Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
Segui la storia  |       
Autore: TeenAngelita_92    23/12/2013    5 recensioni
"Il suo viso angelico coperto da una ciocca di capelli e un piccolo sorriso quasi nascosto.
"Demi! Demi!" iniziò ad urlare. Quelle urla uscivano dalla sua gola come un suono strozzato, forse a causa delle lacrime che avevano iniziato a scendere.
Demi non potè fare a meno di notarlo, alzò lo sguardo e lo vide. Aveva il viso sporco di sangue a causa del naso e le lacrime che scendevano senza sosta. I loro occhi si incrociarono e a Jonathan sembrò quasi di svenire, tutti i suoni intorno a loro all'improvviso non esistevano più e neanche quelle migliaia e migliaia di persone."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic
28.
La ragazza si ritrovò a pochi centimetri dal viso di Jonathan. Il suo respiro era affannato e le sue mani stavano tremando. Jonathan poteva sentirlo sul suo polso. 
"Demi..." provò solo a dirle ma neanche lui sapeva dare una spiegazione a ciò che aveva fatto.
"Lo hai rifatto Jonathan! Perchè?" gli chiese mentre con la mano, involontariamente, gli stringeva sempre più il polso.
"Io ci ho provato... ci ho provato ma non sono forte come te! Non lo sono e mai lo sarò!" le gridò quasi come un segno di ribellione. Cercò di allentare la sua presa ma niente, lei era troppo agitata ed arrabbiata allo stesso tempo.
"Jonathan i tuoi polsi..." gli sussurrò appoggiandosi completamente a lui. Anche lei ora era sfinita, stanca forse di lottare contro quel maledetto destino che li aveva portati a quello.
Poggiò la fronte contro la sua mentre i loro respiri si univano in una sola anima. 
"Credimi amore mio, ci ho provato..." le sussurrò stringendo le labbra per trattenere le lacrime mente le loro mani erano incrociate in una forte stretta.
"Lo hai rifatto Jonathan, lo hai rifatto..." continuò a sussurrargli mentre le prime lacrime iniziarono a rigarle il viso. Si sentiva colpevole, non era riuscita a salvare i suoi polsi da quella maledetta abitudine chiamata "lametta". Non era riuscita a salvare l'unica persona che fino a quel momento era riuscita a renderla felice e ciò la distruggeva.
"S-si... l'ho rifatto amore mio." le sussurrò lui mentre le loro labbra si avvicinavano sempre più.
Ora avevano maledettamente bisogno l'uno dell'altro. Dovevano sentirsi completamente, dovevano distruggere tutti quei problemi e quei pensieri che fino a quel momento gli avevano impedito di essere felici. Dovevano sentire l'uno il respiro caldo e affannato dell'altro, l'uno la pelle liscia e delicata dell'altro, l'uno le labbra tremanti dell'altro. 
"Io ho bisogno di te..." le sussurrò lui in un orecchio mentre lei cercò di fermare le lacrime ormai abbondanti.
"Non puoi averlo fatto... non..." provò a dire lei alzando lo sguardo. Le loro fronti non si erano staccate di un solo centimetro.
"Non è colpa tua... Non sei tu amore mio." le disse mentre con un dito cercò di asciugarle alcune lacrime "Ho provato ad essere forte ma ho fallito. Ho bisogno di te, ho bisogno di sentire il tuo respiro sulla mia pelle, ho bisogno di accarezzare le tue labbra con le mie. Ho bisogno di amarti, ti prego non lasciarmi." 
Dopo quelle sue ultime parole, le loro labbra si unirono. Le lacrime di entrambi bagnavano quel bacio cosi dolce e disperato, come si poteva definire. 
"Ti prego non tremare, va tutto bene" le sussurrò tra le labbra appena si accorse che tutto il suo corpo stava tremando. 
Ben presto quel loro bacio inizialmente dolce, perse completamente la sua castità. Jonathan iniziò lentamente a baciarle il collo mentre le sue mani vagavano libere sotto la sua maglietta, accarezzando ogni angolo della sua pelle. Demi sembrò aver apprezzato quel gesto. Piegò la testa leggermente all'indietro mentre con le mani iniziò ad accarezzargli i capelli.
"Jo-Jonathan" riuscì solo a dire e lui ritornò subito sulle sue labbra. Lentamente cercò di avvicinarla al letto facendola stendere dolcemente. Si appoggiò su di lei e con le labbra iniziò a lasciarle piccoli baci su tutto il viso, eliminando completamente quelle lacrime di pochi istanti prima. Lentamente fece scivolare la maglia della ragazza sul freddo pavimento della stanza e lo stesso fece Demi con la sua aiutandolo. Nonostante le lacrime minacciassero ancora di uscire, lei non lo fermò, rabbrividì al contatto con il suo petto e Jonathan decise di coprire entrambi con un lenzuolo. Stavolta sarebbe stata lei a farlo stare bene, ne aveva bisogno. Capovolse la situazione ritrovandosi sopra di lui.
"D-Demi..." riuscì solo a dire, nient'altro. Lei gli prese il viso con le mani mentre le sue labbra scendevano sempre più giù, lasciandogli baci lenti e delicati su tutto il petto. Le lacrime che prima minacciavano di scendere, qualche minuto dopo erano già scese, bagnando la pelle liscia di Jonathan. Ciò lo fece rabbrividire, si era accorto che lei stava piangendo. Le prese una mano stringendola e le alzò il viso facendoglielo ritrovare a pochi centimetri dal suo. 
"Guardami" le sussurrò continuando a baciarla "Ho solo bisogno di te per stare bene, solo di te. Tutto questo non è colpa tua" la rassicurò. Lei si sentiva in colpa per non essere riuscita a mantenere la promessa che tempo fa gli aveva fatto, in realtà non era colpa sua. Annuì leggermente dandogli un ultimo bacio e pochi secondi dopo, le sue labbra si ritrovarono sul collo di Jonathan. Ben presto si liberarono anche degli ultimi indumenti rimasti. 
Si, fecero l'amore. Avevano bisogno di essere salvati entrambi e solo l'uno con l'altro potevano farlo. Era stato l'unico momento di pura pace e benessere che avevano avuto dopo la loro prima volta. Tra il ricovero di sua zia e le questioni con sua madre, Jonathan non riusciva mai a dimostrarle quanto davvero l'amasse, ma quel giorno aveva deciso, doveva farlo, soprattutto perchè sentiva di averla delusa, sentiva di aver sbagliato ancora una volta ma era tutto più forte di lui, poteva dirle che era stato solo un momento di debolezza ma no, non avrebbe potuto crederci. Se fosse stato solo un momento di debolezza, lui sarebbe stato certo che non sarebbe più successo, ma non lo era, non era sicuro di riuscire ad essere forte come davvero voleva, lui non ci riusciva, non ce l'ha faceva. 
Quando ebbero finito, sfiniti ed al culmine delle loro emozioni, restarono abbracciati, nudi, per un tempo che gli sembrò quasi infinito. Demi era rannicchiata contro il suo petto mentre Jonathan le stringeva il corpo con un braccio e con l'altro le accarezzava i capelli.
"Quando è successo?" improvvisò lei mentre con le mani tracciava linee sul suo petto. Improvvisò quella domanda a cui neanche lui sapeva dare una risposta precisa.
"Non servirebbe a niente dirtelo, non voglio che tu..." provò a dirle ma lei lo fermò.
"Ho bisogno di saperlo, devo sapere come è successo"
Il ragazzo esitò a rispondere, non voleva raccontarle tutto, si sentiva male al solo pensiero.
"E'... è successo stanotte. E' vero, mi hai sentito piangere perchè ho cominciato come sempre ad avere incubi su incubi ma stavolta è stato peggio. Mi sono alzato senza farti svegliare, volevo andare al bagno per sciacquarmi il viso anche se sapevo che non sarebbe servito a niente. Mi sono guardato allo specchio e... non ero io. Quello che stavo vedendo non ero io, ero cambiato e tutto all'improvviso mi è venuto in mente. Mia madre mia zia e... non sono riuscito a..." si fermò.
"Avevi una lametta con te?" gli chiese e ad ogni parola il respiro si faceva più pesante.
"No, era da tempo che avevo chiuso con quella roba. C'era uno specchietto per terra, qualcuno l'avrà forse dimenticato. Per baglio l'ho pestato e..."
Demi lo fermò, non voleva sentire oltre. Si strinse ancora di più a lui affondando il viso completamente tra le sue braccia.
"Posso prenderti il polso?" gli chiese guardandolo negli occhi.
"Perchè?"
"Voglio contare i tuoi tagli, voglio sapere quante volte hai affondato quel maledetto oggetto nella pelle, ho bisogno di sapere quante volte hai ripensato a tutti i tuoi dolori ed in non c'ero."
Gli rispose prendendogli il polso. Con un dito iniziò a tracciargli lentamente i segni ancora aperti, si accorse che erano abbastanza profondi, troppo.
"Ah..." gemette lui, gli bruciavano ancora.
"Scusa." gli disse ed iniziò a lasciargli piccoli baci su ogni taglio facendo attenzione a non fargli troppo male. 



Spazio Autrice:
Eccomi di nuovo quii! Ho fatto il prima che potevo ma come già vi avevo detto, ho avuto problemi con la linea internet. Mi sono impegnata davvero tanto in questo capitolo perchè volevo farmi perdonare e spero con tutto il cuore che vi piaccia. L'ultimo capitolo non ha avuto molte recensioni ma lo capisco perchè ci avevo messo tanto. Che dite, con questo rimediamo? Mi fate questo regalo? Dai che è Natale e siamo tutti più buoni! ahaha, scherzo. Comunque lo spero davvero tanto, aw! Beh ora mi dileguo, giuro! Buona lettura
P.s: Quasi dimenticavo, ho iniziato a scrivere una nuova FF, sempre su Demi ma completamente diversa da questa. Mi farebbe tanto piacere avere un vostro parere, è molto importante per me. Ci date un'occhiata? Vi ringrazio immensamente in anticipo. Ora mi levo dalle scatole sul serio ahah, giuro, lo so che rompo. 
Bacioni.
TeenAngelita_92

 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato / Vai alla pagina dell'autore: TeenAngelita_92