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Autore: Manny_chan    15/05/2008    2 recensioni
Ramar è una terra tranquilla, dominata da nobili e da regnanti.
Tra pirati, maghi, mutaforma, draghi e altre creature fantastiche si snoda una straordianria avventura; molti destini vi sono coinvolti.
Una vecchia leggenda che parla di magia e guerre sarà la chiave di questa storia...
Un racconto scritto a quattro mani da Sakuraeen e Manny_chan
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Introduzione di Manny_chan: Ciao a tutti^^ Questa storia necessita di una doverosa introduzione, è un racconto scritto a quattro mani con la mia Saku (Sakuraeen).

Come nasce questo progetto? Be, è nato per caso, all’inizio era partita come trama per un GDR, poi, visto lo scarso gradimento abbiamo deciso di lasciare perdere per dedicarci a scrivere un racconto a più mani.

Non saranno le avventure dei soli Personaggi presentati in questo primo capitolo, ma di più personaggi che si intrecciano e si incrociano, non sappiamo ne quanto durerà, ne come andrà a finire, lo scopriremo solo scrivendo XD

Questo progetto non ha molte pretese, se non quella di farvi passare il tempo, di divertirvi e magari di emozionarvi quanto ci siamo divertite, emozionate e a volte arrabbiate noi XD Buona lettura

 

Introduzione di Sakuraeen: Innanzitutto vorrei ringraziare tutti quelli che leggeranno questo racconto che ho scritto con la mia Manny ( Manny_chan).
Inoltre vorrei fare alcuni appunti alla storia che come già detto da Manny sarà suddivisa fra tanti PG differenti.
Abbiamo deciso di agire in grande e di proporre una storia che presentasse più racconti assieme, le storie poi a mano a mano si intrecceranno ma ancora non sappiamo ne come ne quando.
Speriamo di cuore di riuscire a rendere la storia avvincente e appassionante.
Il mio pg è Kadra la pirata. E' un personaggio molto complesso che imparerete a conoscere lungo il cammino.
Il pg di Manny è Tobias. Ha un carattere molto dolce ma nasconde una forza ed un coraggio incredibili.
Beh spero che la storia vi piaccia e vi auguro anche io Buona Lettura XD

 


 

Capitolo 1

La mattinata nella città di Timera scorreva tranquilla come al solito.
Con le sue case di mattoni bianchi dai tetti spioventi, eleganti e sobrie al tempo stesso Timera rappresentava perfettamente la tipica cittadina al confine tra le terre centrali e quelle esterne.
La gente che l’abitava non era ricca, ma non poteva nemmeno lamentarsi, aveva in abbondanza di che vivere.
Era una bella giornata primaverile, ogni tanto il sole tiepido veniva offuscato da una nuvoletta di passaggio, tornando a splendere poco dopo.
La strada che conduceva al porto era costellata di bancarelle e brulicante di gente che andava e veniva, chi vendeva il pesce, chi comprava stoffe, chi esaltava la fragranza delle sue spezie.
Gli odori ed i profumi si mescolavano a quello pungente della salsedine creando una fragranza unica.
Tobias era fermo da ormai dieci minuti, se ne stava addossato al muro di una casa guardandosi intorno, era giunto in città da poco ed era rimasto stordito da tutto quel movimento.
Non era mai stato in una città prima d’ora e non era abituato a tutta quella gente, si incamminò cautamente lungo la strada stando rasente ai muri e tenendo stretto il sacchettino che conteneva il poco denaro che possedeva.
Aveva sentito, nei villaggi in cui si era fermato, la gente lamentarsi dei malviventi che affollavano le strade delle grandi città, ci mancava solo che lo derubassero…

Si sentiva tremendamente fuori posto, i suoi abiti erano modesti e logori in confronto a quelli degli abitanti della città, chiunque avrebbe capito ad un solo sguardo che era un forestiero.
Alzò gli occhi verso il cielo, Galaeel, il suo falco, volteggiava in ampi cerchi sopra i tetti delle case, si sarebbe sentito più al sicuro a tenerlo con se, ma dubitava che quelle persone fossero abituate a vedere ragazzini che giravano con un falco appollaiato sulla spalla.
Quasi intuendo il suo nervosismo Teea, il serpente che gli stava arrotolato attorno al polso strinse appena le sue spire, quasi a ricordargli che non era solo.
Il ragazzo sospirò accarezzandolo distrattamente “lo so, se non ci foste voi non saprei cosa fare” mormorò, poi riprese a camminare, era ormai giunto al porto.
Si guardò intorno alla ricerca di qualcuno che sembrasse un capitano, poi finalmente vide un uomo distinto ed indossava una divisa della marina, di certo non era uno scaricatore di porto.
“Mi scusi” disse avvicinandosi “mi dispiace disturbarla, ma io sto cercando di imbarcarmi su una nave per raggiungere le terre oltremare e mi chiedevo se voi foste un capitano o possedeste una nave”.
L’uomo lo squadrò da capo a piedi, poi disse “in effetti io possiedo una nave, ma non do passaggi a chi non può permetterseli, e non mi sembra che tu possieda del denaro”.
Il sorriso di Tobias si spense “vi prego signore” disse “io non ho denaro, ma posso lavorare, farò tutto quello che vorrete per pagarmi la traversata”, un ombra di speranza riaffiorò nel suo cuore quando l’uomo parve riflettere sulla sua proposta.
“E sia!” disse infine, “ti assumo come mozzo fino alla fine della traversata… però bada che non tollero i fannulloni, non ci penserò due volte a buttarti a mare se non mi soddisferai” disse “salpiamo entro poche ore, regolati di conseguenza” concluse tornando a dirigere le operazioni di carico e scarico della nave…
*
L'aria del porto era satura di odori e salsedine i marinai facevano avanti e indietro sporchi e sudati.
L'aria era tranquilla e in città non si vedevano militari.
Una nave intarsiata, dalle vele argentee era ferma per la manutenzione, gli uomini di quella nave lavoravano in silenzio guardandosi attorno di sottecchi e circospetti.

Non volevano dare tanta confidenza alla gente del posto, era meglio essere prudenti a terra perchè i marinai tendevano a sparlare e a sparlare troppo sopratutto se ubriachi.
Seduta su un barile sotto il sole e la brezza marina una ragazza stava con in mano una bottiglia di liquore, la sua faccia esprimeva tutto il suo pessimo umore e gli uomini le stavano alla larga perchè sapevano che era meglio non avvicinarla quando era in quello stato.

Si fermarono per un attimo ma lei si voltò di scatto fissandoli storto ed esclamando con voce cupa  “Muovetevi razza di smidollati, voglio partire alla svelta da questo lurido porto, sbrigatevi con la manutenzione e quei dannati rifornimenti.”
Si voltò nuovamente...odiava i porti di mare erano infidi e pieni di gente poco affidabile.
Kadra bevve un nuovo sorso chinando il capo e aspettando mentre i suoi uomini caricavano i viveri e finivano gli ultimi controlli.
Poco dopo si alzò, voltandosi verso la nave, la daga dondolò mentre si girava, il mantello le ricadde sulle spalle.

Guardò la prua della sua nave, la Milenia, con la polena a forma di drago fissata sul ponte che risplendeva d'argento, infine fissò i marinai affaccendati.

Scrutò in silenzio le intarsiature e lo scafo analizzando il lavoro fatto dai suoi uomini, non avrebbe perdonato intransigenze, lo scafo doveva risplendere. sorrise soddisfatta poi fece un gesto al suo primo ufficiale, un uomo dalla pelle scura e dallo sguardo brillante , lui rispose con un cenno d'assenso poi diede una marea di ordini ai marinai che si affrettarono a finire di caricare la nave.
Kadra salì sul ponte con sguardo severo seguita dal suo secondo, e disse “ Preparate la partenza, assalteremo la Fly appena sarà al largo.”
In breve la nave fu pronta alla partenza, le vele furono spiegate e l'ancora issata a bordo, poco dopo il veliero prese il largo solcando sicuro le onde.
*
Tobias era felice, aveva appena trovato un passaggio, si guardò attorno ammirando il lustro ponte della nave, poi si affacciò al parapetto osservando le onde guizzanti che rilucevano dei riflessi del sole.
Sentì il capitano dare alcuni ordini mentre i marinai si davano un gran da fare per levare l’ancora e spiegare le vele, finalmente la nave si mosse con lentezza esasperante uscendo dal porto.
Come furono in mare aperto una brezza leggera gonfiò le vele facendo acquistare loro velocità, Tobias chiuse gli occhi mentre quel venticello gli accarezzava il viso e gli scompigliava i lucidi capelli biondi come il grano.
Un vecchio marinaio gli si avvicinò “allora piccolo” disse “è la prima volta che sali su una nave?” chiese, il ragazzo annuì, “non potevi scegliere nave migliore allora” continuò l’uomo ridacchiando “la Fly è l’orgoglio della marina, è quasi il simbolo stesso della milizia marittima”.
Tobias lo guardò incuriosito “milizia marittima?” chiese, il marinaio lo osservò “tu non sei delle terre centrali vero?” chiese ad un tratto, “avrei dovuto capirlo dai tuoi vestiti” disse poi “non mi stupisce che tu non la conosca, le terre esterne non hanno di questi problemi”.
Il ragazzo lo fissò incuriosito “quali problemi?” chiese, “pirati” disse l’uomo “maledettissimi pirati dell’acqua e dell’aria, depredano,affondano e abbattono le navi mercantili” disse con evidente disprezzo “è per questo che alcuni nobili delle terre centrali hanno deciso di creare un corpo militare contro questi banditi, la milizia marittima e la milizia dei cieli”.
Tobias tornò ad osservare le onde “mio padre era un marinaio” disse ad un tratto “è morto in mare…”, il vecchio sembrò molto dispiaciuto “povero ragazzo” disse “il mare alle volte è crudele…” sospirò, poi si allontanò tornando ai suoi compiti e lasciandolo a rimuginare sulle sue parole.
La Milenia era poco distante dalla Fly, navigava con tranquillità, non vista dalla nave a cui mirava, il mare era calmo e la brezza piacevole.
Sul ponte due occhi fissavano con odio i vessilli della milizia marittima, le labbra della ragazza si piegarono in un sorriso malizioso e meschino, alzò il braccio voltandosi e lasciando ben mostrare la daga sugli attillati pantaloni neri “Issate la bandiera!”
A quel comando due marinai issarono il vessillo pirata con la Rosa dei Venti incisa sopra in un candido colore bianco che risaltava l'azzurro e nero della bandiera, ad un secondo gesto fu issata la vela maestra e la nave acquistò velocità.
Kadra camminò lungo il ponte della nave mentre il nostromo provvedeva a far caricare i cannoni.

La giovane si fermò al centro del ponte e si avvicinò al parapetto sorridendo crudelmente “Sparate… non lasciate loro una vela… che si ricordino del terrore provato subendo l'attacco del Phantom.”
Gli uomini sghignazzarono divertiti poi spararono tutti i colpi contemporaneamente, abbattendo gli alberi della nave.
Kadra osservò il panico a bordo del vascello per alcuni minuti con il cannocchiale, poi lo chiuse.

Aspettò di essere quasi a portata della nave estrasse la pistola e sparò in fronte ad un uomo distintamente vestito con i simboli della marina che cercava di calmare il panico dando ordini a destra e a manca.
La vittima cadde a terra dopo pochi secondi come un pupazzo di pezza e la giovane sghignazzò con soddisfazione, poi il suo volto si fece di pietra.

Si voltò verso i suoi uomini e con voce fredda disse “ Ai rampini! prendete tutto ciò che è prezioso e che si può rivendere, uccidete tutti gli uomini...fate quello che volete delle donne ma fatemi il piacere sgozzatele quando avete finito, non voglio marmocchi bastardi in giro sulla mia nave!”
Esaltati i pirati risero gaiamente, poi i rampini allacciarono la preda e i pirati si gettarono all'arrembaggio.
*
Tobias si rialzò a fatica, un brivido e l’intensa sensazione che stesse per accadere qualcosa l’avevano spinto ad allontanarsi immediatamente dal parapetto, proprio un attimo prima che un colpo di cannone abbattesse l’albero maestro mandandolo a schiantarsi nel punto in cui stava un secondo prima.
Il vecchio marinaio con cui aveva parlato poco prima lo afferrò per un braccio tirandolo contro alla parete delle cabine “non startene li impalato ragazzino” disse mettendogli in mano una spada “vendi cara la pelle” aggiunse gettandosi nella mischia.
Una nave si era affiancata alla Fly ed un gruppo di pirati ne avevano assaltato lo scafo, si appiattì contro alla parete di legno nell’infantile speranza che non lo notassero.
Ad un tratto però uno dei pirati si accorse di lui “ma guarda un po’ chi c’è qui” disse avvicinandosi, era alto e massiccio, la grezza camicia di tela aperta sul petto lasciava intravedere numerose cicatrici.
D’istinto Tobias sollevò la spada per difendersi, l’uomo sogghignò e fece altrettanto, mandandola a cozzare contro quella del ragazzo con tanta violenza da fargli perdere la presa.
“E adesso come la mettiamo?” rise l’uomo avvicinandosi, Tobias era disarmato ed indifeso, si appiattì ancora di più contro al muro cercando una via di fuga.
Ad un tratto però, mentre l’uomo aveva già levato il braccio per colpirlo, dal cielo simile ad un angelo custode Galaeel piombò in picchiata con gli artigli protesi puntando al viso del pirata.
L’uomo non si aspettava di certo un attacco del genere, gli artigli del falco gli lacerarono la pelle conficcandosi in profondità, accecato dal sangue che grondava ed incapace di capire da dove provenisse l’attacco perse l’equilibrio e cadde oltre il parapetto.
Galaeel tornò a volteggiare attorno a Tobias pronto a difenderlo di nuovo in caso di necessità…
Kadra nel frattempo era saltata sul ponte della Fly ingaggiando battaglia, menava fendenti e affondi, parava attacchi e alcune volte si esibì in dei mulinelli, il suo sguardo era truce e scatenava la sua furia su qualsiasi avversario le piombasse a tiro.
Poco distante Masan uno degli uomini fu attaccato da un volatile e gettato fuori bordo, la giovane impegnata nello scontro con un ufficiale si accorse a mala pena del guizzo che partì dalle sue spalle e che colpì il volatile ad un ala. L'autore, un uomo scheletrico di nome Smith saltellò contento urlando “l'ho preso, l'ho centrato stasera arrosto!”

“Galaeel!” gridò Tobias facendosi largo tra gli scontri nel tentativo di raggiungere il falco che era caduto sul ponte.
Una smorfia di disgusto si dipinse sulla bocca di lei, si apprestò a concludere lo scontro con il suo avversario ma un urlo disperato la distrasse e fu quasi scaraventata a terra.

Si liberò dell'uomo alla svelta, durante il tentativo di riottenere la supremazia però una ferita le venne inferta al braccio, si rialzò mentre notava che un ragazzino più o meno della sua età.

Correva in lacrime cercando di farsi strada marinai, fu però bloccato da quattro dei suoi pirati che avevano intenzioni tutt'altro che pacifiche.

Tobias si fermò di colpo quando si trovò di fronte a quattro omaccioni armati, si morsicò il labbro inferiore lanciando uno sguardo al falco che si trovava proprio alle loro spalle.
Ci mise un attimo a decidere, era pericoloso, ma lui non era tipo da spaventarsi facilmente.

Corse verso il più grosso, poi approfittando della sua taglia minuta e sfruttando la sua agilità si abbassò passandogli tra le gambe.
Il pirata non fece nemmeno tempo ad accorgersene, Tobias raccolse tra le braccia il falco, poi si rimise a correre verso il capo opposto della nave.
Kadra si leccò il sangue dalla ferita, poi piegò le labbra in un sorriso assistendo alla scena della fuga del ragazzino, gettò uno sguardo agli scontri individuò il suo primo ufficiale.

All'uomo bastò uno sguardo, rispose con un cenno d'assenso, lanciò un richiamo in una lingua dell'ovest e improvvisamente gli scontri si fecero più cruenti.

Tobias raggiunse un angolo riparato rannicchiandosi in una nicchia, poi appoggiò la fronte al petto dell’animale, che era miracolosamente ancora vivo, mormorando a fior di labbra una delle litanie curativa che gli aveva insegnato la vecchia guaritrice…
Le spade cozzavano e le pistole sparavano, i miliziani fecero dura resistenza, ma fu vana, in poco tempo morirono tutti ed iniziò il saccheggiò, le merci furono trasportate da un vascello all'altro.
Kadra seguì le tracce del ragazzino e notò che era in una nicchia, fece un sorriso malizioso, chiamò uno dei suoi uomini che trascinò fuori il ragazzo dal suo nascondiglio

Afferrò il falco dalle sue braccia, poi lo gettò a terra con violenza.
L'animale imprigionato nella morsa dell'uomo squittì sofferente ma il pirata non vi fece molto caso.
Kadra sorrise e fissò lo spaurito giovane che li fissava con un misto di rabbia e paura.

Tobias si mise carponi lanciando uno sguardo preoccupato al falco sofferente, poi il suo sguardo cadde sul macabro spettacolo alle spalle degli uomini.
Trattenne il respiro, il ponte era coperto di corpi, dell’equipaggio della nave non era rimasto nessuno.
Riconobbe l’uomo che gli aveva offerto il passaggio e il vecchio con cui aveva scambiato due parole, gli occhi gli si riempirono di lacrime, erano persone gentili, non si meritavano di finire così.
Si costrinse a distogliere lo sguardo spostando la sua attenzione sulla ragazza che gli stava di fronte, ad occhio aveva più o meno la sua età, aveva qualcosa che non andava però, come se ci fosse di più di quel che appariva.
Lanciò uno sguardo a Galaeel nel tentativo di rassicurarlo mentre Teea, avvertendo la sua paura, strisciava nervosamente attorno al suo polso pronto ad attaccare il suo veleno non era molto potente, ma bastava a provocare una paralisi.
“È troppo pericoloso” sussurrò Tobias, poi si rivolse alla ragazza “non fare del male a Galaeel” mormorò con una sicurezza che in realtà non aveva…

Kadra scoppiò a ridere, “stai piangendo come un moccioso e ti preoccupi per un falco... e poi con che tono falsamente coraggioso ahahahahah... e dire che inizialmente avrei voluto cavarti gli occhi visto che per colpa del tuo urlo ho beccato queso taglio al braccio…”

Gli mise la ferita sotto al naso per mostrargliela, poi si voltò allontanandosi, continuando a ridere “sai… sei un tipo divertente così debole eppure con un modo di fare così strafottente… farò di te il mio schiavetto personale! Sarà divertente imprimere nella tua memoria il terrore.”

Gli gettò un'occhiata penetrante e maliziosa alzando la mano in un gesto di saluto, poi il suo sguardo si fece truce si voltò verso il marinaio che teneva il falco e comandò imperiosamente “portateli sulla nave sia l'uccello che il ragazzo, li voglio nella mia cabina entro un quarto d'ora, inoltre muovetevi a caricare voglio affondare al più presto questa pidocchiosa bagnarola.”
Senza più gettare uno sguardo sul suo prigioniero si allontanò tornando sulla Milenia…

   
 
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