Ancora una volta mi sento come se mi fossi svegliato da un sonno profondo durato giorni e giorni, mesi addirittura. Sono in un appartamentino, uno di quelli tipici da single, io che single non lo sono proprio. Ogni volta che mi “sveglio” mi trovo qui, credo di abitarci da molto tempo, ma non ricordo perché non abito più con la mia famiglia. Ci sono molti dei miei oggetti messi in un ordine maniacale. Sul piccolo balcone che si affaccia sulla strada, il mio caro Hermes dormicchia nella sua gabbia luccicante, da tanto che è nuova e pulita. Indosso vestiti che non ricordavo nemmeno di avere, sono abiti nuovi di zecca, non pantaloni smessi di Bill e una maglietta di quattro taglie in più, di mio fratello Charlie. Da dove viene tutta questa roba così tremendamente NUOVA? Non riesco a spiegarmi perché possiedo tutte queste cose, i miei genitori non si sono mai potuti permettere di spendere così tanti soldi solo per uno dei loro figli. A meno che non li abbia guadagnati io questi soldi… no, è impossibile io li avrei usati per scopi più utili, avrei aiutato a mantenere la famiglia, come già fanno Bill e Charlie. Ma questa è una delle cose meno importanti, non capisco cosa mi sta succedendo, non è normale avere vuoti di memoria così grandi. I miei ultimi ricordi, intendo ricordi che comprendano più di due o tre ore, risalgono ai giorni successivi al ritorno di Colui-che-non-deve-essere-nominato. Non so cosa mi sia successo, il che è preoccupante per un… secchione come me, dovrei sapere sempre tutto no? Forse sono sotto la Maledizione Imperius, ma è impossibile! Chi potrebbe avere qualche interesse ad “addomesticare” un’inutile ragazzino che lavora al Ministero solo da un anno? I Mangiamorte non perdono il loro tempo con persone inutili come me, e se volessero spiare qualcuno non gli sarei affatto utile. Mi sento solo e abbandonato, l’unico che mi fa compagnia è Hermes. Dove siete tutti? Mamma, papà, infinità di fratelli, piccola Ginny, Penny. Mi mancate. Per tutta la vita ho cercato di essere sempre il migliore della classe, studiavo giorno e notte, mi comportavo in maniera autoritaria, fingevo di essere ambiziosissimo, tutto per dimostrare che noi Weasley valiamo qualcosa, e per farmi un nome, per farmi notare. Se fossi uscito da Hogwarts con il massimo dei voti al Ministero non avrebbero potuto rifiutare di assumermi. Lì mi sarei fatto strada e sarei diventato importante, forse non proprio Ministro della Magia, ma qualcosa di simile. Avrei risparmiato ogni centesimo di quello che guadagnavo e l’avrei dato ai miei familiari per fare in modo di rendere la vita di tutti meno difficile. E invece ora quasi non ricordo più chi sono, non so che lavoro faccio, non so se sono stato assolto dalle accuse riguardanti le lettere del signor Crouch, non so nemmeno se voi state bene. Afferro un pezzo di pergamena e comincio a scrivere freneticamente: "Cara Famiglia, Il calendario segna il 26 Dicembre, vuol dire che è appena passato il Natale… e non mi avete mandato il solito maglione. Mi sento ancora più solo senza il mio caldo maglione con un una bella “P” ricamata sopra, comincio a pensare davvero di aver fatto qualcosa di molto grave se questo ti ha dissuasa dal mandarmi il maglione, mamma. Purtroppo non so cosa mi stia succedendo, so solo che non mi ricordo praticamente nulla di quello che ho fatto da 6 mesi a questa parte. Non so cosa vi ho fatto e come mi sono comportato in questo periodo, l’unica cosa certa è che mi mancate. Vi chiedo scusa per qualsiasi cosa io abbia fatto, ve lo ripeto non ero realmente io. Mamma è un’agonia non saperti qui vicina a me, non posso non sentire i tuoi incoraggiamenti ad impegnarmi al lavoro senza però stancarmi troppo. Papà sei il padre migliore del mondo, non mi è mai importato nulla del fatto che tutti dicessero che sei un perdente e un fallito, tu per me sei l’uomo più grande sulla terra. Bill il più grande tra gli Weasley, so che spesso abbiamo litigato, era inevitabile abbiamo caratteri così differenti... ma questo non significa che io non ti voglio bene, ti ho sempre ammirato tu sei riuscito a diventare Caposcuola e a realizzare il tuo sogno senza bisogno di costruirti una maschera da Secchione, come invece ho fatto io. Charlie non mi sono dimenticato di te, nonostante tu sia sempre lontano. Mi piacerebbe essere coraggioso come te, sei un uomo che affronta i draghi io invece sono una nullità in tuo confronto, anche avere solo un decimo del tuo “carattere” per me sarebbe una gioia infinita. Fred e George i miei più acerrimi nemici, mi mancano anche le nostre litigate. Siete intelligentissimi, molto più di me, solo che avete uno spirito libero e ribelle che non vi permette di applicarvi come la mamma vorrebbe, personalmente sono felice che abbiate deciso di esaudire il vostro sogno che la mamma voglia o no. Ron, a te devo dire una cosa: smettila di pensare di essere solo “il fratello di…” o “L’amico di…”. Anche per me era la stessa cosa, prova ad immaginare a come potevo reggere il confronto con Bill e Charlie… io ho deciso di diventare un insopportabile secchione per farmi conoscere, ma ti consiglio di non seguire le mie orme. Sii te stesso e vedrai che diventerai un grande. E infine Ginny, ultima ma non meno importante, sei la femminuccia di casa Weasley tutti siamo legati in particolar modo a te, ognuno dei tuoi fratelli sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa per te. Non riesco a capire come sia possibile che una ragazza come te sia uscita da una famiglia piena di maschi, io sarei impazzito al tuo posto, questo dimostra che sei una persona specialissima e forte, e in più, devo ammetterlo, sei anche molto carina. Non capisco perché Harry non voglia mettersi con te… Dopo questa lettera probabilmente tutti penserete che sono impazzito, e forse è vero. Ma senza di voi non posso vivere. Percy Mi sento meglio ora, sapevo che esprimere i miei sentimenti mi avrebbe tolto un bel peso dal cuore. Non mi resta che affidare questa missiva a Hermes e aspettare una vostra risposta. “Weasley! Che stai facendo?!” una voce severa di donna, ma che sembra di una bambina, mi chiama. Non credo di averla mai sentita, ricordo solo che ogni volta dopo l’arrivo di questa voce non ricordo più nulla. Che gioco di parole… “Imperio!” urla la voce alle mie spalle. E’ tutto di nuovo finito La mia lettera non vi arriverà mai e io sarò condannato a vivere da solo per il resto della mia vita. Un rumore di carta accartocciata, altro gioco di parole… poi la mia lettera viene bruciata in una fiammata azzurra e la solita voce rimbomba nella mia mente ormai vuota: “Come sei stupido… credevi che ti lasciassi distruggere tutto con una lettera? Illuso”. FINE *LucieLupin* aspetto i commenti sia buoni ke cattivi XD