto. Il piedistallo su cui erano poggiate le chiavi affondò nell’oscurità e le due piccole spadine scomparvero in un rivolo di luce. Poi la voce tornò a domandare loro:
“A cosa volete rinunciare?”
Whaat!? Erano spiazzate. Una scelta così importante andava ponderata, e per di più dovevano decidere se rinunciare al cuore o ai ricordi. E subito. Questa prospettiva non piacque molto alle ragazze che si guardarono intorno arrabbiate, alla ricerca di un volto su cui sfogare la propria frustrazione. Lemixia non rispose alla domanda e chiese lei stessa spazientita: “Cosa? Perché dovremmo decidere di rinunciare ad una cosa del genere?? Io non scelgo mica!” Archaix appoggiò in pieno e disse anch’essa: “Non puoi imporci di rinunciare a delle cose così importanti. Sei senza cuore, chiunque tu sia!”
La voce rispose divertita, come se per essa fosse tutto un gioco le cui pedine tentavano invano di ribellarsi: “Hai ragione. Sono Senza Cuore.” E con questo si congedò. Le Energie Gemelle si guardarono frustrate e dovettero alla fine decidere: scelsero di rinunciare al cuore, confidando di poter ritrovare quelli originali in futuro. Per qualche istante non successe niente. Poi dal pavimento uscirono improvvisamente dei fiotti di oscurità che si avvinghiarono alle caviglie delle due e le trascinarono nel terreno. Archaix tentò di divincolarsi prendendo con le mani le spire di oscurità ma un getto d’ombra le si arrampicò sulla schiena buttandola a terra e facendola sprofondare in una pozza oscura; Lemixia lanciò un urlo e tentò di prendere la mano della sua amica che fece lo stesso, ma fra loro un muro di tenebre si sovrappose impedendo loro di avvicinarsi. Gridarono un’ultima volta, sapendo che nessuno sarebbe accorso in loro soccorso, mentre venivano risucchiate nell’oscurità.
 
Una sensazione leggera le invadeva il corpo, come se stesse fluttuando in mezzo al nulla, ed in fatti era così. Lemixia aprì gli occhi e si ritrovò come in un sogno, avvolta da mille strati di nebbia. Lentamente dietro di lei iniziò a brillare una tenue luce che si faceva via via più intensa, fino a che non smise di fluttuare e sentì il pavimento freddo sotto di lei. Si alzò lentamente, osservando il mosaico composto sul terreno: questa volta raffigurava una strana chiave, anzi, l’unione delle due chiavi che lei e Archaix avevano trovato prima incastonate in della filigrana con una lama lucente alla fine… Archaix! Dov’era finita? Si guadò intorno freneticamente finchè non vide una sagoma nera dall’altra parte della sala circolare e corse verso di essa: la Nobody era ancora priva di sensi, così tentò di schiaffeggiarla per rianimarla. “Archaaaa svegliati dobbiamo tornare a Crepuscopoliiii!!”
“Ugh…Ok- ahio- sono svegl- ahio- smettila di picchia-ahio!!”
“Uuuh ho temuto il peggio Archa, ok… dove siamo ora?” chiese lei speranzosa. L’altra fece le spallucce in segno di saperne quanto lei e si alzò dolorante. I segni che gli stretti tentacoli oscuri le avevano lasciato si intravedevano ancora sulla pelle. Poi all’improvviso sentirono una voce, ma non quella di prima, una voce diversa e strana. Più rassicurante e allo tesso tempo più minacciosa.
“Volete perseguire il vostro destino?”
Davanti a loro l’oscurità prese forma e si raggruppò in tanti piccoli esserini color nero pece che si accerchiarono intorno alle Energie Gemelle; le ragazze non sapevano cosa fare, sembravano gli stessi esseri che avevano incontrato prima di finire lì ma erano molto più grandi! Archaix si mise in posizione da battaglia anche se non sapeva di preciso se fosse così, perché le lezioni di combattimento non erano ancora iniziate. Lemixia fece le stesso e si prepararono allo scontro: un essere oscuro saltò davanti a Lemixia e girò su se stesso sferrando un pugno roteante ma lei lo schivò e scartò di lato, tirandogli un calcio che lo fece volare per pochi metri. Archaix si ritrovò a fronteggiare due nemici che attaccavano da lati opposti così rimase ferma finché non furono abbastanza vicini, poi saltò in alto evitandoli e facendo in modo che si scontrassero di testa. La numero XIII  prese la rincorsa contro un altro nemico che caricò anch’esso, ma all’ultimo istante Archaix saltò in alto evitando lo scontro e Lemixia ne approfittò per sferrargli un pugno in pieno volto. L’ultimo rimasto sembrava essere scomparso quando Archaix gridò: “Attenta Lemi!!”.
Era sopra di lei, scese in picchiata e la graffiò con un’artigliata. La numero XIII si infuriò e scattò in avanti tirando un calcio rotante addosso al nemico, che stramazzò a terra e scomparve in una nuvola di tenebre. Tutto tornò calmo, e Lemixia si rimise in piedi massaggiandosi la guancia: “Ahi ahi mi sono beccata un’artigliata in faccia, che imprudenza da parte mia”. Si guardarono intorno confuse, da dove venivano quegli esseri? E perché erano finite lì? E DOV’ERA questo -lì- ?”
Si sentì uno scossone. Un tremendo scossone che mandò in frantumi il pavimento come se fosse fatto solo di vetro, facendole precipitare di nuovo nel buio. Lemixia tentò di prendere la mano della compagna ma non ci riuscì, come se venisse attirata dalla parte opposta da una forza invisibile, che la trascinava nel fondo del baratro più profondo.
Per la terza volta, come in un sogno, Archaix si ritrovò a fluttuare nel nulla più assoluto come un’anima perduta nel cuore delle tenebre, aspettando che un piccolo spiraglio di luce potesse illuminare il suo cammino. Si sentiva leggera come una piuma di fenice, e volò come essa fino a poggiarsi su un liscio pavimento color oro. Alzatasi lentamente, si guardò attorno e vide Lemixia stesa a terra che si stava riprendendo. Che stava succedendo? Per quanto avrebbero continuato a perdersi e ritrovarsi nelle tenebre?
“Archaix stai bene? Non so tu ma io mi sono stufata di cadere nel vuoto. Usciamo di qui!” esclamò convinta alzandosi, e quasi come una reazione alle sue parole decine di ombre apparvero sul pavimento a mosaico. Decine di paia di occhi d’oro puntati su di loro, che attendevano sadicamente solo il momento in cui avrebbero potuto affondare i loro artigli in quei corpi tanto gracili.
“Archa sai cosa fare. Non ci fate paura brutti mo-“ stava per dire Lemixia quando davanti a loro, scura e minacciosa come la morte stessa, si eresse una gigantesca figura proiettata dalle loro stesse ombre. Un mostro di proporzioni enormi con due una folta capigliatura, due occhi demoniaci e un buco a forma di cuore sul petto.
“Senza cuore… Heart… heart less… OmmioXemnas Lemixia questi sono Heartless!!” gridò Archaix in direzione dell’amica che quasi sbiancò in volto, ricordando la descrizione che Axel aveva fatto su di essi.
Flashback, flashback, flashbaaaack…
“Beh, come dire… gli Heartless sono… Beh si può dire che  sono dei mostri di varie dimensioni che si formano quando una persona perde il proprio cuore e quello si fonde con l’oscurità. La specie più comune è quella degli Shadow, piccoli mostriciattoli neri di cui non dovrete preoccuparvi. Ma state attente, alcuni di questi sono molto pericolosi.” Disse il Soffio di Fiamme Danzanti facendosi improvvisamente scuro in volto. La domanda sorse spontanea nelle due apprendiste che chiesero perché, ma Axel si limitò a rispondere:
“Beh, noi ci chiamiamo Organizzazione XIII dapprima che voi due arrivaste. Uno dei nostri compagni, un nuovo arrivato,  è partito per una missione da solo e non è più tornato…”
Cosa!? Archaix indietreggiò di un passo sbigottita e Lemixia tentennò nel ribattere: “C-cosa? Ma cosa diavolo sono questi mostri??”
“…quelli sono esseri che strappano i cuori dalle persone per potersene nutrire come seguaci dell’oscurità. Non conoscono il perdono o la pietà e sarebbero disposti a qualunque cosa pur di divorare cuori. E sembra che provino un particolare odio nei confronti di noi Nessuno, le loro ombre. Per questo vi dico di stare in guardia: anche il più piccolo di essi può rivelarsi pericoloso e  spietato” concluse oscurandosi il volto divenuto improvvisamente serio con il cappuccio.
Fine flashback, flashback, flashbaaaack…
 
La situazione era critica: sole, senza speranza di poter fronteggiare un nemico di quella stazza e pure affamate, si ritrovarono davanti ad un colosso di tre metri con tutta l’aria di volerle fare a pezzi. Archaix indietreggiò di un passo ma si ricordò all’istante di essere su una colonna sospesa nel nulla e si fermò, guardando in direzione dell’amica anch’essa spaesata.
“Che cos’è!?!?” gridò lei, non ottenendo alcuna risposta dalla compagna. Gli occhi di lei erano puntati verso quel nemico così possente, e in particolare ai suoi occhi: quegli occhi sembravano così carichi d’odio nei loro confronti che Lemixia rabbrividì. Eppure si sentiva estremamente calma, come se nulla stesse succedendo. Come se esteriormente stesse dimostrando di avere paura ma in realtà non provava alcuna emozione. Allora perché stava tremando?
L’Heartless di proporzioni a dir poco enormi era ora sospeso davanti a loro nel vuoto, davanti alla piattaforma su cui si trovavano le ragazze, ed una moltitudine di piccoli alleati gli si stava formando attorno. Questo alzò lentamente una delle pesanti braccia e si preparò ad attaccare le compagne che, pietrificate, non sapevano cosa fare. Come sconfiggere un mostro del genere? E ci faceva qui?? E che ci facevano LORO qui??? Perse lei loro pensieri  non si accorsero del letale fendente che calò su di loro sotto forma di ceffone, che le investì in pieno scaraventandole dall’altra parte del terreno che improvvisamente si era ampliato ad una specie di spiaggia: sotto i loro piedi della vera sabbia riempiva uno spazio di una decina di metri, decorato con alcune palme. Ma non ci fu il tempo di ammirare il piccolo paesaggio che si era creato perché un’altra manata si abbatté su di loro. Lemixia venne lanciata dalla parte opposta ad Archaix e già sentì le sensazioni di poco prima: nausea, vuoto al centro del petto, vertigini.  A quel punto una moltitudine di piccoli Heartless si avventò sulle ragazze, che scalciarono e si dibatterono come potevano le tentativo di resistere all’oscurità ma fu tutto inutile. Archaix gridò verso la compagna che, sopraffatta dalla massa nera, sprofondava nelle tenebre.
…Nero. Ogni cosa era nera. Il vuoto riempiva i ricordi di amarezza e sconfitta. Archa si sentì trascinare verso il basso trattenuta da catene invisibili che la stritolavano sempre più. No, non poteva finire così… Lemixia….
Perdonami.
 
“Risorgi dalle tenebre, cuore coraggioso”
 
All’improvviso una luce accecante riempì l’intera visuale, e la ragazza fu pervasa da una sensazione di potenza, di adrenalina pura. Davanti a lei la luce si stava raccogliendo in piccoli frammenti a forma di cuore che, unitisi, diedero vita ad una danza di scintille di energia.
“Il cuore che oserà sfidare le tenebre sarà elevato”
Una voce nella sua testa ripeteva queste parole, incessanti, ma rassicuranti. Le scintille che volavano attorno alla ragazza si riunirono in un unico punto formando una specie di grande chiave: dapprima dorata e dagli estremi opachi, prese forma come la scia di una cometa che girava attorno ad un manico i cui colori seguivano l’alba fino alla notte fonda, con al termine una lama a forma di luna e una stella a sei punte. Un piccolo fulmine color dell’arcobaleno era appeso come ciondolo al manico.
“L’energia che i vostri due cuori sprigionano sarà la porta del terzo cuore, la via che esso aprirà con voi”
 
 
…Il nulla circondava la ragazza che, spaesata, si guardò attorno. Archaix?? Dove sei finita?? La paura di perdere l’unico frammento dei suoi ricordi la torturava, eppure non si sentiva male, quindi doveva essere lì da qualche parte.
“Risorgi dalle tenebre, cuore coraggioso”
Una voce. Lemixia si girò di scatto ma non vide nessuno, tranne una luce in lontananza che si stava avvicinando sempre di più… all’improvviso l’intero circondato divenne di un bianco accecante, e dei frammenti luminosi danzarono attorno a lei emanando sprazzi di energia. -Ma che..Che stava succedendo?-  si chiese.
“Il cuore che oserà sfidare le tenebre sarà elevato”
-elevato? Ma di che stai parlando? Dove sono?-
“… La scintilla che risiede nei vostri cuori si fonderà al buio e aprirà la porta”
-porta? Quale porta? E perché parli al plurale?-
“Zitta e guardati la scena!!” ora la voce era piuttosto seccata.
-  o-ok ok..- rispose intimorita lei.
Davanti a lei le scintille di energia presero forma, plasmandosi in una grande chiave: un arcobaleno girava attorno ad una colonna olimpica gettandosi all’interno di una nuvola e risorgendo in corrispondenza della lama sotto forma di fulmini. Un ciondolino a forma di stella a sei punte era appeso al manico.
“L’energia sprigionata dai vostri cuori aprirà la porta con l’arrivo del terzo cuore”
 
La luce si spense e la ragazza si ritrovò di nuovo sulla piattaforma circolare, e guardandosi intorno vide che anche Archaix era lì. Si precipitò immediatamente da lei abbracciandola, raccontandole che le era successo:
“Oh mamma Archa sono felice che tu sia salva, avevo “quasi” paura che non ci fossi più… mi è capitata una cosa stranissima ho fluttuato nella luce e una voce mi ha parlato d cuori e porte e ho ottenuto questa” disse tutto d’un fiato mostrando alla Nobody la chiave gigante che si era ritrovata in mano; Archaix guardò nelle sue mani e ci trovò la chiave che aveva trovato lei, rispondendo di aver avuto la stessa esperienza. Le due si misero a ridere abbracciandosi di nuovo senza neanche preoccuparsi di dive fossero, prese dalla loro “felicità”. E forse fecero male.
Un improvviso terremoto creò una crepa nel mosaico sul terreno e questo non presagiva nulla di buono: le ragazze sfoderarono subito le loro chiavi come armi senza neanche chiedersi perché, ma sentivano d’istinto che era così. Dalla crepa che si ingrandì sempre di più sbucò fuori il megabullo di prima, che non appena vide ciò che avevano in mano loro due si arrabbiò ancora di più.
-perchè… Perché siete nate!?- La voce dell’Heartless era profonda e minacciosa, ma soprattutto  amareggiata, come se gli avessero fatto un torto.
-è tuta colpa tua!!!- gridò quella voce tonante e imperiale che ruppe un altro pezzo del mosaico. Stava parlando di Archaix.
“IO?? E io che centro, cosa ti ho fatto!?” gridò lei, senza ottenere risposta che non fosse un raggio di energia negativa che fuoriuscì dal petto del mostro.
-non esistiamo, non esistiamo!!!- continuò il nemico lanciandogli sfere di energia.
“Lemixia aiuto!!!” gridò disperata in direzione dell’amica, che si precipitò verso di lei e parò uno di quei colpi semplicemente mettendo davanti a sé la sua arma. Ne rimase sbigottita, ma non ci fu tempo per pensare che il colosso abbatté una manata su di loro: Lemixia prese Archaix e insieme scansarono il colpo.
“Che facciamo? Perché ce l’ha con noi??” chiese Archaix. Lemixia non seppe rispondere, malgrado la comparsa di quelle strne armi erano ancora in svantaggio e non sapevano com uscirne, così tentarono il tutto per tutto: Lemixia si scagliò contro la mano dell’Heartless che si era schiantata a terra ferendola, il nostro la ritirò di scatto coprendosi la ferita con l’altra mano ed evocò una schiera di piccoli servi oscuri che la accerchiarono, e lei sorrise: esattamente quello che volevano, perché in quell’attimo Archaix balzò sulla spalla sinistra del boss (chiedendosi come cavolo aveva fatto a fare un salto di tre metri) e roteò la chiave lacerandogli un grosso lembo di pelle da cui uscì del sangue nerastro. L’Heartless grugnì dal dolore e si scrollò di dosso la Nobody che perso l’equilibrio cadde all’indietro atterrando pesantemente di schiena. “Archa!!” gridò Lemixia che, prese dalla “rabbia”, scagliò la sua arma contro la testa del nemico ferendogli l’occhio: il mostro si portò le mani alla faccia mezza accecata, e l’arma tornò immediatamente nelle mani della ragazza.
“Ma cos..”
-mira al petto. Chiudi la serratura del suo cuore-
“O ma sei tu voce scorbutica! Grazie per il consiglio^^!”
-... =_= …  -
Archaix si rialzò  in tempo per evitare un attacco da parte della schiera di piccoli alleati delle tenebre e si portò accanto alla compagna: “Ok qualche altra idea?”
“Si, la voce scorbutica dice di puntare al petto”
“La voce chi??”
“Lascia perdere”
Così si portarono sotto di lui che, ripresosi con un occhio in meno, scatenò tutta la sua furia su di loro lanciando raggi elettrici e colpendo ripetutamente il terreno con diversi pugni. Le due Nessuno lavorarono come una persona sola, saettando da una parte all’altra della sala per confonderlo e stordirlo, e sembrava che ci stessero uscendo alla grande. Poi quando la sala era ridotta a pochi frammenti di mosaico le due amiche si affiancarono davanti al nemico e puntarono entrambe le chiavi verso il suo petto: non sapevano esattamente che cosa dovrebbe succedere ma si accorsero di una cosa… le loro armi avevano una forma strana, che permetteva di incastrarle insieme! E così fu, improvvisamente si unirono di scatto e un grande fascio di luce partì da esse andando a colpire il centro del buco a forma di cuore dell’Heartless che gridò dal dolore e si sciolse lentamente nell’oscurità. Una scena a dir poco raccapricciante, che però non videro perché la luce avvolse anche loro, trasportandole ad una velocità impressionante attraverso mille miglia…
 
Crepuscopoli. Erano ritornate. Come se non fosse successo niente. E infatti il nemico corazzato era ancora sopra di loro, pronto a schiacciarle!!! E dov’erano finite quelle strane chiavi?? La mano ferrata stava per calare su di loro ma venne fermata. Da un Chakram.
“Ehi voi ma ch estate facendo? La lezione di battaglia inizia domani non oggi! E tu” aggiunse scattando ad una velocità pazzesca davanti all’Heartless e piantandogli un secondo Chakram nel cranio “Tu lascia in pace le mie allieve” e detto questo estrasse la punta della lama con un rapido gesto, squarciando la scatola cranica dell’essere. Questo emanò un sottile grido di dolore e si accasciò a terra, sprofondando trascinato da delle spire oscure in una pozza di tenebre. **
“Che è successo ragazze? Dove eravate finite? E cosa sono quelle?” disse lui indicando un punto non poco lontano dove, abbandonate a terra, giacevano due Keyblade perfettamente incastrate l’una all’altra.
 
 
 
 
“COOSA!? Le hai perse di vista?? Sai bene quello che ti avevo detto e chi sta dando loro la caccia Axel! Questa la considero come una grave mancanza nei confronti della missione, dei tuoi compagni e del tuo capo!”
Xemnas stava dando una strigliata pesante al numero VIII che, dopo la missione completata quasi per miracolo, aveva ricondotto le due novelline nella loro stanza e si era recato titubante a fare rapporto al Superiore. In effetti se la meritava, dopo aver rischiato di perdere due nuovi componenti dell’Organizzazione.
“Adesso sarò costretto a darti una punizione esemplare Axel..” rimugnò fra sé e sé Xemnas portandosi una mano alla tempia e massaggiandola per farsi venire delle idee.
 “Ah si ci sono, innanzitutto farai i doppi turni per una settimana…”
“Cosa? No la prego..”
“Zitto. E aiuterai Xaldin in cucina.”
Mazzata. Mazzata pesante. Lo sapevano ormai tutti quello che succedeva nella cucina di Xaldin, quando un membro dell’Organizzazione era costretto a fargli da aiutante. E lo sapevano tutti che anche se Xaldin è un burlone quando ci si mette diventa veramente sadico. Soprattutto con Axel, il membro con cui va meno d’accordo, infatti Xemnas non poteva scegliere punizione peggiore: Axel si accasciò in ginocchio mormorando frasi a caso sul suo futuro testamento e robe del genere, poi si rialzò e si congedò con un unico gesto della mano e uscì dalla sala quasi trascinando i piedi.
“No aspetta” disse Xemnas stavolta con un tono preoccupato. Il Soffio di Fiamme Danzanti si girò confuso e incontrò lo sguardo del superiore, visibilmente turbato. “Che c’è?” chiese solo.
“.. non perderle mai di vista. La prossima missione con loro la affiderò di nuovo a te perché l’unico sostituto disponibile è Marluxia e .. (e dato che non sono scemo) ..capisci che intendo?”
“si capisco. Ma quello che non capisco invece è perché siano così tanto importanti quelle due bambine. Insomma che hanno di speciale oltre ad essere collegate ed ad avere due Keyblade?”
Il Superiore diventò scuro in volto e, girando leggermente il capo a destra e a sinistra come per controllare che nessuno li stesse ascoltando, rispose: “..Fanno parte del progetto Blade.”
“OOOOOH adesso capisco. Beh allora d’ora in poi conti su di me, non scollerò più da loro gli occhi nelle missioni” concluse facendo un elegante inchino e affrettandosi ad arrivare all’uscita.
“Comunque sei ancora in punizione.”
“Ugh.”
 
Aspettò qualche secondo dopo che Axel se ne era andato, poi scomparì in un varco oscuro e riapparve nel luogo che gli dava più conforto: l’Altare del Nulla. Da lì la vista di quella meravigliosa luna a forma di cuore era stupenda, così come l’intero cielo notturno che si rifletteva nelle fioche luci della metropoli sottostante. Sospirò pensieroso, pensando a tutti i problemi che si erano creati da quando una persona di sua conoscenza aveva messo gli occhi sul progetto Blade.
“Uff, i nostri scopi sono uguali, eppure continuiamo ad intralciarci a vicenda. Pensi di poter ottenere il tuo scopo grazie alle ricerche su cui io ho faticosamente lavorato e non pagarne le conseguenze? Ti avverto.” Disse quasi ad alta voce, certo che nessuno lo ascoltasse.
“Kingdom  Hearts sarà mio.”
 
 

 

** = so cosa state pensando. Pandora Hearts. Vi giuriamo che quell’Heartless non centra assolutamente niente con l’Abisso, ma ci piaceva l’idea di fare collegamenti del genere dato che più tardi andremo anche in quel mondo ^^
 
Angolo delle autrici: Finalmente le nostre due protagoniste cominciano ad avere un po’ più padronanza di loro stesse, scoprendo addirittura di possedere entrambe una Keyblade! Ma c’era da aspettarselo, dato che Xemnas non ha mai inserito nuovi membri senza un motivo. E cosa sarà questo progetto Blade di cui parla? E poi perché Blade? A che ora si mangiaaa??
Ma soprattutto…
Di chi sta parlando Xemnas?
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Archaix_Lemixia