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Autore: Leprotta    23/12/2013    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Gabriele, per aiutare Sam e Dean ad interrompere l'Apocalisse, gli avesse dato le sue "armi"? e se non fossero come le solite armi celesti?
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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il farkas magnanimo

Hermes cercava di convincere a tutti i costi Kira a perdonare Gabriele, ma lei non voleva dargli retta e continuava a respingerlo mandandolo contro ogni cosa vicina a loro. Il fratello credeva tanto in Gabriele, che lo aveva perdonato senza pensarci due volte, e desiderava che anche la sorella facesse lo stesso. Per il momento, però, riusciva solo a farla sfogare... ...
Nel frattempo Dean cerava di tranquillizzare Lisa, che stava attraversando una momentanea crisi esistenziale, mentre Sam e Gabriele si tenevano alla larga.
 << Tutto bene? >> chiese Dean preoccupato per la nuova amica.
 
<< Che domande fai?! Ho visto la nostra guida, che tra l'altro era un mio grande amico, essere sbranata, esternare dal suo corpo una nube nera, avere gli occhi rosso sangue e parlare latino... ho visto una bestia famelica e strani simboli che s’illuminavano. Secondo te sto bene?!  E poi che cos'era quell'essere?! E questo signore? >>
 
 << Ei! Signore è da vecchio! >> Dean punse con lo sguardo l'arcangelo e poi si rivolse di nuovo verso la ragazza << Ecco vedi... lui è... >> il ragazzo sembrava titubante e stava palesemente cercando una scusa valida per spiegare tutto quello che era appena accaduto; tuttavia non trovava le parole giuste. Gabriele si fece avanti mettendo una mano sulla spalla di Dean, che si voltò subito << Ci penso io >> poi si fece serio e spiegò << Io sono l'arcangelo Gabriele e quei grossi "cosi" sono i miei Farkas, o se preferisci degli enormi lupi celesti che serviranno a questi due cacciatori del paranormale per fermare l'Apocalisse che hanno scatenato >> Dean e Sam erano sorpresi che Gabriele avesse detto tutto a una semplice ragazza << Perché glielo hai detto? >> Sam cominciò a litigare con Gabriele, mentre Dean cercava di calmare i due.

<< COSA STA SUCCEDENDO!! >> urlò sconvolta Lisa.
 
<< Senti... quello che ha detto Gabriele è vero. Siamo cacciatori e abbiamo rotto l'ultimo sigillo scatenando l'Apocalisse >> Lisa aveva lo sguardo di una che stava ascoltando un pazzo, ma Dean cercava di non farci caso e continuò a parlare senza distoglierle lo sguardo di dosso << Stiamo cercando di fermare Lucifero, e Gabriele ha voluto aiutarci offrendoci quel grosso bestione che abbiamo visto poco fa. Per questo eravamo qui >> Lisa era veramente stanca e stressata e non aveva voglia di sentire sciocchezze.
 
<< Smettila di scherzare e di dire cretinate... io sono seria. >>

<< Lo sono anch’io. Ripensa a tutto quello che è accaduto >> Lisa fece uno sforzo e ripensandoci, le cose che erano successe, erano al quanto irreali.

 << E perché mi dite tutto questo? >> i suoi occhi spalancati e pensierosi erano persi nella giacca di Dean che ora aveva messo la sua calda mano sul suo candido viso.
 
<< Perché dopo quello che hai visto meriti di sapere la verità >> 
<< E perché adesso io farò questo. >> la voce di Gabriele spaccò il feeling che era cresciuto negli ultimi secondi tra i due << Che cosa fai!! >> dissero in coro con Sam. Gabriele si avvicinò a Lisa, mise una mano sulla sua nuca e sparì con lei.

 La riportò a casa sua, dove il suo ragazzo, guarito sempre per mano dell'arcangelo, le stava preparando una cena con i fiocchi insieme ai suoi amici. La ragazza era davanti al portone chiuso e rivolgendosi all'arcangelo gli chiese quale fosse il suo destino dopo avere saputo l'immaginaria verità.

<< Mi dispiace, ma non posso lasciarti la memoria di questi momenti... il tuo destino è di avere una famiglia, ma non puoi averla con l'uomo che ora desideri >> detto questo eliminò i ricordi di quelle giornate nel bosco: la colazione con Dean, le risate con lui durante la ricerca "dell'orso", il discorso sotto le stelle con i fratelli. Tutto quanto, e proprio nel momento in cui stava provando qualcosa per quell'affascinante ed esuberante ragazzo. Gabriele si soffermò sul marciapiede del vialetto in modo da vedere cosa succedesse dentro la casa, ma senza dare nell'occhio. Lisa era felice di essere accanto al suo uomo e soprattutto ai suoi amici e sarebbe stato così per sempre visto l'imminente fidanzamento fra i due.

Dopo essersi assicurato che la ragazza avesse perso la memoria, ritornò dai fratelli, che lo invasero di enormi quantità di domande senza laciargli il tempo di respirare. << Cosa le hai fatto? Ora sta bene? Dove l'hai portata? Quello sarebbe Hermes? Perché Kira ce l'ha con te? Perché non ci hai detto subito che era un cane? Pensi veramente che noi ci portiamo dietro quella bestia? Perché lo hai chiamato come una divinità Greca? >> Gabriele fece cenno di frenare le loro lingue << Risponderò a tutte le vostre domande, ma tranquillizzatevi un attimo... dunque... Lisa sta bene, l'ho riportata a casa e le ho cancellato la memoria degli ultimi giorni...si, lui è Hermes.. l'ho chiamato così perché ho conosciuto il dio greco messaggero, e siccome ha la mia stessa nomina, l'ho voluto ricordare nel mio Farkas; ma vi dirò che è un una testa calda; non sopporta che si usi il suo nome, specialmente per darlo a un lupo... per quanto riguarda  il  fatto di non avervi detto cosa fosse, è perché volevo farvi una sorpresa e non vi preoccupate per il suo caratterino; ci sta pensando Hermes >> Gabriele si girò verso il punto in cui si erano allontanati i due Farkas.

Sam gli andò davanti << Non ci hai detto perché Kira è arrabbiata con te. >> il silenzio si fece spazio tra il discorso che riprese pochi secondi dopo
 << Preferivo non dirlo, ma a quanto pare dovrò farlo... dopo che sono andato via dal paradiso, per evitare le continue lotte dei miei fratelli, sono stato considerato da loro stessi un debole e come tale non posso avere cura dei miei Farkas. Lucifer voleva averli e, anche se in tutti questi anni si trovava negli inferi, tentò di prendere i miei. Persone devote a lui ospitarono demoni che, nei loro corpi, tentarono e tentano di impossessarsi dei Farkas per donarli a mio fratello. Continuai a distruggerli, ma stufo delle lotte decisi di fingere la loro morte. Credetemi quando vi dico che non è facile ucciderli figuratevi fingere. Li portai in due posti lontano uno dall'altro per tenerli al sicuro e misi a riposare i loro poteri fino a quando non sarei ritornato a prenderli. Me ne andai perché altrimenti li avrebbero scoperti subito e mio fratello avrebbe mandato dei demoni a prenderli. Promisi che ci saremmo riuniti ogni San valentino, ma non mantenni mai la promessa e a Kira non andò giù. >> dopo aver raccontato ai fratelli il perché della rabbia di Kira, Gabriele si strofinò le mani, contento che Hermes, connesso con l'arcangelo, stesse riuscendo a tranquillizzare sua sorella.

 Sam pensò alla storia che gli aveva raccontato Gabriele e non capiva perché si dovevano incontrare quel giorno dell’anno.
<< Ma perché 'mettere a riposare' i loro poteri?>>
<< Avrebbero fatto meno casino e quindi ci avrebbero messo più tempo a trovarli >>.
<< Ok... ma perché proprio a San valentino?>>

 << Tu non ti preoccupare... Comunque per quel giorno avrò sistemato le cose e avrò già mandato mio fratello negli inferi... voi limitatevi a non fare strage di morti. Dio non vuole questo >>

<< A si?! Beh... a me invece sembra che voglia proprio questo. >> disse scocciato Dean << Dean >> lo riprese il fratello.
<< Che c'è Sammy! Non è forse vero? L'unica cosa che ha fatto è stata abbandonare tutto e tutti >>.
<< Non parlare così di lui... sa quello che fa. >> disse Gabriele sorridendo
<< Allora perché non ferma lui l'Apocalisse invece di utilizzare noi! >> Dean troncò la discussione e si mise seduto ad aspettare.
Passarono pochi minuti e attraverso gli alberi s’intravidero due grosse sagome che avanzavano lentamente. I due si fermarono davanti a Gabriele, che subito tirò una pacca di soddisfazione sul collo del maschio. Kira non osava neanche guardarlo; figuriamoci farsi toccare. Gabriele disse ai fratelli che era tutto a posto e che la signorina di fianco a lui li avrebbe aiutati, poi se ne andò con Hermes.

Sam e Dean si guardarono e intimiditi fecero cenno di andare per poi fermarsi subito << Sammy... la mia bimba non è qui >> << L'ho notato... ti ricordo che l'abbiamo lasciata a 200 km da qua... >> << E ora come facciamo ad arrivarci? >> Sam guardò Kira e inclinò la testa come per indicare a Dean un passaggio pronto all'uso. Dean guardò Sam e quando finalmente capì l'intento del fratello, obiettò << O no! Te lo scordi. io non monto su quella bestia >> << Non eri tu ad essere eccitato all'idea di vederla? >> << Questo prima di essere quasi morto... chiederemo un passaggio , mentre lei ci seguirà a distanza di sicurezza >>  poi si diresse verso sud.
Dopo un’ora trovarono una strada completamente vuota, dove continuarono a camminare fino a quando un furgoncino si fermò a chiedergli se avevano bisogno. Al suo interno si trovava una coppia di ragazzi molto dolce e simpatica che ascoltava musica rock, motivo in più per il quale Dean accettò subito. Montarono entrambi e si diressero verso sud.

 Eccomi qua! Ho ritardato anche per questo capitolo: chiedo venia... chiedo anche scusa se in questo non c'è azione, ma prometto che ci sarà qualcosa nel prossimo. Da questo capitolo in poi aggiungerò dei personaggi nuovi che aiuteranno o intralceranno il " cammino dei Winchester".
Spero che recensiate questo capitolo, perché ho bisogno di sapere se finora la storia piace; vi chiedo anche di dirmi se l'impostazione della pagina va bene e, se necessario, di darmi consigli utili. Grazie in anticipo e buona lettura ^_^ 
  
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