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Autore: Nebula216    23/12/2013    1 recensioni
"Cercò le chiavi di casa, notando solo in quel momento la porta aperta…
-Ma cosa…-
La sua felicità andò dietro le quinte, lasciando la scena all’adrenalina e alla preoccupazione: oltretutto, le luci erano spente e, chissà per quale motivo, Demon non le era corso incontro alla porta.
Con il sangue freddo, prese una delle sue colt dal borsone, entrando con lentezza nell’atrio e pigiando sul pulsante per accendere la luce.
Click.
Buio totale. [...]
Si preparò a caricare uno dei sui calci, quelli che un tempo era solita definire “Riflessi anti-stupro”, quando uno strano formicolio a livello dei fianchi la fermò. Percepì le labbra tremare e, in seguito, una risata incontrollata uscirle dalla bocca.
-DANNATO IMBECILLE! AHAHAHAH! SMETTILA! MI HAI… AHAHAHA!!! FATTO PREOCCUPARE!-
-Sì, anche tu mi sei mancata Scarlett.-"
Nebula216 torna alle origini con il sequel! ^^
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Hidan, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 3: Count Down
 
 
Quando Lara si svegliò, la prima cosa che riuscì a percepire fu il profumo dei cornetti caldi: un dolcissimo risveglio per una giornata non proprio tranquilla, pensò mentre si stiracchiava come un gatto insonnolito.
Si guardò intorno, vedendo il demonietto bianco-nero dormire, appallottolato, vicino alle sue gambe: ben serrato tra le fauci, colme di dentini aguzzi, il solito cuscino o pupazzo sfortunato.
La ragazza sorrise, regalando al cucciolo delle dolci carezze.
-Abbiamo fatto tardi, eh Demon? Abbiamo voluto strafare con i giochetti.-
Le carezze diventarono dei piacevoli grattini per l’husky, il quale, ancora addormentato, mostrò la pancia alla sua padrona, facendola ridere serena: era veramente un coccolone… oltre che ad uno “sterminatore” di cuscini, vista la sua naturale avversione per questi ultimi.
Una volta liberatasi del groviglio delle coperte, non le restò che raggiungere Silver Head per salvare la cucina da una catastrofe ambientale. Quelle poche volte che aveva cucinato erano state sufficienti a creare uno strato di grasso bruciato alto almeno un dito.
-Buongiorno Hid… oh, wow…-
Quello che vide la fece veramente restare di sasso: la tavola era vistosamente apparecchiata, con tanto di piccoli fiori di campo e petali su tutta la tovaglia, completati al centro da una piccola composizione floreale. Le stoviglie, splendenti e prive di graffi, erano pronte per esser riempite col caffè o il cappuccino, mentre su un vassoio i cornetti caldi emanavano il loro profumino delizioso.
Lara si portò le mani alla bocca, sentendo le braccia di Hidan avvolgerla con affetto.
-Sono migliorato, lo so.-
La baciò sulla guancia, ridendo del suo sguardo perso ed incredulo. Lara rivolse più volte lo sguardo dal tavolo verso il suo ragazzo e viceversa, non riuscendo a credere ai suoi occhi: che miracolo era successo?
-Oddio, è un risveglio bellissimo Hidan…-
-Bellissimo perché non ho fatto danni irrimediabili alla cucina o per la sorpresa?-
La castana gli diede un piccolo buffetto sul mento.
-Per la sorpresa scemo!-
Risero e, presi dalla fame, iniziarono a mangiare.
Con il cornetto ben serrato tra le labbra, Lara controllò la posta: qualche bolletta fra i modelli di inviti per le nozze. La ragazza guardò il fidanzato, occupato a bere un sorso di succo d’arancia.
-Non li avevano già scelti?-
Lui deglutì.
-Sì, mi sono solo dimenticato di metterli via. A regola, oggi abbiamo l’appuntamento col catering e domani le prove. E poi…-
-E poi le nozze.-
Concluse con un sorriso Lara, pensando con una leggera nota di nervosismo a quel grande giorno che si avvicinava sempre di più.
Non aveva mai pensato al suo matrimonio, mai fino a quando Hidan non le si era presentato vicino a quel letto di ospedale con il cucciolo e l’anello.
Se i suoi avessero potuto vederla…
Trattenne a fatica una lacrima, tanto che il ragazzo spostò la sedia vicino a lei e se la coricò sulle gambe, stringendola come un peluche.
-Ehi… loro sono fieri di te. Non piang…-
Il campanello interruppe il ragazzo, trillando nuovamente con impazienza.
L’argenteo fece sedere Lara sulla sua sedia, poi si alzò ed andò ad aprire, pronto per chissà quali bestemmie da lanciare contro al disturbatore.
-HIDAN! AMICO MIO!-
Una capigliatura bionda e una rossa, una maschera a girella e uno spilungone con una specie di passamontagna fecero ben intuire alla ragazza che la mattinata tranquilla era andata a farsi benedire.
Nonostante tutto, sorrise e si alzò, accogliendo con un abbraccio ogni singolo membro dell’Akatsuki.
-Ragazzi, benvenuti! Come state?-
-Tobi sta bene Lara chan! Tobi è felicissimo per Lara e pensa che sarà bellissima al matrimonio!-
La castana arrossì un poco, ringraziando il moro con un sorriso sulle labbra.
-Sei troppo gentile Tobi, davvero…-
-Tobi dice la verità!-
Esclamò il ragazzo con un acuto, così forte da far correre in cucina Demon. Appena quest’ultimo vide i membri dell’Akatsuki, e dopo averli squadrati uno ad uno con gli occhietti vispi, corse al divano e addentò una delle sue palline da tennis. Con la coda alta e scodinzolante, trotterellò fino agli ospiti e la lasciò ai loro piedi, guaendo per attirare la loro attenzione.
Deidara, sorridendo, afferrò la pallina.
-E così il demonietto di casa vuole giocare… pronto per un lancio esplosivo?!-
Hidan si intromise.
-Deidara, non credo sia il caso…-
-Zitto Hidan! Stai rovinando un momento artistico! PRENDI DEMON!-
Non curandosi dello sguardo preoccupato di Lara e di Hidan prossimo ad afferrare la sua falce, il dinamitardo lanciò la pallina da tennis nel corridoio delle camere da notte. Senza farsi attendere troppo, l’husky partì all’inseguimento del giocattolo, scivolando o sul pavimento o sul parquet, rigirandosi e tornando indietro ogni volta che la pallina rimbalzava.
Quando la sfera gialla cadde sul tavolo da pranzo Hidan intervenne: afferrò la pallina prima che Demon saltasse e combinasse un qualche guaio, sostituendola con un pupazzo col fischietto a forma di maiale.
-Ehi Demon! Guarda qui!-
Il cucciolo, con le orecchie dritte, abbaiò e, senza dar tempo al suo padrone di lanciarlo, glielo strappò dalle mani, scuotendolo a destra e a sinistra con grande foga.
Scongiurato il pericolo, Silver Head fulminò Deidara, il quale sorrise imbarazzato e preoccupato.
-Su Hidan… non fare la faccia da pazzo omicida… sono tuo amico!-
-Sei un totale idiota! Giuro che uno di questi giorni io ti…-
Il campanello suonò un’altra volta, lasciando Lara basita: come mai tutte quelle visite?
Prima che potesse parlare, sbiancò e osservò Hidan.
-Ehm… Hidan… a che ora era l’incontro col responsabile del catering?-
L’argenteo si grattò la nuca.
-Beh, per le 11:00 credo.-
Gli occhi smeraldini della ragazza saettarono verso l’orologio, riducendosi in seguito a due minuscole fessure.
-Oh cazzo… SONO LE 11:00!!!-
Come una freccia, saettò in camera e cercò, con grande furia, degli abiti per ricevere l’organizzatore del rinfresco. Optò per dei jeans, una maglietta e una felpa leggera e, senza esitare, corse di nuovo in cucina.
Il responsabile era un uomo vestito con un completo crema, messo in risalto da una camicia e una cravatta blu scure. Aveva i capelli curati con del gel castani chiari, tenuti lateralmente.
Una barbetta leggera gli contornava le labbra.
-Buongiorno signorina Scarlett. Buongiorno signor Williams.-
I due futuri sposi lo fecero entrare, scusandosi per la confusione di quel momento. L’uomo osservò, quasi irritato, la confusione di quel momento, salvo poi starnutire sonoramente.
Lara gli porse dei fazzoletti.
-E’ raffreddato signor Thompson?-
L’uomo scosse la testa, soffiandosi il naso con forza.
-No signorina… sono solo allergico.-
-Oh, mi dispiace… a cosa?-
Lui recuperò il suo contegno, quando vide giungere, con dei balzi scomposti, la piccola palla di pelo bianca e nera.
-Ecco… ai cani signorina.-
Deidara trattenne le risate a fatica, mentre Hidan recuperava dall’appendi abiti il guinzaglio blu del cucciolo.
-Non lo sapevamo, ci dispiace! Ragazzi, perché non portate Demon a fare una passeggiata!?-
Allacciò il moschettone al collarino del cucciolo, passando il guinzaglio a Kakuzu e spingendoli tutti fuori dalla casa. Lara, nel frattempo, decise di cambiare aria aprendo qualche finestra ed offrire un po’ di caffè all’organizzatore.
-Grazie signorina Scarlett. Allora… partiamo dall’antipasto.-
La coppia si sedette, annuendo e controllando le varie scelte che l’uomo offriva loro. Tartine al salmone con caviale, crostini al fegato d’anatra con capperi, vellutate di verdura con chissà quanti ingredienti sconosciuti… le pietanze si susseguirono con così tanta velocità ed intensità che alla castana venne un lieve mal di testa.
Avrebbero mai raggiunto un compromesso fra carne e pesce?
Fra insalata, patate e piselli per il contorno?
Quando poi arrivarono alla questione del dolce fu ancora più difficile. Oltretutto, il signor Thompson stava lacrimando dall’allergia e, sebbene avesse preso l’anti-staminico, sembrava non voler smettere.
Alla fine, all’incirca dopo due ore, il menu era completo.
-La ringraziamo signor Thompson e… mi scusi ancora per Demon.-
-Stia tranquilla signorina… non poteva saperlo… bene, preparo subito i menu da mettere sui tavoli. La location sapete già quale sarà?-
Hidan sorrise, stringendo la sua ragazza da dietro.
-Sì. Ha presente La Villa delle Rose?-
Il castano si illuminò.
-Eccome! Quella col labirinto e il lago!-
Lara sorrise.
-Lì.-
Si limitò a dire il ragazzo, ricevendo subito dopo complimenti per la scelta eccezionale.
Lei e Silver Head avevano scelto quel posto per un motivo preciso, un motivo molto più profondo della bellezza estetica o della struttura raffinata.
Era stato in quel labirinto che Lara aveva distrutto la sua maschera da ragazza seria e tosta, rivelando al ragazzo la sua vera identità, tutta la sua fragilità.
Per lei era stato un nuovo inizio… e volevano iniziare da lì la loro nuova vita da sposi.
Quando Thompson se ne andò, gli occhi della ragazza caddero sul calendario: mancava una sola settimana alla cerimonia…
Una sola settimana e poi sarebbe diventata la moglie di Hidan.
Sorrise, baciando il ragazzo sulla mascella.
-Inizia il conto alla rovescia, eh?-
Lui le sorrise.
-Puoi dirlo forte piccola.-


Angolo Autrice: Lo so, vi ho fatto aspettare parecchio, ma ho avuto parecchi impegni ultimamente.
Spero che vi piaccia e... ne vedremo delle belle, manca solo una settimana al matrimonio! Gongolooooo ^^!!!! 
Al prossimo capitolo gente e.... TANTISSIMI AUGURI DI BUON NATALE! :D
Bacioni!
Nebula216 <3

 
   
 
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