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Autore: Luna di Angelo    20/12/2013    2 recensioni
Magmion ha deciso di prendere esempio dal Presidente Snow. Ha trovato un piano per eliminare una volta per tutte i Signori della Natura.
questa volta non fallirà, o almeno lui la pensa così.
spero di avervi incuriositi
È la mia prima fanfiction, accetto agni tipo di commenti. Aiutatemi a migliorare!:)
Genere: Avventura, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un nuovo piano

Capitolo 5

Il riscatto

 

Il silenzio che era calato nella sala venne rotto da Nick che si voltò verso il fratello ed esclamò:

- NO! Non lo farai!

- Non sai nemmeno che volevo fare!- si difese il ragazzo.

- L’hai appena ammesso. So precisamente che vuoi fare e lascia che ti dica che è un suicidio.

Lucas era a dir poco interdetto. Il messaggio e la breve discussione tra i 2 lo avevano confuso troppo.

- Ragazzi, per favore. Facciamo mente locale su quello che è appena successo.

- Che vuoi che ti dica: Magmion vuole un riscatto e Toby vuole suicidarsi consegnandosi.- borbottò Nick.

- Toby mi spieghi che vorresti ottenere consegnandoti?- chiese Razzle – Riavremo Jessica ma avremo perso, forse per sempre, te.

- Che ottimismo. Comunque , potrei sempre ribellarmi al momento dello scambio, quando Jessica sarà salva. E’ un buon piano, è talmente superficiale che potrebbe funzionare. Magmion non se l’ha aspetterebbe tanta idiozia dai SUPER GORMITI DELLA NATURA!

- Almeno te lo dici da solo che sei stupido. – mormora scettico Lucas.

- tu sei troppo intelligente per Magmion. Lui si aspetterebbe più superficialità da te. - aggiunse Nick ironico.

- Eh dai ragazzi!- esclamò Toby – Ma è davvero così stupido questo piano?

-Sì!

- Ok… però secondo me regge! – loro lo guardarono scettici – va bene! Che proponete?PREFERITE SAPERE CHE E’ LI’ DENTRO A SUBIRE CHISSA’ COSA MENTRE NOI SIAMO QUI’ A DISCUTERE?

- PREFERIAMO SAPERE CHE STIA BENE, MA POI NON VOGLIAMO STARE IN PENSIERO PER TE!- gli urla contro Lucas.

Toby ammutolì.

Gli altri si scambiarono un occhiata veloce poi Razzle disse:

- La cosa migliore è non andare.

- COSA?!  STATE SCHERZANDO VERO?! PENSATE CHE JESSICA SE LA SPASSI NEL VULCANO?! - esclamò il biondo.

- No, effettivamente no…

Dopo un po’di silenzio però ricominciò:

- Potrei infiltrarmi come spia lì dentro...- poi mormorò tra se e se – Brillantissimo piano Toby!

Allora Lucas esplose:

- SEI VERAMENTE STUPIDO COME SEMBRI!  CREDI CHE MAGMION SIA TALMENTE IDIOTA DA NON ASPETTARSI UNA COSA SIMILE!?

-  Hai detto che non si aspetterebbe un simile piano per la sua superficialità!

- MA CRESCI UNA BUONA VOLTA! L’IRONIA. L’IRONIA NON LA CONOSCI?!- esplose Nick.

- SE PROPRIO VUOI FARTI UNA PASSEGGIATA  FINO  AL PATIBOLO, VAI! PERO’ NON ASPETTARTI UN SUICIDIO ANCHE DA PARTE NOSTRA! CI TENGO ALLA MIA VITA! SONO TROPPO GIOVANE PER UNA MORTE PRECOCE E NOI NON CI SPINGEREMO VERSO I CONFINI DEL POSSIBILE PER I TUOI STUPIDI SENSI DI COLPA!- terminò Lucas.

Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso. Eccolo lì, solo. I suoi migliori amici gli avevano voltato le spalle davanti alle difficoltà. Toby supplicò che quella goccia di troppo non avrebbe fatto traboccare anche i suoi condotti lacrimali, ma pretendeva troppo. Piccoli rivoli di lacrime roventi e salate più che mai presero a scorrere lungo le guance rosse, furenti di rabbia. Una di loro bagnò anche il profondo taglio sotto l’occhio che si era procurato il giorno che Jessica era uscita dalla sua vita. La ferita incominciò a bruciare, ma il ragazzo non se ne accorse, tanta era la sua rabbia da superare il dolore. Strinse le mani a pugno e si morse il labbro, talmente forte da far fuori uscire un po' di sangue.

- Adesso dovrei andarmene, vero? Ma sono stanco di fare tutto io e perlopiù questa è anche casa mia- la sua voce era ferma e dura, addirittura aspra e nonostante le lacrime, non singhiozzava –Quindi stavolta uscite voi da qui … ANDATEVENE SUBITO!

Lucas e Nick guardarono interdetti l’amico e lentamente uscirono fuori  dal tempio degli elementi.

- Che ci fai ancora qui tu?!- si rivolse stavolta a Razzle.

- A dir la verità io abito qui.- rispose il rettile con voce fioca e tremante. Era la prima volta che Toby lo vedeva così terrorizzato .

- Esci da qui, SUBITO! Segui Nick, o … non mi importa quel che farai, ma LASCIA QUESTA STANZA! 

Il rettile balzò fulmineo verso la porta e lasciò la stanza.

Toby, ormai solo, si lasciò cadere sulla sedia imbottita su cui di solito sedeva il keeper e riprese a piangere tremando per la rabbia, architettando un piano per liberare l’amica , che gli aveva procurato fin troppi rimorsi.

 

 * * * * * * *

 

Nella cella buia Jessica rabbrividì. Vedeva sul muro le scene a cui aveva praticamente assistito, quelle strane visioni erano tornate ed erano molto più frequenti.

Non era riuscita a sentire tutto, più cercava di controllare quelle visioni più queste le sfuggivano, aveva però ascoltato un litigio tra Nick, Lucas e Toby e quest'ultimo sembrava molto più nervoso del solito. Non aveva capito precisamente perchè stavano litigando, però aveva a che fare con Magmion e qualcosa che voleva fare Toby.

Un guerriero entrò nella stanza e le ordinò di seguirlo. La portò in una stanza di pietra bianca con solo due sedie al centro. Entrò Magmion. Jessica fece una smorfia disgustata nel vederlo. Lui la notò e disse:

- Non fare quella faccia. Non fingere che non ti dispiaccia stare qui. Dopotutto sulla terra.. erano sempre in conflitto. Qui almeno hai un po'di pace. - sorrise malefico.

- Che vuoi da me?

- Voglio che tu mi dia qualche informazione. Ho scoperto che hai un... collegamento con i tuoi amichetti. Mi devi dire che cosa ti hanno detto.

- Non mi hanno detto niente- rispose lei con tono insolitamente pacato. La voce era diversa, era molto più roca del normale.

- Non ci credo.

- Che vuoi che ti dica? Non mi hanno detto niente. IO ho visto loro, non loro me.

- Allora che hai sentito?- sbuffo l'uomo spazientito.

- Ah. Non ho capito di che discutevano e comunque non sono sicura che te lo direi, se lo sapessi. Mi hai fatto una proposta molto allettante, ma ancora non ti ho risposto. Io ti odio e loro sono miei amici.- sibilò lei

- Sicura di non sapere nulla? Se dici che sono tuoi amici, spiegami perchè il Signore del Mare non ha risposto alla mia domanda di riscatto?

Jessica sbiancò

- Io mi fido di loro! - esclamò , iniziando a rimuginare sulle parole di Magmion.

- Sei sicura di poterti fidare di loro? Sicura che non ti volterebbero mai le spalle? Riflettici. Anche sulla mia proposta.

 

Jessica nella cella iniziò a pensare a ciò che aveva appena detto l'uomo. I tasselli iniziarono a riordinarsi nella sua testa. Magmion li aveva ricattati. Toby era pronto a tutto. Magmion non si sarebbe fermato davanti a niente pur di eliminarli e Toby non sapeva che Magmion sapeva. Mai più di quel momento si era sentita sola e inutile.

"Ti puoi fidare veramente di loro? Sicura che non ti volterebbero le spalle?" Quella voce le rimbombò nelle orecchie.

Toby...l'aveva veramente abbandonata?

 

* * * * * * *

 

Era quasi mezzanotte. Nel tempio degli elementi una figura si muoveva svelta.

- Non mi interessa che non vogliono aiutarmi. Farò tutto da solo. E se dovessi morire... Sarò un altra colpa sulla coscienza. Se ci riesco.... tanto meglio. Dovranno ammettere che io non ero nel torto. Perchè tutte le idee giuste vengono solo da Nick e le mie non hanno senso? Saranno costretti a rimangiarselo. Se va male, va male. Meglio per loro, no? Si saranno tolti un peso, no?

Mentre parlava si stava sistemando una cintura in cui aveva infilato un paio di coltelli, un temperino e una corda.

Toby si avvicinò alla consolle e spostò dei cristalli aprendo un varco dimensionale.

Si guardò in torno e decise di lasciare un biglietto per il fratello. Poi si tuffò nel portale, pensando che forse sarebbe stata l'ultima volta che passava in quella stanza.

Di una cosa era certo: non si sarebbe mai tirato in dietro. I sensi di colpa erano fortissimi, gli incombevano sul cuore. Ora più che mai si sentiva così solo, un pesce fuor d'acqua. Lui era diverso. Diverso.

Pian piano veniva trasportato giù, negli abissi della malinconia e della solitudine. Aveva tanto bisogno di qualcuno che gli stesse accanto in quei periodi bui, che spesso parlava da solo. Ma non lo ammetteva. Lui cercava di convincere se stesso di non avere bisogno di nessuno. Ma chi può vivere isolato dal mondo?

"Non avere pietà per i morti, Harry, abbila per i vivi, e soprattutto per coloro che vivono senza amore".

La frase dell'anziano preside di Hogwarts gli ritornò in mente.

Toby incominciò a tremare. I pugni si chiusero velocemente e sentiva le unghie lacerare la pelle delle sue mani. Immaginava di stringere le mani di qualcun altro, ma stava solo afferrando aria. Sentiva il suo corpo accartocciarsi e sciogliersi come plastica sul fuoco, che cerca di cacciare fumo, ma non ci riesce. Così si sentiva lui. Plastica inutile che si accartocciava nei suoi sentimenti più arcani e cercava di cacciarli via come fumo dalla mente. Ma la plastica bruciata non caccia fumo. Emana solo un terribile odore acre.

Si intravedeva una luce, era arrivata l'ora di agire, anche se fra le fauci della paura.

 

* * * * * *

 

Magmion camminava avanti e indietro. Aveva il presentimento che sarebbe successo qualcosa. Aveva allertato le guardie di una possibile "visita". Non fu sorpreso quando una sentinella entrò nella stanza dicendo che era stata vista la luce di un tunnel dimensionale non distante da lì.

Il signore del Magma sogghignò e disse semplicemente:

- Bene! Prepariamoci ad attaccare e secondo quello che penso... Ah... Incatenate la mia ospite speciale, credo che le farà piacere questa visita.

La faccia dell'uomo si distorse in un sorriso sadico. La sentinella si inchinò e andò a svolgere gli ordini.

 

* * * * * *

 

POV TOBY

"Su, ce la posso fare" penso mentre osservo i lampi di fuoco delle torce sulle mura del castello.

Respiro profondamente e poi inizio a scendere lentamente lungo la collinetta su cui sono atterrato.

Sono molto distante dal Vulcano, non possono avermi ancora visto. Decido di andare verso le porte, voglio avvicinarmi abbastanza da poter vedere quante guardie ci sono all'entrata.

Se sono troppe userò il piano di attacco che avevamo preparato e passerò dal retro.

Cammino per un bel po' e quando sono abbastanza vicino mi nascondo dietro un cespuglio.

Mi si blocca il respiro. Magmion è in piedi davanti al portone, a soli duecento metri da me. Poi noto una cosa: c'è una sfera iridescente non troppo lontano dal mio grande nemico.

E... nella sfera c'è Jessica.

Sento la rabbia montarmi dentro. Lei è imprigionata da quella magia e anche dalle corde.

Sono lì per liberarla. Una cosa che avrei dovuto tenere a mente dopo, quando ne avrei avuto bisogno di un obiettivo.

Man mano che mi avvicino il calore si espande nel mio corpo. Le mani, dapprima fredde si stanno sciogliendo, mentre la mia anima rimane fredda, in preda al panico ma decisa a combattere.

Prima di andare mi trasformo.

 

Sono a pochi metri da Magmion. Mi guarda sorridendo e io cerco di mantenere un'espressione distaccata e seria.

- Vedo che la mia proposta è stata accettata.

- Non per quello che credi.

- E allora per cosa? Volevi cercare un modo per morire?

Il fatto che dà così per scontato che sarei morto mi inquieta.

Provo a ridere e vengo spaventato dal suono: è una risata sadica e maniaca. Raggelo. Immagino che i miei occhi riflettano la mia risata perchè sulla faccia del mio avversario passa un lampo di sconcerto.

- Sei pronto a combattere, allora, Signore del Mare?

- Sono pronto, Magmy.

Il signore del vulcano aggrotta le sopracciglia.

- Cosa? Come mi hai chiamato?- Esclama gonfiandosi di orgoglio.

- Magmy. Che c'è? Non ti piace?- Si, come nomignolo non è un granché, ma almeno prenderlo in giro mi distrae dal panico che si diffonde come acqua ghiacciata dentro di me.

Mi attacca e io evito il fuoco per un pelo. La risposta mi arriva ben chiara, non gli piace.

Rispondo all'attacco e il getto d'acqua si scontra contro la sua palla di fuoco. Approfitta dell'attimo di confusione dopo l'esplosione per provare a colpirmi. L'ho evitato... Poi sento il fianco che brucia e un lampo di dolore mi attraversa e stringo i denti. Non provo neanche a guardare la ferita, ne a toccarla. Rimetto a fuoco la scena e lo attacco. Lo prendo alla sprovvista con una specie di finta e lo colpisco sullo stomaco. Si piega su sé stesso e indietreggia, ma non devo avergli fatto così male perchè si rialza subito arrabbiatissimo.

Continua a bersagliarmi e io un po' evito, un po' indietreggio, un po' provo ad attaccarlo. Certo che è veloce! Schiva gli attacchi facilmente e altrettanto velocemente si riprende dai pochi colpi che subisce.

Do un'occhiata in torno. Tutti i soldati sono ammucchiati sotto il muro per evitare di essere coinvolti. Jess è accanto a Lavion che la tiene sott'occhio.

La sua espressione non mi piace. La mia amica coraggiosa, ora non riesce a guardarmi. Mi lancia occhiate preoccupate, si vede che è molto nervosa e disegna con il piede cerchi concentrici sul pavimento. I suoi occhi risplendono alla luce delle fiaccole. Cerco di attirare la sua attenzione, ma il mio avversario mi colpisce in petto con un pugno, riportandomi bruscamente alla realtà.

Tengo d'occhio Magmion e intanto mi guardo intorno. Cerco un punto per saltare sopra il mio avversario, c'è una roccia non lontano da me, se mi ci avvicino abbastanza...

FFFZZZZZZZZZ!!!!!!

Sento un fischio accanto all'orecchio e tutto il lato destro del viso bruciare.

"No. Non mi ha colpito, ci è andato vicino però, devo stare attento."

Lo attacco con tanti dardi di ghiaccio. Finalmente sono riuscito a ferirlo in modo più "duraturo". Mentre prova a estrarre le punte io lo attacco di nuovo con una sfera d'acqua.

Cade a terra e io corro verso quel masso, ma mi fermo un po'prima, ho bisogno dell'effetto sorpresa.

- CHE FAI? SCAPPI? NON COMBATTI PIU'?

La voce del mio nemico riecheggia nella valle. Mi volto con una luce folle negli occhi.

- VIENI TU QUI'! RAGGIUNGIMI SE VUOI "UCCIDERMI"!

Se non avessi avuto la mente offuscata dalla voglia di combattere probabilmente non avrei mai urlato una frase simile.

Lui ruggisce e corre verso di me come un toro, inizia a bombardarmi di proiettili di lava. Sono tanti e piccolissimi, per quanto cerchi di evitarli sento lo stesso il corpo in fiamme.

Provo a raccogliere le forze per respingerlo o almeno spegnere l'incendio che mi sta bruciando la  pelle. Urlo di dolore e per quanto provi a "spegnere" le ustioni mi sembra comunque di essere avvolto dal fuoco. Maledizione.

Indietreggio verso il masso e Magmion mi viene dietro continuando a cercare di colpirmi.

Sento la pietra dietro il tallone. Mi volto e salto sul sasso, prendo la rincorsa e mi lancio sopra di lui. Il masso era abbastanza alto da potermi slanciare sopra la sua testa. Mi sono buttato in avanti, di testa. Appena sono dietro la sua schiena lo colpisco con un getto potente d'acqua. Lui cade in avanti mentre io precipito a terra. Cerco di non far sbattere la testa, ma non ci riesco. Rimango steso a terra, il dolore mi confonde. Provo a sollevarmi sulle braccia e sento un dolore lancinante al destro. La vista si appanna di nuovo e tutto ruota. Torno umano, sono proprio distrutto, non credo che riuscirò a combattere. E' stata una mossa poco astuta. Mi giro sulla schiena e stringendo al petto il braccio sanguinante e probabilmente rotto. Provo lentamente a mettermi a sedere, no, non riesco a stare dritto. Però se mi accasciassi sarei un bersaglio facile. L'istinto di sopravvivenza prende il sopravvento e mi appoggio di nuovo a terra. Metabolizzo lentamente il pensiero della morte sempre più vicina. Ho visto Magmion rialzarsi e adesso non potrò fare niente per difendermi. Respiro a fatica e sento il sapore del sangue in bocca. Cerco con gli occhi Jess, è crollata sulle ginocchia e sta piangendo, probabilmente ha deciso di guardare la mia morte perchè tiene il viso sollevato anche se non riesce a sostenere che cosa sta succedendo e gli occhi fuggono veloci senza riuscire a concentrarsi su qualcosa in particolare. Appena si accorge che la sto guardando distoglie lo sguardo abbassando le iridi color cielo. I singhiozzi la scuotono così forte che trema tutta. Non riesco a vederla soffrire così. Per colpa mia, come sempre.

Intravedo un'ombra sovrastarmi. E' l'ombra della morte, non posso fare più niente per fuggire. Prima di abbandonare la vita guardo la mia migliore amica e con le labbra le dico semplicemente "Mi dispiace".

Spero che abbia letto le parole che le ho sussurrato.

Il mio ultimo pensiero vola a lei.

Tutto quello che sento dopo è un calore fortissimo e un urlo disumano che squarcia l'aria.

Poi il buio.

 

 

 

HEY!!

ciaoo! siamo tornate! perché, per chi non lo avesse capito, a scrivere siamo io e la mia grande amica FloxVaniglia.

Ecco il nostro regalo di natale! Abbiamo pubblicato entro una data!! Scherziamo, speriamo che il capitolo (il vero regalo) vi sia piaciuto.

Noi ci siamo divertite da matte a scriverlo.

BlackChesire ci aveva chiesto combattimenti. Non siamo molto brave, ma ci abbiamo provato.

Ringraziamo le fantastiche 21 persone che hanno letto il capitolo precedente.

Secondo voi che succederà a quel povero ragazzo?

Vi toccherà aspettare, ma con le vacanze di natale speriamo di metterci di meno!

 

 Al rapporto FloxVaniglia!

Ecco, è la prima volta che scrivo in un angolo dell'autrice!!!!!! E' strano, non mi capita spesso di pubblicare delle storie. Allora... Vi piace come scrivo? Il litigio e qualcos'altro è opera mia. Devo riconoscere che il combattimento l'ha scritto Luna e io ho dato un po' il mio tocco in alcune frasi. Vi piace il nostro lavoro? A breve, qualche giorno dopo l'Epifania riceverete il sequel. Qualche giorno dopo la pubblicazione di un nostro capitolo rimanete attaccati al computer perchè nelle recensioni scriverò di mio pugno la trama del prossimo capitolo e scriverò anche tre parole che descriveranno il prossimo episodio insieme all'anagramma del titolo. 


Continuiamo a sperare che qualcuno recensisca, ci farebbe molto piacere.

A prestoo!

Ciaoo!

Luna e Flox

 

PS: per chi possa essere interessato sto scrivendo (Luna) un'altra storia, "reale" stavolta. Sto per pubblicare il secondo capitolo.

Mi piacerebbe che faceste un salto! Si chiama "Il ballo delle debuttanti". Non sono capace di mettere il link. :P

 

 

  
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