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Autore: payne_ssmile    19/12/2013    1 recensioni
Lei è Nicole, Nicole James. Ha 16 anni, genitori divorziati e vive con sua madre, che spesso però lavora fuori. Avrebbero dovuto affidarla al padre, se non fosse che all'ultimo minuto è partito per l'Australia.
Quindi quando sua madre non c'è, va a dormire dalla sua migliore amica, Hope.
Suo fratello Liam... beh quando ha fatto 18 anni ha deciso di iniziare a viaggiare con gli amici, una comitiva di circa 20 persone. Le odia tutte e 20, tranne una: Niall, Niall Horan. Ha una cotta per lui dal primo giorno che ha messo piede a casa. Ma per ora, non avendo il coraggio di dichiararsi, sono solo migliori amici. Il rapporto con il fratello non è uno dei migliori, anzi. Si odiano a morte.
Nicole scopre di essere stata violentata a 14 anni, ma la presenza del suo migliore amico, era riuscita a farle dimenticare il terribile episodio. Spesso però, da quando lo ha ricordato, si ritrova a sentire una seconda presenza dentro di lei, che la spaventerà.
MY SPACE:
Spero vi piaccia il genere. Non ho messo rating rosso, giusto per lasciare a tutti la possibilità di leggere questa storia. xX
Genere: Commedia, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SCUSATE PER IL RITARDO GENTE
"Anzi, magari sono io che mi devo scusare" abbassai lo sguardo.
"Perche`?" poso` due dita sul mio mento, facendo incontrare nuovamente le sue iridi con i miei occhi.
"H-Ho baciato Louis" gli occhi mi si riempirono di lacrime.
"Non piangere piccola." mi strinse ancora più` forte
"Scusa" singhiozzai.
"Shhh" mi lascio` un bacio sui capelli.
"Niall? Quel tizio ha rotto" fece qualcuno scorbuticamente da fuori la porta.
L'irlandese ed io ci guardammo negli occhi.
"Digli di andare da Hope" urlai. Almeno me lo sarei levato dalle palle. Anzi no. Dalle ovaie.
"Ok" sentii dei passi allontanarsi.
Un sorriso mi si dipinse sul volto. 
"Partiamo domani" urlo` Liam da giu`. Sicuro se la voleva scopare.
"Grazieeeee" urlai in risposta. Potevo passare il resto della giornata con Nialler.
"Che vuoi fare ora?" mi chiese il biondino, quando sentimmo la porta principale chiudersi in un tonfo assordante.
"Voglio passare ogni secondo che rimane con te" 
"Sarai accontentata" sorrise.
Corremmo giu`, mano per mano.
"Alex, John fuori"il biondino si precipito` alla porta d'entrata, per poi aprirla.
"Ma..."
"Ora ce` la mia ragazza"
Sorrisi imbarazzata.
"E tu non ti vergognare"mi urlo`.
Scoppiammo a ridere, mentre gli altri due ci guardavano confusi.
"FUORIIIII" urlo Nialler.
Alex e John si precipitarono fuori, prima che il biondino mi venisse addosso.
"Ti amooo" urlo`.
"Anche io... ma... sta' calmo." me lo staccai di dosso.
"Vestiti che usciamo" risi.
"Arrivooooo" corse per le scale e io scoppiai nuovamente a ridere

Uscimmo a braccietto dopo una ventina di minuti, decidendo di prendere un gelato.
"Stracciatella e bacio?" feci io al bancone.
Delle labbra irlandesi si poggiarono sulle mie
La cassiera tossì`.
"Due gelati stracciatella e bacio" feci io.
L'irlandese mi bacio` due volte.
"Quanto sei cretino"sorrisi.
"Se vuoi la stracciatella te la faccio vedere stasera" mi sussurrò ad un orecchio, con una voce stranamente sexy, il ragazzo.
Diventai rosso pomodoro "Niall!" squittii.
Mi morse il lobo dell'orecchio e la cassiera chiuse gli occhi in segno di disapprovazione.
"Che c'e`? Non sei mai stata innamorata?"chiesi.
"Nic" Niall mi colpi` delicatamente la schiena, per farmi capire che stavo esagerando.
"O forse e` ancora vergine. Beh, sa... io la verginita` lo persa in un modo che..." mi si spezzo` la voce.
Ancora ricordi, dolorosi, troppo dolorosi.
"Nic?"
La gelataia smise di mettere il gelato nei coni e mi guardo`. Aveva capito tutto.
"I-Io ti aspetto fuori"sforzai un sorriso e scappai all'esterno della gelateria, nella piazza dove avevo riincontrato il biondino dopo tanto tempo.
"Stracciatella e bacio" sentii mormorare da dietro, prima di vedere un gelato spuntarmi davanti.
Stavo lacrimando e non me n'ero nemmeno accorta, ormai ne ero abituata. Ero abituata a delle lacrime salate che rigavano il viso freddamente.
"G-Grazie" afferrai il gelato e due lacrime caddero. No merda, non doveva succedere, non davanti a lui. Non davanti a Niall.
Mi venne davanti e io abbassai il viso.
"Ehi" mi abbracciò.
"S-Scusa"
"Di cosa?"
"Non dovevo insultare la cameriera e... Non dovevo mettermi a piangere scusa. Ti ho fatto fare una figura di merda"
"È tutto ok piccola" 
"Scusa scusa scusa"
"Shhh, calmati"
Iniziai a singhiozzare.

#FLASHBACK
'Ciao Nic' mi salutò una voce conosciuta e ubriaca.
'C-Ciao Lou' ricambiai il saluto.
'Sdraiati e dormi' mi ordinò improvvisamente 'serio'. Senza pensarci due volte, mi sdraiai su un fianco e coprii il mio corpo con le lenzuola.
'Brava' mormorò lui mettendosi a cavalcioni su di me.
Lui gemeva, mentre io ero paralizzata.
'Louis?' mormorai con la voce tremante.
Lui non rispose, ma intanto piccoli gemiti lasciavano le sue labbra.
PAURA. In quel momento i miei occhi erano coperti da un velo di paura. In quel momento, la pelle d'oca era paura. In quel momento, la mia voce tremante, era paura.
Provai a urlare, o semplicemente a mormorare qualcosa, ma invece non uscì alcun suono dalle mie labbra, mentre da quelle del ragazzo uscivano continui gemiti.
Improvvisamente, si alzò e io tirai un sospiro di sollievo. Ma appena mi resi conto che addosso non aveva più i jeans, faticai a respirare.
L'aria mi mancava, avevo mal di testa e tanta, troppa paura.
Mi girò, facendomi stendere di schiena. Mi sfilò i pantaloncini, facendo combaciare il nostro intimo. L'aria mi mancava sempre di più, mentre tremavo.
Iniziai a singhiozzare. Gli occhi mi si riempirono di lacrime, che faticavo a trattenere.
In poco tempo, i supoi boxer erano a terra. Allora decisi di chiudere gli occhi. Decisi che era meglio se non avessi visto.
Sentii il mio slip scendere giù per le mie gambe, per poi lasciare che un dolore disumano s'impossessasse di me.
Non mi aveva nemmeno fatta abituare, faceva male, io non l'avevo mai fatto e lui andava troppo dentro. Lo sentivo colpirmi lo stomaco. 
Intanto il castano mi stava tenendo ferma per i fianchi, ma li stringeva con tanta forza, troppa. 
Non riuscivo a parlare. I suoi gemiti si facevano sempre piu` forti, mentre il dolore aumentava. 

Dopo circa cinque minuti si fermò.I miei fianchi erano viola dai lividi. Non mi sentivo più le gambe e le coperte sotto il mio bacino erano umide. Singhiozzavo, potevo solo singhiozzare. L'aria mancava sempe di più e le corde vocali non riuscivano a muoversi, per la poca aria che arrivava ai polmoni.
'Dormi bene' sentii Louis allontanarsi.
Singhiozzavo. Non potevo tornare a casa, di notte e in più le gambe non si muovevano, i fianchi non li sentivo. Metà del mio corpo aveva smesso di rispondere ai comandi che cercavo d'imporre, ma ormai anche il cervello era in panne per la poca aria che arrivava.



'Nic tornatene a casa' urlò qualcuno.
Aprii gli occhi e notai Louis appoggiato allo stipite della porta infuriato.
Con fatica mi alzai e mi rivestii. Lui mi fissava, mentre mi infilavo i pantaloncini. Le gambe tremavano e l'aria tornò a mancarmi quando notai le coperte umide.
Mi infilai la maglietta, sotto lo sguardo ghiacciato del ragazzo alla porta. Mi guardava soddisfatto.
Caddi sul letto: le gambe non mi reggevano.
'Esci da qui' affermò tranquillo Louis alla porta.
Mi rialzai con fatica e lui mi guardò divertito mentre uscivo.


Dopo una decina di cadute, raggiunsi casa con le gambe tremanti.
Bussai. Avevo freddo. Faceva freddo.
Caddi di nuovo, ma mi rialzai prima che Liam aprisse.
Quando la porta si spalancò, lo sguardo del mio fratellone era tranquillo. Ma appena mi notò, la sua espressione cambiò. Io avevo ancora paura, l'aria mancava, facevo fatica a respirare e dopo tutto questo, tremavo.
Riuscii a sibilare un 'ciao' prima di entrare.
Liam mi guardava, come se fossi un'aliena.
Deglutii.
'Nic che hai?' mi chiese il ragazzo. Io non risposi, in compenso, caddi. Lacrime gelate iniziarono a solcarmi il viso.
Mi aiutò ad alzarmi 'Nic sei gelata.'
Io non riuscivo a parlare. Avevo paura. L'aria non arrivava più, e dopo poco, tutto diventò nero.
#FINEFLASHBACK
 
** 
Rientrammo a casa e io mi fiondai in bagno.
Mi avvicinai al lavandino per sciacquarmi il viso, poi alzai lo sguardo sullo specchio. Quanto ero brutta.
Osservai la mia figura riflessa nello specchio e la mia figura riflessa nello specchio guardò me. 
"Nic?!" 
"S-Si?"
"Tutto ok?"
"S-Si perché?"
"Non ti sentivo..."
"Puoi aprire??" Fece dopo poco.
"S-Si" aprii la porta e l'irlandese mi si fiondò addosso, stringendomi in un abbraccio piuttosto brusco.
"Nic"
"N-Niall tutto ok?"
"I-Io... Se ti dico una cosa, prometti che non te ne vai?"
"S-Si ok.."
"I-Io... T-Tu... N-Noi" balbettava Nialler rosso "Noi non abbiamo mai fatto l'amore, ma io voglio farlo con te. Ti amo troppo, e stasera sarà la nostra ultima sera insieme. Ti prego"
"I-Io"
"Non ti faccio male"
"N-Niall"
"Ti... Prego" iniziò a baciarmi il collo.
"F-Fermo"
Lui continuava.
"N-Niall"
Si fermò e i suoi occhi preoccupati si incontrarono con i miei, impauriti, tristi e ancora con tracce di lacrime pronte a sgorgare come l' acqua di un fiume in piena.
"N-Non ora, stasera" sforzai un sorriso.
"Davvero?"
"S-Si"
"G-Grazie, prometto che non te ne pentirai" mi sorrise dolcemente, per poi abbracciarmi, ma con più dolcezza rispetto a qualche secondo prima.
Io contorsi la bocca in una smorfia e mi morsi il labbro inferiore, forse per evitare che quelle fottute gocce salate mi rigassero ancora il viso.
Iniziava a farmi male, il labbro, ma dovevo resistere, non potevo piangere ancora. Gli avrei fatto credere che non avrei mai voluto fare l'amore con lui,e forse da questo avrebbe dedotto che non lo amavo davvero, anche se non era così, e avrebbe dovuto saperlo. Lo amavo con tutta me stessa, più di quanto lui potesse immaginare.
"Ti va di guardare la tv?"
Mugolai un si e scendemmo al piano di sotto.
Ci sistemammo sul divano. Lui in un angolo e io tra le sue gambe.
"Ti amo" mormorammo in coro.

Venti minuti passarono velocemente e la cosa mi preoccupava. Sia perché il giorno dopo si avvicinava con terribile velocita` e sia perché dopo non so quanto tempo, forse minuti, forse ore, avrei dovuto fare l'amore con Niall. Non che la cosa mi spaventasse ma... Si mi spaventava. Ero stata violentata tre volte, e non aiutava ricordare che una delle tre volte era stato il mio ragazzo. Mica ora ero terrorizzata da lui... magari un po'. Non per altro era stato lui ad insistere per farmi accovacciare tra le sue gambe.
"Nic?" 
"Mh?"
"Hai paura?"
"N-No"
"Sicura?"
"S-Si"
"Guardami negli occhi" fece con tono serio, quasi incazzato.
Mi afferrò` violentemente il viso per il mento e fece girare di scatto la mia testa in direzione della sua.
Avevo gli occhi lucidi. Quel gesto, quel modo di farmi girare, aveva un qualcosa che mi ricordava le maniere di Louis; e poi non volevo che mi vedesse in quello stato, a ripensare a quello che era successo le altre volte. Io non volevo avere paura di lui.
"I-Io ci sto provando" balbettai prima di sprofondare la testa nel suo petto e lasciare sfogo alle mie lacrime.
Mi accarezzo` i capelli "Calmati"
"S-Scusa" 
"S-Se vuoi lasciamo stare"
"N-No" volevo superare quella paura.
"Sicura?"
"S-Si. Anzi..." mi staccai dal suo petto e mi asciugai le lacrime con la manica della felpa.
"M-Mi puoi dare un asciugamano?" Singhiozzai.
"S-Si" 
Mi alzai e lui dopo di me. 
Andammo al piano di sopra e lui mi diede cio` che avevo chiesto.
Mi avviai in bagno.

Mi feci una doccia veloce e mi sistemai l'asciugamano addosso, dopo aver tamponato i lembi di pelle bagnati.
Uscii silenziosamente e mi avvicinai alle scale. Scesi giu` mettendomi in piedi accanto al divano, aspettando che il biondino si accorgesse della mia presenza. Era abbastanza preso da qualunque cosa stesse trasmettendo quell'aggeggio quadrato, ma quando parti` la pubblicita`, Niall giro` la testa in direzione delle scale e urlo` "Nico-" ma si blocco`, dato che mi vide davanti a lui.
"Amore" mi sorrise "Perche` non mi hai avvisato che eri qui?" 
"Non volevo disturbati" risposi semplicemente
"Scemaaa" mi salto` addosso, baciandomi.
"Niall fermati" urlavo.
Lui mi prese in braccio e mi porto` fino in camera sua. Mi fece sdraiare sul suo letto senza smettere di baciarmi, poi si sistemo` a cavalcioni su di me.
Si sfilo` la felpa e la maglietta in un colpo solo, poi mi guardo`, per assicurarsi che fossi d'accordo.
Annuii e lui riprese a baciarmi, mentre si slacciava la cintura.
Butto` a terra i jeans.
"Nic lo vuoi davvero?"
"S-Si" risposi io dopo un po'. Stavo pensando al fatto che Louis non avesse buttato cosi` i jeans la prima volta. 
Stava giocherellando con l'asciugamano, dalla parte legata sul petto.
I suoi boxer premevano sul mio bacino, avvolto nel tessuto sintetico(?)
"Nic, l-lo vuoi davvero?"non c'è la faceva più. 
"Si, Niall, si"
Lui sorrise e immediatamente aprì(?) l'asciugamano.
Chiusi gli occhi.
Avevo paura dei suoi commenti. Ero terribilmente grassa, o forse per lui ero terribilmente magra. Non avevo idea di quanto portassero le sue belle puttanelle, ma io avevo una terza e mi stava bene così. Ma a lui?!
"Sei bellissima cazzo. Dove lo tenevi tutto questo ben di Dio?"
Arrossii, ancora ad occhi chiusi.
"Puoi aprirli gli occhi" rise lasciandomi un bacio sulla punta del naso.
Li aprii e mi trovai davanti un bel biondino. Si trattava del biondino che amavo. Dell'irlandese che riusciva sempre a farmi ridere.
"Mi rispondi?" mormorò.
"A-A cosa?"
"Dove la tenevi nascosta questa meraviglia?"
Arrossii nuovamente.
"Scema, sei perfetta"
"A-Anche tu" gli accarezzai la guancia sinistra e lui chiuse gli occhi, forse per la dolcezza del gesto.
Posò una mano sul mio polso.
"V-Vuoi?"
"Niall cazzo" mi sedetti e gli tirai giù i boxer in un colpo solo "Voglio" gli sorrisi.
Non avevo idea di cosa ci fosse lì sotto, non avevo voglia di guardare.
Il biondino mi sorrise e aprì il cassetto del suo comodino, cacciando un preservativo.
Lo infilò, mentre io cercavo di sorridergli. Perché in realtà avevo paura. Avevo paura che mi spiaccicasse sul letto come aveva fatto Louis, senza interessarsi di me.
"Ehi" passò una mano sulla mia guancia e io mi svegliai dal mio stato di assenza.
"Se non vuoi..." mi fiondai sulle sue labbra, zittendolo.
Mi fece stendere sotto di lui, mentre la sua erezione premeva sulla mia coscia.
Accarezzai dolcemente la sua schiena, prima che lui si mettesse a cavalcioni su di me.
Cercò un consenso nel mio sguardo. 
"V-Vai" balbettai, quando mi accorsi che la sua mano stava cercando la mia. 
Gliela strinsi e lui sorrise.
Avevo paura, ma non potevo dirglielo in faccia. 
Poggiò le sue mani sulle mie cosce, aprendole.
Si sdraiò su di me, e lentamente iniziò ad entrare.
"N-Nic?"
"S-Si?"
"Stai bene?"
Solo in quel momento mi accorsi che avevo chiuso gli occhi.
"Mh" mugolai.
Cominciò a muovere il suo bacino contro il mio. Stava gemendo. E dopo poco i suoi gemiti si mischiarono ai miei. Allora aumentò lentamente la velocità delle spinte.
Poggiò la testa sulla mia spalla, rallentando. 
Sembrava che mi stesse trattando come se fosse stata la mia prima volta, anche se in un certo senso lo era. Era la prima volta che facevo l'amore con qualcuno.
NIALL'S POV
Ripresi a spingere con più forza di prima, quando sentii un gemito di dolore lasciare le labbra della mia piccola.
"S-Scusa" sforzai. Le lasciai un bacio sulla punta del naso, rallentando di poco. 
Il suo bacino si alzò di poco dal letto. Il suo respiro era affannato, come il mio.
"N-Niall" gemette la ragazza, quando ormai anche io ero al limite. 
Le mie mani strinsero i suoi fianchi, che aveva preso a muovere assieme ai miei.
Diedi l'ultima spinta gemendo, come Nic.
Il suo bacino si ripoggiò lentamente sul materasso.
Un silenzio tombale cadde nella camera, mentre i nostri respiri affannati si mischiavano.
"T-Ti amo" sussurrai. Il mio viso era ancora poggiato sulla sua spalla. Mi alzai e provai a uscire, ma lei mi fermò.
"N-No" i suoi occhi entrarono a contatto con i miei.
"M-Ma..." 
"Ti prego" 
"O-Okay" mi fece segno di sdraiarmi accanto a lei, dopo che le sue gambe cinsero i miei fianchi. Così mi sdraiai e lei era accucciata accanto a me, con le gambe attorno al mio torace. 
Poggiò la sua fronte sul mio petto leggermente sudato.
"Ti amo Niall. Grazie di tutto. Grazie di esserci sempre" sussurrò.
"Io ti amo. Non ti abbandonerò mai." Le accarezzai la schiena, sulla quale si formo` (?) la pelle d'oca.
A questo punto, poggio` anche le mani sul mio petto, accarezzandolo.
"Grazie" sussurro` ancora.
"Ti amo"
"P-Però stai calmo" balbettò.
"In che-..."
Mi accarezzò il fondoschiena e capii.
"Tranquilla" le lasciai un bacio sulla fronte e lei mi sorrise.
"Ti amo" mormorò con la voce spezzata.
"Domani non ci diremo addio" la tranquillizzai.
"N-Non ne sarei sicura"
"Perchè?"
"Liam mi vuole far restare a Bradford per sempre"
"Ti verrò a trovare io" 
"D-Davvero??" Mi domandò con gli occhi lucidi, un po' per la gioia, un po' per la tristezza.
Era felice perche` le avevo appena detto che sarei andato a trovarla. 
Ma era triste, perche` comunque stava andando via dalla sua infanzia, dalla sua migliore amica, dalla sua vita e dall'unico ragazzo che per sedici anni c'era sempre stato, il ragazzo che per sedici anni era sempre stato il suo punto di rifermento. E adesso? Adesso le rimaneva la speranza che un giorno sarebbe potuta tornare qui. Un giorno... Ci sarebbe mai stato quel giorno?
La guardai e mi persi in quel marrone nocciola. Fin troppo fantastico.
 NIC'S POV
Niall aveva preso a fissarmi. Mi ero persa nei suoi diamanti... nei suoi oceani... nei suoi occhi, anche se la parola OCCHI e` fin troppo riduttiva.
"Niall. Ti amo" disegnai il segno dell'infinito sul suo petto, quando inizio` a canticchiare dolcemente "I know what you want, and I've been waiting so long. If this room was burned, I wouldn't even notice..."
"N-Niall" balbettai. Gli avevo chiesto abbastanza gentilmente di stare calmo.
"S-Si? Non ti piace la canzone?"
"N-Non e` quello..." accarezzai la sua bassa schiena e lui sussulto`.
"S-Scusa"
Mi strinse a se. 
"N-Niall..." la sua erezione mi stava davvero spaventando. 
"N-Non ti faccio niente, calma Nic"
"S-Scusa"
"No, scusa tu" mi lascio` un bacio sulla fronte e poco dopo, Morfeo venne a farci compagnia.




MY SPAZIO (?)
Ok questo capitolo fa abbastanza schifo, lo so. Ci ho anche messo un' eternità a scriverlo: scrivevo, aggiungevo, tagliavo, cancellavo, copiavo e incollavo. Ma alla fine è uscita fuori questa merdina vivente.
SCUSATE. MA VISTO CHE ADESSO INIZIANO LE VACANZE, PROMETTO DI PUBBLICARE CAPITOLI PIÙ LUNGHI CON MENO TEMPO DI INTERVALLO TRA L'UNO E L'ALTRO.
Ho una marea di idee. I professori mi fanno venire in mente cose orrende su come potrebbe continuare questa storia, mentre progetto il loro omicidio. 
PREPARATEVI A QUALCHE SORRISO DA PARTE DELLA PROTAGONISTA.
SOTTOLINEO IL "qualche" PERCHÈ POI TORNERÀ A PIANGERE. MA POICHÈ IN QUESTO PERIODO SONO MOLTO FELICE -non so perchè- VI FARÒ SCAPPARE QUALCHE SORRISO (già nel prossimo capitolo). Ma non vi anticipo nienteeee. CIAO GENTEEEE A PRESTISSIMO. 








 

  
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