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Autore: SymboliqueVain    22/12/2013    3 recensioni
Formazione 1: Fra, Jena Malone, Liam Hemsworth, Sam Claflin;
E se gli attori avessero gli stessi poteri dei ruoli che interpretano? E se una fangirl incallita scoprisse un modo per realizzare questo suo (delirante) desiderio? E se, una volta scoperto, decidesse di andare al Comic-Con di San Diego per metterlo in atto?
Tra Tributi, Vendicatori, attori di musical e personaggi di serie tv, questa fanfiction ha un solo requisito: non avere alcun senso.
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jena Malone, Liam Hemsworth, Nuovo personaggio, Sam Clafin
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Introduzione dell'autrice (ci si rivede, carissimi =w=)
Buongiorno a tutti! :D Natale si avvicina e anche questa domenica Fangirl Supervillain va avanti! :D spero vi stia intrigando ^^
Passiamo alle cose scontate che nessuno mai legge (e che io scrivo tanto per consumarmi i polpastrelli... no, dai ;D): i ringraziamenti! :D
Come al solito, ringrazio la mia Ciccipucci Cap_Kela (di cui un giorno leggerete sotto la falsa identità di Michelì, il folletto inutile u_u e che mi ha fatto un regalo di Natale STUPENDO!!! <3) e le All-New Time Ladies, con le quali passo... serate indimenticabili ._.
Aggiungo ovviamente alla lista Bbpeki, fedelissima, e ringrazio anche Killapikkoletta per aver aggiunto la fanfic alle preferite e Mutny_Hina e Bj Aria per averla aggiunta alle seguite ^^ Spero di non aver dimenticato nessuno, perché pian piano state crescendo e vorrei continuare a ringraziare tutti! :D
Ora vi lascio al capitolo ^^ ci vediamo alla fine ;)

P.S.: spoiler su "Il Canto della Rivolta" per chi non ha letto i libri!

*     *     *

.VI.
THOR, GOD OF GALE
the god-brother of Gale Hawthorne

Come ci si sente a non essere speciali?


Nessuno di noi si aspettava cosa avremmo trovato in zona Marvel ma, invece di essere preoccupati, i Drunk Australians (me compresa), erano tutti di buon umore... Beh, tutti tranne Jena, che non sopportava che i suoi compagni d'avventura si mettessero a cantare ogni cinque secondi.
 
"Preferisco essere in mezzo ad una rissa di supereroi piuttosto che con voi cretini" sbottò, quando Sam C. iniziò a cantare "With a Little Help From My Friends" dei Beatles.
"Ma ora i Drunk Australians hanno la playlist adatta per il loro viaggio!" replicò Sam C. "E che viaggio sarebbe, senza
una colonna sonora epica?! Lo Hobbit non ti ha insegnato niente?"
Fu così che iniziai a cantare: "Far oooooveeeeeer...."
Jena mi fulminò con lo sguardo e mi diede uno scappellotto: "Preferivo quando stavi zitta!"
Tutto sommato, mi stavo ambientando nel gruppetto e mi ero anche abituata al comportamento di Jena: in fondo, fare la scontrosa era il suo modo di affrontare la situazione (ed anche il "modo" del personaggio che interpretava). Anche Liam ogni tanto si univa a Sam C. e me per cantare, ma più spesso era perso nei suoi pensieri... Mi sembrava di sentire la voce di Sam: "Oddddddiiiiiiiooooo!!!!! Starà pensando a Jennifer!! Poverino, deve mancarle veramente tanto!!!! Scriverò una fanfic su questo!!!!!!!!!"

Dovevamo aver quasi raggiunto la sala che, tra gli altri, ospitava anche lo stand della Marvel, quando vedemmo qualcuno correre a gran velocità verso di noi. Jena, Liam e Sam C. si misero in guardia (io no, perché probabilmente ho l'istinto di sopravvivenza di un bradipo) ed osservarono quel puntino lontano diventare pian piano una persona riconoscibile.
Quella persona era un uomo, vestito in giacca e cravatta, con capelli e barba scuri: pensai che si stesse dirigendo verso di noi, e invece ci passò di fianco come una saetta urlando:
"LOOK AT ME AND LOVE ME, BITCHES!!"
Ci voltammo tutti quanti, allibiti, per vederlo allontanarsi da noi, fino a quando non lo perdemmo di vista.
"Credo di aver appena visto Robert Downey Jr. e di averlo sentito darci della buona donna..." disse Sam C., sconvolto.
"Ecco cosa succede ad interpretare Tony Stark" dissi, con lo stesso tono di voce stupito.
"Robert Downey Jr, Tony Stark... sono praticamente la stessa persona!" esclamò Sam C. "Non deve essere cambiato granché da dopo l'incidente!"
Ci eravamo tacitamente messi d'accordo di riferirci al disastro causato da Sam come all'"incidente", dato che non sapevamo in quali altri modi chiamarlo: già solo pronunciare la parola "Fantaract" ci faceva sentire degli idioti.
"Chiunque egli sia, può fare di me quel che vuole!" esclamò Jena, fissando il vuoto davanti a sé, come se avesse avuto ancora Tony Stark di fronte.
Io, Sam C. e Liam la fissammo allibiti.
"Scusate, la Lydia Bennet che è in me ha parlato" disse Jena, pestando un piede a terra e ritornando improvvisamente se stessa "e continuo a non sopportarla!"
"Tienila a bada quando saremo allo stand Marvel, ok?" disse Liam "Potremmo aver bisogno di una guerriera... e non di una ragazzina con gli ormoni a mille!"
"Non sottovalutare quel genere di ragazzine" intervenni "Samanta è una di loro, e guarda che ha combinato!"
"E poi mi pare di ricordare che nemmeno Gale scherza, in quanto a ormoni!" ribattè Jena "E per cosa, poi? Lo sa mezzo mondo che Katniss sposerà Peeta!"
A quelle parole, Liam distolse lo sguardo e camminò spedito per allontanarsi da noi. Fissai Jena con sguardo accusatore e lei scosse le spalle.
"Mi è scappato, non ho fatto apposta!" cercò di scusarsi, ma Liam parve non sentirla e continuò a camminare come se niente fosse. Sam C. lanciò un'occhiataccia a Jena e corse verso l'amico, bisbigliandogli qualcosa che non riuscii a sentire.
"Ecco, ora io sembro la cattiva, e solo perché ho detto la verità!" esclamò l'attrice "E cos'è che ottengo? Solo occhiate che, se potessero, mi ucciderebbero!"
"È strano però" dissi "in questo momento è come se voi foste i personaggi di Hunger Games... ma voi, al contrario loro, sapete come andranno a finire le loro vite..."
"Le nostre vite" la corresse Jena "Ricordati, noi siamo veramente quei personaggi, e non ci sembra per niente strano esserlo. Però sì, è... complicato. Lo è, specialmente se sai che nella tua storia originale... morirai".
Mi irrigidii, sconvolta: non avevo minimamente pensato a quello! Anche se poco prima, con Aaron Tveit, il pensiero mi aveva sfiorato...
"Vuoi dire che..." iniziai "... così come Gale sa di non avere speranze con Katniss, Finnick sa che morirà durante la rivolta?"
Come ho scritto, non avevo letto i libri di Hunger Games, ma Sam mi aveva informata bene.
"Sì, dovrebbe saperlo" rispose Jena "così come so che io avrò paura dell'acqua, ma per fortuna non ho ancora recitato quei momenti".
Osservai Sam C., che stava ancora parlando a Liam, probabilmente cercando di confortarlo in qualche modo. Liam a volte scuoteva la testa, irritato, ma almeno lo stava ad ascoltare.
"Come fa ad essere così tranquillo?" chiesi, riferendomi a Sam C. "Cioè, so che in realtà lui non è Finnick, ma in questo momento è come se lo fosse, e... Insomma, se fossi sicura che morirò giovane non sarei certo così spensierata!"
"Ma è da Finnick comportarsi così, no?" le fece notare Jena.
Ci pensai su. "Da come Sam me l'ha descritto... immagino di sì".
"Questa Sam conosce proprio ogni minimo particolare di noi, vero?"
"Oh sì, sa la vostra storia a memoria" risposi "e vorrebbe tanto che tu ti mettessi con Gale!"
A Jena andò la saliva di traverso ed iniziò a tossire fino a diventare rossa in faccia.
"C... che cosa?!" strepitò, con gli occhi spalancati.
"Beh, dato che Finnick ha Annie e Katniss si mette con Peeta..."
"Che centra Finnick?!"
"Vedrebbe bene insieme anche voi due" dissi "Ha scritto anche una fanfic dove te durante la rivoluzione ti rifugi in un edificio mezzo distrutto e in una stanza trovi Finnick e Gale tutti sudati che..."
"Ok, ok, OOOOOOOOOOOOK!
Basta così!" la interruppe fermamente Jena "La voglio morta, questa Samanta! La voglio morta ORA!"
Detto questo, la ragazza si avvicinò a grandi passi verso i due attori, spinse via Sam C. e si mise di fianco a Liam.
"Mi dispiace per quello che ho detto, ok?!" esclamò "Ma abbiamo un nemico in comune, un nemico che ci conosce MOLTO bene, e dobbiamo essere alleati! Mi scuso già in anticipo anche per le offese future, così risparmiamo tempo... d'accordo?!"
Liam la fissò con uno sguardo che non seppi decifrare, rimase zitto per qualche secondo e alla fine annuì.
"Perché non cantiamo una canzone per dimenticarci della mancanza di tatto di Johanna?!" propose Sam C. "Ci deve essere ancora qualche canzone dei Beatles che non abbiamo cantato, e..."
"OH, PER L'AMOR DI DIO!!!!!!" gridò Jena "Invece di cantare e fare la pace come i bambini dell'asilo, perché non pensiamo ad un piano?! Ricordiamoci che stiamo per entrare in una zona piena di supereroi, e spero veramente che Chris Hemsworth si ricordi di avere un fratello VERO! Non tutti gli attori sono usciti dall'incidente sani di mente come noi, basti pensare a come s'è ridotto Hugh Jackman!"
"Credo sia troppo tardi per un piano, Johanna" disse Liam "siamo già dentro".

Una mega-poster con la scritta "MARVEL" su sfondo rosso ci stava dando il benvenuto su quello che sembrava un vero e proprio campo di battaglia, quando però la battaglia era già finita: rispetto a quelli delle Barricate Canterine, gli stand erano ridotti ancora peggio e addirittura c'era ancora qualche ospite svenuto sotto le "macerie", ma per fortuna nessuno sembrava ferito o in pericolo di vita. Liam, circospetto, si addentrò nella nuova sala e si guardò intorno, fino a quando non iniziammo a sentire delle voci provenire da uno degli angoli più lontani dello spazio.

"Ce la puoi fare Cap, lo so che puoi..."
"Se continui a chiamarlo 'Cap' di sicuro non migliorerai la situazione, sai?!"
"Perché mi sono dovuto imbattere proprio in voi? Non riuscite nemmeno a convincere uno stupido a prendere fuoco... sono circondato da incompetenti!"
"Scusami, signor "So Fuckin' Fabulous", se in questo momento ho le idee un tantino confuse!"

Riuscii a distinguere quattro voci diverse, e tutte mi sembravano familiari: ovvio, Sam mi aveva fatto vedere "The Avengers" cinque volte, senza contare gli altri cinecomic della Marvel... tuttavia, nessuna mi sembrava quella di Chris Hemsworth.
Liam fece per andare verso la direzione delle voci, cercando di non fare rumore. Quando abbassò lo sguardo vide a terra un arco e una faretra, che probabilmente erano appartenuti ad un cosplay convincente di Occhio di Falco: si inginocchiò, studiò l'arma con occhio esperto e se la sistemò in modo che non intralciasse i suoi movimenti.
"Vedi se in giro trovi anche un'ascia" gli bisbigliò Jena.
"E un tridente" aggiunse Sam C.
"Un bel fucile carico no, eh?" dissi. "Comunque: che cosa facciamo?"
"Vado a vedere chi c'è laggiù" rispose Liam, a bassa voce "Voi rimanete qui".
Prima che potessimo dire qualcosa, il ragazzo si era già allontanato.
"E lo lasciamo andare così?" domandò Sam C. "nessuno che si offre di andare con lui?"
"Io ho fatto la mia parte alle barricate" rispose Jena "perché non ci va uno di voi due?"
"Ci vado io..." mi offrii volontaria, ben sapendo che fino a quel momento non avevo contribuito granché alla missione.
"E io ti accompagno, potrebbe essere pericoloso!" esclamò Sam C.
Jena sospirò, esasperata. "Cos'è, siamo diventate come le ragazzine che devono andare in bagno?! Ci muoviamo solo in gruppo?!"
"Ti conviene venire anche te, a questo punto" aggiunse Sam C., e tutti e tre ci unimmo dunque a Liam.
Quando ci sentì arrivare, il ragazzo si voltò verso di noi e ci lanciò un'occhiata di rimprovero, ma con un gesto ci intimò anche di rimanere in silenzio. Ovviamente non c'era bisogno di sottolinearlo, ed insieme ci sporgemmo da alcune rovine di uno stand di action figures per osservare i proprietari delle nuove voci. Ad una prima occhiata, riuscii a riconoscerli tutti: Sam mi avrebbe messo 10+

Era un gruppetto di quattro persone, ma una di loro era in mezzo alle altre, seduta a terra con la testa tra le mani, e per questo fu l'ultimo che riuscii a riconoscere. Il più vicino all'uomo inginocchiato era anche il meno giovane dei quattro e lo stava osservando con un'espressione molto preoccupata. Doveva aver iniziato a perdere i capelli, aveva una fronte spaziosa e il naso un po' storto: insomma, era Clark Gregg, attore noto per aver vestito i panni dell'agente Phil Coulson (e li veste tutt'ora, anche se gli Avengers pensano che sia morto). Subito di fianco a lui stavano altri due uomini, uno dei quali particolarmente alto: uno aveva un po' la faccia da stronzetto e aveva spessi capelli ricci, l'altro (quello alto) in quel momento aveva il mento sollevato in un atteggiamento snob e si stava osservando le unghie della mano destra. Lo stronzetto era Aaron Taylor-Johnson (alias Kick-Ass, il primo supereroe "fai-da-te"), lo snob invece era Lee Pace (che ha recitato in un bel po' di pellicole, ma a quanto pare Thranduil, re degli Elfi di Bosco Atro, stava avendo la meglio). E, dato che prima avevo sentito la voce di Clark Gregg chiamare "Cap" l'uomo seduto per terra, ne dedussi che il quarto uomo fosse Chris Evans, il quale poteva vantare di aver interpretato due supereroi: la Torcia Umana dei Fantastici Quattro e Capitan America degli Avengers.

"Concentrati!" disse Aaron Johnson "dimentica cosa vuol dire essere un supereroe responsabile, diventerai immediatamente Johnny Storm!"
"Magari prova a dire 'Fiamma!'" suggerì Clark Gregg.
"Ci ho già provato, e mi sento solo uno stupido!" esclamò Chris Evans, disperato "ho lottato così tanto per essere Capitan America, e non voglio sentirmi mai più come Johnny Storm!"
"Ha ragione" intervenne Lee Pace, osservando gli altri dall'alto in basso "in fondo quello Storm è solo uno stupido, amorale e irritante ragazzino..."
"Sappiamo tutti quanto sia più nobile essere Capitan America..." iniziò a dire Clark Gregg.
"... ma in questo momento non ci è d'aiuto!" completò Aaron Johnson "Ci serve l'aiuto della Torcia Umana, invece, o non usciremo mai da qui!"
"Vedete Thor ritornare?" chiese Chris Evans "Forse..."
"Il dio pagano non può nulla" lo interruppe Lee Pace "nemmeno la mia magia è stata utile, e credo che neppure il fuoco di questa... Torcia possa salvarci".
"Non hai torte da infornare, Re delle Checche?!" sbottò Aaron Johnson "Se non hai idee da proporci, continua pure a piastrarti i capelli!"
Lee Pace con un gesto eloquente (praticamente identico a quello del primo film dello Hobbit) si voltò dalla parte opposta dei suoi "colleghi" ed iniziò ad ignorarli bellamente, cosa che sapeva fare benissimo senza nemmeno sforzarsi.
"Forse Hulk avrebbe potuto fare qualcosa..." disse Chris Evans.
"La semplice forza bruta non serve a niente" replicò Clark Gregg "e nemmeno la magia, a quanto pare... Senza contare che Bruce è sparito da quando la nebbia si è dissolta!"
"Meglio lontano da noi che rischiare di averlo come nemico..." aggiunse Aaron Johnson, rabbrividendo.

"Cosa vogliono fare?" bisbigliai, ma Jena mi zittì con un "Ssssshhh!!"

Chris Evans si alzò in piedi ed osservò Clark e Aaron, scoraggiato. Lee Pace continuava a guardarsi intorno come se fosse solo, fino a che disse: "Il vostro eroe eretico sta arrivando".
In effetti poco dopo si sentirono dei passi in corsa arrivare verso il gruppetto, che poi si rivelarono appartenere a Chris Hemsworth in persona.
"Madonna, è enorme anche senza l'armatura di Thor!" pensai, e mi chiesi perché la stragrande maggioranza delle fangirl (Sam compresa) tifasse così tanto per Loki. [me lo chiedo anch'io, N.d.A. #nonodiatemi]
Non appena vide suo fratello, Liam fu tentato di uscire allo scoperto ma, per qualche motivo, decise di attendere... Probabilmente stava pensando alle parole di Jena: non tutti gli attori che avevano affrontato la nebbia viola ne erano usciti con le rotelle a posto.
"Thor!" esclamò Chris Evans, avvicinandosi ad another Chris "dove sei stato?"
"Ero al confine: ho provato a scalfire le mura invisibili, ma ho fallito..." rispose Thor, che in effetti aveva tutta l'aria di aver appena fatto a pugni con qualcuno: infatti in quel momento il suo "look" prevedeva capelli spettinati, maglietta sudata e jeans strappati [alle signorinelle in ascolto che mi conoscono, questo è AI FINI DELLA TRAMA xD non provo particolare attrattiva per la gente sudata, ok? u_u N.d.A.]
"Hai fallito... chi l'avrebbe mai pensato!" intervenne improvvisamente Lee Pace, voltandosi verso il dio del tuono "Gli individui come te non comprendono ciò che va oltre la banale forza bruta..."
"Devo ammettere che tu e mio fratello sareste proprio una bella coppia" rispose Chris Hemsworth "e ti devo proprio ricordare che, di recente, ho dato una lezione ad alcuni tuoi parenti proprio usando la 'forza bruta'?"
Sam C., Jena e io alla parola "fratello" fissammo Liam, ma sapevano tutti che non si stava riferendo a lui.
"E io invece devo ammettere che almeno hai finalmente imparato a coniugare i verbi" replicò Lee Pace, altezzoso.
"Se i signori hanno finito di misurare la lunghezza delle loro chiome..." li interruppe Clark Gregg, mettendosi in mezzo a loro "...vorrei far notare che qualcuno ci sta spiando da là dietro!"
Stava indicando verso di noi! Se fosse stata una cosa intelligente, sarei scappata.
"Li avete notati solo ora?" chiese Lee Pace, con un sorriso accondiscendente "è da dieci minuti che ci stanno ascoltando".
"E perché non hai detto nulla?!" esclamò Aaron Johnson "Ehi, voi! Venire fuori IMMEDIATAMENTE!"
"Non vi faremo del male!" aggiunse Chris Evans, avvicinandosi cauto verso il nostro nascondiglio, ma i suoi colleghi non sembravano pensarla allo stesso modo.

"Io esco" decise Jena, e scavalcò le rovine dello stand con la massima naturalezza.
"Tanto ci hanno già scoperto..." aggiunse Sam C., seguendo il suo esempio.
Liam sospirò, rassegnato, e uscì anche lui dal nascondiglio. Io mi morsi il labbro, chiedendomi come facessero i miei compagni di viaggio ad essere così disinvolti ("Sono anche loro degli eroi, ricordi?" mi risposi), e li seguii allo scoperto.

"Ma guardateli" commentò Lee Pace "Quattro poppanti appena usciti dalle sottane della madre..."
"LIAM!"
Chris Hemsworth non badò al commento di Thranduil e corse incontro al fratello (quello vero), che non poté prevedere la forza di quell'abbraccio fraterno. La scena, infatti, fu più o meno questa: Thor abbracciò il fratello con tutta la forza di cui era capace e per questo lasciò Liam senza fiato. Per qualche secondo il fratello minore non poté fare altro che rimanere immobile, sollevato che Chris si ricordasse di lui, con le braccia inermi che riuscirono a ricambiare l'abbraccio solo dopo il primo impatto.

La Samanta Pellegrin che ancora viveva nel mio cervello si sciolse come neve al sole e iniziò a perdere sangue dal naso.
"Ma che tenerelli!" commentò Sam C., quasi commosso, asciugandosi una finta lacrima dagli occhi.
Jena non disse niente e si limitò ad attendere che quella scena inutile terminasse, a braccia conserte.
"Vi conoscete?" chiese Aaron Johnson, l'unico sorpreso del gruppo.
"È suo fratello" spiegò sbrigativamente Clark Gregg.
"Mh... lo ricordavo diverso" disse Aaron "spilungone, col naso ad aquila, un sorriso ebete..."
"Quello è il suo fratello filmico" specificò Chris Evans "e per fortuna non è qui tra noi!"
"Perché è pericoloso?" chiese Aaron.
"Perché è un idiota" rispose Chris Evans.

Intanto "another Chris" e Liam si stavano aggiornando su quello che era successo dopo la nebbia viola.
"Per questo sono venuto a cercarti!" disse Liam, dopo aver raccontato al fratello del rapimento di Jennifer Lawrence "I tuoi poteri da dio potrebbero porre fine a questa storia in un secondo!"
"Pppppfffff..." sbuffò Lee Pace, intromettendosi tra i due.
"Quanto mi sta sul culo quello!" sbottò Jena, senza preoccuparsi di non farsi sentire.
"Hai qualche problema?" domandò Liam, innervosito.
"No, non io" rispose altezzosamente Lee Pace "ma te stai per averne qualcuno, temo".
"Non ho intenzione di ascoltarti" disse Liam, ma suo fratello lo interruppe.
"Thranduil ha ragione, fratello... Temo che non potrò esserti di molto aiuto".
Liam lo squadrò, dubbioso: "Cosa intendi dire?"
"Usa il cervello, ragazzo" intervenne Lee Pace "Dopo la nebbia viola noi abbiamo ricevuto i ricordi e i talenti dei ruoli che abbiamo interpretato... E questo l'ha capito anche il Capitano qui presente..."
"Cos..." fece per dire Chris Evans, ma non ebbe il tempo di dire altro.
"... quindi i maghi fanno magie, i superforti fanno i prepotenti, i mutanti fanno le loro cose da mutanti..."
"Tradotto, vuol dire che lui, ad esempio, ha le sue magie elfiche, la supervista e quant'altro" intervenne Clark Gregg "senza contare il potere di resuscitare i morti per 60 secondi..."
"... ma, ad esempio, i maghetti di Hogwarts non posso usare le loro bacchette" disse Lee Pace, come se non fosse stato interrotto "perché in questo mondo le bacchette magiche non esistono. Abbiamo i nostri poteri di nascita perché ci appartengono, li abbiamo nel sangue, ma per gli artefatti magici e le armi la questione è differente".
Improvvisamente capii quello che Lee Pace stava dicendo. "Quindi questo significa che..."
"... non posso usare Mjolnir" completò Chris Hemsworth "perché su Midgard, la Midgard senza Asgard, martelli come quello non sono mai stati forgiati. Non sono più il dio del tuono e della tempesta... Non posso aiutarti in alcun modo, fratello".
Il sincero dispiacere di Chris Hemsworth quasi mi commosse... [ç_ç N.d.A.] Già il personaggio di Thor mi stava un po' simpatico: un sacco fangirl lo snobbavano un po' e lo prendevano in considerazione solo per disegnare e scrivere Thorki prive di pudore, quindi lo consideravo un eroe incompreso sacrificato sull'altare del fangirlismo spinto...

Liam posò una mano sulla spalla di Chris. 
"Sei comunque mio fratello" disse "e averti con noi renderà di sicuro le cose più semplici... almeno, per me sarà più facile".
"GAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAY" li interruppe Jena, disgustata da quelle smancerie tra fratelli. Si mise in mezzo ai due e aggiunse: "Comunque, signor Thor..."
"Signor Thor?" pensai "Ancora peggio di 'signor Hemsworth'..."
"... le rimane ancora la forza sbalorditiva e il piccolo particolare che è praticamente impossibile ucciderla, giusto?"
"Io mi preoccuperei, di quel 'praticamente'..." sbottò sotto voce Lee Pace.
"Perché mi stai dando del lei?" chiese Chris Hemsworth, ignorandolo.
"E che si dà, agli dèi?!" esclamò Jena, esasperata "Va beh, TI rimane ancora qualche asso nella manica, giusto?"
"Anche senza Mjolnir, rimango il guerriero più potente di Asgard" rispose Chris Hemsworth, sicuro di sè.
"Peccato che Asgard non esista su questo piano d'esistenza" intervenne Lee Pace, sempre a guastar la festa a tutti (intanto Chris Evans, Clark Gregg e Aaron Johnson stavano confabulando tra loro, ma non riuscii a capire qual era l'argomento).
"Sei proprio come un dito nel culo!" sbottò Jena, senza mezzi termini "Si può sapere che ti è successo per essere così acido?!"
"Innanzitutto, la malasorte di dover sopportare un linguaggio così scurrile" rispose pacatamente Lee Pace, portandosi una mano sulla fronte "E non so proprio come un uomo così presuntuoso da definirsi un dio possa aiutarvi nella vostra missione senza senso, dato che non è nemmeno riuscito a scalfire le mura invisibili..."
"Queste mura di cui parlate" lo interruppe Liam "cosa sono?"
"Come, non avete provato a fuggire?" chiese Aaron Johnson, interrompendo la discussione con Evans e Gregg "c'è come una barriera, una cupola, che circonda l'interno punto fieristico di San Diego e che blocca tutti gli attori qui dentro: fa passare i visitatori normali, ma per noi è impenetrabile... Thor l'ha presa a pugni per tutti il tempo e così anche Capitan America! Pure Thranduil ha provato ad indebolirla con i suoi poteri, ma non è servito a niente!"
"Ah-aaaah!" esclamò Jena, fissando Lee Pace divertita.
"Prima stavamo pensando di usare i poteri della Torcia Umana" spiegò Chris Evans "ma non riesco a sentirmi Johnny Storm, anche se ho tutti i suoi ricordi... è come se la personalità di Capitan America bloccasse quella della Torcia Umana".
"In effetti sono due caratteri molto diversi" disse Liam.
"Come vorrei non sentire la personalità di Lydia!" commentò Jena "Quindi mi state dicendo che quella ragazzina, oltre che confusionarci il cervello, ci ha anche imprigionati qui?!"
"Quale ragazzina?" chiese Clark Gregg, e Liam spiegò in fretta chi era Samanta Pellegrin e che cosa aveva fatto.
"Francesca la conosce" aggiunse Sam C., indicandomi "Speriamo che ci aiuti a farla ragionare, dopo aver salvato Katniss".
"Altro che 'farla ragionare'" commentò Jena.
"E vi aspettate di riuscire a risolvere una situazione complicata come questa semplicemente aggiungendo un forzuto senza cervello alla vostra allegra banda?" esclamò Lee Pace, senza prendere fiato nemmeno una volta: magari avere la puzza sotto il naso aiuta a dire frasi lunghissime (ed irritanti).
"Ehi, tizio, Thor" disse Jena, rivolgendosi a Chris Hemsworth con fare confidenziale "riprendendo il discorso di prima... te rimani comunque super forte, giusto?"
"Uhm, sì" rispose quello, chiedendosi dove Jena volesse andare a parare.
"Perché non ce ne dai una dimostrazione?" chiese la ragazza, mentre fissava Lee Pace con un sorrisino perfido.
Chris Hemsworth seguì la direzione dello sguardo di Jena e capì tutto: ricambiò il sorriso e si preparò alla "dimostrazione".
"Mh... perché mi state osservando in quel modo?" chiese Lee Pace che, suo malgrado, deglutì.

- - -

Tre minuti più tardi, Lee Pace era gambe all'aria e Jena non smetteva di ridacchiare sotto i baffi, mentre Chris Hemsworth pensava che, sì, la forza del dio ce l'aveva eccome, se poteva mettere KO il Re degli Elfi con un colpo solo. In effetti, fu come vedere la scena di Hulk e Loki del film "The Avengers", solo con Chris Hemsworth nei panni del Golia verde e Lee Pace in quelli del dio.

"Forse è meglio se ritorni a fare le torte!" commentò Aaron Johnson, divertito.
"Shdai shiddu!" replicò un Lee Pace ammaccato da capo a piedi (probabilmente avrebbe voluto dire: "Stai zitto!")
Nessuno aiutò l'attore ad alzarsi [poverino, in realtà sembra così patato! N.d.A.] e il resto del gruppo, più me, continuò a discutere sulla questione della barriera. Tuttavia nessuno aveva una soluzione in apparenza efficace per abbatterla, o anche solo evitarla, se non quella di ritrovare Sam e costringerla, con le buone o con le cattive, a disattivarla. Clark Gregg aveva pensato che uno dei supereroi avrebbe potuto volare per verificare se quella era effettivamente una cupola o una semplice barriera (nel secondo caso, avrebbero potuto andersene per via aerea), ma Thor non poteva volare senza Mjolnir e Chris Evans non riusciva proprio a trasformarsi nella Torcia Umana. Stavano discutendo se era il caso di cercare Henry Cavill (che ha interpretato Superman... chi meglio di lui?), quando una voce interruppe la loro "riunione".

"Voi non avete un Hulk e io non ho un esercito... Ma ho la magia dalla mia parte!"

Tutti ci girammo verso il nuovo venuto e, definitivamente, credetti di trovarmi in un cinecomic Marvel: avevamo davanti a noi Tom Hiddleston... con un sorriso alla Loki in piena mostra!

"Mentre tu non hai più Mjolnir, mio caro fratello..." continuò colui che credeva di essere il dio degli inganni "Allora, come ci si sente a non essere speciali?!"

Previdi guai: non serviva certo essere un veggente per questo.

*     *     *

Il ritorno dell'autrice (OH OH OH! #buonnatale! xD)
Eccovi di nuovo alla "fine del capitolo" :D spero che vi sia piaciuta anche questa parte ^^ anche se... purtroppo, si sta rivelando vera la Maledizione dei Personaggi Amati: non so descrivere Liam/Gale come una persona "simpatica" e, in compenso, mi sto affezionando a Sam C.! D: spero che non succeda la stessa cosa a Thor... ç_ç (tra l'altro, non avevo idea di come descrivere la scena in cui i due fratelli riescono ad incontrarsi... questi legami "fraterni" mi son del tutto conosciuti ._. #figliaunica #vaaspiarechihafratellieprendeappunti
Mi sono accorta di aver scritto un sacco di N.d.A., ma se vi danno fastidio cercherò di non scriverne più '^^ (anche se, con Thor, sarà difficile trattenermi u_u lo devi difendere in ogni cosa!! xD)
Ma bando alle cance! :D questa volta sfrutto il "ritorno dell'autrice" per augurarvi Buon Natale ^^ ricevete tanti regali fangirlosi ;D
Vi ricordo, as always, la mia pagina
facebook:
https://www.facebook.com/efpsymboliquevain
Non dovrei andare in vacanza con le fanfic, quindi dovreste trovare il nuovo capitolo la prossima domenica, come al solito ^^ (anzi, forse pubblicherò un paio di cose nuove - tipo Loki e Thranduil che si incontrano per la seconda volta - ma si vedrà ^^)
Buon Natale! :D

   
 
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