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Autore: LIttlE_PePpErmIt    23/12/2013    3 recensioni
Nella piccola e modesta cittadina di Brigman la vita procede tranquilla, in una apparente pace...
Ma il ritrovamento di una ragazza senza memoria sconvolgera' il suo equilibrio precario: vecchi rancori saliranno alla luce, misteriose sparizioni e strani avvenimenti metteranno a dura prova tutti i suoi abitanti. Ma il segreto di tutti quei fatti e' racchiuso nella memoria perduta della ragazza....
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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INCUBI

 

Il cielo era buio e cupo. Una macchina solitaria viaggiava tra gli stretti sentieri del bosco Ytens,  un bosco poco distante da Brigman. All'esterno regnava il silenzio più totale, mentre al suo interno c'era un gran casino.

- Spiegami perchè hai voluto uscire.- Si lamentava Jay.
-Dai su! Non fare il guastafeste! - Lo prende in giro Max, mentre guardava la strada da percorrere, dato che alla guida c'era lui.
- Vorrei vedere te al mio posto .. Buttato letteralmente giù dal letto da due cretini alle 2.00 di notte. - Jay incrociò le braccia e mise il broncio.
Tom e Siva, i colpevoli del mismatto, si misero a ridere sotto i baffi.
Nell'abitacolo affollato rimbombavano le note di Bring me to life dei Evanescence.
- E tu Nate, non dici nulla? -  Gli chiese Tom.
- Dovete capirlo ragazzi, ora che la sua bellissima Amy se ne è andata via con quei cinque coglioni il nostro piccolo Nate è triste ... -
- Max, tappati la bocca! - Sbottò il moro nascondendo a stento l'irritazione.
- Dai ... Non te la prendere. - Gli sussurrò il biondo mettendogli un braccio intorno alle spalle. Nathan gli diede un'amichevole gomitata nel fianco.
La macchina frenò di colpo e, tutto felice, Max disse: - Ecco siamo arrivati!
Siva guardò fuori dal finestrino. - Beh ... Ci hai portato in un bosco.
- Osservazione molto acuta Seev, non ti facevo così inteliggente, davvero. - Scherzò Tom ricevendo un insulto non verbale dall'amico.
- Però, questo posto è piuttosto inquietante. - Commentò Jay
- Io lo trovo rilassante, ci vengo molto spesso. - Rispose Max mentre apriva la portiera. I cinque ragazzi uscirono dall'auto, e iniziarono a percorrere un piccolo sentiero che si trovava non molto distante a dove avevano parcheggiato. Camminavano guidati dalla fioca luce di una torcia nelle mani di Max,il quale apriva la fila.
Sopra di loro gli alti pini incombevano maestosi, e tra le fronde filtravano gli argentei raggi lunari, donando a quel bosco una strana e statica atmosfera. Dopo dieci minuti di silenzioso cammino un rumore attirò la loro attenzione.
- Avete sentito? - Domandò Nathan.
- Sembrava una specie di ringhio. - Sussurrò spaventato Tom ed iniziò a guardarsi intorno con aria sospetta.
- Io non ho sentito niente. Ve lo sarete immaginato. - Cercò di tranquilizzarli Max con il suo solito tono strafottente
- Ma l'ho sentito pure io .. - La frase di Jay venne interrotta da un fruscio sospetto. Tutti e cinque si girarono verso il suono. La tensione era così palpabile che la si poteva tagliare con un coltello.
- E quel fruscio?
- Non preoccuparti Siva, sarà un animale notturno. -
Ma nemmeno lo stesso Max era convinto delle parole che uscivano dalla sua bocca. Un rumore di pesanti passi sulla ghiaia del sentiero sovrastò ogni possibile suono. I passi si avvicinarono, e i ragazzi se ne stavano fermi senza muovere un muscolo. Si guardarono negli occhi e presero una decisione silenziosa: vedere cosa era quel essere davanti a loro. Max prese un bel respiro profondo e puntò la torcia sul luogo dal quale provenivano i passi.  Quello che la torcia illuminò fu uno spettacolo raccapricciante: prima delle enormi zampe ricoperte di peli neri e ispidi, poi due fauci enormi grondanti di una bava verdognola, e due piccoli e maligni occhi rossi. Dalla gola del mostro proveniva un ringhio cavernoso ed aggressivo.  Nel buio della foresta si intravedevano tanti altri sguardi rossi e perfidi. A Max cadde la torcia di mano e i cinque ragazzi iniziarono a correre a perdifiato verso la loro macchina. I mostri, non volendo lasciarseli scappare, partirono al loro inseguimento.
Proprio mentre correva più veloce possibile Max inciampò in una radice presente sul sentiero. Cadde a terra e sentiva la caviglia sinistra pulsargli di dolore. Tutti i ragazzi si accorsero della sua caduta, ma solo Tom si fermò per aiutarlo. Gli altri rimasero distanti a guardarli.
- Che fai idiota? Vattene, non stare qui ad aiutarmi. Andatetevene via tutti cretini!
- Col cavolo che ti lascio qui George! - Tom afferrò una mano del ragazzo e tentò di alzarlo, ma faceva fatica: con quella caviglia Max non riusciva a muoversi. Intanto i mostri si stavano avvicinando sempre di più, macinando il terreno sotto le loro pesanti zampe.
- Tom vai via! Ahi! -
- Max non lamentarti ed alzati.
- Cosa facciamo noi? - Chiese Jay a Siva e Nathan. Entrambi erano confusi su cosa fare: se rimanere lì ad aiutare Max o scappare alla macchina. I ringhi erano sempre più vicini. Finalmente Tom riuscì ad alzare l'amico e mettergli un braccio intorno alle spalle. Alzò lo sguardo verso i tre amici e li urlò di andarsene per chiedere aiuto in paese.
- Noi ce la caveremo. - Concluse
I tre a malincuore seguirono il suo consiglio e se ne andarono il più rapidamente possibile. Erano ormai parecchio distanti quando udirono un urlo purtroppo a loro famigliare: quello di Max.
Siva, Jay e Nathan si lanciarono sguardi preoccupati: volevano fingere di non sapere quello che era appena successo al loro amico, ma lo potevano benissimo immaginare. Corsero fino alla macchina e vedendola in lontananza si rallegrarono un po'. Siva si buttò letteralmente sulla portiera del guidatore tentando di aprirla, dimenticando che era chiusa a chiave.
- Siva, tieni le chiavi! - Nathan le lanciò al ragazzo, il quale però non riuscì a prenderle al volo.
Jay sbottò. - Dai forza raccoglile
- Okay, stati calmi. - Rispose il moro con un tono di voce molto acuto, probabilmente colpa dell'agitazione.  A tentoni le cercò sul terreno erboso. Intanto i mostri avevano ricominciato la loro corsa, spinti dal bisogno di sangue e morte.
- Li sento avvicinarsi... Sbrigati Seev! - Urlò Jay.
- Si, le ho trovate. - Siva si alzò e con mani tremanti infilò le chiavi nella serratura dell'auto. In quel momento accaddero molte cose contemporaneamente: Nathan si voltò verso il bosco, e vide quei maledetti occhi rossi. Non ebbe nemmeno tempo di urlare che uno dei mostri  si lanciò su di lui, schiacciandolo con il suo grosso corpo.
Jay, vedendolo in difficoltà, non ragionò nemmeno su quello che stava facendo e prese un masso da terra e lo scagliò sul mostro. Esso lo ignorò e iniziò a trascinare verso il bosco il povero Nathan, ormai quasi senza forze.
Ma quel mostro non era solo: un secondo attaccò Jay e con le fauci morse una spalla del ragazzo. I denti affilatissimi squarciarono la pelle e penetrarono nel muscolo e ruppero le ossa. Poi lo alzò per poi buttarlo a terra con ferocia.
Siva si era del tutto estraniato da quella situazione e, solo dopo aver aperto la portiera si girò accorgendosi del corpo sanguinante di Jay steso sull'erba umida e di Nathan che veniva rudemente trascinato via.
Quest'ultimo con voce flebile chiamava in aiuto Siva, il quale però non sapeva cosa fare. La paura si era completamente impadronita di lui: il corpo gli tremava, e gli occhi era offuscati dalle lacrime.  Il secondo mostro, con un'intelligenza fredda ed estranea a qualsiasi altro animale, percepì la debolezza emotiva del ragazzo e lo spinse con forza contro l'auto. Il ragazzo sbatte la testa sul finestrino, il quale si ruppe in tanti pezzetti. Il suo corpo cadde a terra, ormai quasi senza forze: l'ultima cosa che vide fu Nathan che si allontanava sempre di più, poi tutto divenne nero.

Amy si sveglia urlando. Il cuore le batte a mille e la fronte imperlata di sudore. Delle mani le afferrano le braccia, bloccandola nel buio della tenda.
- Amy tranquilla era solo un sogno, tranquilla. - La voce di Lottie cerca di calmarla.
La ragazza annuisce poco convinta. Ora che i suoi occhi si sono abituati meglio al buio distingue che intorno a lei ci sono tutti i ragazzi, ed anche Fizzy e capisce d'essere stata lei a svegliarli nel bel mezzo della notte.
- Oh, non volevo svegliarvi... - Tenta di scusarsi ma senza successo dato che Liam la interrompe quasi subito.
- No, non preoccuparti. Non è colpa tua... - Ma ora è il suo turno di venire interronto per il suono della zip della tenda, che viene aperta in quell'istante da Niall.
- Se non è successo niente io me ne torno a dormire nel furgoncino, vieni anche tu Harry?
Il riccio annuisce e saluta gli altri per poi uscire anche lui dalla tenda. Anche gli altri si rinfilano nei propri sacchi a pelo.
Amy si accuccia sul fianco nel proprio e, non riuscendo a dormire, ripensa al suo sogno. Era troppo reale per essere solo un incubo...Tutto quel dolore, le loro urla, il corpo insaguinato di Jay e Nathan che veniva trascinato via, e quei occhi rossi, occhi rossi d'apperttutto...
Una mano scuote la spalla destra di Amy risvegliandola da suoi cupi pensieri.
- Ehi Amy perchè tremi?
E' Louis. - Ma no, non sto tremando. Non preoccuparti. - Ma la voce di Amy non è abbastanza convinta e il ragazzo non ci casca. Louis apre il proprio sacco a pelo per unirlo poi a quello della ragazza. Amy lo osserva senza dire niente, abbastanza imbarazzata.
- Che fai? - Gli chiede con la bocca secca.
- Così se tremi ancora ci sono io accanto a te. - Il suo tono è così dolce che Amy non può far altro che sorridergli. Timidamente lei appoggia la testa sul forte petto di lui, mentre Louis l'abbraccia prottettivo. I due ragazzi si addormentano poco dopo, cullati dal battito dell'altro.

- Sono stanchissima! - Sbotta Fizzy mentre si sciacqua i lunghi capelli insaponati.
- A chi lo dici, è tutto il giorno che camminiamo, per fortuna siamo tornati ad un orario decente per lavarci.. Ne avevo bisogno. - Dice Amy.
Quella mattina il gruppo di amici era salito fino alla cima di un monte poco distante dal loro campeggio, ma anche se la strada non era lunga era piuttosto ripida e nel pomeriggio tornarono sfiniti.
- Ieri sera ho visto nel  bosco, a circa 50 m dal nostro campeggio, un bel ruscello non molto piccolo, anzi l'ideale per fare un bagno. - Tutti furono felici di quella affermazione di Zayn, detta poco prima di arrivare al camper. Le prime a lavarsi furono le tre ragazze. L'acqua fredda del ruscello è sulla pelle come una gelida mano che rinvigorisce il corpo, donandogli nuova vitalità.
- Ora che siamo finalmente noi tre da sole possiamo spettegolare un po'... - La frase di Lottie è seguita dalle risatine delle altre due ragazze.
- ... Comiciamo da Fizzy?
- Oh cara sorellina io non ho niente da nascondere!
- Come no, Amy hai visto come si guardavano oggi Harry e Fizzy?! - Lottie fa l'occhiolino alla rossa che scoppia a ridere. Fizzy diventa paonazza. E' vero, quel giorno i due ragazzi avevano continuato a lanciarsi sguardi molto significativi, e che non erano sfuggiti allo sguardo allenato di Charlotte.
- Io ed Harry? Ma va!
- Ma dai non fare così, eravate teneri. - Lottie fa l'occhiolino alla sorella che in risposta le caccia la lingua fuori.
- Dato che vuoi spettegolare....A te mica piace quel ragazzo alto, biondo con gli occhi azzurri? - Infierisce Felicite.
- Niall? Non l'avrei mai detto.. - Amy è stupita.
- No, non lui. Uno degli amici di Sykes.. - dice Fizzy
- Ah...Davvero di piace Jay? - Domanda Amy sempre sorpresa.
- Si chiama così? Non lo sapevo. Ma non è che mi piace, ho solo detto che è carino... - Risponde vaga la bionda. - Invece la tua vita privata Amy?
- Niente di che. Non c'è molto materiale su cui pettegolare.
- Come no. Primo: come va con Sykes?
- Beh... Lottie io e lui siamo solo amici...
- Tocca a me fare una domanda ad Amy: questa mattina hai dormito con nostro fratello o sbaglio?-
Beccata sul fatto!
- L'ha fatto solo per i miei incubi, niente di più- Amy si abbassa per sciacquarsi le braccia.
Fizzy le si avvicina e le appoggia una mano sulla schiena.
- Se ti piacesse nostro fratello a noi non darebbe fastidio.
- E' vero, anzi saremmo felici e ti aiuteremmo a conquistarlo! - Aggiunge Lottie. Amy sorride, le ringrazia per l'aiuto ed aggiunge che lei non prova nulla per Louis.
Una volta finito di lavarsi le tre ragazze si dirigono verso il camper incrociando i ragazzi, che ovviamente sono tutti a dorso nudo, pronti per farsi il bagno.
Lo sguardo di Amy si sposta rapidamente su Louis e suoi muscoli appena accennati, ritornando poi fisso sul terreno erboso ai suoi piedi.

La sera sono tutti intorno al braciere accesso, a scherzare e cantare con in sottofondo la fedele chitarra di Niall. Il cielo è sereno e le stelle, piccoli puntini luminosi, osservano quella sera carica di allegria e novità. Amy e Louis sono leggermente distanti dal resto del gruppo (Louis era riuscito a farla allontanare dal gruppo con una stupida scusa).
- Per ora non mi hai ancora detto niente di importante. - Dice Amy riferendosi alla scusa inventata poco prima dal ragazzo.
- Lo so .. Vuoi una birra? - Chiede Louis cambiando discorso.
- No grazie, non mi piace bere.
- Okay, allora ne  prendo una solo per me. - Louis allunga un braccio verso una lattina appoggiata poco distante da lui.
- Volevo scusarmi per ieri mattina..Non abbiamo fatto una gran bella figura. - Dice Louis dopo aver sorseggiato la sua birra.
Amy risponde - Beh si è stato un po' imbarazzante, ma l'unico che ci ha visto è Harry, e non ha detto niente a nessuno, quindi non ci sono problemi. - La ragazza fa una risatina a bassa voce, poco adatta ad una persona come lei.
- Ti avrebbe infastidito se lo avesse raccontato in giro?-
Amy non risponde subito, ma poi si trova costretta a dire qualcosa. - Forse, non saprei sinceramente...
- A me non avrebbe infastidito. - Risponde Louis. Amy non capisce il senso di quell'affermazione.
Il ragazzo sa che quello è il momento giusto per dirle quello che pensa e prova: appena l'aveva conosciuta si era promesso di non affezionarsi a lei, ma purtroppo non aveva tenuto fede a quella promessa: Amy le assomiglia troppo per non innamorarsi ancora.
- Voglio essere sincero con te. Ieri mentre eravamo così vicini ero felice, felice come non lo ero da davvero tanto tempo. - Louis abbassa lo sguardo. Amy si domanda se anche lei era felice in quel momento, ma ricorda solo molta confusione ed imbarazzo. Poi guarda Louis, il quale la osserva con quel suo mezzo sorriso che lei adora tanto e capisce: ora è felice, lì seduta accanto a lui, sotto le stelle ed attorno al fuoco scoppiettante.
- Louis io sono felice ora. Ieri sentivo solo molta confusione. - Non riesce a mentire davanti a quei occhi di ghiaccio. Louis involontariamente le appoggia una mano sulla sua guancia, per ritrarla subito dopo. Amy gliela blocca e dolcemente gliela riappoggia. I loro visi si avvicinano sempre di più, fino ad azzerare la distanza. Le loro labbra si uniscono in un dolce e timido bacio, che ad entrambi sembra quasi uno scherzo innocente. Dopo essersi staccato a Louis pare di poter toccare il cielo con un dito. Le afferra una mano e dice ad Amy - Dai torniamo dagli altri ragazzi!
Si siedono l'uno accanto all'altra, ma Louis nota qualcosa che non quadra: non ci sono ne Harry ne Niall.
- Ma dove sono il riccio e l'irlandese? - Chiede preoccupato. Zayn risponde dicendo che erano andati in bagno nella foresta.
- E voi li avete lasciati? - Scatta l'altro.
- Calmo Louis cosa dovevamo fare secondo te? Lasciare che se la facessero addosso?! - Scherza Lottie.
- Scusatemi, ma con quello che sta succendo a Brigman sto diventando paranoico.
Tutti ridono e la serata ricomincia. Ma dopo venti minuti di attesa Louis non è più il solo ad essere preoccupato.
- Non sono ancora tornati..- Osserva Liam.
- Dite che dovremmo cercarli? - Chiede Zayn, ma la sua domanda è come se avesse già una risposta sottintesa: tutti si alzano, corrono a prendere l'occorrente e si dirigono in massa verso il bosco.
Le ricerche durano per tutta la notte e la giornata successiva. La sera cercano tutti insieme per paura di quello che avrebbero potuto trovare, ma non vedono niente e non trovano nemmeno i loro amici. Con la scusa di voler cercare da sola Amy inizia a teletrasportarsi sulle chiome degli alberi più alti per avere una visuale migliore e provare a scorgere movimenti sospetti ma nessun risultato, è come se si fossero volatilizzati.
Il giorno dopo invece si danno i turni: in gruppi di due o tre perlustrano la zona per un paio d'ore, poi tornano al campo dando il compito all'altro piccolo gruppo. Ma niente anche in quel caso. Ormai è il tardo pomeriggio del quarto giorno di permanenza in quel accampamento, ed ormai tempo di tornare a Brigman.
I restanti componenti del gruppo si siedono intorno al fuoco spento: tutti sono sfiniti e sfiduciati.
- Ora cosa facciamo? Cosa diciamo una volta tornati a casa? Cosa racconteremo ai genitori di Niall ed Harry? - Le domande di Liam rimangono sospese in aria senza risposte. Tutti sono terribilmente preoccupati, soprattutto Louis: l'idea di scappare via è stata sua e lui è il più grande del gruppo, quindi su di lui cadono le conseguenze di quello che è appena successo. Insomma la sua situazione è piuttosto incasinata, e lui se ne rende conto benissimo.
Amy si accorge del suo stato d'animo e gli poggia una mano sulla spalla.
- Non preoccuparti, tutto si risolverà.
Il ragazzo le rivolge un sorriso triste, smentito dagli occhi velati di lacrime. - Non ne sono così convinto io. -
Poco dopo i ragazzi si alzano, sistemano il campeggio e mettono i loro vestiti e le cose che si sono portati dietro nel camper, pagato il vecchio e acido custode e se ne tornano a Brigman con i cuori pesanti, pronti a subire le conseguenze della sparizione di Niall ed Harry.


BUON NATALE!
ALLORA, SPERO SINCERAMENTE CHE CI SIA QUALCUNO A CUI AUGURARE DAVVERO BUON NATALE, NELLA SPERAZA CHE ANCHE LE POCHE CHE LEGGONO QUESTO OBROBRIO DI STORIA NN MI ABBANDONINO PROPRIO SUL PIU' BELLO!
MI SCUSO PER IL RITARDO, MA NON HO AVUTO TEMPO PER SCRIVERE! XD
ANCORA A TUTTI BUON NATALE E FELICE 2014 <3
BACIIII

LITTLE_PEPPERMIT

  
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