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Autore: OfeliaMontgomery    20/12/2013    1 recensioni
Le due fate Nettle (femmina) e Fire (maschio) erano alla ricerca della figlia - Chiara, una delle fate più potenti nel nuovo ‘800 - di un uomo scappato alle grinfie di una delle streghe più potenti, Serafina Salem. Lei pensando di essere umana scopre per la prima volta il mondo di Wizard e insieme a Nettle e Fire cercheranno di scoprire i loschi piani di Serafina e sconfiggerla.
Scusate, non sono molto brava con le trame.
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Witches and Fairies.'
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Quando furono pronti, uscirono dall’istituto e si diressero verso il bosco per tornare a Verona.
I due ragazzi si erano cambiati, ora Nettle indossava un vestito con corpino e gonna che scendeva dritto davanti, andava ad allargarsi dietro e aveva una specie di coda arricchita da panneggi e arricciature color porpora con ricamate delle rose, aveva anche un ombrellino dello stesso colore dell’abito, invece Fire indossava una giacca blu e un gilet azzurro e un paio di pantaloni grigi. Abiti per fare una passeggiata.
– Speriamo che quella ragazza sia quella che cerchiamo – disse Fire appoggiandosi all’albero a fianco rispetto a quello da cui erano arrivati loro. – Lo spero anch’io – Nettle aveva estratto la bacchetta e adesso stava aprendo il portale per tornare a Verona. Ci entrarono.
Ora si trovavano a Verona, quel giorno era la giornata del mercato e c’erano uomini con muli che trasportavano frutta, verdura e altro.
– Bene ci mancava solo questo – disse Fire sbuffando e incrociando le braccia intorno al petto.
Nettle rise poi scosse la testa e si avviò verso Piazza Bra, si entrava nella piazza attraversando due archi merlati con orologio parte della cerchia di mura a fianco della torre merlata pentagonale. Nella parte centrale della Bra c’erano i giardini centrali con tre cerchi formanti un triangolo con al centro una fontana. Sul lato settentrionale c’era l'Arena, l'edificio più antico, sul lato occidentale c’erano vari palazzi datati tra Quattrocento e Settecento, con la passeggiata del Liston, sul lato meridionale la Gran Guardia e sul lato orientale Palazzo Barbieri.
La piazza era piene di gente, si sentivano gli uomini parlare del loro lavoro, mentre le donne stavano tutte insieme davanti alle botteghe delle sarte per parlare dei loro nuovi abiti.
I bambini invece correvano intorno alla fontana ridendo.
Nettle e Fire stavano uno affianco all’altro. La gente non vedeva il loro aspetto reale ma uno di una persona comune.
I due ragazzi si guardavano in giro sperando di trovare subito la ragazza. Nettle si avvicinò a una bottega di una sarta, quando ci entrò trovò una donna sulla quarantina di anni che parlava con la donna su come volesse l’abito per la figlia che doveva sposarsi.
– Sì, Baronessa Veronesi, sarà pronto al più presto – rispose la sarta facendo un inchino.
Nettle si guardò in giro e vide la ragazza che era stata attaccata dai demoni. Era vestita decisamente male, il vestito era tutto sciupato e i guanti erano pieni di buchi. Si stava avvicinando alla ragazza quando la Baronessa la afferrò per un braccio – Muoviti stupida ragazzina – e la strattonò facendola uscire dalla bottega.
La fata si avvicinò alla sarta – Mi scusi ma perché quella donna ha trattato quella povera ragazza in quel modo? – chiese sorridendole. La sarta si guardava in giro cercando una via di fuga, Nettle lo capì subito, cosi usò un po’ di polvere magica, buttandogliela addosso mentre la sarta era girata verso una porta dietro di lei.
La donna si girò di nuovo verso la fata e le rispose – È la figliastra della Baronessa Veronesi, l’ha sempre trattata cosi, so solo che quella ragazza ha molti soldi, le sono stati lasciati dal padre scomparso, ma fin quando non compierà diciotto anni nessuno potrà toccarli, le voci dicono che la Baronessa stia andando in bancarotta, quindi le servono i soldi della ragazza, vivono in una grande villa fuori Verona, la villa Boschi, ecco quello che so – disse la sarta.
– Come si chiama la ragazza? – chiese Nettle andando verso un vestito appeso su un manichino fatto in legno e stoffa – Si chiama Chiara Roncato – rispose la sarta sorridendo a Nettle, – Ne voglio uno come questo – disse la fata mentre guardava un vestito da giorno in due pezzi - corpino e gonna - in faille verde. Il corpino era chiuso frontalmente da bottoni.
La sarta annuì – Certo signorina, mi volete dare il vostro indirizzo cosi vi farò portare il vestito appena sarà pronto con le vostre misure? – Nettle si girò verso la sarta – Certo –.
Quando Nettle uscì dalla bottega, Fire era seduto su un barile – Mi spieghi dov’eri finita? – chiese esasperato, – So dove si trova la ragazza e come si chiama – disse tutto d’un fiato la ragazza.

   
  
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