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Autore: SunlitDays    23/12/2013    4 recensioni
Sarebbe morto d’imbarazzo se i suoi compagni l’avessero visto specchiarsi come una ragazzina, ma per lui era una necessità. Sarebbe stato molto, molto più imbarazzante farsi vedere da Victoire con dei capelli rosa.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley | Coppie: Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Prompt: Harry Potter, Teddy/Victoire, l'amore troverà la via ( piscinadiprompt )
Titolo: L’Amore Troverà la Via (oppure: Teddy Bunny e lo Specchio Imbarazzante)
Autrice: SunlitDays/terachan
Rating: PG/Verde
Avvertimenti: tentativo fallito di scrivere una fic comica
Wordcount: 748
Sinossi: Sarebbe morto d’imbarazzo se i suoi compagni l’avessero visto specchiarsi come una ragazzina, ma per lui era una necessità. Sarebbe stato molto, molto più imbarazzante farsi vedere da Victoire con dei capelli rosa.
NdA: scritta per il Christmas Meme 2013 di kuma_cla. La richiesta era “Teddy Lupin/Victoire Weasley in cui entrambi sono Grifondoro” e ci ho aggiunto anche un suo prompt della piscinadiprompt per buona misura.


Nascosto dietro a una poltrona della Sala Comune di Grifondoro, Teddy controllò nello specchietto che i suoi capelli fossero di un normale castano. Sarebbe morto d’imbarazzo se i suoi compagni l’avessero visto specchiarsi come una ragazzina, ma per lui era una necessità. Sarebbe stato molto, molto più imbarazzante farsi vedere da Victoire con dei capelli rosa. L’avrebbe preso in giro fino alla fine dell’anno. Come quando erano bambini e Teddy, non ancora in grado di controllare bene i suoi poteri da Metamorfomago, era rimasto bloccato con delle orecchie da coniglio. Tuttora, a distanza di anni, Victoire lo chiamava Teddy Bunny. E non c’era fattura o minaccia che potesse farla smettere.

Soddisfatto, Teddy intascò lo specchietto e si alzò dalla sua posizione rannicchiata. Un veloce sguardo sulla Mappa del Malandrino lo informò che avrebbe trovato l’amica nella Sala Grande e, con passo svelto e le farfalle nello stomaco, si avviò in quella direzione.

Non c’era un momento da perdere. Doveva farlo ora!

C’era già troppa concorrenza a scuola. E come diceva sempre zio Harry “se avessi aspettato ancora un po’, la zia Ginny sarebbe di sicuro stata sgraffignata da qualcun altro. Ed ora io sarei un povero barbone alcolizzato che passa il tempo a lanciare mollichine di pane ai piccioni.”

Be’, Teddy non voleva certo fare una fine del genere.

“L’amore troverà la sua via,” gli diceva sempre zia Ginny. “Vedrai che un giorno Vic si accorgerà di te. E quando quel giorno verrà, falla soffrire un po’. Prendi esempio da me: zio Harry era convinto che avrebbe finito per diventare un barbone alcolizzato che passa le giornate a struggersi d’amore.”

Arrivato in Sala Grande, gli occhi di Teddy trovarono, con la naturalezza di chi non fa altro tutto il giorno, la chioma bionda di Victoire. Era così bella, con quel suo sorriso radioso, il modo in cui gesticolava con le mani, la luce delle candele che si rifletteva nei suoi capelli…

Teddy deglutì.

“Vic!” chiamò.

La ragazza si voltò e gli rivolse un sorriso di scherno. “Vuoi fare una gara di bellezza con me?”

“Cosa?” chiese lui, confuso. Sembrava che tutto di Victoire lo confondesse, ultimamente.

“I tuoi capelli” gli rispose, indicandoli.

In modo automatico, la mano di Teddy andò nella tasca dove nascondeva lo specchietto. Si bloccò appena in tempo. “Ehm,” balbettò. “Avresti uno specchio?” chiese, con poca speranza.

Io no” rispose lei, enfatizzando l’io.

Teddy si accigliò e si chiese per la milionesima volta perché, tra tutte le ragazze dolci e simpatiche che frequentavano Hogwarts, lui doveva prendersi una cotta proprio per la più dispettosa.

Guardò il proprio riflesso nella finestra della Casa Grande. I suoi capelli erano biondi. Della stessa tonalità di quelli di Victoire.

Il suo viso arrossì, e i capelli fecero altrettanto.

“Tu hai un dono, Teddy,” gli diceva sempre zio Harry. “Diventerai un grande Auror.” “Vero,” aggiungeva zia Ginny. “Pensa a tutti gli scherzi che potrai fare.”

Ma lo scherzo sono io, pensò Teddy, mentre Victoire rideva di lui.

“Ci ho provato,” disse, con finta indifferenza. “Ma è impossibile battere un quinto di Veela” continuò, perché sapeva che la ragazza sarebbe andata su tutte le furie.

“Un quarto!” esclamò.

“Sì, sì, certo.”

“Volevi qualcosa, Teddy Bunny?” chiese lei, perché Victoire sapeva sempre cosa dire per far infuriare il suo migliore amico.

Lui incrociò le braccia al petto, adesso totalmente irritato. “Solo chiederti se volevi andare a Hogsmeade con me.”

La ragazza alzò un sopracciglio. “Ci andiamo sempre insieme, Bunny.”

“Non come coppia!”

“Oh!”

“Oh!” Teddy era certo che i suoi capelli adesso erano di un’affascinante sfumatura color pulce.

“Okay”

“Okay?”

“Sì, okay, Bunny. Sei sordo?”

“Mi stai prendendo in giro? Non è che mi darai buca? O escogiterai uno scherzo e mi farai una foto imbarazzante che invierai a zio George, vero?”

“Nessuno scherzo. Verrò a Hogsmeade con te. Come una coppia.”

“Oh!”

“Ma potrei chiamarti una volta o due ‘Teddy Bunny’.”

“Tanto ormai ci sono abituato.”

“E forse l’idea della foto…”

Teddy gemette. “Victoire!”

Lei rise. “Ci vediamo alle dieci nell’ingresso, Bunny” disse mentre si allontanava.

“Ma se viviamo nella stessa torre” le urlò dietro Teddy.

Non ricevette risposta. E poi finalmente si concesse un sorriso. Sentì i suoi capelli mutare e probabilmente diventare di un bel colore viola.

Ho un appuntamento con Victoire!

Mentre tornava nella Sala Comune, pensò che era arrivato il momento di farsi inviare un po’ di prodotti Tiri Vispi Weasley: era sicuro che il loro non sarebbe stato un appuntamento romantico.

 
   
 
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